Creato da beppenovara il 16/02/2007

Mina 1958 - 2011

Il tempo non passa mai con la musica della più grande cantante italiana

AREA PERSONALE

 

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TV SORRISI E CANZONI

 
SORRISI E CANZONI N°44 DEL 2002

 

IL CD DELLA SETTIMANA

MINACELENTANO (1998)

Acqua e sale
Brivido felino
Io non volevo
Specchi riflessi
Dolce fuoco dell'amore
Che t'aggia di'
Io ho te
Dolly
Sempre sempre sempre
Messaggio d'amore 

 

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- 1978 Curiosità e conclusioni
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- 1986 Singolo
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22 NOVEMBRE 2011: ESCE "PICCOLINO"

Post n°372 pubblicato il 12 Novembre 2011 da beppenovara

Mancano ancora pochi giorni all'uscita del prossimo disco di Mina, intitolato Piccolino eppure questi giorni si sono caratterizzati per un'insolita ricchezza di notizie e di particolari che stanno rendendo felicemente sorpresi i fans.
Dopo la caccia all'autore di Questa canzone,  il team di Lugano ha reso pubblica la copertina dell'album, in cui una Mina in stile alieno guarda con fare malinconico un cielo notturno tutto spaziale.
Come se non bastasse, dopo alcuni giorni è stata resa nota la track list con i titoli delle canzoni che è la seguente:

 1. Compagna di viaggio
 2. Matrioska
 3. Questa canzone
 4. Ainda bem
 5. Brucio di te
 6. Canzone maledetta
 7. L'uomo dell'autunno
 8. Fuori città
 9. Fly away
10. E così sia 
(fonte: iTunes)

Dai siti online di vendita si intuisce inoltre che la versione del cd avrà due differenti formati, una semplice e una deluxe, e che in contemporanea potrebbe uscire anche la versione in vinile.
La grande sorpresa è stata l'immediata positiva accoglienza da partre degli utenti iTunes che, da quando è possibile prenotare in anteprima l'album online, hanno decretato un'impennata dell'album in classifica fino a toccare il secondo posto: un piccolo grande record per un album non ancora uscito.
Ed è gustoso anche terminare questo articolo di anteprima con la risposta che Mina ha dato, dalle pagine di Vanity Fair, a chi l'ha accusata di fare del becero marketing con la ricerca degli autori di Questa canzone:

"...non sono così “furba” e la panzana te la puoi mettere dove vuoi. Ma, dato che troppi hanno pensato allo stesso “trucco”, e la cosa mi secca non poco, spiego a te, al colto e all’inclita la vera storia. “C’era una volta, tanti anni fa, una scatola, una bella scatola lucida che conteneva delle scarpe da pallacanestro bianche e rosse. La proprietaria delle calzature se le mise subito e non buttò la scatola. Anzi, la tenne come prezioso contenitore nel quale mettere, lungo il tempo, tutte le canzoncine che prima o poi avrebbe voluto cantare. Dovete sapere, miei piccoli lettori, che la detentrice di quelle splendide scarpe fa la cantante, attenzione “fa” la cantante, non “è” una cantante. Lei non scrive né musica né parole, è una esecutrice pura. Per questo motivo quando trova dei pezzi belli li tiene via in quel prezioso scrigno. “Questa canzone” era lì da anni e ogni tanto la risentiva e si diceva che prima o poi l’avrebbe incisa. È successo quest’anno. E, per correttezza, ha cercato gli autori, visto che la famigerata cassetta non portava alcun nome. Vi posso dire che la cantante, io la conosco bene, se avesse saputo che avrebbe provocato tutto questo pieno, magari avrebbe lasciato quel pezzo così semplice e così intenso nella scatola con tutti gli altri.” Fine della storia. Se non ci credi non me ne importa niente." 

 
 
 

"QUESTA CANZONE" E' MIA DI CHI...

Post n°371 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da beppenovara

Mina si è affidata al mondo del web e ha fatto bene: nel giro di tre giorni, sono stati finalmente trovati gli autori di "Questa canzone", il brano che annuncia il prossimo cd della cantante cremonese. Riassumiamo brevemente i fatti.
Martedì 18 ottobre viene lanciata come singolo anticipatore dell'album novembrino "Questa canzone", magistralmente interpretata da Mina, che ha scovato nel suo immenso materiale di nastri e cd. Il tempo ha però fatto il suo danno: non si trova più il contatto di chi ha mandato quel nastro e allora si decide di proporre il brano come apripista dell'album, muovendo contemporaneamente una richiesta per sapere chi fosse l'autore. Il finale con sorpresa c'è stato oggi: Mario Nobile, uno dei più apprezzati musicisti che aveva già sfornato per Mina piccoli grandi gioielli del repertorio mazziniano degli anni '70 come Viva lei, Credi, Una musica va, La tua voce dentro l'animaCaravel. Autore del testo un'altra vecchia conoscenza: Paolo Limiti.
Intervistato da Vanity Fair (da cui riprendiamo le parole sottostanti) si viene dunque a sapere che nel 1971 Limiti scrive il testo e lo gira a Nobile, che gli costruisce sopra una base: «Registrai il pezzo con la musica e la mia voce, ma non mi convinceva l'inciso". Il brano rimane incompiuto per almeno un quarto di secolo. Nel 1996 Nobile vede in televisione "Viva Mina!", uno degli speciali televisivi di Limiti dedicati alla cantante e gli ritorna in mente quel brano. «Lo ripresi in mano e rifeci l'inciso. Adesso funzionava». Registra tutto su una musicassetta, dentro alla custodia ci infila un foglietto con il titolo, il testo e i riferimenti degli autori e fa in modo che Mina riceva quella cassetta.  Mina prende in custodia il brano, lo ascolta diverse volte e le piace. Ma lo tiene nei cassetti del suo studio, perdendo il foglietto con i riferimenti degli autori di quella canzone. All'inizio del 2011 ritrova la musicassetta con la canzone e decide di inserirla nel suo nuovo album: ormai ha dimenticato chi siano gli autori e chiede al suo staff di cercare tra gli archivi della Siae se qualcuno lo ha despositato. Invano.
E siamo a martedì: la canzone comincia a circolare sul web e nei telegiornali
. Nobile lo ascolta più volte e alla fine si riconosce: «Ho chiamato la Pdu di Lugano e mi sono fatto avanti. Mina mi ha chiamato ringraziandomi e dicendosi contenta che fossimo noi gli autori. Poi ho informato Paolo, che non sapeva assolutamente nulla».
che dire del brano? Arrangiamento elegante e di gran classe che accompagna una Mina in ottima forma vocale. Precisissima nella intonazione, nella pronuncia e nel dare vita ad ogni singola parola: un esempio su tutti è il modo in cui pronuncia quel "tormentarti".
Adesso non ci rimane che pazientare ancora un paio di settimane per poter ascoltare finalmente per intero il prossimo disco di inediti di Mina.

 
 
 

NEWS 2011: SANGIORGI E COSI' SIA

Post n°370 pubblicato il 27 Settembre 2011 da beppenovara

E' stata Mina stessa a dare l'anteprima tra le righe della sua rubrica online su Vanity Fair: "nel prossimo CD, ci sono ben due pezzi di Giuliano. Uno si chiama “E così sia” e l’altro “Brucio di te”. Due inediti molto forti.". Il Giuliano in questione è ovviamente Giuliano Sangiorgi, leader e voce d'acciaio dei Negramaro, che dopo diverse collaborazioni con esponenti della canzone nazionale e internazionale, arriva finalmente dritto dritto a Lugano. Nel 2007 duetta con la voce storica dei Cranberries, Dolores O'Riordan nel brano Senza fiato per la colonna sonora del film Cemento armato. Nel 2008 ha collaborato con Jovanotti nell'album Safari, partecipando alla canzone omonima nonché nella canzone Cade la pioggia. Inoltre ha duettato con Cristina Donà nel brano Settembre, incluso nell'album Piccola faccia e, in veste di autore, due sue belle canzoni sono in gara nel Festival di Sanremo del 2009: Come foglie, interpretato dalla brava Malika Ayane, e Prova a dire il mio nome proposta da Chiara Canzian. Alla fine dello stesso anno duetta con Elisa nel brano Ti vorrei sollevare e con Claudio Baglioni nel brano Ancora no, brano che fa parte dell'ultimo disco di Baglioni Q.P.G.A. a cui partecipa Mina stessa con uno splendido cadeau vocale. Il 2011 vede presente il cantante pugliese, autore di due canzoni nel recente album di Patty Pravo intitolato Nella terra dei pinguini: Unisono, scelto come singolo di lancio e Cielo. Attendiamo con ansia di ascoltare i due pezzi proposti a Lady Mazzini, confidando che il singolo di lancio del nuovo album di Mina, previsto per novembre, possa riempire molto presto le nostre fameliche orecchie.

 

 
 
 

2005: BULA BULA

Post n°369 pubblicato il 14 Agosto 2011 da beppenovara

Signore e Signori benvenuti nell’isola di BULA BULA, “dove non esistono giornali, fotografi, tivù. E dove alle brutture, alle schifezze, al pattume si riserva grandissimo disprezzo e pochissima comprensione.” Il nostro viaggio è già iniziato con l’ascolto della hit Vai e vai e vai. Ma Mina non ci lascia neppure riposare dal ritmo dance della canzone che già dobbiamo abituarci alla bellezza, all’orecchiabilità e all’intensa fine di un amore raccontata in Portati via, che ancora oggi permane nella memoria anche dell’ascoltatore radiofonico più distratto. Da segnalare la partecipazione vocale di Axel Pani. La cruda drammaticità dei versi di Fragile di Gennaro Cosmo Parlato, regala momenti di grande intensità emotiva, con la voce di Mina che si eleva verso dopo verso e che poi si dedica al brano Se, che un ispiratissimo Alex Britti regala alla nostra Signora. Il cantautore romano aveva già espresso la sua preferenza per la Mina soffusa, e permette in questo caso alla Signora Mazzini di dar prova della sua grande abilità vocale e interpretativa nella sua dimensione intimista. La fermata seguente ci permette di gustare una Mina sanguigna e altamente rock: Tra mille anni, con testo scritto da Cheope (figlio di Mogol) e la musica di Danijel Vuletic, dà modo alle corde vocali di Mina di salire e scendere all’impazzata affrontando così una bella prova. Con La fin de vacances possiamo permetterci un salto indietro nel tempo: il gracchiante rumore del vinile e la voce quasi a 78 giri dell'inizio ci regalano un gioiellino rétro del grandissimo Henry Salvador che ben si inserisce in un’opera fortemente calata nella contemporaneità come Bula Bula. Ironia, delicatezza, soffice e tenero testo per un grande ritorno, quello di Piero Cassano dei Matia Bazar, che regala a Mina Sei o non sei tu. Con 20 parole raggiungiamo le vette più alte di questo nostro viaggio sull’isola di Bula Bula: come spiegare il totale coinvolgimento che questa canzone sa regalare? Le immagini poetiche di Roversi, afferranno l’attenzione dell’ascoltatore e lo travolgono, dandogli tregua solo nell’intermezzo musicale al pianoforte, per poi riafferrarti e lasciarti felicemente devastato e felice al termine della canzone. Ha detto Massimiliano Pani: “Appena ci è arrivata questa canzone non abbiamo avuto il minimo dubbio a inserirla nel disco, come tocco d’autore in un lavoro volutamente leggero”. Grazie mille volte per averlo fatto! Con Bell’animalone torniamo al filone ironico mazziniano: un bel fusto che ha problemi, tra gli altri, ad azzeccare il congiuntivo, ma con il quale vale la pena soffermarsi su altre ben più basilari e naturali esigenze. Dove sarai è un'altra splendida prova di Nicolò Fragile come autore: con il suo ritmo latineggiante e sensuale, questa canzone è stata giustamente eletta a singolo rappresentativo di Bula Bula per l'estate del 2005. Rimanendo sempre nell’ambito di sonorità latineggianti, ecco che Mina si cimenta in Quella briciola di più di Marika Andolfi. Autrice già di due canzoni per Mina (Timida nel 1995 e de La bacchetta magica nel 1996), la Andorfi riporta Mina nelle atmosfere da bossanova, dandole la possibilità di fare balzi di registro impressionanti con la voce. Il tutto arrangiato impeccabilmente e raffinatamente da Ugo Bongianni. “Il parrucchiere ha lavorato male o qualcun altro ha lavorato bene…”, quale alternativa porre a un amante distratto e poco coinvolto che si preoccupa solo che la propria donna si presenti bene e non sembri una che si trascura? Dilemmi affrontati nella veloce ed ironica La fretta nel vestito. L’ultima fermata di Bula Bula è una traccia fantasma di un classico riletto per l’occasione in chiave moderna: in Fever Mina, si diverte ad entrare con la sua voce in una miscela musicale estremizzata nei suoni e nelle atmosfere giocose, donandoci un momento di grande respiro che termina con la grande sontuosità dell’orchestra. I gorgheggi del piccolo Edoardo Pani rappresentano inoltre un cadeau tutto familiare.
Speriamo che il viaggio nell'isola di Bula Bula sia stato per voi piacevole: vi auguriamo una piacevole permanenza nell'isola di pace e serenità che avete scelto per passare la vostra estate. Ci rileggiamo a settembre! 

 
 
 

SINGOLO: VAI E VAI E VAI

Post n°368 pubblicato il 21 Luglio 2011 da beppenovara

Dopo un 2004 a secco di inediti mazziniani, caratterizzato però dall'enorme successo della Platinum Collection (di cui parleremo in altre occasioni), il 2005 inizia con la splendida notizia della pubblicazione di Bula Bula. Rimandato infatti da novembre a gennaio per far meglio splendere il cd sul mercato discografico, lontano dai bagordi commerciali natalizi, il giorno 7 gennaio viene lanciato il primo singolo: VAI E VAI E VAI. Ben rappresentativo dell'atmosfera leggera e moderna dell'intero album, il brano, composto dal fedelissimo Nicolò Fragile, s'impone subito tra le canzoni più gettonate dalle radio e tra i brani più scaricati dai digital stores.La storia è quella di un triangolo con un lui che si diverte a rimbalzarsi tra due donne: la nostra beniamina vede il suo uomo/amante esitare, sperando che il tempo possa dissolvere i suoi dubbi ma “lei il suo posto non lascerà, tu scegliere non sai”. E a lei non rimane che lamentarsi nel vederlo andare dall’altra, sospesa nella follia del dubbio.La diretta concorrente ad aprire la strada al successo di Bula Bula, secondo i vertici Sony doveva essere la più “minosa” Portati via: Mina e Massimiliano Pani hanno insistito sul valore di questo brano e hanno avuto ragione, rimandando la fortuna di Portati via solo di alcuni mesi e contribuendo così ad allungare la vita dell'album in classifica, rinnovando il successo già spianato da questo pezzo brioso e moderno. Ci ha pensato poi la scelta di Dove sarai, con le sue atmosfere latineggianti e dal sapore estivo, ad accompagnarci durante i mesi del solleone.

 
 
 

TRA POCO...IL 2005!!!

Post n°367 pubblicato il 21 Luglio 2011 da beppenovara

A breve inizieremo a parlare di Bula Bula, l'album che aprì in bellezza l'anno 2005.

 

 
 
 

MINA INTERNAZIONALE E INEDITA

Post n°366 pubblicato il 24 Febbraio 2011 da beppenovara

Forse nemmeno i fan più ottimisti ci speravano più: il futuro sembrava dovesse essere ancora costellato di quei file, piano piano arrivati a tutti, dei brani digitalizzati  da rarissimi (e costosissimi nel mercato dei collezionisti) lp di stampa estera. Finalmente non sentiremo più canzoni disturbate dal gracidìo del vinile rovinato...che su cd proprio non ci piace!
Mina anche in questo non finisce di stupire e il prossimo 15 marzo vedranno la luce ben tre ricchissime e succulente raccolte: I AM MINA, JE SUIS MINA e YO SOY MINA. Ognuno di questi cd contiene per la maggior parte versioni nelle diverse lingue (inglese, francese e spagnolo) dei grandi successi italiani di Mina e in più altre chicche di cui nessuno sospettava l'esistenza. Ma vediamo con calma alcune di queste cusiosità.
I grandi successi sono presenti in vario modo. La versione inglese di Grande grande grande (Never never never), Non credere (nella versione francese e spagnola: Ne la crois pas e No lo creas), la versione inglese de Il cielo in una stanza (This world we love in).  De L'importante è finire troviamo la versione inglese (Take me) e quella francese (Pour en finir comment faire), mentre con arrangiamento diverso rispetto a quella italiana e anche con approccio vocale distinto è la versione inglese di Uappa (Love me). 
Un grande successo del 1973, E poi, è presente in ognuno dei tre cd con il relativo titolo tradotto: Runaway (che fu ripresa anche da Sherley Bassey), Et puis ça sert à quoi e Y que. Un'idea vincente e originale per pubblicizzare visivamente questa triade di cd sarebbe riprendere quegli splendidi filmati a colori in cui Mina, vestita con un elegantissimo smoking, cantava proprio le diverse traduzioni di questa canzone.
Le canzoni scorrono lisce come l'olio ripercorrendo la discografia estera di Mina dalla fine degli anni sessanta fino ai primi anni ottanta (le due versioni francesi di Una canzone e Quando l'amore ti tocca, tratte da Salomè). Tutto materiale totalmente inedito su cd che finalmente potremo risentire nelle loro sonorità originali.
Grande sorpresa ha provocato la presenza di alcuni brani di cui non si conosceva l'esistenza. In primis ricordiamo A coeur ouvert e Les mauvais jours, versione d'oltralpe rispettivamente di Sognando e Ancora dolcemente, entrambe contenute nell'album Singolare del 1976. Nella parte inglese, troveremo tre canzoni del 1968 tradotte: Quand'ero piccola, Io innamorata e I discorsi.
Nel cd spagnolo non passa inosservata la presenza della versione castigliana di Nuur, un pezzo intenso e aggressivo. All'appello mancano ancora tante cose, soprattutto nella parte spagnola; si pensi ad esempio alle due splendide versioni di Anche tu (También tù) e Rock and roll star (Estrella del rock), alle canzoni tratte dall'album Amanti di valore o ancora alla potentissima El amor es bestia, el amor es poeta del 1980. Ma siamo sicuri che l'uscita sul mercato di questi tre gioielli della discografia saranno l'inizio di altre piacevoli e preziose novità inedite. Grazie Mina!

 
 
 

2003: NAPOLI SECONDO ESTRATTO

Post n°365 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da beppenovara
 

CopertinaPer il secondo album della sua carriera interamente dedicato a Napoli, Mina sceglie una via per molti versi poco commerciale, ma che regala a Napoli Secondo Estratto, una dimensione atemporale e perciò classica e sempre attuale.
I brani scelti, anche in questo caso, sono individuati prima di tutto nelle radici della melodia partenopea: Tu ca nun chiagne!, lanciata nel 1919 da Enrico Caruso, e riletta a tempo di pop nel 1975 dal gruppo de Il Giardino dei Semplici: Mina decide di aprire l'album con un'atmosfera rarefatta ma carica allo stesso tempo di grande pathos e succosa passione poetica. Te voglio bene assaje, melodramma allo stato puro affrontato con una discrezione interpretativa ammirevole: mai esagerata e sempre assai precisa come nessuno sa essere. Il tema della serenata è affrontato in primis nel brano Maria, Marì, lenta e dolce, cantata su un tappeto di mandolini, frutto dell'arrangiamento di Alba Arnova. Per la seconda volta in un album di Mina, dopo I discorsi del 1969, è presente la canzone napoletana più famosa al mondo, 'O sole mio: evitando luoghi comuni e togliendo gli eccessi da sceneggiata, Mina canta a fil di voce, creando un romantico e delizioso quadro dai colori solari, caldi e delicati. Grande forza evoca Canzona appassiunata, altro caposaldo della tradizione napoletana ad essere spesso interpretato con didascalico patetismo: Mina affronta questo brano con piglio deciso, evidenziandone in modo giusto i toni drammatici, senza cadere nella macchietta mascherata. E poi c'è quel lungo acuto che impreziosisce ulteriormente quella che si può considerare il momento più emozionante dell'album. La bucolica Era de maggio, arricchita dei preziosi archi del Maestro Gianni Ferrio, regala cinque minuti di pura poesia romantica per lasciare poi il posto al pianto doloroso di Guapparia: anche in questa serenata, pezzo forte degli interpreti di sceneggiata, Mina riesce a personalizzare l'approccio interpretativo, partendo dall'anima dei versi e colorandoli di un pathos emotivo, sentito e mai esagerato. I' te vurria vasà!, è una delicata contemplazione dell'amante che dorme, condita dal desiderio di baciare la propria bella: vocalmente bella e delicata.
A un repertorio più recente appartengono 'O cielo ce manna 'sti cose, in cui l'anima jazz si esalta fino alle vette: la canzone fu scritta e interpretata nel 1964 da Fred Bongusto per il film Matrimonio all'italiana. Carmela, nonostante l'aspetto da grande classico, è una canzone piuttosto recente, e doveva essere la dimostrazione che la creatività partenopea non si era spenta e che era in grado di produrre ancora gioielli carichi di forza e di splendore proprio: Mina, nella sua interpretazione, dimostra di amare molto questo brano di Sergio Bruni, già omaggiato nel volume Napoli, con gli intensi attimi di Amaro è 'o bene. Grazie a Napule è, nel 1977 Pino Daniele entra a far parte a pieno diritto dei grandi rappresentanti della musica napoletana: Mina ci regala una versione preziosa, moderna e arricchita da un piacevole e tenero coro di bambini nel finale. Versione che deve avere molto colpito lo stesso autore, se di recente ha chiesto alla Mazzini di regalargli il bellissimo cameo vocale presente nella nuova versione riarrangiata presente nell'album “Boogie boogie man”. L'album si chiude con un inedito scritto appositamente per l'occasione dagli Audio 2, Cu ' mmane, utilizzato come singolo di lancio dell'album e con 'O cuntrario e l'ammore, una rielaborazione del Maestro Gianni Ferrio, sull'aria de “I crisantemi” di Giacomo Puccini e con testo del napoletanissimo Maurizio Morante.
Per la copertina, dopo l'exploit visivo regalatoci col primo volume di Napoli, Mina decide di dare spazio a tre colonne portanti della comicità napoletana, fieramente sedute in un palchetto del Teatro San Carlo di Napoli: Tina Pica, Titina De Filippo e l'amato Totò, elegantemente vestito abiti femminili. Una Mina in atteggiamento curioso, si scorge uscire dal rosso sipario in una foto interna, elegantemente vestita in abito maschile.
Per il periodo natalizio del 2003, uscirà un cofanetto dal nome "Napoli primo, secondo e terzo estratto" contenente i due cd dedicati a Napoli e impreziosito da un un terzo cd in cui Mina interpreta altri due classici quali ReginellaMalatia, una di quelle canzoni che diedero ispirazione a una giovane Baby Gate nel 1958. 

 
 
 

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI!

Post n°364 pubblicato il 20 Dicembre 2010 da beppenovara

 
 
 

UNA PAROLA ANCORA...

Post n°363 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da beppenovara

Il 30 novembre, contemporaneamente all'uscita di “Piccola strenna”, è stato diffuso dalle radio il brano che lancia l'uscita, il prossimo 15 dicembre, del dvd del concerto tenutosi il 30 agosto, in ricordo della piccola Olivia, la figlia del cantautore romano Niccolò Fabi, scomparsa lo scorso luglio.
La canzone scelta è Parole parole e Mina regala una piccola partecipazione vocale al brano, che nel suo insieme è di un'incisività e di una tenerezza tale che è impossibile non rimanere coinvolti.
Il brano “Parole Parole”, sigla finale dello spettacolo musicale RAI “Teatro 10” del 1972 e cantata da Mina in coppia con Alberto Lupo (nel ruolo dell'”italiota” e romantico sospiratore), ha visto negli anni una serie infinita di rivisitazioni e di imitazioni: Mina e Celentano ne proposero una versione con i ruoli capovolti in una puntata di Teatro 10 e due anni dopo, a Milleluci, Alberto Lupo decise di interpretarla ironicamente da solo, guardandosi allo specchio. All'estero intanto, Dalida e Alain Delon ne fanno una versione francese, mentre in terra iberica sono il duo dei Pimpinela a riproporre la canzone in spagnolo, nonostante la versione italiana riscuotesse comunque un buon successo.
In tempi più recenti, è da ricordare la versione proposta nel 2007 nell'album Todavìa, in cui Mina duetta con un impacciato Javier Zanetti.

Se tutte queste versioni comunque fanno gioco sull'ironia del pezzo, la versione di Fabi si contraddistingue per un'atmosfera carica di tenerezza (a cui la voce di Mina dà un forte contributo) ma allo stesso tempo di pathos e di commozione, con un finale rock a confermare la nuova vita che viene data alla canzone.
Il dvd Parole di Lulù, contiene il videoracconto del concerto tenutosi nella campagna romana lo scorso 30 agosto e dà la possibilità di proseguire la raccolta fondi avviata in occasione del concerto per la ricostruzione ad opera dell'ong Medici con l'Africa Cuamm dell'ospedale pediatrico di Chiulo, in Angola, unica struttura della provincia del Kunene ad aver fornito assistenza sanitaria durante la guerra in Angola.

 
 
 
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QUESTA CANZONE (2011)

Video realizzato da Mauro Balletti

 

MINA: COME S E IO FOSSI LI'(2010)

 Il video realizzato da Fernando: come sempre il migliore!

 

 

MINA: LA CLESSIDRA (2010)

 

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Le foto contenute in questo blog sono il frutto della fatica e della proprietà intellettuale di persone che fanno di questa arte un lavoro serio e rispettabile. Mi tengo ovviamente a disposizione di queste persone per eliminare le immagini usate, qualora la pubblicazione possa arrecare loro danno o fastidio.

Grazie, in ordine alfabetico, a Anna (per lo scanner), Andrea "Raffles306", ClaudioNA, Fabio, FedericoB, Francesco (Fortunato), MarioB,  MadameX e Maxbg per le foto.
E un grazie particolare a Loris per i preziosi suggerimenti iniziali.

 

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....ma le parole del testo chi le ha scritte????? STUPENDE
Inviato da: angela
il 13/11/2010 alle 09:51
 
 

FONTI

Le importanti fonti che mi permettono di portare avanti questo blog sono:

Paolo Belluso, Flavio Merkel: “Unicamente Mina” Gammalibri, 1983
Alberto Imparato: "MINA IN TV"
Loris Biazzetti, Antonio Bianchi: Le fanzine del Mina Fans Club
Fernando Fratarcangeli: "Mina talk", 2005
Romi Padovano: "I mille volti di una voce", 1998
Mina Disegnata Fotografata
TV Sorrisi e Canzoni

 

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