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Post N° 573

Post n°573 pubblicato il 30 Marzo 2008 da MARIONeDAMIEL
 

Potrei scordarmi per un attimo chi era mio padre e mio nonno.

Ho visto il test da leik. L'ho fatto. Chiaro che la collocazione risultante dipende dal "tono" delle risposte, c'è una bella differenza infatti tra "tendenzialmente contrario" e "contrario", ai fini del test; ai fini pratici non ci vedo nessuna differenza, perchè il voto "tendenzialmente contrario" o il "contrario" in parlamento si risolvono alla fine in un voto, appunto, contrario.

Però le domande.

Sorvolando sui temi etici che attengono alla coscienza e talvolta alla religione personale, per i quali credo fermamente sia ingiusto che alcuna religione mi imponga i suoi dogmi, così come la mia laicità non obbliga un credente a disobbedire alla propria confessione, la domanda sulla scuola.

Che credo sia quella che mi ha portato più a sinistra del PD, partito per il quale io convintamente voterò sia al senato sia alla camera.

"Siete favorevoli a sostenere con denaro pubblico le famiglie che scelgono la scuola privata?"

Ora provo a scordarmi un attimo chi era mio padre e mio nonno, da dove vengo, cos'ho visto e dove sono cresciuta.

Diciamo che ora sono un avvocato. O un dentista.

Quando faccio la dichiarazione dei redditi mi incazzo da morire per tutte le tasse che "lo stato" si trattiene dal mio lavoro, troppe tasse, il cinquanta per cento di quello che guadagno. Che poi le tasse dove vanno?

A finanziare strutture che non funzionano,burocrazia, sprechi. Io lavoro dalla mattina alla sera, il mio guadagno è sacrosanto. Non mi sfiora il cruccio che mio figlio possa fare l'operaio da grande, non vedo particolarmente nero il suo futuro, io ho possibilità, mi basto da sola e quindi per mio figlio solo il meglio.

Fin qui, tutto giusto.

Allora perchè io devo chiedere un contributo "allo stato" per far frequentare a mio figlio una scuola esclusiva sottraendo risorse destinate alla scuola pubblica? C'è qualcosa che non quadra....

Qui chiaramente Marion ti sei di nuovo ricordata chi sei e da dove vieni, chi era tuo padre e tuo nonno, cos'hai visto e dove sei cresciuta.

E vorresti semplicemente che lo Stato nel quale vivi fosse in grado di dare le stesse opportunità, a tutti.

Notte Marion.

p.s. Ma chi cavolo saranno quelli del "PER IL BENE COMUNE"????? 

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Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/03/08 alle 00:09 via WEB
indipendentemente dalla domanda del test e dalla questione in sé, sul finanziamento della scuola privata, vorrei sottolineare che non ci sono solo "scuole private esclusive". questo vederne solo l'aspetto di élite esaspera e falsa) i toni della questione. ad esempio ci sono scuole che danno un diploma che nella scuola pubblica non esiste (o esiste solo in pochissime città: per esempio l'Istituto aeronautico; ma anche i licei linguistici che non siano impostati sopra un vecchio curriculum da Scuola Magistrale o da Istituto Tecnico Commerciale).
ed esistono quelle che semplicemente garantiscono una assistenza oraria più vicina ai problemi del mondo di oggi, rispetto alla rigidità della scuola pubblica.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/03/08 alle 20:05 via WEB
Ammetto; forse ho una visione troppo da "provinciale" delle cose. In effetti qui di scuole esclusive, nemmeno l'ombra. Ma non ne faccio una questione di scontro di classe Ody, affatto. Semplicemente mi pare assurdo togliere risorse alla scuola pubblica, cioè di tutti (anche se la Moratti non a caso ha tolto il "pubblica" dal relativo ministero) a vantaggio di strutture private, che per loro natura possono avere dei finanziamenti e dare agevolazioni proprie, ai frequentanti (specialmente se trattasi di scuole rette da confessioni religiose, e ripeto, non ho nulla contro queste scuole). Mi piacerebbe che fosse la scuola pubblica, ad adattarsi ai problemi del mondo (da noi ad esempio il tempo pieno esiste da trentacinque anni), non è impossibile.
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/03/08 alle 22:33 via WEB
il tempo pieno è comunque un sistema scolastico in sé, diverso da scuola+doposcuola. se non ti piace, non hai alternative: devi essere una casalinga. così come se tuo figlio vuole il linguistico (almeno in certe città, molte fino a una decina di anni fa) o era privato, o non esiteva. è queste non sono scuole confessionali. sono esempi di private laiche: solo con piani di studi diversi da quelli che la scuola pubblica offre. che poi sono esempi a caso. i miei fanno la scuola pubblica. ma vedo che ci sono situazioni molto varie. non scontro di classe, ma nemmeno scontro confessionale.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 01/04/08 alle 16:32 via WEB
A me il tempo pieno ha fatto comodo, però poi sono arrivati alle medie che non sapevano assolutamente arrangiarsi da soli nello studio, quindi, propenderei per il sistema "apprendi pian piano da solo quali siano le tue responsabilità fin da piccolo", come del resto abbiamo fatto noi. Se la scuola pubblica non offre il ventaglio di prospettive cui la società di oggi abbisogna, credo che forse non sia sovvenzionando le private alternative che si migliora il sistema. Riesco a essere d'accordo ancor meno sulle sovvenzioni statali alle scuole confessionali, pur ribadendo che non ho nulla contro le scuole religiose; si potrebbe riprendere il discorso "qual'è la vera religione? quella giusta: la mia o la tua?" Capisco che per un cattolico sia difficile da capire questo discorso, ma bisognerebbe provare. :)
 
     
Tesi89
Tesi89 il 02/04/08 alle 16:51 via WEB
Il tempo pieno è sicuramente necessario,quando non ci sono nonni disponibili o tate tutto il giorno a supportare i genitori che lavorano,però è anche vero che molti dei ragazzi che arrivano alle medie non sanno assolutamente organizzare il lavoro a casa perchè abituati a lavorare solo in gruppo:molti miei amici si sono lamentati di questo.Penso spesso che l'unico lato positivo per me dell'essere rimasta a casa sia stato aver potuto( almeno tentato...)insegnare a mio figlio a ragionare con la sua testa ,senza appoggiarsi sempre ad altri...Però, se la scuola pubblica ha delle carenze ,non sarebbe meglio cercare d'investire i nostri soldi nel cercare di sanarle?Sarebbe un ottimo investimento per il futuro di tutti.Ciao
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 02/04/08 alle 20:50 via WEB
Si, questa è una pecca del tempo pieno anche secondo me, poi dipende da ragazzo a ragazzo, ci ho scritto anche un post e nessuno era d'accordo con me su questo :) Concordo, ciao.
 
upmarine
upmarine il 31/03/08 alle 00:41 via WEB
Forse ti sfugge una cosa, cara la mia Marion. Le scuole private ci sono già e ci vanno i figli dei ricchi. Forse con una sovvenzione da parte dello Stato alle famiglie più disagiate, magari anche i loro figli possono andarci. Non credi? Ti dedico questa canzone: sono come tu mi vuoi.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/03/08 alle 20:13 via WEB
Caro il mio. Ringraziandoti per la canzone (Mina è una delle mie interpreti preferite), vengo al punto. Secondo me, vivi sulla luna. Conosco gente "normale" che manda l'unico figlio a queste scuole, facendo peraltro grandi sacrifici; se i figli salissero a due o a tre la suddetta gente "normale" non se lo potrebbe proprio permettere, sovvenzione o non sovvenzione; non parliamo poi di donne sole con figli. Aiutare tutti sarebbe impossibile, benchè auspicabile, certo, ipoteticamente. Non credi che magari usare i fondi per agevolare l'acquisto dei libri di testo, ad esempio, o l'abbonamento treno/corriera per le categorie più svantaggiate, sarebbe un buon modo per impiegare le risorse pubbliche? Purtroppo credo che la categoria di quelli che stanno veramente bene sia piccola, e cresce il divario coi sempre più che "tendenzialmente" si avviano a stare maluccio.
 
   
upmarine
upmarine il 01/04/08 alle 03:15 via WEB
Non ribatto alle tue polemiche. Io continuerò a mandare tutti i miei figli alle migliori scuole, tanto me lo posso permettere. I poveracci, invece, continueranno a mandare i figli nelle scuole tenute da professori frustrati (ovviamente esagero, perché c'è una buona parte di professori in gamba). Tutto perché ti sei opposta alle borse di studio che io volevo finanziare per mandare i figli meritevoli degli operai al college. Anzi, quasi quasi quei soldi che risparmio non finanziando questo progetto li spendo per premiare i dirigenti scolastici che non fanno un beneamato tubo ma sono sempre dirigenti delle scuole pubbliche. Tié!
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 01/04/08 alle 16:33 via WEB
Io polemica? Ma non si è mai visto al mondo....
 
upmarine
upmarine il 31/03/08 alle 02:35 via WEB
P.S. sono quelli per il nostro e per il loro bene. Per il bene di tutti, insomma. Probabilmente sono dei sicari che ci toglieranno di mezzo tutti.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/03/08 alle 20:15 via WEB
Dici? Però è un listone civico. Vediamo quanto fa.
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/03/08 alle 07:25 via WEB
Esattamente Marion, come dicono Up e Ody; cerco una buona scuola ora, non una scuola esclusiva, non la scuola inglese dove fin dalle elementari ti insegnano tutte le materie per l'appunto in inglese in modo che quella diventi quasi madrelingua (e sappiamo quanto è importante oggi questo), non una scuola dove ti insegnino a diventare dei piccoli Berlusconi, semplicemente una Scuola. Un istituto dove puoi mandare i ragazzi con più tranquillità, perchè sai che gli insegneranno le cose essenziali, sai soprattutto che li seguiranno di più nell'insegnamento, sai che lì faranno il tempo pieno e i compiti e il pomeriggio e il sabato li avranno liberi per il gioco, come ce li avevamo noi da bambini. Nel mio caso, ma quella è davvero una scelta personale, una scuola cattolica, dove oltre all'alfabeto e alle tabelline, trasmettano concretamente dei valori, come ho fatto fare alla materna (e i bambini apprendono stai certa). Una scuola dove il bullismo non sia così all'ordine del giorno, dove il maestro e la sua parola contino ancora qualcosa, dove ancora il maestro sia e rimanga lo stesso con buona probabilità per tutto l'anno. Ma, per tutto questo, io al momento ce la faccio appena, altre persone mi dicono "quanto vorrei, ma non posso". Ecco, perchè non permettere a tutti, di frequentare una scuola così e lasciare il compito dell'educazione solo alla famiglia che sappiamo oggi quanto sia diventato tanto più difficile? Bacioni
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/03/08 alle 20:25 via WEB
Hai una visione un pò distorta della scuola pubblica... Noi abbiamo avuto grossi problemi (scuole medie) perchè avevamo dei ragazzi da re-inserire, ragazzi di una comunità con dei problemi enormi di partenza; e c'è stato un brutto periodo perchè chiaramente gli insegnanti non erano preparati nè lo si poteva da loro pretendere, e sono stati lasciati soli con la loro volontà a tentare di far andare le cose; d'altra parte che facciamo? lasciamo la scuola pubblica agli immigrati e ai bambini con problemi e noi ci barrichiamo nei nostri valori? No.. non lo considero una buona lezione di vita. Prima di questo la nostra era una buona scuola, venivano in molti dai comuni viciniori perchè eravamo l'unica scuola con due lingue e trentotto ore di lezione, e sono convinta che lo sarà ancora. Anche gli insegnanti delle elementari che ho conosciuto io davano l'anima, e sono stati sempre gli stessi per tutti e cinque gli anni. Vedi, io ammetterei l'aiuto a famiglie come la tua (e magari anche come la mia) solo se la scuola pubblica fosse a un livello tale da consentire ciò; ma c'è ancora tanto da fare prima di arrivare a questo. Finendo, penso che i valori della convivenza civile, pacifica e auspicabilmente laica, si assumono anche a scuola. E' un pilastro.
 
   
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 01/04/08 alle 11:47 via WEB
Quello che tu dici è corretto, soprattutto l'ultima frase, ma Marion, io non ho una visione distorta, io sento le altre mamme e mi dispiace, la realtà qui non è come quella che hai vissuto o vivi tu. E' molto più simile a quella che descrive Up, con una certa percentuale di professori in gamba, e la maggior parte frustrati, giovani in cerca di occupazione, meridionali come me che siccome prendono due lire, in pochi mesi decidono di tornarsene a casa di mamma a non fare niente. C'è troppa gente in giro che pensa solo a portare lo stipendio a casa, anche nella scuola purtroppo. Lo sai, io cerco lavoro e potrei tranquillamente inserirmi nelle liste per l'insegnamento ma non lo faccio perchè quella per me deve essere una vocazione. E io non mi sento in grado di insegnare nulla a nessuno. La scuola pubblica deve essere migliorata, non c'è dubbio; io non mi barrico nei miei valori, che peraltro sono di assolutà accoglienza e solidarietà per gli immigrati. Semplicemente sono una mamma che vuole avere la possibilità di garantire a un bambino un'educazione completa e costante. Anche perchè mi auguro di poter tornare a lavorare e, come dice Ody, oggi se vuoi seguire davvero i tuoi figli dopo la scuola (dove non c'è il tempo pieno) devi fare la casalinga, non c'è alternativa. Migliorare la scuola pubblica è un'impresa attualmente difficilissima a mio parere, allora parlando da ingegnere, ti dico che è meglio rendere più fruibili certe realtà che funzionano bene (private o anche pubbliche perchè no?) a tutti (e lì ci vedo benissimo il contributo ai libri di testo e quant'altro, piuttosto che spendere soldi a vuoto. E le risorse, come dice Dem, non necessariamente devono essere sottratte da quelle già destinate ma recuperate dalla marea di sprechi in giro.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 01/04/08 alle 16:42 via WEB
Mah; credo che sia proprio una visione dello stato diversa, la mia. Ok, ammettiamo che la scuola non funzioni e che si risolva il problema incentivando delle alternative privatistiche; si arriverebbe a una specie di sistema americano della società, se hai la polizza assicurativa, ti curo, altrimenti resti fuori... Se applicassimo lo stesso principio alla sanità pubblica (che in molti posti non funziona, ma in altri funziona egregiamente) succederebbe lo stesso; già ora siamo costretti a ricorrere allo specialista privato perchè non è ammissibile aspettare un anno per una visita oculistica, figurati che succederebbe se la cosa si estendesse.. Ho esasperato un pò la visione delle cose, ma il principio è quello. Ecco, io sono per cambiare questo stato di cose, per rendere i servizi pubblici essenziali davvero tali e funzionali al massimo. Non ci vedo nulla di impossibile a stabilire che un principio deve valere veramente per tutti. Se poi vogliamo lasciare tutto all'iniziativa privata, questo non è più il mio paese, diventa un'altra cosa. Un bacio grande.
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 02/04/08 alle 07:30 via WEB
Ma dove la vedi la similitudine con il sistema americano nel mio discorso se io parlo di contributi statali a tutti e a vantaggio di tutti , per una scuola migliore, indipendentemente da? A proposito del fatto che i cattolici non comprenderebbero certe cose o non accetterebbero altre religioni, vorrei ricordarti che ieri per Giovanni Paolo II si è pregato anche nei paesi arabi. Anche tra i cattolici ci sono gli integralisti e quelli no, non comprenderebbero. Ma un cristiano (cattolico o meno) non può non comprendere. Ognuno ha le sue idee e il bello è poterle esprimere. Pagherò la mia retta per intero se non dovesse andare avanti la proposta, ma non rinuncerò ad iscrivere i miei figli alle scuole che riterrò più opportune per la loro educazione e la loro vita. Un bacione anche a te cara.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 02/04/08 alle 20:57 via WEB
La similitudine (estremizzando l'ipotesi chiaro) ci sarebbe se i contributi statali andassero a favorire un sistema privatistico a discapito di quello pubblico. Sono cosciente che come dici tu, un cattolico vero accetta e comprende anche le idee di un non credente, e io rispetto le tue senz'altro. E certamente non sono contro le scuole private; mi piacerebbe solo che il sistema pubblico funzionasse bene e desse le stesse opportunità di base a tutti. Il primario compito di uno stato è questo (sto dicendo sempre le stesse cose, mi rendo conto!). Un bacione, oggi lavorato come stakanov o stakanoff. Insomma, quello. :)
 
ildemonologo
ildemonologo il 31/03/08 alle 11:42 via WEB
Marion, io ho fatto medie e liceo in una scuola cattolica, quindi parlo con una certa cognizione di causa. In primo luogo non son figlio di genitori ricchi, ma di gente che lavorava (ora sono in pensione entrambi) ed arrivava alla fine del mese con una certa difficoltà. La mia scuola non era per gente ricca, anche se vi erano i rampolli di una certa buona borghesia (che però, per inciso, preferiva lo stellini...), ma vi erano di più quelli che, come me, provenivano da famiglie che desideravano una certa sicurezza, sia di ambiente che di insegnamento. Sai erano anni strani ('70)... potrei acidamente farti notare che i ricchi, quelli che potevano permetterselo, preferivano le scuole tipo "sei anni in sei mesi" anche perchè così avevano più tempo per tutte quelle attività che facevano così fino allora... happening, sit-in, etc. Sulla capacità degli insegnanti vi sarebbe da discutere, su alcuni rami ero meglio preparato ma su altri peggio, per cui penso che non sia importante dove impari ma chi ti insegna e soprattutto come. Ed inoltre se io sono cattolico e desidero un insegnamento cattolico, perchè mi devi costringere ad una scelta diversa da ciò che desidero solo perchè la penso diversamente (e lo stesso discorso vale per diverse confessioni)? Ed inoltre perchè quelle risorse devono essere necessariamente sottratte alla scuola pubblica invece che recuperate dagli sprechi che invece affliggono il nostro paese? Ed inoltre la scuola pubblica oltre che laica deve essere apolitica, il che non è sempre vero... Busadis. PS.: per i miei figli ho scelto la scuola cattolica per le elementari e quella pubblica per le medie...
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/03/08 alle 20:58 via WEB
Nessuno vuole costringerti ad alcunchè caro dem; il discorso va fatto all'incontrario; scusa se capita a te, ma forse perchè ho una certa confidenza mi permetto: possibile che voi cattolici vediate tutto dal punto di vista del "perchè mi volete costringere, perchè mi volete privare"?? Io parto dall'assunto che il nostro è uno stato laico, fino a prova contraria, non esiste religione di stato (sfigatamente abbiamo il vaticano e questo ci condiziona non poco secondo me) e nessuno può imporre A NOI nessuna religione. Pertanto il cardine della nostra società deve essere una scuola laica, e pubblica. Avendo uno stato ricco si potrebbe pensare di dare finanziamenti anche alle scuole cattoliche, musulmane, anglicane ecc. Ma non vorrei che il discorso scadesse sul fattore religione che non era la discriminante del mio discorso tra una scuola e l'altra. Per quanto riguarda la politica a scuola bè, credo che formare una coscienza critica sarebbe auspicabile per la scuola, anche se andrebbero evitate le strumentalizzazioni. Busadis!
 
   
ildemonologo
ildemonologo il 01/04/08 alle 20:33 via WEB
Marion, non solo non ti devi scusare, ma considero un tuo fondamentale ed inalienabile diritto che tu esprima le tue convinzioni, come io le mie. ritengo che il cardine fondamentale del nostro Paese sia il pluralismo democratico per cui il problema non si pone: se attorno alla proposta del finanziamento delle scuole confessionali si coagulerà una maggioranza la cosa si farà altrimenti no. Questo non implica la rinuncia alle proprie convinzioni, ma solo l'accettazione del gioco democratico, senza demonizzazioni;) delle altrui opinioni. Dove nonconcordo è il punto della politica a scuola: dovrebbe essere lasciata fuori dalla porta perchè la coscienza critica, if any, si costruisce con ben altri mezzi...
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 02/04/08 alle 21:03 via WEB
Guarda che il PD è a favore.. ti invito a ripensare al tuo voto! :)) Non attacco le convizioni di nessuno!!!! Ho accettato sempre le regole democratiche (vedi l'esito infausto dei referendum sulla procreazione assistita ad esempio), mica sono anarchica! Eppoi guarda che io non parlavo di politica a scuola, ma di coscienza critica.. stasera guardavo blob, interviste ai ragazzi che votano per la prima volta; una ragazza diceva che non voterà perchè non ha proprio idea di cosa sia la politica, si rammaricava che a scuola non se ne parlasse (evidentemente non se ne parla nemmeno a casa sua), si rammaricava di non sapere niente di niente... Leggere i quotidiani, tutti i quotidiani a scuola, ad esempio, non mi pare così sbagliato.. Hai mai provato a leggere una cosa su repubblica e poi su libero? E' financo divertente. Sono pallosissima lo so. :-( Ciao dem.
 
ildemonologo
ildemonologo il 31/03/08 alle 11:45 via WEB
Un'ultima cosa...non è che pompando risorse nella scuola pubblica ne eleveremo necessariamente il livello qualitativo... ad esempio un buon sistema potrebbe essere quello di evitare di combattere battaglie politiche su quel terreno... per esempio...:))
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/03/08 alle 21:02 via WEB
Se bastassero le risorse pubbliche allora il meridione dovrebbe essere meglio del nord est...:) Sono d'accordo; la Moratti ha dis-fatto la riforma precedente, il ministro attuale ha cambiato qualcosa anche lui, e credo che nessuno ci capisca più granchè, fra debiti e crediti...
 
   
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 01/04/08 alle 12:00 via WEB
Forse volevi dire se le risorse pubbliche fossero utilizzate per gli scopi previsti, il meridione sarebbe meglio del nord-est. La verità è che nel pubblico e nel privato i fondi spariscono, al sud come al nord. Hai idea di quanti finanziamenti può ottenere un'azienda impegnata nella ricerca? E sai a cosa servono quei fondi? A pagare lo stipendio a due impiegati, ovviamente precari, del reparto ricerca, che non sono motivati a fare un bel niente e a garantire la sopravvivenza della restante parte dell'azienda fino alla prossima commessa redditizia. Senti ma dov'è questo nord-est? Molto a est credo o molto a nord forse. Hanno inaugurato un ponte a San Donà di Piave; a Pasqua il parroco ci ha tenuto a ricordarlo, lui che teoricamente non c'entra un cavolo con il ponte, per il semplice fatto che i lavori sono andati avanti per anni, con spreco di risorse pubbliche. Non ci sono nidi pubblici. Quello che c'è ha un limite di accoglienza fino a 20 bambini e chiude alle 12.00 senza garantire neanche il pranzo. Ecco mi spieghi come fa una mamma a lavorare a queste condizioni? E se lavora, ovviamente part-time perchè anche il nido privato chiude alle 16.00, destina metà del suo stipendio al nido. Perchè non contribuire per queste famiglie? Chiami il 118 di notte e ti rispondono che non c'è un medico, di chiamare la guardia medica. Chiami la guardia medica e non ti rispondono proprio, c'è evidentemente il telefono fuori posto. Chiami l'ospedale per prenotare una visita specialistica e ti dicono di chiamare un altro numero; chiami quel numero e ti rimandano al precedente. Non c'è una biblioteca, non c'è un teatro. Le mamme che conosco io sono per lo più laureate e casalinghe, perchè non c'è lavoro, quel poco che c'è è destinato agli uomini. Devo aver perso la bussola, perchè in effetti non mi sembra di stare a nord-est :))
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 01/04/08 alle 16:57 via WEB
Certo che volevo dire quello; le risorse sono spesse volte state impastoiate e finite nel nulla. Il problema è che non si fa un controllo di come vengono impiegati i fondi, insomma, l'importante è dare, o far vedere di dare, poi se si raggiunge l'obiettivo è un altro paio di maniche. Il nord est ERA mitico; per la verità il pil l'anno scorso in friuli è cresciuto più che nella media nazionale, non che ci volesse tanto... comunque, sembra impossibile ma il tasso di disoccupazione qui non è certamente quello del sud; che le donne siano sempre il fanalino di coda, se si avverte qui, figurati al sud. Credo che la situazione sia molto peggiore per loro/noi. In generale la situazione occupazione in italia per le donne fa schifo proprio. Mancano le strutture per i bambini, come dici tu. Qui c'è per fortuna ancora una buona rete di nonni, e quindi vedo che moltissime donne lavorano; i miei bambini li ha tenuti mia madre, sennò qui di asili nido nemmeno l'ombra... e per il resto sono stata fortunata facendo un lavoro pubblico, quindi, sei ore al giorno. Chiaro che il discorso cambia se uno è costretto a trasferirsi. Io non so cosa sia che ci impedisce di allinearci con altri paesi europei.. a volte mi sorge il dubbio che sia una società molto maschile, tutto sommato, a volere questo, a non lasciare spazi nonostante le belle parole. Ciao bella (ho le dita incrociate...) p.s. qui anche per il cinema devo fare trenta km, per il teatro quaranta! La biblioteca invece ce l'abbiamo! :))
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 02/04/08 alle 07:36 via WEB
grazie per le dita incrociate, speriamo che sia la volta buona! A proposito dei nonni, la domanda chiave stavolta è stata "ma lei è sola qui, non ha neanche una nonna, una zia?"...e ti faccio notare come abbiano parlato al femminile anche per l'eventuale aiuto. A un uomo non gli avrebbero fatto una domanda del genere e voglio dire, che ne sanno loro? Potrebbe essere separato con figlio a carico o vedovo, ma non si pongono neanche il dubbio di chiedergli se ha figli e se questi costituiscono un problema. Un abbraccio grande.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 02/04/08 alle 21:05 via WEB
E' come dico io, siamo svantaggiate in partenza, nella testa degli uomini (che comandano...) :)
 
   
ildemonologo
ildemonologo il 01/04/08 alle 20:35 via WEB
Ma dov'è finito il nord-est di quando eravamo bambini? La nostra cultura, la nostra storia, la nostra fierezza? Il bagno di soldi arrivato col terremoto ci ha reso più ricchi ma contestualmente più vuoti... (muoio di nostalgia...ma temo che la mia sia più una nostalgia di un tempo che di un luogo)
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 02/04/08 alle 21:17 via WEB
Sai che domani si celebra la festa della patria del Friuli ? il 3 aprile 1077 fu costituito lo stato patriarcale friulano; Credo che l'esperienza del dopo terremoto sia portata ancora ad esempio del nostro carattere... a volte caratteraccio, che dici? Non ti starai mica piangendo addosso??? Quello lo faccio io egregiamente, di solito! :)
 
abbeh
abbeh il 31/03/08 alle 16:30 via WEB
sai che me lo sono chiesto anch'io chi possano mai essere? ho fatto quel test! Comunque concordo con il tuo ragionamento, per dirla proprio in pochi spiccioli: se le scuole non sono pubbliche non devono prendere contributi statali, diversamente sarebbe una contraddizione in termini.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/03/08 alle 21:06 via WEB
Semplice e chiara :))
 
   
abbeh
abbeh il 01/04/08 alle 09:52 via WEB
anche pragmatica, se proprio vogliamo essere precisi!
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 01/04/08 alle 16:58 via WEB
Io sono una precisa: pragmatica si! :)
 
Tesi89
Tesi89 il 31/03/08 alle 16:46 via WEB
Io ho frequentato le elementari in una scuola cattolica di suore,ma solo perchè nella mia zona allora non e'erano scuole pubbliche.Quando ho dovuto scegliere per mio figlio mi sono subito orientata verso la scuola pubblica,perchè sono fermamente convinta che sia QUESTA che dovrebbe garantire a tutti insegnanti ben preparati,la tranquillità di un ambiente sereno,niente bullismo e violenza...ecc.Detto questo,rimane il fatto incontestabile che ognuno deve essere libero di scegliere fra pubblica e privata in base alle sue esigenze e possibilità,ma la privata dovrebbe essere caso mai un'alternativa,non un rifugio dai mali della pubblica.Ciao!
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/03/08 alle 21:13 via WEB
Hai espresso benissimo anche il mio pensiero; io ci ho messo una cinquantina di righe...:)) Ciao.
 
lost99
lost99 il 31/03/08 alle 20:57 via WEB
Ciao Marion, hai provato il "politometro" sul sito di Repubblica? io sono risultato socialista... :-( Buona serata, Lost.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 31/03/08 alle 21:14 via WEB
Lo farò senz'altro, ormai, test per test... :) Poi ti dirò. Buona serata, ciao lost.
 
lakonikos
lakonikos il 01/04/08 alle 00:07 via WEB
Non capisco. La Costituzione quando parla di " senza oneri per lo Stato" è chiarissima. E non è che all'Assemblea Costituente non fossero presenti parecchi credenti. Il finanziamento alle famiglie è un escamotage per aggirare il dettato costituzionale, la dimostrazione sta nel tetto molto alto di reddito che viene posto come limite per non averne diritto. Vi sono scuole private ottime, buone, mediocri e scadenti e tutte hanno il diritto di vivere, comprese quelle islamiche tanto per non far finta di non capire. Ma la scuola pubblica ha a sua volta la stessa gradazione di qualità. Anzi, sono sicuro che se questo discorso della qualità venisse posto su un grafico la linea della scuola pubblica starebbe un po' più in alto. I quattrini che lo stato dedica alla scuola non sono tanti, è doveroso che tutti siano destinati a migliorare l'insegnamento pubblico che è la spina dorsale dell'istruzione in Italia. Poi, ciascuno faccia le sue scelte: sono figlio di un operaio, mio padre mi ha mandato tre anni in una scuola privata perché riteneva, a torto, di dovermi garantire l'eccellenza. Ha fatto sacrifici, per far studiare i figli non ha mai posseduto un auto o una casa ma non ha mai preteso che la scuola privata gliela pagasse lo stato.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 01/04/08 alle 17:09 via WEB
Ti ringrazio per aver dato un cappello aulico al mio post, citando la Costituzione. Entra di brutto nel discorso, ed ha il suo peso, anche la tua considerazione sulle modalità di erogazione dei finanziamenti, di fatto i poveracci non potrebbero accedervi (se ho capito bene). Per il resto mi permetto di dire che tuo padre, di sicuro, aveva un alto senso morale, parole che con "dignità" e "solidarietà" dovrebbero essere ben presenti in tutti noi.
 
dott_Guerrieri
dott_Guerrieri il 01/04/08 alle 18:51 via WEB
Hai visto anche tu il test. Voglio dirti che sono assolutamente d'accordo sul fatto che la scuola pubblica debba essere l'unica finanziata dallo Stato, a differenza delle private dove, viste le altre fonti di finanziamento che hanno, i soldi pubblici non dovrebbero entrare. Credo però, tornando alla politica in senso, che i temi "morali" non possano essere tagliati fuori dalle discussioni politiche perchè, inevitabilmente, si trasformano in comportamenti e come tali devono essere normati. Vorrei che i due schieramenti parlassero un po' più di temi fondamentali per l'uomo (la procreazione, l'aborto, le coppie omosessuali, la sperimentazione e la ricerca scientifica) e un po' meno di quanto fantasticano di diminuire le tasse, di quanti ponti costruiranno e così via.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 02/04/08 alle 21:27 via WEB
In effetti da questa campagna elettorale si guardano bene, se non espressamente sollecitati, di parlare di temi etici; non conviene evidentemente. Forse è il tipico approccio alla richiesta del voto, calo le tasse, ti aumento la pensione, abolisco l'ici ecc.ecc. Franceschini giustamente diceva l'altra sera che i temi che tu citi ormai non attengono solo alla personale coscienza, i passi da gigante della scienza e della tecnologia ci pongono di fronte a dilemmi angosciosi, ma anche il mutare della società, perciò ci vogliono delle regole. Credo però che sia lampante la posizione "conservatrice" della destra, e la posizione di "una certa apertura" della sinistra PD. Trovo che il posto giusto per discuterne sia il parlamento dove ognugno apporterà il proprio contributo. Forse farlo adesso sarebbe riduttivo e apparirebbe come una strumentalizzazione; un grande dibattito su questi temi è sempre auspicabile.
 
orkelio
orkelio il 01/04/08 alle 20:53 via WEB
Non posso entrare nel merito di tutto il discorso xkè è molto vasto e non ho letto gli altri interventi. Però le tasse le vediamo già ogni mese quanto ci viene trattenuto, non solo alla momento della denuncia. Ed ogni mese ci si può imbestialire quando il primo latitante sia nei servizi, ke nelle irregolarità ed inadempienze è proprio lo stato. E' sempre stato così con qualsiasi governo, non solo in occasione delle campagne elettorali come molti "media" scoprono. Per le scuole. Io ho frequentato scuole private pur essendo figlio di un postino e con una madre ke ha sempre fatto tanti servizi, lavori molto umili ke continua tuttora a fare, nonostante l'età. Non hanno mai potuto detrarre quelle spese. Io stesso, pur esssendo dipendetne pubblico come mia mogglie, ho mandato mia figlia in una scuola privata, spendendo un capitale e senza poter detrarre nulla. In un paese libero, è libero se ognuno può scegliere dove far frequentare le scuole i propri figli. Scuole ke sono dell'obbligo, quindi non capisco xkè si debbano affrontare tanti sascrifici in ambienti e locali ke non incentivanol'amore verso l'istruzione. I motivi delle scelte (pubblico/privato) non penso siano riconducibili ad una mera questione economica familiare. Possono esserci tanti altri motivi a cominciare dal fatto ke il bambino deve pur sentirsi anke a suo agio nella scuola, ma anke altri. Di certo non è vero ke più si spende e miglore è la qualità di ciò ke si acquista. In Italia purtroppo abbiamo questa bruttissima mentalità. Non abbiamo un concetto di priorità, così spendiamo delle follie per delle cose assurde: cellulari, superauto, vestiti, scarpe, mode, ferie, feste, puttanate varie. Poi ci scandalizziamo su tanti altri costi, ke sono esagerati, non lo nego, purtroppo non possiamo farne a meno, ma tantissimi altri potremmo farne a meno (le primizie di stagione per es.), allora non importa quanto costa. Cambiamo le nostre mentalità o cattive abitudini, poi vediamo come va a finire. Perdonami Marion, anke così sono stato troppo lungo, vedrò come farmi perdonare. Baci?
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 02/04/08 alle 21:37 via WEB
Per stavolta ti perdono. :) Sono completamente d'accordo sul paese libero, libera economia (che poi si è dimostrato che non funziona del tutto), libere scelte; assolutamente la scelta non dipende solo da questioni economiche, conosco diversi che mandano i figli in convitto perchè di quel genere di scuola non ce n'è un altro tipo dove si abita. Ma sembro tanto utopica e fuori dal mondo se vorrei ci fosse un sistema scolastico pubblico che dia le diverse possibilità di scelta magari senza gravare eccessivamente sulle famiglie? Mi pare ci siano paesi dove questo esiste, e forse funziona meglio che da noi; certo magari non sono 58 milioni di persone...Eppoi io sono decisamente di parte ork, in questo caso sono di parte. Sono dalla parte di quelli che le ferie non sanno nemmeno cosa siano, i cellulari non li cambiano a ogni piè sospinto, non usano il forno per non sprecare energia elettrica (sentito io con le mie orecchie) e i vestiti se li comprano sulla bancarella dei cinesi. Ragazzi, questa gente esiste! Perdonami tu... Baci!
 
   
orkelio
orkelio il 02/04/08 alle 23:28 via WEB
E' verissimo, ci sono delle differenze sociali estreme. Da una parte uno spreco scandaloso, dall'altra una miseria altrettanto scandalosa. Purtroppo ho solo constato ke in Italia quando c'è qualke cosa ke funziona, bisogna farlo andare male a tutti i costi. Questa è la nostra mentalità. Questo purtroppo è il nostro stile ke ci permette di sputtanarci risorse, credibilità, efficenza, giustizia ed una maggiore equità. Non ci sono altri motivi, se non la smania di demonizzare tutto, di buttare via il bambino assieme alle fasce, di fare di tutta l'erba un fascio. L'alitalia, il governo, fino a poco tempo fa la Fiat, l'agricoltura, ma anke le scuole private hanno avuto un ruolo importantissimo per lo sviluppo e l'educazione del paese. In molti stati d'europa non esistono differenze fra scuole pubbliche e private, sono sostenute ugualmente. Inoltre si tratta di stati ancora più laici del nostro. Di questo passo, sarà l'Europa ad imporci delle soluzioni eque. Ke vergogna. Dobbiamo sempre farci imporre dall'estero delle scelte, xkè noi sappiamo solo seminar zizzagna. Neppure con un bicchiere sappiamo fare una O. Ebbene faccio parte del consiglio di una scuola privata e lì ci vanno figli di tutti: ricchi, poveri, figli di divorziati, senza genitori, mussulmani, figli di atei. Nella scuola di mia figlia (superiori), anche lì era così. Ai miei tempi non c'erano gli extracomunitari, ma con me c'erano figli di contadini, miscredenti, ricchi, orfani, ragazzi allo sbando, con ragazzi perbene. Pur trattandosi di scuole religiose, c'è sempre stato rispetto per tutti; le antipatie erano solo per questioni personali, non per le condizioni sociali, ke invece aiutavano ad inquadrare i dasagi delle persone da superare. Ti dico ancora questa. La nostra regione ER, rossa ke + rossa di così non si può, contribuisce notevolmente alle spese delle scuole private (a man bassa) senza nulla togliere alle pubblike. L'ostruzionismo avviene da parte di alcuni comuni, per motivi di concorrenze fra scuole comunali e private, ma sono ormai una minoranza. La regione preferisce incentivare (in un certo senso) la libera iniziativa, ke non vale solo per le scuole. Naturalmente viene pubblicato tutto: scuola per scuola (sezione per sezione) quanto viene erogato anno per anno. Anke i privati: le aziende, le fondazione delle banche ecc... ecc.... sponsorizzano anke donando il materiale ke serve sia le scuole pubblike, che private, che altri enti pubblici, beneficiando delle detrazioni fiscali o pubblicità ke ne possono ricavare. Siamo in un paese dove non possiamo più permetterci steccati ideologici, ma senso pratico, necessità di evolversi, di guardare il futuro. Al passato ci penserà la storia a dargli il giusto valore. Perciò non capisco cosa menano certi politicanti, sono dei pataccari di cui liberarcene; è urgente liberarcene. Non trovo le forbici Marion
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 03/04/08 alle 10:42 via WEB
Ottima testimonianza; io parlavo solo in linea teorica senza saperne granchè in effetti; se funziona tutto nella tua regione, ben venga il finanziamento. Se mette tutti in condizione di poter accedere ai vari servizi, perché no, non ho discriminanti ideologiche. Per il resto sono d'accordo con te sull'analisi, ma temo che dei politicanti, questi qui di adesso, non ci libereremo ancora per un pezzetto. Lascia stare le forbici che magari ti tagli tu e mi spiacerebbe. :) Buona giornata.
 
     
orkelio
orkelio il 03/04/08 alle 16:00 via WEB
Per la precisione, sono stato parecchi anni anke nel consiglio di circolo come rappresentate dei genitori nella scuola pubblica, prima della moratti. Quello ke ho scritto non è un'esperienza di parte a favore di una scuola anzikè un'altra. Le ritengo entrambe valide, specialmente se gli inseganti sono validi. Sono le persone ke fanno la differenza, poi i problemi sono da tutte le parti, ognuno sceglie ciò ke gli è + congeniale. I politici di oggi, temo siano succubi dei MEDIA. Sono i media ke hanno fatto delle scuole speciali, apposta x loro, una scuola kiamata "complicazione cose semplici"- Per non ripetere poi quanto ho già scritto in passato sul "dio profitto" in queste pagine. Ciao carissima, 6 sempre la migliore e stupenda Marion ke ci sia.
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 04/04/08 alle 23:03 via WEB
Siamo senz'altro d'accordo. Come in tutti i mestieri le persone fanno la differenza. Io sono rappresentante praticamente da quindici anni... da quando ha iniziato l'asilo il grande alla quinta liceo... prossimo anno che le rane vanno a Gorizia, non credo proprio che mi beccano :) Comunque non è così facile governare caro Ork, tra pil, tensioni sociali, mercato globale, mafia camorra, e altarini vari. Se ci penso, è un miracolo che non siamo alla bancarotta... Mi fa sempre piacere leggere il tuo pensiero! E sei sempre molto molto carino con me. Un bacione!
 
     
orkelio
orkelio il 05/04/08 alle 17:32 via WEB
Sei tu ke sei paziente. Bacioe
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 05/04/08 alle 20:59 via WEB
Quella senza falsa modestia è una dote mia, a volte, controproducente; a essere troppo pazienti i non pazienti si approfittano; non in questo caso, ovvio :) Ciao.
 
anna0772
anna0772 il 01/04/08 alle 21:28 via WEB
Io son stata oggi di stracorsa ma adesso che ho un attimo lo vado a fare, questo test. Son proprio curiosa di sapere se HO VOTATO BENE... e se poi viene fuori che sono di uno schieramento diverso da quello che pensavo di essere? Vado in crisi esistenziale... EBBENE SI MARION: la cittadina Anna ha votato, ho spedito sai questa bustina... Amen amen amen, e che Dio ce la mandi buona! Un bacio! Notte a te.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 02/04/08 alle 21:39 via WEB
Allora io dovrei essere già in crisi Anna! Che bello! No dico, sapere che tutto il nostro lavoro, a volte serve a qualcosa e che magari funziona pure, il voto estero. Alla faccia di quelli che dicono che non serve e che non funziona. Un bacione!
 
72rosalux72
72rosalux72 il 06/04/08 alle 20:03 via WEB
io sono d'accordo con te. meglio investire su una scuola per tutti e gratuita, e dopo, ma molto molto dopo, ci si può preoccupare di chi vorrebbe mandare i figli a una privata e non ha i soldi per farlo. insomma, prima cerchiamo di assicurare a tutti la migliore scuola possibile.
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 06/04/08 alle 22:48 via WEB
E' così semplice secondo me.. la prospettiva di distogliere risorse per sostenere delle scuole "alternative" senza aver prima fatto funzionare il servizio pubblico su una cosa come l'istruzione, mi è inaccettabile. E' coem se si dicesse, sovvenzioniamo le cliniche private o diamo dei fondi agli ambulatori privati, tanto anche di quelli ne facciamo abbondante ricorso, visti i tempi d'attesa....
 
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SIBILLA ALERAMO

"Mi pareva strano, inconcepibile, che le persone colte dessero così poca importanza al problema sociale dell'amore. Non già che gli uomini non fossero preoccupati della donna; al contrario, questa pareva la preoccupazione principale o quasi. Poeti e romanzieri continuavano a rifare il duetto e il terzetto eterni, con complicazioni sentimentali e pervensioni sensuali. Nessuno però aveva saputo creare una grande figura di donna."

 

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