SIGNIFICATO SIMBOLICO DELLA TARTARUGA
(tratto da: Dizionario dei simboli, BUR)
Dall’India alla Cina, la tartaruga ha un ruolo simbolico importante: essa è l’immagine dell’universo e contribuisce alla sua stabilità.
E’ nota per la sua lentezza, ma la sua caratteristica più importante è la longevità.
La sua corazza è rotonda al di sopra come il Cielo, piatta al di sotto come la Terra; posta tra la parte inferiore e superiore della sua corazza (come l’uomo tra la terra e il cielo) la tartaruga rappresenta dunque il Piano Intermedio ed è simbolo dell’Uomo universale e dell’Imperatore. Sottoposta all’azione del fuoco la parte piatta del guscio esprime il linguaggio del Cielo e serve alla divinazione. Le quattro zampe svolgono la funzione di pilastri: esse sono gli stabilizzatori delle isole del Cosmo.
Il ritirarsi della tartaruga nella sua corazza è simbolo di un’attitudine spirituale fondamentale: la concentrazione, il ritorno allo stato primordiale.
La forma compatta ed estremamente difesa della tartaruga è simbolo della pietra filosofale, di ardua lavorazione. La sua tipica lentezza è simbolo dei tempi lunghi con cui l’alchimista può portare a termine l’opera.
Per la sua duplice natura di animale terrestre e testuggine marina essa è espressione delle forze profonde della terra e delle acque.

Presso i Maya era legata alle stelle e alle costellazioni. Lo scudo di Orione è chiamato Tartaruga in lingua yucateca.

Nell’Africa Nera è ovunque simbolo di saggezza, di avvedutezza, di potenza; è spesso rappresentata nell’arte con una scacchiera. Fra i popoli dell’ansa del Niger, in primo luogo presso i Dogon e i Bambara, il guscio della tartaruga costituisce una rappresentazione della volta celeste. Per questa funzione primordiale di sostegno della terra, è considerata un equivalente degli antenati, la cui compagnia è benefica. Così ogni famiglia Dogon possiede una tartaruga. In caso di assenza del patriarca sono offerti all’animale il primo boccone di cibo e la prima sorsata d’acqua quotidiana.

Nella mitologia indiana la tartaruga è simbolo di stabilità nella creazione dell’universo e nella rigenerazione dell’uomo; Vishnu è raffigurato come una tartaruga dalla testa verde poiché emerge dalle acque primeve portando la terra sul dorso.
Presso i Greci la tartaruga è associata ad Ermes (Mercurio), che per primo seppe utilizzarne la carapace per farne una cetra, i cui suoni melodiosi incantarono Apollo. Questa trasformazione della tartaruga in cetra riassume tutta l’arte dell’alchimia.
Dom Pernety, filosofo ermetico del XVIII secolo, la considera simbolo della materia dell’Arte; dopo la sua elaborazione essa diviene infatti agli occhi degli alchimisti “il miglior rimedio”.
Plinio il Vecchio considera la carne delle tartarughe come un rimedio salutare contro i veleni e le attribuisce la virtù di scongiurare i malefizi.
A Plutarco appariva come il simbolo delle virtù domestiche. La sua casa fa corpo con lei; essa non la abbandona mai, ed è sempre perfettamente silenziosa, anche nei suoi spostamenti. All’avvicinarsi del pericolo si nasconde rientrando nella sua corazza, simbolo di prudenza e di costante protezione.
In Cina la tartaruga è considerata punto di partenza dell’evoluzione, inizio della spiritualizzazione della materia.