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Dai consigli di zona ai municipi Rivoluzione promessa in 3 tappe

Post n°26 pubblicato il 09 Marzo 2012 da csrperanzianiricordi
 

DAL IL GIORNO MILANO

A nove mesi dall’insediamento della Giunta arancione, l’assessore Daniela Benelli ha pronto il piano. Poteri, risorse economiche e un nuovo assetto di governance

La trasformazione dei Consigli di zona in municipi è stata una delle promesse della campagna elettorale di Giuliano Pisapia. E a nove mesi dall’insediamento della Giunta arancione, l’assessore Daniela Benelli ha pronto il piano. Poteri, risorse economiche e un nuovo assetto di governance: un piano in tre tappe.

Nella prima seduta di Giunta di marzo sarà approvata la delibera che assegna nuove responsabilità alle nove zone. In particolare, ai Consigli di zona sarà conferito un potere di programmazione: a loro spetterà indicare quali interventi è necessario attuare nelle varie zone e con quale grado di priorità. Poi dovrà essere Palazzo Marino a raccogliere le indicazioni e tradurle in realtà.

«In questo modo — spiega la Benelli — riconosciamo alle zone una capacità di iniziativa che finora non hanno mai avuto, perché relegate all’espressione di pareri non vincolanti su interventi già realizzati o messi in agenda dal Comune». I settori sui quali i parlamentini avranno potere di programmazione sono: verde, arredo urbano, servizi sociali, sport, cultura, concessioni di suolo pubblico, commercio e mercati, lavori pubblici, edilizia privata, asili nido e scuole materne, viabilità e rapporti con i comandi di zona della polizia locale.

Quindi, il secondo step, quello relativo alle risorse. Quello del 2013 sarà il primo bilancio ad essere articolato anche sulle esigenze e le necessità di spesa delle nove zone. «Oggi i parlamentini non hanno un bilancio separato da quello del Comune — spiega, ancora, l’assessore Benelli —. Il 2012 servirà a leggere le spese delle zone, in modo si possa predisporre, l’anno prossimo, un bilancio ponderato sulle loro esigenze. Nel frattempo puntiamo a mettere a disposizione dei Consigli, già nel 2012, un fondo per le manutenzioni urgenti e per la cultura».

Infine, la nascita dei municipi. In alcune città, tra le quali Roma, sono realtà da tempo. I municipi sono dei piccoli Comuni all’interno del Comune. Hanno poteri di programmazione e intervento e la governance è del tutto analoga a quella delle amministrazioni comunali: un presidente-sindaco affiancato da assessori. A Roma gli assessori oscillano da 4 a 6.

A Milano l’unica certezza, per ora, è che partiranno non prima del 2016 e che non coincideranno con le attuali nove zone. La Benelli pensa a municipi che «includano non più di 100 mila residenti» (oggi alcune zone ne contano 180 mila). Questo significa che i municipi saranno almeno 12 o 13. «La trasformazione dei Consigli di zona in municipi — spiega l’assessore — sarà un momento storico per Milano, che conoscerà la prima vera riforma di decentramento amministrativo della sua storia. I parlamentini di oggi saranno, domani, vere amministrazioni». E la Benelli assicura, infine, che il passaggio dai Consigli e dai consiglieri di zona alle giunte di zona non comporterà un aggravio di spesa pubblica. «Il numero complessivo dei consiglieri scenderà rispetto all’attuale».

Milano 20 febbraio 2012

di Giambattista Anastasio giambattista.anastasio@ilgiorno.net

 
 
 
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