Creato da maredinverno0 il 02/10/2007
emozioni e sensazioni forti con il profumo del mare

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Ultimi commenti

 
Almeno cita la fonte...Frase scritta da Romano...
Inviato da: lovelybaby0
il 17/03/2018 alle 12:10
 
grazie della visita, un saluto!!
Inviato da: maredinverno0
il 12/02/2018 alle 14:14
 
anche a te buon fine settimana...e buoni scritti !!!
Inviato da: maredinverno0
il 09/02/2018 alle 16:11
 
Post molto profondo...le onde hanno il movimento...
Inviato da: the_oracle73
il 09/02/2018 alle 15:56
 
ciao
Inviato da: indianginger
il 21/02/2011 alle 17:22
 
 
 

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Un mare di auguri....

Post n°40 pubblicato il 10 Novembre 2008 da maredinverno0

......alla mia amica Ribess per il suo compleanno

 
 
 

FRATELLO MARE

Post n°39 pubblicato il 04 Novembre 2008 da maredinverno0


Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da maredinverno0

La prossima settimana ammirerò questo bellissimo panorama....
lo stretto di Messina, con lo sfondo la calabria....

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da maredinverno0



SEMPLICEMENTE STUPENDA......

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da maredinverno0
Foto di maredinverno0

spiaggia vulcanica isola di fogo capo verde......
tremendamente stupenda!!!!

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da maredinverno0

 


DONNA DEL MARE 




Ella appare e scompare . . . 


Donna ridente


di bianche vesti ondulate


di piedi nudi


fermi e veloci . . . 


Avanza danzando


tra le case addormentate


bianche di sole


azzurre del mare


. . e Sorride . . . 


Vela gli occhi tra le ciglia


Allunga le ombre sulle guance


quando è compresa in se stessa


profonda , misteriosa . . . 


E li svela


quando lascia rivelarsi


la Luce


emanata dal profondo


...radianza dell' occhio


del cuore


dell' anima . . . 


Suo è il Profumo


dell' albero del fico


Sensuale richiamo 


emanato dai sensi,


inebriante aroma


liberato nel sole e nel vento


. . . cullato dal mare . . . 


Avanzano ondeggiando i fianchi


morbidi e rotondi,


dolci nei loro segni


e nei loro sogni . . . 


Nei ricordi,


antichi alle volte,


che ancora riposano


risuonano nel ventre


Ventre che suona e risuona


chiama e richiama


ondeggia , sorride


libera se stesso


prorompe di Intensi Profumi . . . 


. . . e di nuovo ella fugge e si vela


Scompare


nasconde la figura oltre le siepi


oltre la linea dell' orizzonte . . . 


E via di corsa dietro a Lei !


Che mai più sia persa


Ma ritrovata e libera


ridente e ondeggiante


possa sempre Rivelarsi


e Mostrarsi


Sua è la Pienezza e la Bellezza


Suo il Profumo di Donna


Sua è la Gio
e dell' Amore
dell' espressione piena
ia della Vita

dei Sensi Tutti . . .



 
 

 
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 19 Settembre 2008 da maredinverno0
Foto di maredinverno0

oggi mi è venuta una strana voglia del mio mare e dei miei luoghi....

 
 
 

Il pescatore delle anime bianche

Post n°33 pubblicato il 16 Settembre 2008 da maredinverno0

Damiano era seduto in riva al mare e guardava le onde infrangersi sugli scogni

La spiaggia era ormai deserta.

Gli ultimi bagnanti avevano, infatti, lasciato i loro ombrelloni
colorati di azzurro a causa di un improvviso temporale che si era
abbattuto sulle loro teste fumanti.

Il cielo grigio, e carico di nuvole minacciose, annunciava la fine
dell’estate anche sul volto di Damiano, che non sembrava però accusare
nessun segno di insofferenza per quel repentino cambiamento climatico e
rimaneva lì imperterrito, con lo sguardo fisso verso quell’immenso
specchio d’acqua, spettinato qua e là da folate di vento caldo. 

Aveva altro a cui pensare.

Erano passate dodici ore da quando si era seduto sopra quelle
pietre gelide e informi, e aveva dato inizio ad un lungo viaggio nella
memoria, ed era ormai giunto ad un’unica, inevitabile conclusione:
niente è come sembra se non conosci fino in fondo anche la tua ombra,
il tuo lato oscuro, quella parte di te che rimane sempre nascosta
dietro ad un finto schermo di gioia e pazienza.

Continuava a pensare a quello che gli era accaduto la notte
scorsa, durante lo svolgimento dell’ultimo falò, organizzato come tutti
gli anni, insieme ai soliti vecchi amici d’infanzia, per dare l’addio
alla Signora Estate. Damiano, per tradizione, si occupava della
“bevitoria” e dell’animazione canora e musicale della serata.

 

Gli amici, infatti, affidavano sempre a lui il compito di
acquistare birra e superalcolici, confidando nella sua innata capacità
di scelta del prodotto più consono all’abbattimento del “muro di gomma”
che le ragazze di turno erigevano, ogni anno, davanti agli occhi dei
suoi amici imbranati e stralunati. Inoltre, Damiano sapeva che il colpo
di grazia avrebbe potuto inferirlo solo lui, perché in possesso di un
arma unica nel suo genere: quella cassa di vino dei Castelli di Francia
che i genitori della sua ragazza lontana (che, tra parentesi, nessuno
aveva mai visto) producevano personalmente a loro uso e consumo.
Bastavano, infatti, due bicchieri di quel nettare color rubino per
sciogliere finanche il sangue di San Gennaro.

Ed era allora che Damiano incominciava il suo “show” solitario. Si
accomodava sulla sua stuoia sdrucita, prendeva un bottiglia di vino (la
migliore, perché questa, a differenza delle altre, era l’unica ad
essere dolce e frizzante) dal suo zaino, la stappava con disinvoltura,
e ne beveva un sorso, giusto per bagnarsi le labbra.

Terminato questo sorta di rito preparatorio, imbracciava la sua
chitarra “da battaglia” ed iniziava a saccheggiare il suo classico
repertorio da spiaggia: principalmente Battisti e Ligabue, con
l’aggiunta delle canzoni del momento, che però venivano stravolte
nell’interpretazione, tanto da risultare irriconoscibili al primo
ascolto.

Di solito, dopo pochi minuti, gli astanti cominciavano a dare
segni di insofferenza, un po’ per la fame, che iniziava a farsi
sentire, un po’ perché Damiano, come al solito aveva iniziato ad
intervallare brani famosi ad altri mai sentiti prima. Erano le sue
canzoni. Esse erano talmente intrise di malinconia e di tristezza che
erano potenzialmente capaci di far calare il buio anche al centro del
Sole.

Damiano, però, non si curava di nulla, e continuava, imperterrito,
a dialogare con la sua chitarra bianca. Quel colore rappresentava in
pieno ciò che lui era veramente: un puro, un candido, una palla di neve
che non si sporca rotolando giù per la montagna incantata della vita,
un filo argenteo avvolto attorno ad un cuore di latte.

Perché Damiano era il bianco.

 

Su di lui, a dir la verità, non si erano mai addossate quelle nubi
cariche di insinuazioni pretestuose che, per i suoi compagni,
rappresentavano il sale delle giornate estive, trascorse a spettegolare
su tutto e su tutti ogni volta che se ne presentasse l’occasione buona.

A nessuno dei suoi amici era mai capitato di vederlo mandare
sguardi ambigui alle tante ragazze che in quegli anni erano passate su
quella spiaggia. Mai un’occhiata d’intesa che potesse far presumere un
desiderio latente di un tenero abbraccio che non fosse quello della sua
ragazza lontana. Eppure, se solo avesse voluto, avrebbe potuto averne a
decine di storie occasionali e senza impegno.

Che stupido, pensavano molti dei suoi amici-rivali; che persona seria, pensavano, invece, le sue amiche più care.

Eppure, la notte scorsa qualcosa doveva essergli successo qualcosa di imprevedibile. Non si spiegherebbe altrimenti  
un comportamento così strano ed insolito. Perché trascorrere tutta la
notte, e una parte del successivo giorno davanti al mare, quel mare che
lo separava dalla sua ragazza lontana, e che ogni mattina gli
rammentava quella assenza, sotto la forma nostalgica di quegli stormi
di gabbiani che volteggiavano sopra le teste dei bagnanti di turno, a
pochi metri dalla spiaggia?

I pensieri di Damiano erano tutti rivolti a ciò che gli era accaduto la sera prima, durante quel maledetto falò di fine estate.

Ricordava solo il momento esatto in cui aveva fatto la sua
comparsa, davanti al fuoco ardente, una meravigliosa figura femminile,
una “pantera nera” che, in un istante durato quanto un battito di
ciglia, lo aveva avvinto a sé e portato in riva al mare. Aveva, senza
esitazione, abbandonato la sua chitarra bianca, senza riporla nemmeno
nella custodia. Non si era curato nemmeno degli sguardi assonnati dei
presenti, che, in verità, avevano altro a cui pensare, essendo ormai
diventati preda sicura del dio Bacco.

Da quel punto in poi, la sua mente era diventata tabula rasa, non possedeva più un immagine, anche sfocata, delle ore successive.

Le sue certezze erano crollate sotto i bagliori di una luna
inesistente, silente. Stava lì, inchiodato su quel tappeto di pietre
bagnate, da troppe ore. Doveva muoversi, decidere cosa fare, cosa dire,
come comportarsi con chiunque gli avesse chiesto spiegazioni riguardo
alla sua sparizione improvvisa da quell’ultima festa di fine estate.

Forse non era più il bianco; forse aveva tradito la sua ragazza
lontana; forse, più semplicemente, era un essere umano come tanti, ed
era caduto anche lui nella rete dell’invisibile ed invincibile
pescatore di anime bianche.

 
 
 

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 06 Settembre 2008 da maredinverno0



E’ bastato un attimo, un solo istante a stravolgermi la mente…..




Attimi su attimini, tremiti  incontenibili che lenti percorrono la schiena, un
brivido mi sfiora la pelle……




il cuore batte forte, il petto sembra stringere la mia anima,




*sospiro*



 quante
cose avrei voluto dire, tante,




forse troppe...

 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 29 Agosto 2008 da maredinverno0
Foto di maredinverno0

Ho vissuto un sogno. È stato tutto bello: ogni momento, tutte le
sensazioni provate, le parole, i gesti, le attese. L’ho vissuto a modo
mio, con le mie idee, con quella mia tormentata ed unica visione della
vita. Ho sofferto (e soffro) ed ho fatto soffrire (e faccio soffrire),
ma ho fatto tutto con tanto amore ed ora se sto male e faccio star male
è soltanto per colpa mia. Qualcuno vivrà il futuro che si merita, ed è
giusto che sia così. Esco in punta di piedi dal sogno più bello della
mia vita. Lo faccio in silenzio e ritorno all’abitudine.


 
 
 

notte di sogni.....

Post n°30 pubblicato il 05 Luglio 2008 da maredinverno0



questa notte è stata una notte stupenda, sono ritornato in dietro con il tempo, tu bellissima più che mai, la nostra scogliera, il nostro mare, la nostra canzone......è stato solamente un sogno!!!.......ma è stato bello averti sognata!!!!

 
 
 
 
 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 30 Aprile 2008 da maredinverno0



il mio umore questa mattina.......
......identico a questo mare burrascoso.....

 
 
 

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 07 Aprile 2008 da maredinverno0

Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;

L'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore

Si distrae a volte dal suo battito

Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.

Siete entrambi tenebrosi e discreti:

Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,

O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 20 Marzo 2008 da maredinverno0


BUONA PASQUA A TUTTI QUANTI

 
 
 

mi manchi mare!!!!....

Post n°24 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da maredinverno0

 
 
 

Buon Natale Mondooo

Post n°23 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da maredinverno0

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 10 Dicembre 2007 da maredinverno0


emozioni uniche...lo sciabbordio delle onde

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da maredinverno0


angolo di paradiso...

 
 
 
 
 

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