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MARX??UNA MERDACCIA!!!!!

Post n°30 pubblicato il 20 Giugno 2006 da rimortealcomunismo

Capitolo 2.

5. POESIA DIABOLICA

Nei poemi di Marx « Invocazione di un disperato » e « Orgoglio umano », la suprema invocazione dell'uomo è per la propria grandezza. Se l'uomo è condannato a perire attraverso la propria grandezza ribelle, sarà una catastrofe cosmica, ma egli morirà come un essere divino, compianto dai demoni. La ballata di Marx « Il Giuocatore » registra le lamentele del cantore contro Dio. Emerge dai tenebrosi abissi dell'Inferno « che tormenta la mente ed ammalia il cuore, e la sua danza è la danza della morte » 1. Il menestrello sguaina la sua spada e la getta nell'anima del poeta. L'arte che emerge dai tenebrosi abissi dell'inferno, e tormenta la mente... Questo ci ricorda le parole del rivoluzionario americano Jerry Rubin in Do It: « Abbiamo combinato gioventù, musica, sesso, droga e ribellione, col tradimento: e questa è una combinazione difficile da battere » 2.Nel suo poema « Orgoglio umano » Marx ammette che il suo scopo non è di migliorare il mondo, riformarlo o rivoluzionarlo, ma semplicemente di rovinarlo e godere al vederlo andare in rovina.

       Con sdegno lancerò il mio guanto        Sulla faccia del mondo, in pieno,        E vedrò il crollo di questo pigmeo gigante        La cui caduta non spegnerà il mio ardore        Andrò poi, come un dio vittorioso, alla ventura        Tra le rovine del mondo        E dando alle mie parole forza d’azione
       Mi sentirò pari al Creatore 3.

Note:
1
  Marx, Karl, Spielmann (« Il giocatore »), MEGA I, i (2), 50.
2  Rubin, Jerry, Do it, New York, Simon & Schuster, 1970, 249.
3  Marx, Karl, Menschenstolz (« Orgoglio umano »), MEGA I, i (2), 50.
 

6. LE VITE DEVASTATE DI MARX ED ENGELS

Arnold Kunzli, nel suo volume « Karl Marx: uno psico-gramma »1 descrive la vita di Marx, nella quale sono inclusi i suicidi di due figlie e di un genero. Tre figli morirono di malnutrizione. Anche la figlia Laura, sposata col socialista Laforgue, vide morire tre dei suoi figlioli. Quindi lei e il marito si uccisero insieme. Un'altra figlia, Eleonora, decise di fare lo stesso col marito. Essa morì, lui si ritirò all'ultimo momento.Marx non sentì nessun obbligo di guadagnarsi di che mantenere la propria famiglia, benché avesse potuto farlo facilmente data la sua vasta conoscenza delle lingue. Visse accattando da Engels. Ebbe un figlio illegittimo da una delle sue donne di servizio, e più tardi lo attribuì a Engels, che accettò di prestarsi al gioco. Beveva forte. Rjazanov, Direttore dell'Istituto Marx-Engels di Mosca, ammette questo fatto nel suo libro « Karl Marx, uomo, pensatore e rivoluzionario » 2.Visto che abbiamo citato Engels, è opportuno dire qualche parola a suo proposito. Engels era stato educato in una famiglia pietista, e nella sua gioventù aveva composto bellissimi poemi cristiani.Dopo che ebbe conosciuto Marx, scrisse di lui: « Chi si dà alla caccia con ardore selvaggio? Un uomo tenebroso di Treviri » (luogo di nascita di Marx); « un notevole mostro. Non cammina né corre, balza sui talloni e infierisce, pieno d'ira come se volesse afferrare la tenda ampia dei cieli e gettarla sulla terra. Distende le braccia in alto nell'aria; stringe i pugni minacciosi e infuria incessantemente, come se diecimila diavoli lo trascinassero per i capelli » 3.Engels cominciò ad allontanarsi dalla fede cristiana dopo aver letto il libro dell’eretico Bruno Bauer, dopodiché si associò a colui che egli stesso aveva definito « un mostro posseduto da diecimila diavoli » 4.Bruno Bauer era un teologo liberale, creatore del “cristianesimo materialistico”, che affermava che Gesù era un uomo qualunque. Bauer scriveva al suo amico Arnold Ruge, anche lui amico di Marx e di Engels, il 16 dicembre 1841:« Qui all'Università tengo le mie lezioni dinanzi a un vasto pubblico. Non riconosco me stesso quando pronuncio dalla cattedra le mie bestemmie! Sono tanto grandi che questi ragazzi, che nessuno dovrebbe offendere, alla fine hanno i capelli ritti. ... Il mio spirito blasfemo sarà soddisfatto soltanto se sarò autorizzato a predicare apertamente come professore del sistema ateo » 5.L'uomo che convinse Engels a diventare comunista fu lo stesso Moses Hess che aveva già convinto Marx. Dopo aver conosciuto Engels a Colonia, Hess scrive: « Si separò da me come un comunista ultrazelante. È così che produco devastazioni... » 6. Produrre devastazioni: era questo lo scopo supremo di Hess nella vita?Rolv Heuer descrive la vita finanziaria sregolata di Marx, in « Genio e ricchezze »: « Mentre era studente a Berlino, il figlio di papà Marx riceveva 700 talleri l'anno come assegno » 7. Questa era una somma enorme perché a quell'epoca soltanto un cinque per cento della popolazione aveva un reddito annuo superiore ai 300 talleri. Durante il corso della sua vita Marx ricevette da Engels circa sei milioni di franchi francesi (cifre dell'Istituto Marx-Engels).Egli bramava sempre qualche eredità. Mentre un suo zio era in agonia, Marx scrisse: « Se quel cane morisse, io sarei fuori dai guai » 8, al che Engels rispondeva: « Mi congratulo con voi per la malattia di colui che ostacola un'eredità, e spero che la catastrofe accada adesso » 9.Quindi il « cane » morì. Marx scrive, in data 8 marzo 1855: « Un evento molto lieto. Ieri ci è stato detto della morte dello zio 90enne di mia moglie. Mia moglie riceverà circa 100 lire sterline; anche di più, se il vecchio cane non ha lasciato una parte del suo danaro alla signora che amministrava la sua casa ».Non aveva sentimenti più gentili per coloro che gli erano molto più vicini di quello zio. Non era in relazione con la propria madre. Nel dicembre 1863 scrisse a Engels: « Due ore fa è arrivato un telegramma per dirmi che mia madre è morta. Il Fato aveva bisogno di prendere un membro della famiglia. Io avevo già un piede nella tomba. In queste circostanze, sono più necessario io che la vecchia donna ».« Debbo andare a Treviri per l'eredità » 10. Questo è tutto ciò che aveva da dire a proposito della scomparsa di sua madre.Marx perdette molto denaro alla Borsa, dove lui, l'economista, sapeva soltanto perdere.Dato che la setta satanista è strettamente segreta, esistono solo pochi indizi sulla possibilità che Marx le fosse legato. Un altro anello della catena di prove già considerate potrebbe trovarsi nella sua stessa vita sregolata.Marx era un intellettuale di grosso calibro, e così anche Engels. Ma la loro corrispondenza è piena di oscenità, non comuni davvero in quella classe sociale. Il turpiloquio vi abbonda, e non c'è una sola lettera nella quale si senta un idealista che parla del suo sogno umanistico o socialista.Benché fosse ebreo, quanto a stirpe, scrisse un pernicioso libro anti-ebraico intitolato « La questione ebraica ».Nel 1856 scrisse sulla « New York Tribune » un articolo intitolato « Il prestito russo » nel quale leggiamo: « Sappiamo che dietro ogni tiranno c'è un ebreo, come c'è un gesuita dietro ogni papa. Come l'esercito dei gesuiti uccide ogni libero pensiero dal quale il desiderio degli oppressi potrebbe avere possibilità di luccesso, così l'utilità delle guerre promosse dai capitalisti cesserebbe, se non fosse per gli ebrei che rubano i tesori dell'umanità. ... Il fatto che gli ebrei siano diventati tanto forti da mettere in pericolo la vita del mondo, ci induce a svelare la loro organizzazione, i loro scopi, affinchè il loro lezzo possa risvegliare i lavoratori del mondo a combatterli e ad eliminare un simile cancro » 11. Forse che Hitler diceva di peggio?Molti altri comunisti ebrei imitarono Marx nel suo odio contro gli Israeliti.L'ebrea Ruth Fisher, ben nota dirigente comunista tedesca, membro del Parlamento, disse: « Schiacciate i capitalisti ebrei, appiccateli alle lanterne; calpestateli sotto i vostri piedi » (Ossip Flechtsheim, « Il partito comunista di Germania, nella repubblica di Weimar », Offenbach 1948).Perché soltanto i capitalisti ebrei e non anche gli altri? è una domanda che rimane senza risposta. Marx odiava gli ebrei, ma anche i tedeschi. Egli parlava de « lo stupido popolo tedesco... la disgustosa ristrettezza mentale nazionale dei tedeschi... » e diceva che « tedeschi, cinesi ed ebrei debbono essere paragonati a venditori ambulanti e piccoli commercianti » 12. I russi, li chiamava « mangiacavoli » 13. I popoli slavi « rifiuti etnici » 14.Nel suo riepilogo annuale del 1848 Marx scrive della « plebaglia slava »: in cui sono compresi russi, cèchi e croati. Queste « razze retrograde » non potevano attendersi nulla dal destino, all'infuori « dell'immediato compito di perire nella tempesta rivoluzionaria del mondo ». « La futura guerra mondiale farà scomparire dalla faccia della terra non solo le classi reazionarie e le dinastie, ma interi popoli reazionari. E questo sarà il progresso ». « Il loro stesso nome scomparirà » (Cit. in Bertrand Wolfe, Marxism, New York, Dial Press, 1965).Engels scriveva seguendo lo stesso filone: « La prossima guerra mondiale sarà causa della scomparsa di molti popoli reazionari. Anche questo è progresso » (M.E.W., volume VI, p. 176).Marx identificava la gente nera con l'espressione « idioti » e nella corrispondenza privata faceva uso del termine « nigger », che in America è considerato offensivo.Chiamava il suo rivale, Lassalle, « the Jewish nigger », come chi dicesse « quel negraccio giudaico » e precisava chiaramente che non lo intendeva come epiteto di disprezzo per una sola persona. « Mi appare ora assolutamente chiaro che, come dimostrano tanto la forma della sua testa che la struttura dei suoi capelli, discende dai Negri che presero parte alla fuga di Mosè dall'Egitto (a meno che sua madre o sua nonna dal lato paterno non abbiano avuto un'ibridazione con un negro)... l'indiscrezione con la quale si fa avanti è anche tipicamente negresca ».Marx difendeva anche lo schiavismo nord-americano. Per questo litigò col suo amico Proudhon. Quest'ultimo aveva preconizzato l'emancipazione degli schiavi negli Stati Uniti. Marx aveva risposto: « Senza lo schiavismo, l'America del Nord, il paese dove è maggiore il progresso, si trasformerebbe in un paese patriarcale. Cancella l'America del Nord dalla carta del mondo, e avrai l'anarchia: il completo decadimento del commercio e della civiltà moderni. Abolisci la schiavitù ed avrai cancellato l'America dalla carta delle nazioni » (citato in Karl Marx Racist (« K.M. razzista » di Nathaniel Weyl, Arlington House).Marx scrisse anche To the devil the British, « Al diavolo i Britannici » (M.E.W., volume XXXV, p. 122).Ralph Buultjen pubblicò un libro intitolato « Il segreto mortale di Karl Marx ». In esso dimostrava che Marx aveva generato un figlio illegittimo e occultò il fatto, conformandosi così alla morale vittoriana. Engels accettò di far passare il bambino come suo, ma non se ne occupò mai; cosicché crebbe in povertà.Nel « Manifesto comunista » Marx aveva inveito contro i capitalisti, « che avevano a loro disposizione le mogli e le figlie dei loro proletari ». Marx aveva avuto questo bambino dalla sua donna di servizio Helen Demuth.La figlia preferita di Marx era Eleanor. La chiamava Tussy, e diceva frequentemente « Tussy è come me ». Essa fu sconvolta quando seppe di quel fatto da Engels sul letto di morte. Si uccise più tardi, come fece anche sua sorella Laura.C'è anche una macchia ancor più oscura nella vita del grande rivoluzionario Karl Marx. Il periodico tedesco « Reichsruf » del 9 gennaio 1960 pubblicò la notizia che il Cancelliere austriaco Raabe aveva regalato a Nikita Chruscev, allora dittatore dell'Unione Sovietica, una lettera originale di Karl Marx. Chruscev non la gradì, perché era una prova che Marx era stato un informatore prezzolato della Polizia austriaca, che spiava sui rivoluzionari.La lettera era stata trovata accidentalmente in un archivio segreto. Dimostrava che Marx, informatore della polizia, forniva notizie contro i suoi compagni durante il suo esilio a Londra. Per ogni notizia riceveva 25 dollari. Le sue comunicazioni riguardavano gli esuli rivoluzionari in Londra, Parigi e nella Svizzera.Uno di coloro contro i quali informava era Ruge, che si considerava un amico intimo di Marx. Esistono ancora lettere fra Marx e Ruge improntate a una relazione di cordiale amicizia.Con l'approvazione di suo padre, Eleanor sposò Edward  Aveling, un amico di Annie Besant; egli era una personalità spiccata nel satanismo. Faceva conferenze su argomenti come « La malvagità di Dio » (esattamente come fanno i satanisti; ricordiamo che a differenza degli atei, essi non negano l'esistenza di Dio, se non pubblicamente per ingannare gli altri; sanno della Sua esistenza, ma amano descriverlo malvagio). Nelle sue conferenze, egli tentava di dimostrare Dio è « un incoraggiatore della poligamia e un istigatore del furto », e pretendeva il diritto a bestemmiare 15.
Note:
1
 Kunzli, Arnold, Karl Marx, Eine Psychographie (« K.M., uno psico-gramma »), Ziirich, Europa Verlag, 1966.
2 Rjazanov, David, Karl Marx, Man, Thinker and Revolutiomst (« K.M., Uomo, Pensatore e Rivoluzionario »), New York, Intern. Publishers, 1927.
3
Mehring, Franz, Karl Marx - Geschichte seines Lebens (« K.M. - Storia della sua vita »), Berlin, Dietz, 1954, 99-100.
4
Ibid. 100.
5 
Bauer, Bruno, Lettera del 6 dicembre 1841 ad Arnold Ruge, MEGA I, i (2) 263.
6 Melskij, A., Evangelist Nenavisti (vita di K.M.), Berlin, Za Pravdu Ed., 1933 (in russo).
7 Heuer, Rolv, Genie und Reichtum (« Genio e Ricchezza »), Vienna, Bertelsmann, 1971, 167-168.
8 Marx, Karl, Lettera del 27 febbraio 1852 a Friedrich Engels, MEW XXVIII, 30.
9 Engels, Friedrich, Lettera del 2 marzo 1852 a Karl Marx, ibid. 33.
10
Marx, Karl, Lettera dell'8 marzo 1955 a Friedrich Engels, ibid. 438.
11 Marx, Karl, Lettera del 2 dicembre 1863 a Friedrich Engels, MEW XXX, 376.
12 Kunzli, Arnold, op. cit., 187.
13 Wolfe, Bertam, Marxism - One hundred Years in the Life of a doctrine (« Il Marxismo - Cento anni nella vita di una dottrina »), New York, The Dial Press, 1965, 32.
14 Marx, Karl & Friedrich Engels, The Russian Menace to Europe (« La minaccia russa all'Europa »), Glence, The Free Press, 1952, 63.
15 Tsuruki, Chushiki, The Life of Eleanor Marx (« Vita di E.M. »), Oxford, Clarendon Press, 1957, 85.
 

7. LETTERE FAMILIARI

Un altro possibile indizio è contenuto in una lettera scritta a Marx dal figlio Edgar il 31 marzo 1854. Incomincia con le parole stupefacenti, « Mio caro diavolo » 2. Chi ha mai visto un figlio rivolgersi così al proprio padre? Tuttavia è così che un satanista apostrofa i suoi cari.Non è meno significativo che la moglie di Marx si rivolga a lui come segue: « La tua ultima lettera pastorale, o gran sacerdote e vescovo di anime, ha di nuovo dato un tranquillo riposo alla tua povera pecorella ». La lettera è del 31 marzo 1854 2.Marx aveva espresso il suo desiderio, nel « Manifesto Comunista », di abolire tutte le religióni; il che dovrebbe implicare anche l'abolizione del culto satanista. Tuttavia sua moglie parla di lui come gran sacerdote e vescovo. Di quale religione? La sola religione europea che abbia gran sacerdoti, è la satanista. Quali “lettere pastorali” scriveva Marx, l'uomo creduto ateo? Dove sono? Questa è una parte della vita di Marx sulla quale non si è indagato.
Note:
1
  Marx, Edgar, Lettera del 31 marzo 1854 a Karl Marx, MEW II, 18.
2  Marx, Jenny, Lettera, datata dopo l’11 di agosto 1844, a M. Marx, MEW, Suppl., Vol. I, 652.
 

8. TESTIMONIANZE DEI BIOGRAFI

Alcuni biografi di Marx potrebbero aver avuto un'intuizione a proposito della connessione fra il culto del Diavolo e il soggetto del loro volume, ma, non avendo la necessaria preparazione spirituale, non avrebbero potuto capire i fatti che avevano dinanzi agli occhi. Tuttavia la loro testimonianza è interessante.Il marxista Franz Mehring scriveva nel suo libro Karl Marx: « Sebbene il padre di Karl Marx fosse morto pochi giorni dopo il ventesimo compleanno del figlio, sembra che abbia osservato con segreta apprensione il demonio nel suo figlio favorito 1. Henry Marx non pensava e non poteva aver pensato che il ricco retaggio di cultura borghese che lasciava al figlio, come preziosa eredità per la vita, sarebbe valso soltanto a trasmettere il demone che temeva » 2.Marx morì nella disperazione, come avviene per tutti i satanisti. Il 25 maggio 1883 scriveva ad Engels: « Come inutile e vuota è la vita, ma quanto desiderabile! » 3.Vi è un segreto dietro Marx, che solo pochi marxisti conoscono. Lenin scrisse: « Dopo mezzo secolo, nessuno fra i marxisti ha compreso Marx » 4.Vi è anche un segreto dietro la vita di Lenin. Egli scrive così sullo Stato sovietico:« Lo Stato non funziona come desideravamo. Come funziona? La macchina non obbedisce. C'è un uomo al volante, e sembra che la guidi, ma la macchina non si dirige nella direzione voluta. Si muove secondo i desideri di un'altra forza » 5. Qual è questa altra forza misteriosa che si sostituisce finanche ai piani dei capi bolscevichi? Si sono essi venduti a una forza che speravano di padroneggiare, ma che si è dimostrata più potente di quanto essi prevedessero, e che li ha portati alla disperazione?In una lettera del 1921 Lenin scrive: « Spero che verremo appiccati con una corda puzzolente. E non ho perduto la speranza che ciò accadesse, perché non possiamo condannare questa sporca burocrazia. Se ciò accadrà, sarà ben fatto » 6.Questa era l'ultima speranza di Lenin dopo un'intera vita di lotta per la causa comunista: essere giustamente impiccato su una corda puzzolente. Questa speranza non si realizzò durante la sua vita, ma quasi tutti i suoi collaboratori alla fine vennero giustiziati da Stalin, dopo di aver confessato pubblicamente di aver servito altre potenze piuttosto che il proletariato che avevano finto di aiutare.Quale confessione da Lenin: « Spero che verremo appiccati con una corda puzzolente »!
Note:
1
  Mehring, Franz, Karl Marx, Geschichte seines Lebens (« K.M., storia della sua vita »), Berlino, Dietz, 1964, 18.
2  Mehring, Franz, Karl Marx, The Story of bis Life, New York, Covici, Friede, 1935, 32.
3  Marx, Karl, Lettera del 20 maggio 1882 a Friedrich Engels, MEW, XXXV, 65.
4  Kaufmann, Walter, Hegel, Garden City, Doubleday, 1965, 288.
5  Lenin, V.I., Opere complete (in russo), Mosca, Casa ed. di letteratura politica, 1964, Vol. 45, 86.
6  Ibid., Vol. 54, 86-87.
 

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