Il tuo dilemma

Sorride Dio dall'alto dei cieli per questa novella dall'aria soporifera che cerca di dare una spiegazione logica a una convinzione che si tramanda da secoli,un senso di superiorità che l'uomo carnale ha decretato nella sua mente e nelle sue azioni sottovalutando in un certo senso la sua destinazione e le sue origini per la creazione di un essere senza una precisa identità spirituale. Dio è ancora Dio o siamo noi diventati un suo surrogato con tutti i nessi e connessi ? Il cambio delle carte in tavola,le decisioni che prendiamo comportano un aumento della nostra autostima al fine del raggiungimento di un onnipotenza divina terrena che soppianti la presenza di colui che ci ha creato.Il nostro Dio misericordioso che con l'ausilio della parola ci ha messo al mondo creature uguali e differenti che si dovrebbero compensare e integrare,ci lascia liberi di andare per le tenebre,per ritornare quando ci rendiamo conto che il labirinto in cui ci siamo andati a ficcare è senza una via di uscita.E' la solita storia di sempre.Indifferenza come arma letale.Incomunicabilità.Non ci si sfiora nemmeno più perchè si sta bene nella separazione non si pensa nemmeno a una soluzione possibile al fine di non diventare degli involucri senza densità. Gerusalemme luogo Santo e Sacro,luogo di battaglie,conteso come Dio,valutato o svalutato,un dominio cui siamo dominatori e sottomessi,di e a noi stessi.Non si può sempre andare avanti come se niente fosse accaduto.Riflettiamoci su.Riprendiamo il volo.Buon pomeriggio care amiche e amici...un abbraccio e un vi voglio bene ...:-))...Marilena

poverino..però..ergersi dalla sola carnalità non è affatto semplice. ricambio saluti e buon fine settimana Mari, misti®^

Ci si erge nella propria anima e di conseguenza nel proprio vissuto o con fierezza o con arroganza ,da quest'ultima "presa di posizione" al senso di onnipotenza che ne consegue il passo è breve o si è solo a volte semplicemente indifesi e l'atteggiamento richiama e reclama un'attenzione che non abbiamo mai avuto o che abbiamo perso nella corsa frettolosa e solitaria verso una meta che però ci ha portato a scavalcare chi ci vive accanto travolgendolo amaramente. Sono speranzosa verso l uomo carnale e sicuramente anche il buon Dio sarà ancor più misericordioso verso la nostra debolezza.Non dimentichiamo che a uomo carnale corrisponde in positivo o in negativo la donna carnale.Una compensazione integrazione che non sempre da buoni frutti per questo che è bene aver misericordia e dare sempre una seconda chance a chi ci vive accanto con fermezza.L'esperienza ci viene sempre in soccorso di solito.E Dio ci concede sempre la sua Grazia affinchè non sia la morte la compensazione al nostro peccato.Grazie per i tuoi pensieri esposti così gentilmente ...benvenuta Misty...un abbraccio d'amicizia con amicizia...:-))...Mari

avere a che fare con piu aspetti dell'umanità ci indica quali progressi sono necessari, quali i passai avanti fatti nell'evoluzione spirituale o etica..se la carnalità è un monito non dimentichiamo il corpo trasmutato, non dimentichiamo che la sensorialità ci trasforma già in altro di superiore. grazie a te, anche la tua gentilezza è preziosa. Misti^^

La carnalità deve poter essere vissuta come completamento del singolo in seno al singolo individuo alla ricerca delle proprie gratificazioni tenendo ben presente che ogni persona però appartiene oltre che a sè stessa a un legame spirituale e a Dio che è Padre e Madre allo stesso tempo. Se nuziale il legame a cui due persone appartengono diviene unione vissuta in amalgama vincendo la peccaminosità della voluttà.Carnalità non come consumo,carnalità che non oggettivizza la sensualità e l'amore l'altro Un lungo cammino di comprensione del proprio io più profondo soggetto spesso ai momenti topici che disorientano sotto l apparente ilarità ,cammino in cui dobbiamo essere consapevoli che tutto ciò che è superiore non siamo noi ma Dio,è Dio che ci trasmuta fa rinascere o risorgere dalle tenebre e ci sostiene al fine di non morire interiormente a causa del nostro peccato,della nostra superbia.Di tutte quelle occasioni in cui cerchiamo di superare Dio e ottenerne il potere.Bisogna professare la propria fede a capo chino sempre che significa abbandonarsi a Dio con senso di gioia,di appartenenza. Grazie Misty...:-))...

ciao cara Marilena -- profonda riflessione - che non mi cemento minimamente a commentare , in quanto - come cattolico credente -- non mi soffermo a commentare --- però - avendo letto parte della altre religioni -- che alla fine - quasi tutte portano , l'acqua al loro mulino -- e in fondo pretendono - tutte di essere credute - e alle quali tutte anno delle contradizioni -- altra cosa è il leggere e discuterle - delle intransigenze - e anche questo aneddoto , è alquanto contestato - perché se non ci fosse amore , e richiamo fisico -- finirebbe , tutta , l'umanità -- e tutta la sfera animale e biologica --- mi fai ritornare alla mia prima gioventù - dai padri salesiani , alla mia citta d'origine , un caro saluto e abbraccio , Arnaldo ...

l'umanità sicuramente non finirà e mi auguro nemmeno l'amore tra gli esseri viventi...grazie per questo tuo riflettere...e accogliere il mio essere pensante...rimango anche io un passo indietro come sono solita fare...per dar voce alla parola e anche al silenzio che la contiene tutta a volte...grazie Arnaldo...un abbraccio...:-))...