Creato da michelamail.m il 13/01/2008

oltre...mè...

"...dicono...che una parola è morta...quando viene detta...io dico... che comincia a vivere...solo allora..."

 

 

doppi dubbi

Post n°249 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da michelamail.m

Lo si comprende meglio in inglese...
dove il “doppio” è
double...
così simile a “dubbio” (doubt) col quale...
evidentemente, è imparentato.

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..

Post n°248 pubblicato il 07 Novembre 2011 da michelamail.m

Nella nostra natura c'è però una meravigliosa,
 e caritatevole valvola di sicurezza per cui
chi soffre non si rende mai conto con piena intensità
di ciò che sta soffrendo nel momento stesso della tortura,
ma solo dopo, quando lo raggiunge la fitta del ricordo.

 [Nathaniel Hawthorne, La lettera scarlatta]

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doppio sogno

Post n°247 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da michelamail.m
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L'orologio della torre del municipio scoccò le sette e mezzo. D'altronde non importava che ora fosse; il tempo gli era completamente indifferente. Non provava interesse per nulla e per nessuno. Sentì una leggera compassione per se stesso. Molto fuggevolmente, non proprio come un proposito, gli venne l'idea di recarsi a una qualsiasi stazione, partire, non importava per dove, sparire per tutti coloro che lo avevano conosciuto, ricomparire in qualche luogo all'estero e incominciare una nuova vita, sotto spoglie diverse. Si ricordò di certi strani casi clinici che conosceva dai libri di psichiatria, delle cosiddette doppie esistenze: un uomo spariva improvvisamente dalla vita normale, veniva dato per disperso, ritornava dopo pochi mesi o dopo anni, senza ricordare dove era stato tutto quel tempo, finché in seguito qualcuno con cui s'era incontrato da qualche parte in un paese lontano lo riconosceva, ma lui non aveva più memoria di nulla. E in forma più lieve a più d'uno doveva capitare la stessa cosa. Per esempio dopo aver fatto un sogno? Certo, ci si ricordava… Ma sicuramente c'erano anche dei sogni che si dimenticavano del tutto, dei quali non restava più traccia, tranne un certo strano stato d'animo, uno stordimento misterioso. Oppure si ricordavano solo più tardi, molto più tardi, e non si sapeva più se si era fatta un'esperienza reale o soltanto sognato.
Soltanto… soltanto…!

A.Schnitzler

 
 
 

and so on

Post n°246 pubblicato il 15 Agosto 2011 da michelamail.m
Foto di michelamail.m

Il tempo che avevamo al mondo.
In frammenti di fotografie, per una restituzione futura, breve allo sguardo.
Come brevissimo è stato.
Però non aveva limitazioni per quanto era pieno.
Luce ristretta dalla finestra..
condensata dalla pellicola..
compressa dalla porta..
rifratta dalla specchiera....and so on.
Volute di una luce e di musica “Glenn Gould, Brian Eno, Anthony Braxton”.
Memoria vacillante delle sillabe che arrivano da un’altra lingua..e verso di noi.
Un qualcosa come “non avendo avuto il tempo”.

 

(inedita “ Ce temps que nous avions au monde” J. Roubaud)

 
 
 

punti di vista...

Post n°245 pubblicato il 08 Giugno 2011 da michelamail.m
Foto di michelamail.m

Il mio capo dalla vita “monca” mi dice sempre che…

“amare” è il femminile plurale dell'aggettivo “amaro”…

e che il “dolce”, prendi quello che si mangia, è piccolezza calorica che fa male...perché induce il diabete…all'illusione, alle lacrime.

La libertà partecipa del vento, spirito soffiante dove vuole:...
entità non meteorologica.

Le previsioni sono stupidaggini, secondo lui.

Ci son terre, mi dice, che non san farsi neanche l'idea della libertà….

e sopravvivono stagnanti, mai brezze….

e son gli uomini a muoversi senza posa...
a copiar la vita...
il movimento e l'entusiasmo.

Il mio capo è molto solo.

Nei momenti liberi, di tanto in tanto, mi chiede d'accompagnarlo al mare.

Sulla spiaggia dove andiamo a tacere e ad ascoltare…

incontriamo sempre un cane con un padrone che toglie il guinzaglio.

Il cane può correre a balzi prodigiosi sulla sabbia e per l'aria, fin dentro l'acqua.

Noi lo guardiamo.....come si guarda un uragano.

 
 
 

Duri & Puri

Post n°244 pubblicato il 25 Maggio 2011 da michelamail.m
Foto di michelamail.m

Girare la testa da un'altra parte...
ogni tanto conviene....
Il problema è...
se non se né capaci...

 
 
 

A chi esita [An den Schwankenden]

Post n°243 pubblicato il 18 Maggio 2011 da michelamail.m
 
Foto di michelamail.m

Dici:
per noi va male.
Il buio cresce.
Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando si era appena cominciato.

E il nemico ci sta innanzi più potente che mai.
Sembra li siano cresciute le forze.
Ha preso una apparenza invincincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può negarlo.
Siamo sempre di meno.
Le nostre parole d'ordine sono confuse.
Una parte delle nostre parole
le ha stravolte il nemico
fino a renderle irriconoscibili.

Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto?
Su chi contiamo ancora?
Siamo dei sopravvissuti, respinti, via dalla corrente?
Resteremo indietro, senza comprendere più nessuno e da nessuno
compresi?

O contare sulla buona sorte?

Questo tu chiedi.
Non aspettarti nessuna risposta
oltre la tua.

Bertolt Brecht

Bertolt Brecht ChronologyBertolt Brecht Chronology

 
 
 

Style

Post n°242 pubblicato il 10 Maggio 2011 da michelamail.m
Foto di michelamail.m

Lo stile è una risposta a tutto.
un nuovo modo di affrontare un giorno noioso o pericoloso
fare una cosa noiosa con stile è meglio che fare una cosa pericolosa senza stile.
fare una cosa pericolosa con stile è ciò che io chiamo arte.
Boxare può essere arte.
Amare può essere arte.
Aprire una scatola di sardine può essere arte.
Non molti hanno stile.
Non molti possono mantenere lo stile.
Ho visto cani con più stile degli uomini,
Sebbene non molti cani abbiano stile.
I gatti ne hanno in abbondanza.

Quando Hemingway si è fatto saltare le cervella con un fucile, quello era stile.
Alcune persone ti insegnano lo stile.
Giovanna d'Arco aveva stile.
Giovanni il Battista.
Gesù
Socrate.
Cesare.
García Lorca.
In cella ho conosciuto uomini con stile.
Ho conosciuto più uomini con stile in prigione che fuori.
Lo stile è una differenza, un modo di fare, un modo di esser fatto.
Sei aironi tranquilli in uno specchio d'acqua, o tu,
mentre esci dal bagno,camminando nuda,senza vedermi.

H.C.Bukowski

 
 
 

un mare di parole..

Post n°241 pubblicato il 02 Maggio 2011 da michelamail.m
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Tutte le parole che esistono innescano delle aspettative.

(ma è sempre meglio non crearsene delle grosse)

 

Quante cose sentiamo in noi...
che non riconosciamo, a cui non riusciamo dare un nome.

E quante cose non potremmo sentire, capire, se non ne possedessimo il nome.

A volte spontaneamente ci si chiede se non vivremmo meglio conoscendo meno parole.

Non tutte le parole possono essere vissute fino in fondo.

Molte conducono una vita astratta.

Parole che girano intorno alla testa come mosche…

Ronzano…

e non sempre si riesce ad acchiapparle…

e quando si prendono, a volte, sono morte…

non sappiamo che vita conducessero sulla bocca degli altri…

cosa vogliano dirci veramente.

 

Il significato, è il “basso” continuo di una parola..

A volte la melodia di una parola si accorda armoniosamente con ciò che significa..

A volte è inadeguata, stride…

A volte una frase produce ingegnose stonature rispetto ai concetti che esprime.

 

Le parole sono avvenimenti sulle cose che già esistono

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una sola parola..

Post n°240 pubblicato il 19 Marzo 2011 da michelamail.m
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c’è una sola parola che racchiude il tutto ed il niente…

che ti da' la possibilità di ripartire…

o di morire…

la parola più vera..

più esatta…

più colma di senso…

è la parola “nulla”…

 
 
 

bandiere al vento..

Post n°239 pubblicato il 17 Marzo 2011 da michelamail.m

Una bandiera sul terrazzo.
Un tricolore.
Una mattina di vento.
Un segno che mostra
con garbato silenzio
manifesta un valore
richiama, ricorda
un orgoglio da sbandierare
da insegnare ai figli.
E' un gesto da padri.
LUi so che è marocchino
gente schiva, educata.
Mi par strano vederla
quella bandiera.
Un segno dei tempi.
Mica abbiamo vinto i mondiali
eppure orgogliosa si mostra.
Un tempo eran quelli di destra
fascisti, conservatori, nostalgici
oppure i municipi per qualche ricorrenza
su qualche piazza
appesa su qualche palazzo.
Ora par un valore ritrovato
dimenticato nei cassettoni
per altre rosse bandiere
o di squadre di calcio
della Ferrari
o il multicolore della pace.
Come ogni bandiera
volge dove soffia il vento
L'orgoglio di sentirsi italiani
per dirsi contro di chi si crede non sia
per chi si crede più degli altri
per difendere una patria
dove fino a pochi mesi fa
tutti si dicevano di voler andar via.
Bandiere al vento.
Per molteplici scopi e ragioni
per demagogia o schieramento
bandiere al vento.
Ritrovate identità
senso di appartenenza
ora viene sordidamente recuperato
ci si riappropria con inaspettato orgoglio.
Dal balcone della mia camera
non ho appesa alcuna bandiera.

......................

 
 
 

bravi bravi...

Post n°238 pubblicato il 14 Marzo 2011 da michelamail.m
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..se si è bravi in qualcosa...
vi sarà sempre un qualcuno che tenterà di farci rimanere...

quelli di sempre...

 
 
 

differenze

Post n°237 pubblicato il 13 Marzo 2011 da michelamail.m
Foto di michelamail.m

Mi sono soffermata a guardarmi le mani, non sono uguali.
Ho guardato i miei occhi e li ho trovati diversi.
Ho cercato lungo la strada che costeggiava il lago segni che portassero alla luce due essenze identiche, due suoni identici, due profumi identici, due gocce d’acqua identiche.
Ma nulla, niente è perfettamente uguale a se stesso.
Sono riuscita a trovare solo due elementi indistinguibili pur essendo immersa in un universo di stimoli che mi colpivano con emozioni stereofoniche.
Il vuoto è uguale ad un altro vuoto ed il pensiero è uguale ad un altro pensiero.
Ho riempito ogni anfratto carico di nulla con riflessioni e stimoli e sensazioni.
Ed ho amato le differenze.

 
 
 

Innamoramento..uno stato nascente di un movimento collettivo a due..

Post n°236 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da michelamail.m

L’innamoramento non è un fenomeno quotidiano, una sublimazione della sessualità o un capriccio dell’immaginazione. Ma non è neppure un fenomeno sui generis ineffabile, divino o diabolico. Fra i movimenti collettivi della storia e l’innamoramento c’è una parentela assai stretta, il tipo di forze che si liberano e che agiscono sono dello stesso tipo, molte delle esperienze di solidarietà, gioia di vivere, rinnovamento, sono analoghe. Ciò che ritroviamo dunque è il linguaggio universale del desiderio per una “cosa” che si desidera sopra ogni altra cosa. Il linguaggio universale della liberazione e del diritto. Il linguaggio della vita trionfante che si fa etica. Ciò che si costruisce, si costruisce in contrapposizione alla consuetudine degli interessi e delle istituzioni, e per farlo, per avere il “diritto” di farlo, deve accedere ad una regione dei valori che è dello stesso rango di quelle. L’innamoramento sfida le istituzioni sul piano dei loro fondamenti di valore. La sua natura sta proprio in questo, di non essere un desiderio, un capriccio personale, ma un movimento portatore di progetto e creatore di istituzioni. In questi periodi tutta la nostra vita fisica e sensoriale si dilata, diventa più intensa, sentiamo odori che non sentivamo, percepiamo colori, luci che non vediamo abitualmente. Ma si dilata anche la nostra vita intellettuale perché percepiamo relazioni che prima ci erano opache. Eppure sappiamo creare un universo di fantasie in cui non ci stanchiamo mai di ritrovare l’oggetto dell’innamoramento. In tutte le storie personali che precedono un innamoramento vi è sempre una lunga preparazione dovuta ad un lento mutare, ad un lento deteriorarsi dei rapporti con le cose amate. Ora le due forze si liberano , l’una, l’eros,stringendo violentemente con la sua forza i nuovi oggetti, l’altra, la violenza, rompendo i limiti subiti ed accettati. L’esperienza è di liberazione, di pienezza di vita, di felicità. Il possibile, si apre ed appare l’oggetto puro dell’eros, l’oggetto non ambivalente,in cui dovere e piacere coincidono, in cui si spegne ogni alienazione. Il parallelo fonda la nuova “comunità” sulla base di un valore assoluto, un diritto assoluto, e riorganizza attorno a questo diritto ogni altra cosa. Questa riorganizzazione non avviene in un istante, è un processo. Ciò che avviene in un istante è l’apparizione dell’oggetto puro dell’eros. Esso ci appare come rivelazione. Però l’innamoramento non è questo istante, l’innamoramento è un processo in cui l’oggetto puro dell’eros, apparso in un istante,si perde, poi riappare, si perde ancora e riappare di nuovo più ricco, più concreto e ci si impone.  Quando ci innamoriamo, per molto tempo continuiamo a dire a noi stessi di non esserlo. Passato il momento in cui ci si è rivelato l’evento straordinario, noi ritorniamo alla vita quotidiana e pensiamo che sia stato qualcosa di effimero. Con nostra meraviglia però ci torna in mente e crea un desiderio, uno struggimento che si placa soltanto sentendo la voce o rivedendo quella persona. Ma poi scompare ancora, diciamo a noi stessi che era una infatuazione e che non ce ne importa nulla. E magari è vero perché non si può distinguere all’inizio se un innamoramento è veramente un innamoramento, cioè una ristrutturazione radicale del nostro mondo sociale in cui siamo inseriti e che fa parte organica di noi. Se però quel desiderio riappare, e riappare di nuovo, e ci si impone, allora siamo innamorati.

Non c’è soluzione. Lo stato nascente incontra sempre il dilemma, tutti i movimenti incontrano il dilemma, ogni innamoramento incontra il dilemma. Certo non vi è nulla che garantisca la continuità ne tantomeno la certezza della reciprocità….

bla..bla..bla…etc..etc…

.....................

..............

.........

È tutto così semplice,
sì, era così semplice,
è tale l'evidenza
che quasi non ci credo.
A questo serve il corpo:
mi tocchi o non mi tocchi,
mi abbracci o mi allontani.
Il resto è per i pazzi.

 

 

 
 
 

..il futuro come scienza, dunque??..

Post n°235 pubblicato il 10 Gennaio 2011 da michelamail.m
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la risposta è sì e no, in uguale misura..
(da un punto di vista qualitativo, naturalmente)...
perché esiste una esigenza di prevedere e quindi di programmare...
ma ci dev'essere anche la percezione più attenta delle situazioni inattese...
non sempre clamorosamente avvertibili...
che può modificare tutta una progettazione già in atto...

 
 
 

Caos..un potere organizzatore infinito..

Post n°234 pubblicato il 09 Gennaio 2011 da michelamail.m
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Il nostro corpo riflette la simultaneità di ordine e caos.
Le molecole di cibo, aria e acqua che circolano nel nostro sangue si muovono in modo caotico, ma quando entrano in una cellula vengono usate in modo ordinato e preciso.
I neuroni del nostro cervello producono con le loro cariche un uragano di segnali elettrici, tuttavia ne vengono fuori pensieri significativi, il caos quindi non è che un punto di vista.
Ciò che è una consapevolezza limitata appare casuale trova la sua perfetta collocazione quando la consapevolezza è espansa. Nell’unità comprendete che ogni passo verso il decadimento, la dissoluzione e la distruzione è parte di un processo per organizzare nuovi modelli di ordine.
Quando la nostra percezione è in grado di vedere la nascita che affiora dal decadimento…

potremmo cosi dire che:…
attraverso l’alternarsi di perdita e guadagno, silenzi e attività, nascita e morte…

percorriamo il cammino della consapevolezza.

 
 
 

....

Post n°233 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da michelamail.m
Foto di michelamail.m

Le cose non cambiano mai...
cambiamo Noi...

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Progettazione di un “senso”..

Post n°232 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da michelamail.m
Foto di michelamail.m

Quando si cerca un senso…
e' la stessa cosa, essersi ubriacati in solitudine o aver guidato popoli….
anzi forse il quietismo dell'ubriaco solitario..
vincerà  l'inutile agitazione del condottiero di popoli.

 In un certo senso, la semantica non lo farà…
in questa vita che noi viviamo, siamo noi a dare un senso…
Ed il modo in cui sentiamo..
è ciò che abbiamo da offrire
.

 
 
 

..mente, corpo e spirito..

Post n°231 pubblicato il 28 Novembre 2010 da michelamail.m
Foto di michelamail.m

La mente è molto più flessibile della maschera di materia che la nasconde..
L’intelligenza può esprimersi sia in pensieri che in molecole…
Un’emozione fondamentale come la paura può essere descritta come una sensazione astratta o come molecole concrete dell’ormone chiamato adrenalina..
Senza il sentire non vi è ormone..
Senza l’ormone non vi è il sentire…
Analogamente, non vi è sollievo dal dolore senza endorfine che, inserendosi nei ricettori del dolore, blocchino tali segnali..
La rivoluzione che noi definiamo medicina del corpo-mente trae origine da una semplice scoperta:..
dovunque vada il pensiero, c’è una sostanza chimica che lo accompagna…
Questa geniale intuizione si è trasformata in un potente strumento che ci permette di comprendere che una condizione di squilibrio mentale si trasforma in elementi biochimici patogeni..

Negli assemblaggi è importante saper scegliere i componenti.
Io vorrei un buon hardware che non si surriscaldi troppo nelle situazioni difficili.
Che sia velocissimo, per non farmi mai prendere alla sprovvista.

Un software non troppo complicato, alla portata di tutti.
Un monitor ad alta definizione, per intercettare immediatamente ogni anomalia...
due casse da paura, perchè mi piace ascoltare quanto osservare. 

Poi nasconderei tutto sotto la mia pelle.
E sarei perfettamente compatibile

 
 
 

L''Infinito

Post n°230 pubblicato il 03 Novembre 2010 da michelamail.m

 

l'Infinito

(manoscritto originale)

 
 
 

 ...................

......................

chi sono??...Cosa cambierebbe??....non si era ancora scorto....che l'essere umano...si basa...sulla sua testa...cioè sul pensiero...e costruisce la realtà conformemente a esso... Questa fu dunque una splendida aurora.....Tutti gli esseri pensanti.....hanno celebrato concordi quest'epoca.

 

 

 

No... La vita non mi ha disilluso...Di anno in anno la trovo invece più ricca... più desiderabile e più misteriosa....cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza ...e non un dovere...non una fatalità...non una frode...E la conoscenza stessa:...può anche essere per altri qualcosa di diverso...per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo;...oppure uno svago o un ozio;...ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie...in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene...per la danza e per la lotta..."La vita come mezzo della conoscenza"  ...con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente...ma perfino gioiosamente vivere...e gioiosamente ridere....

 

 

 

 

 

PER UN CARO "AMICO"..

 

percepiva una strana..
Sensazione..
che tradusse in un..
Desiderio..
il Desiderio di una..
Passione..
che le rapisca la Mente..
che le cinga il Cuore..
che le rubi l'Anima..
ma...
più il Tempo passava...
più si convinceva...
fosse solo un'Utopia.

Nostalghia 

 

ODE AD UN AMICO..

Ho camminato giorni e anni....nel territorio della tua onestà…Lungo sentieri lindi....raccogliendo una luminosa purezza…che m’esalta e ti festeggia……Anche tu….musicale amico…t’arricchisci sui miei viali…e mi sai fratello…..per questo odo i tuoi passi avvicinarsi….anche se i miei occhi non ti vedono…..e corro sotto il tuo tetto….quando un turbamento ti coglie….In codesta….e rara…celebrazione umana….brindiamo in un solo calice…..il nettare della nostra amicizia….

 

 

 

 

...ASSENZA...

..scava nel profondo e mi svuota...ogni giorno perdo una goccia di me nella tua assenza....non riesco a trovare la falla ...brancolo nel buio a mani tese
sento il tuo profumo.....sento che sei vicino
ma tu assapori la mia presenza e ti allontani di un altro soffio....quel tanto che basta....a te per continuare a respirarmi....a me per ingannare la tua assenza….

 

  

 

 

 Sono come una piccola matita
nelle Sue mani, nient'altro.
È Lui che pensa.
È Lui che scrive.
La matita non ha nulla
a che fare con tutto questo.
La matita deve solo
poter essere usata
.

 

 

ULTIMI COMMENTI

 

 

LA SOLITA STRADA..

 Capitolo primo
Cammino lungo una strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
Ci casco dentro.
Sono perduta….
non posso farci nulla,
non è colpa mia…..
Ci metto una vita per uscirne.

Capitolo secondo
Cammino lungo la stessa strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
Faccio finta che non ci sia.
Ci casco dentro.
Non posso credere di essere ancora nello stesso posto.
Ma non è colpa mia.
Mi ci vuole un sacco di tempo per uscirne.

Capitolo terzo
Cammino lungo la stessa strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
La vedo benissimo…..
Ci casco dentro di nuovo;
è un'abitudine…..
Ma i miei occhi sono aperti:
so dove sono…..
È colpa mia….
Ne esco immediatamente.

Capitolo quarto
Cammino lungo la stessa strada.
C'è una buca profonda nel marciapiede.
Ci cammino intorno…..

Capitolo quinto

Cambio strada…..

 

 

HEARTBEATS

"una lettera...nel momento in cui la infili in una busta...cambia completamente....Finisce di essere mia.... diventa tua.....Quello che volevo dire io....è sparito...resta solo quello che....capisci tu"

 

PRIMA O POI.....

Nei miei sogni.... io ti vedo quando torni a casa e attraversi la tua strada con il sole tra i capelli sotto un cielo di città.....mentre ti confondi tra la gente....non so niente di te.... ne che nome hai....se ti và bene la tua vita.... so solo..... che sento qualcosa di importante che mi prende quando penso a te....prima o poi..... troverò il coraggio di parlarti..... ma che ci posso fare se la fame che ho di te.....mi corrode.. prima o poi.... sentirai che ti sto pensando.... perchè quel mio pensiero....è forte come un lampo...non sai niente di me..... di come sono io... per colpa di quest'anima legata....sento che non sei così distante..... ogni volta che ti penso..prima o poi.... troverò il coraggio di parlarti..... toccherò il tuo cuore.....gentilmente... per non fargli male... prima o poi.... sentirò che mi stai pensando.... perchè il tuo pensiero...sarà forte come un lampo...prima o poi...quando la mia anima sarà libera......prima o poi......

 
 

QUESTA NOTTE.....

i miei occhi sono pesanti........ il mio corpo è stanco.....la mia bocca è arsa dalla sete....... i miei sensi si vogliono riposare......la mia anima si aleggia nell'aria della stanza......ma non dormo.......mi disseto...... ma non dormo..... un lamento sento nella notte che ormai vede l'alba...... da dove viene.....è forse la mia testa ancora presa dagli affanni della vita......ma oggi la mia partita l'ho vinta con la vita.....questa notte...... chi è che mi chiama.... chi è che mi cerca.... forse stò impazzendo.....ma se è questa la pazzia.....ben venga...... il lamento è pìù vicino non viene da lontano...... può essere che sia dentro di me..... questa notte...... sei tù o mio cuore che gridi... io non ti capisco....aiutami a capirti cosa hai...... cosa cerchi... non hai tutto quel che vuoi.....,, come posso io calmarti questa notte se tu non calmi me...... se tu mi puoi sentire indicami la strada dell'amore ed io la seguirò.......questa notte......

 

OLTRE...

 

 Sarò come un giorno nuovo, che nuovo non sarà mai, trascinando i ricordi di ieri proiettandomi nell'orizzonte del domani. Riflusso naturale delle onde del mare, che seppur quiete, con fragore, schiumano all'arrivo in spiaggia, donando vita e movimento ai pensieri del sognatore trasformandosi in amorevole realtà. Anonima vita che passa inosservata, con naturalezza vola sulla gente, sfiora le acque del mondo, ali argentee distese sul mare. Sogno cercato, trovato, voluto... condiviso a metà, tra me e te... due sognatori, un unico sogno... Un insieme che diventa realtà. Un amare, un domani..... noi... l' infinito

 

 

AMICO MIO.....

Amico mio
dolce uomo della mia vita
non dico che ti Amo
ma tanto tu  mi hai dato
e posso dirti ti Amo per questo
sto attraversando i miei silenzi
sto scrivendo anche nei muri
mi sentivo vuota in questi anni trascorsi
guardando una penna
e non riuscivo
ed ora che non riesco a tacere
il mio giardino riprende Vita
una scala a chiocciola
il mio desiderio da sempre
per raggiungere la sera
un riposo leggero
e un gradino pian piano
ora raggiungo.
Scendo al mattino
attraversando il mondo
scivolo in una giostra
per toccare ogni giorno
la Vita.
Amore mio
se i tuoi silenzi sono come i miei
Ti amo per sempre.

 

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