Creato da ma.risa il 09/03/2009

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Due poesie di Linda

Post n°12 pubblicato il 27 Aprile 2010 da ma.risa

Nella chiesa
gremita e risplendente
entrò furtivo
un angelo di pietra:
cercava un cuore,
per poter volare.
vide d’intorno
volti senza nome
e freddi simulacri.

Si allontanò piangendo
l’angelo stanco,
in cerca del suo cuore.

Poi nella pace
di un tramonto assorto,
in un umile borgo di montagna
trovò una chiesa
piccola e deserta,
con un raggio di sole sull’altare:
c’era in quel raggio
il cuore che cercava.

Linda Luisi

 

 
Il bimbo stanco
si accostò al giardino,
recinto da pallide mura.
Nel cuore
l’antico sgomento
tremava,
con ali di uccello ferito.
Il bimbo dischiuse i cancelli
del vecchio giardino,
sepolto nel tempo.
Fiori di pietra
ed alberi
velati di silenzio
Gli fermavano i passi.
…Ma poi ci fu l’incanto
del sole
tra foglie accese d’amore
e l’improvvisa, tenera carezza
del glicine materno.

Linda Luisi

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Commenti al Post:
ma.risa
ma.risa il 27/04/10 alle 09:41 via WEB
Grazie a Ciro
 
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STORIA SEGRETA

 

 

In ognuno di noi esiste una storia segreta.Un cammino che si snoda tra le sequenze della nostra esistenza. E’ un sentiero che nulla ha a che vedere con le scene dei nostri giorni soliti. I nostri giorni soliti sono il risultato dei nostri attaccamenti, delle nostre abitudini. Ma nello spazio senza tempo, oltre i ritmi quotidiani che impregnano un’esistenza satura di egoismo,  esiste una vita reale, magica, vissuta dal nostro vero essere.Questo essere si rivela nei momenti di pura calma, di pura liberta’. Una liberta’ che nasce quando si accetta ciò che ci fa soffrire e si fa temere.    Il sentiero segreto lo scorgiamo nella solitudine; la solitudine vera. Non quella sognata o rappresentata a noi stessi, quella che in mille modi cerchiamo di fuggire, ma quella che nasce accettando il dolore come un varco che porta a se stessi. Quando entriamo nel silenzio assoluto del nostro vero essere, la solitudine  ci narra la nostra vera storia. E’l’alba di una vita nuova, delle cose ridate alla loro pace. Una realta’ indefinibile. E’ un segno dell’Infinito nel finito. Sboccia dal cuore un linguaggio nuovo,un linguaggio colmo d’amore per tutti gli esseri del Creato.Quando avviene cio’ non si può più mentire, mai con nessuno. La verita’ diventa il tempio del nostro essere. Ciò a cui rimanere ancorati. Ci si accosta, senza far rumore, dove ogni sorpresa ha cessato di ferire.Ogni velo di male si scioglie e senza alcuno sforzo si perdona.     Si scopre la capacita’ di amare senza più dolore.  L’amore del mondo, creatore della sofferenza, dell’attesa ansiosa, non è l’amore. E’ l’illusione di un sostegno che prima o poi franera’. Cio’ che si vuole possedere prima o poi si perde. L’amore nato dal bisogno dell’altro non è amore;  chiedere all’altro vicinanza significa non saper essere vicini. L’amore è un dono che giunge a chi ha eliminato da sé ogni illusione, a chi è stato capace di vincere ogni attaccamento. [L.Luisi, Il Sentiero segreto,  1967]

 

 

Linda Luisi - Poetessa napoletana di origine Lucana, 

 i suoi testi sono reperibili in varie antologie e riviste

 e tra le rassegne dei vincitori di molti premi letterari.

Alcune di queste sono state anche musicate dal fratello Luciano.

 Napoli antica

 Per la strada consunta e solitaria  saliva lentamente, curva e bianca, col suo piccolo scialle arrotondato.

 Ombra lieve nel freddo della sera con qualcosa d'antico in quell'andare un po' stentato e pure... un po' solenne.

 Così m'apparve nella vecchia via,

ombra lieve nel vento della sera,

sola e remota come la canzone

singhiozzata dall'ultimo pianino.

 

 

 

 

 

Sol che tu voglia

 

Sol che tu voglia camminarmi accanto

in quest'autunno dalle tinte d'oro

io ti farò rivivere l'incanto

di quel giorno assolato e il suo ristoro.

 

Ritroveremo intatto lo stupore

di quell'azzurro limpido del cielo,

del silenzio sospeso nel tremore

di nubi bianche tenui come un velo.

 

Poi, se vorrai, andremo più lontano,

tra i viali dell'antica tenerezza

e sarà ancora nostro il mondo arcano

dell'incantata, prima giovinezza.

 

Linda Luisi

 

 

 

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Non è procedendo sul piano orizzontale

del divenire-processo

che possiamo trovare la libertà,

ma è sul piano verticale.

 

Non è andando

che possiamo ritrovarci,

ma è fermandoci.

 

[Raphael, La via del fuoco]

 

 

Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo cio'  che e' limitato.
Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conoci gia'
allora imparerai come si vola.

Il Gabbiano J. Livingstone

 
 

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