Creato da maria.carrassi il 27/02/2010

Nell'Infinito

... tentai di conoscere me stessa

Messaggi di Giugno 2016

CONOSCI TE STESSO

Post n°3837 pubblicato il 30 Giugno 2016 da maria.carrassi
 
Tag: OSHO

 

 

Tu non devi seguire nessuno.
Certo, devi comprendere, ascoltare, imparare, restare aperto, ma segui solo la tua spontaneità interiore.
Segui il tuo essere. E aiuta la gente a essere sé stessa.
Nello stesso modo in cui, nel mio giardino, io aiuto le mie rose a esser rose, e i fior di loto a essere fiori di loto.
Io non cerco di far diventare la rosa un fiore di loto, il mondo è ricco perchè c'è varietà.
Sarebbe orribile se crescessero solo rose...esistono migliaia di fiori, e il mondo è meraviglioso.
Allo stesso modo, ogni persona deve essere autenticamente sé stessa, totalmente e unicamente sé stessa."

(Osho)

 
 
 

CONOSCERE

Post n°3836 pubblicato il 29 Giugno 2016 da maria.carrassi
 
Tag: FOTO

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3835 pubblicato il 28 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Il lavoro di risveglio della Coscienza è un'opera di trasmutazione alchemica che ognuno di noi deve compiere all'interno di Se stesso, prendendo su di Sé la responsabilità per il cammino intrapreso. Nessun istruttore o "maestro" può fare il lavoro al posto nostro. Il maestro va usato e gettato via, non adorato. Non lasciamoci ingannare dalla sua fama o dal numero di discepoli che lo circonda.
Se vogliamo risvegliare la Coscienza possiamo farlo solo alimentando quotidianamente la nostra auto-coscienza. Il nostro sentirci presenti. Questo è un compito che non possiamo delegare a qualcun altro.
Nessuno può svegliarci, aprire il nostro Cuore, rendendoci innamorati o sereni...dall'esterno.
Non esistono tecniche, meditazioni o pratiche che possono da sole risvegliarci. Esse vanno usate come coadiuvandi al reale lavoro di risveglio. E solo a partire da un certo momento del percorso.
Meditazioni, recitazioni di mantra e respirazioni, se praticate in maniera avventata possono rivelarsi molto pericolose, e non costituiscono mai di per se stesse delle vie di risveglio.
E' buona norma diffidare delle scuole che promettono l'illuminazione per mezzo di una tecnica invece che attraverso una progressiva apertura della Coscienza.
Il risveglio avviene in virtù di una consapevolezza sempre maggiore di ciò che siamo - e di ciò che non siamo - una consapevolezza conquistata giorno dopo giorno grazie a una costante osservazione di noi, cioè dei nostri comportamenti e meccanismi inconsci. Proprio l'osservazione rappresenta il cardine del Lavoro.

Tratto da " Risveglio" di Salvatore Brizzi

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3834 pubblicato il 28 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Quando qualcuno ti ferisce non prendertela...

la prima cosa che ti consiglio è: DISTACCO...

QUALUNQUE COSA GUARDALA COME SE NON TI APPARTENESSE

e come si fa?

ogni volta chiediti: NE VALE LA PENA?

Ricorda che... "quando si è diversi non si capisce quanto l'altro soffra"... questa frase che mi fu detta anni fa mi ha fatto pensare molto e mi ha permesso di modificare il mio modo di vedere... quando qualcuno mi ferisce io mi chiedo

- ha capito quello che ha fatto ??? -

la risposta è SEMPRE NO !!!

ed allora io non me la prendo...

mi distacco e cerco di capire il suo punto di vista...

se la terza legge della dinamica:

''ad ogni azione corrisponde una reazione opposta e contraria''

è valida allora siamo tutti responsabili al 50% di quello che accade...

mettiti in discussione e comprendi se hai sbagliato tu in qualche cosa... vedrai quante cose cambieranno nella tua vita @

- Maria Carrassi -

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3833 pubblicato il 27 Giugno 2016 da maria.carrassi
 
Tag: HESSE

 

 

Hermann Hesse - "Sull'amore"
"Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare "felicità", consisteva di sensazioni. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l'uno che l'altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c'erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c'erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla. C'erano moltissimi sentimenti, all'apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient'altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L'amore è desiderio fattosi saggio; l'amore non vuole avere; vuole soltanto amare."

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3832 pubblicato il 27 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

"Nel profondo del nostro essere brilla una luce il cui splendore è pari solo alla sua purezza; una luce, particella vivente e cosciente di una Divinità universale, che anima, riscalda e illumina la Materia;
Guida potente e infallibile per coloro che vogliono ascoltare la Sua legge; aiuto pieno di conforto e di tenera indulgenza per coloro che aspirano a vederla, ad ascoltarla e ad obbedirle.
Nessuna aspirazione sincera e costante si volge invano verso di Lei;
nessuna fiducia forte e rispettosa viene delusa, nessuna attesa viene mai ingannata."

- SRI AUROBINDO -

 

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3831 pubblicato il 25 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

La relazione è lo specchio

La relazione è lo specchio in cui possiamo vederci per come siamo. Tutta la vita è un movimento di relazione. Non c'è nessun essere vivente sulla terra che non sia in relazione con qualcos'altro. Perfino l'eremita, un uomo che si ritira in un luogo solitario, è in relazione con il passato e con quelli che stanno intorno a lui.

Non c'è modo di sfuggire alla relazione.

In questa relazione, che è uno specchio in cui possiamo vedere noi stessi, possiamo scoprire che cosa siamo, le nostre reazioni, i nostri pregiudizi, le nostre paure, depressioni, ansie, solitudini, sofferenza, dolore, dispiaceri.

Possiamo anche scoprire se amiamo o se non ci sia una cosa come l'amore.

E allora esamineremo la questione della relazione, perché quella è la base dell'amore.

- J. Krishnamurti -

- Mind Without Measure -

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3830 pubblicato il 22 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

POSSIAMO NOI CAMBIARE IL NOSTRO DESTINO?
di Maria Carrassi

FACCIAMO INSIEME UNA RIFLESSIONE...

partendo dai presupposti pirandelliani che noi siamo UNO... NESSUNO E CENTOMILA... di fatto ogni qual volta ci caliamo in una realtà non nostra assumiamo le forme esteriori di quella realtà...
pensiamo ad un attore... ogni volta che si cala in un personaggio nuovo, vive la situazione del personaggio che interpreta...
questo di conseguenza incide non poco sulla psiche dell'attore che ad un certo punto della sua vita è portato a confondere la sua realtà con quella dei personaggi interpretati...
ora, se ci spostiamo su chi invece per tutta la vita mostra di sé due facce, quella reale e quella che ha un ruolo diverso dalla sua realtà, ciò significa che vive ed agisce in maniera doppia e parallela... che cosa allora si verifica nella personalità di quella persona?
Si verifica che la persona diventa un ibrido tra la sua realtà iniziale e quella che ha scelto come controfigura di se stesso...
per chi incontra queste persone diventa molto difficile interagire, perché l'identità della persona non è più la sua ma una via di mezzo tra chi è e chi appare cioè tra chi era e chi è diventato... voler vivere sempre in un ruolo di apparenza fa sì che l'energia di apparenza emanata da quella persona sia più attiva della sua energia iniziale...
chiediamoci allora chi siamo veramente perché nel voler vivere in una dimensione dualistica si va inconsciamente a cambiare il proprio destino, essendo il destino niente altro che l'energia attiva che ci porta a compiere determinate azioni che, in un ruolo diverso, non avremmo mai potuto compiere @

- Maria Carrassi -

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3829 pubblicato il 21 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

L'abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte. Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portar le catene, a subir ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco ... nutrendosi della nostra inconsapevolezza e quando scopriamo di averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.

(Oriana Fallaci)

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3828 pubblicato il 18 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

"Un maestro è colui che offre le occasioni per istruirsi.
Un maestro non penserà mai per te:
ti fornirà delle occasioni per pensare,
che tu puoi cogliere o non cogliere.
Se le cogli, riconoscerai colui che ti è stato maestro, altrimenti no."

(René Daumal)

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3827 pubblicato il 16 Giugno 2016 da maria.carrassi
 
Tag: OSHO

 

 

L'Amore è un dono, ma non è qualcosa che ti accadrà in futuro: è un dono che è già accaduto con la tua nascita. Essere significa essere amore. Essere in grado di respirare è sufficiente per essere in grado di amare. Amare è come respirare: l'amore è per il tuo essere spirituale ciò che il respiro è per il tuo corpo. Se non respiri, il corpo muore; se non ami, muore l'anima.

(Osho)

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3826 pubblicato il 15 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

IL BIANCO DELL'ANIMA E L'ARCOBALENO DEL CORPO


La luce che contiene tutte le lunghezze d'onda della radiazione visibile appare generalmente bianca.; essa entrando nell'occhio crea una sensazione visiva. Ciascuna lunghezza d'onda della radiazione visibile viene percepita dall'occhio sotto forma di un determinato colore dello spettro. La successione di questi colori corrisponde a quella dell'arcobaleno.
Tutta la materia, corpo umano compreso, è composta di atomi o campi atomici, che vibrano secondo determinate lunghezze d'onda. Imparare ad avere l'arcobaleno nei propri occhi è attivare la luce pura del cuore ed imparare a vedere la bellezza che c'è in ogni cosa, anche in quelle nere.

Maria Carrassi

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3825 pubblicato il 15 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

I COLORI CHE GUARISCONO


L'effetto terapeutico del colore sull'organismo umano è legato alla natura oscillatoria delle nostre cellule: il malessere o la malattia, infatti, non sono altro che una disarmonia del ritmo vibratorio cellulare su cui i colori hanno potere armonizzante. Un color rosso ci potrebbe infastidire oppure a qualcuno infastidisce vedere un bianco o un nero... se capiamo il perchè tale vibrazione ci infastidisce potremmo anche comprendere qual è il nostro disturbo interiore. I colori sono vibrazione e potrebbero aiutarci ad equilibrarci e riacquistare in noi l'energia giusta. Per far questo abbiamo bisogno di scoprire cosa siano i colori, come aiutarci attraverso la preghiera fatta di colori proiettando sulle parti del corpo affetta raggi di colori mentali corrispondenti per armonizzarli ... stiamo parlando di cromoterapia ... credici e fanne uso @

- Maria Carrassi -

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3824 pubblicato il 14 Giugno 2016 da maria.carrassi
 
Tag: OSHO

 

 

Se hai fiducia, accadrà sempre qualcosa che aiuterà la tua crescita. Otterrai ciò di cui hai bisogno, e lo avrai al momento giusto, mai prima. Lo ottieni solo quando ne hai bisogno, e non c'è mai nemmeno un attimo di ritardo. Quando ne hai bisogno, lo ottieni, immediatamente, istantaneamente! Questa è la bellezza della fiducia. A poco a poco impari che l'esistenza continua a provvedere per te, che l'esistenza si prende cura di te. Non vivi in un'esistenza che è indifferente, che ti ignora. Ti preoccupi senza motivo; hai tutto ciò che ti serve. Quando hai imparato l'arte della fiducia, tutte le preoccupazioni scompaiono.

(Osho)

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3823 pubblicato il 12 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Non dobbiamo confondere il Buddismo Zen con la psicoterapia moderna. (anche se alcuni credono Zen psicoanalisi orientale, e la psicoanalisi - Western Buddismo Zen.n pubbli)
Si può aggiungere che se la funzione della psicoanalisi è concludere un percorso, la terapia Zen lo inizia. L'obiettivo della psicoanalisi è quello di curare una persona con disabilità mentale, mentre il buddismo zen cerca di porre fine a tutte le sofferenze. La sofferenza è causata dal desiderio, che non può essere pienamente soddisfatto, per sua natura porta alla frustrazione, la frustrazione e non realizzazione. Tale sofferenza è causata solo dal nostro attaccamento alle cose e dalla convinzione errata che il mondo non deve essere cambiato per dare soddisfazione al nostro Sé.

(Thich Nhat Hanh)

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3822 pubblicato il 12 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Quando si parla di paura

io lo collego sempre all'ignoto

perché in genere si ha paura di ciò che non si conosce

ma non dimentichiamo che la paura è,

come dice  Ramtha,

solo un'illusione...

Finché non ti alzi e diventi padrone del tuo essere

e diventi più grande della paura,

ne resterai schiavo per tutta la vita.

Non importa dove vai o con chi sei,

essa sarà sempre con te.

Per vincere la tua paura devi affrontarla,

perché non c'è luogo dove nasconderla @

Maria Carrassi

 

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3821 pubblicato il 09 Giugno 2016 da maria.carrassi
 
Tag: OSHO

 

Sei tu, sei sempre tu il fattore decisivo, sei tu che decidi tutto ciò che ti accade. Ricordalo!
La Chiave è questa: se ti senti infelice, è una tua scelta.
Se non vivi nel modo giusto, è una tua scelta.
Se perdi l'occasione, è una tua scelta.
La responsabilità è completamente tua.
Non avere paura di questa responsabilità.
Molti sono terrorizzati da questa responsabilità perché non sono capaci di vedere l'altro lato della medaglia.
Sull'altro lato c'è scritto: Libertà.

- Osho -

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3820 pubblicato il 09 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

"A fare la differenza nelle nostre vite è la scoperta dentro noi stessi di una fiducia cieca e inespressa che ciò che accade è perfetto e l'accettazione di qualsiasi cosa succeda.
La fiducia è un aspetto essenziale che si manifesta nel centro intellettivo superiore permettendoci la visione dell'unità dell'Essere e liberandoci dall'illusione dell'ego. Avere fiducia e sicurezza in se stessi significa quindi comprendere che il nostro senso di esistere come entità separate è falso, che l'esperienza di isolamento e di impotenza vissuti dall'ego sono illusioni basate sull'identificazione con il mondo della manifestazione fisica.
La fiducia in se stessi non è un'esperienza, ma una qualità essenziale che dona senso di agio e protezione. Non è speranza in qualcosa, in qualcuno o in qualche situazione e quindi non è modificabile dalle circostanze della vita materiale.
E' la certezza che l'universo stesso ci sostiene e che abbiamo le risorse interiori per occuparci di qualsiasi cosa la vita ci presenti, che se cadiamo siamo sorretti, se ci permettiamo di non sapere siamo guidati, se non manipoliamo ci si prende cura di noi in modo appropriato.
E' comprendere quale è la nostra vera natura e riconoscere che in ciò giace la nostra unica certezza.
Tutti noi abbiamo fatto esperienza di come la fiducia in noi stessi è aumentata quando abbiamo seguito il desiderio del nostro cuore, le nostre capacità sono emerse in modo naturale, l'impegno non è stato vissuto come uno sforzo e le cose sono quasi accadute da sé. Questo perché riconoscere che siamo parte di un'unica realtà e la presenza della continuità dell'Essere, rivela le nostre risorse naturali e annulla il dubbio riguardo al nostro valore, ci permette di essere presenti a ciò che accade e orienta il nostro agire in modi che esprimono questa consapevolezza."

- Oscar Ichazo -

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3819 pubblicato il 08 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

La gente comune guarda il suo ambiente, mentre il seguace della Via guarda la mente,
ma il vero Dharma è dimenticare entrambi.
Il primo è abbastanza facile, il secondo molto difficile.
Gli uomini hanno paura di perdere le loro menti,
temendo di cadere nel vuoto
senza che nulla rimanga dopo la caduta.
Non sanno che il vuoto non è realmente vuoto, ma è il regno del vero Dharma.
Questa natura spiritualmente illuminante è senza principio,
antica come il Vuoto, non soggetta né a nascita né a distruzione, né esistente né non esistente, né pura né impura, né chiassosa né silenziosa, né vecchia né giovane, occupando nessuno spazio, non avendo né dentro né fuori, dimensione o forma, né colore o suono.
Non può essere cercata o trovata, compresa dalla saggezza né dalla conoscenza, spiegata a parole, contattata materialmente o raggiunta attraverso realizzazioni meritorie.

(Huang Po)

 

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3818 pubblicato il 07 Giugno 2016 da maria.carrassi
 

 

 

La fretta, l'ansia e l'angoscia non ti portano da nessuna parte, ti stanno solo rivelando che non sei sulla strada giusta. Come sempre, la scienza occidentale reprime i sintomi ma non cura la malattia.. Non combattere la tua ansia, assecondala e ascolta il suo messaggio più profondo.. forse c'è qualcosa nella vita che stai facendo che vorresti imporre alla tua anima, ma che lei non accetta; forse semplicemente qualcosa ti sta dicendo che non sei nel posto giusto, che il tuo sentiero lastricato di gioia ti sta attendendo, ma non qui dove sei ora. Impara ad ascoltare i segnali che la tua anima, attraverso il tuo corpo, incessantemente ti invia.
NON REPRIMERE: Ascolta; NON DISPERARTI, Cambia.
La gioia è lì che ti aspetta, appena un passo più distante.

☥Manuele Dalcesti

 

 
 
 

 

 

 

 

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