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Potenza, istituito il Parco naturale regionale del Vulture

Post n°155 pubblicato il 10 Novembre 2017 da csrperanzianiricordi
 
Tag: Vulture

L'area protetta comprende i laghi vulcanici di Monticchio e il monte Vulture. Interessati i comuni di Melfi, Rionero, Rapolla, Barile, Ripacandida, Ginestra,     San Fele e Atella

 

 

La Basilicata ha una nuova area protetta. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la delibera di giunta con la quale istituisce il Parco naturale regionale del Vulture, nel potentino. Si tratta di un risultato storico considerato che l’iter istitutivo  è partito nel lontano 2001 e che, solo alla quarta serie delle conferenze di servizio che si sono svolte tra il 2014 e il 2015, è stato possibile ottenere una perimetrazione e un disegno di legge condiviso con le popolazioni locali e le istituzioni.

Il parco comprende la zona speciale di conservazione (ZSC) e la zona di protezione speciale (ZPS) del monte Vulture, dalla quale si diramano corridoi ecologici. Le amministrazioni pubbliche interessate sono la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, l’ area programma Vulture  - Alto Bradano, i Comuni di Melfi, Rionero in Vulture, Rapolla, Barile, Ripacandida, Ginestra, San Fele e Atella. “Tale delimitazione – si legge nella documentazione - coniuga il concetto di zona protetta con l’idea di rete ecologica formata da elementi di elevato valore ecologico, collegamenti lineari funzionali e aree naturali poste lungo linee ideali di passaggio della fauna denominati corridoi ecologici e stepping stone. Il parco sorge in un territorio a forte valenza naturalistica e paesaggistica dove il patrimonio geologico, storico e antropologico da tutelare e conservare è notevole”.

Diverse le finalità che l’ente gestionale dovrà perseguire. Da un lato la tutela e la conservazione delle specie e degli habitat naturali insieme alla valorizzazione delle caratteristiche geologiche, paesaggistiche, storico-archeologiche e paleontologiche del territorio con particolare riferimento alla emergenza ambientale, geomorfologica e idrogeologica costituita dai laghi vulcanici di Monticchio e del monte Vulture. Dall’altro, l’organizzazione del territorio per la fruizione di ogni tipo di utenza (disabili, anziani e bambini) a fini culturali, scientifici, didattici, turistici e ricreativi,  la  promozione  dello sviluppo sostenibile mediante la riduzione della produzione di rifiuti con la attivazione di raccolta differenziata e l’utilizzo o la produzione di energie a basso impatto e l’ agevolazione, anche in forma cooperativa, delle attività produttive compatibili.

“La nascita di un nuovo Parco risponde alla crescente domanda da parte di un’utenza esigente che oggi cerca il contatto con la natura e va al tempo stesso alla ricerca di nuove proposte turistiche e culturali - afferma l’assessore  all’Ambiente e energia della Regione Basilicata Francesco Pietrantuono  - Coniugare la difesa del territorio, la biodiversità e i sistemi naturali con lo sviluppo economico e competitivo della regione è uno degli obiettivi principali che bisogna perseguire al fine di promuovere il benessere e lo sviluppo dell’intera area, anche attraverso il recupero della cultura e dei mestieri tradizionali. Infatti - prosegue - aspetto prioritario delle nostre politiche di sviluppo è una pianificazione turistica intelligente che crei offerte e servizi per i visitatori attuali e potenziali in modo tale che la comunità interessata ne riceva benefici economici e sociali. La novità apportata dai Parchi – conclude  - è stata quella di aver cercato di coniugare la conservazione delle risorse naturali con l'uso sociale delle stesse e con la ricerca dello sviluppo compatibile per le popolazioni insediate”.
Il parco regionale del Vulture potrebbe essere il giusto trampolino di lancio per un altro progetto di conservazione degli aspetti naturalistici e ambientali dell’area: l’istituzione del geoparco europeo nel comprensorio territoriale dei laghi di Monticchio. Un ordine del giorno dei consiglieri Napoli, Castelluccio (Pdl-Fi), Robortella e Lacorazza (Pd), approvato dall’aula all’unanimità, impegna infatti la giunta a “esperire, in tempi estremamente celeri, ogni azione utile e necessaria all’istituzione del geoparco e del più

vasto comprensorio di interesse archeologico, storico, culturale e naturalistico, di riferire al Consiglio regionale con cadenza trimestrale sullo stato di esecuzione del suddetto iter procedimentale e di verificare eventuali e ulteriori siti di valenza ambientale da candidare per il riconoscimento dell'European Geoparco” in linea con quanto la Regione Basilicata ha stabilito sotto l’aspetto legislativo e programmatorio nel contesto della rete ecomuseale.

 

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