Creato da Marvelius il 21/08/2012

Marvelius

Elrond lands :dove il mito e la fiaba, la realtà e la fantasia si incontrano al crocicchio del vento

 

« addio fratelloIl Fabbro Dei Sogni... I »

Nel fondo del petto...

Post n°113 pubblicato il 20 Novembre 2016 da Marvelius
 

 

 

Nessuna porta è mai cosi assolutamente chiusa, cosi

definitivamente serrata da non aver chiavi per aprirla e

quand'anche esse siano perdute il vento troverà il modo

per renderla violata, come la luce degli occhi saprà

sempre attraversarla, come il pensiero saprà

fonderla e il cuore sempre trovarne il calco ...


Così...di colpo gli apparve una foresta le cui porte

erano sbarrate da ampi grovigli di rovi...

 


Ebbe d'un tratto timore di doversi arrendere, cedere

alla lusinga della rinuncia ma non si arrese alla sconfitta, 

avanzando col sole che ormai alle sue spalle declinava

oltre le cime dei monti oscuri e quando giunse ai

cancelli del bosco un ombra lo scavalcò come il buio

che arranca e tutto copre con un velo d'organza.

Poi trovò un varco come seguitar d'un segugio scaltro

e senza pensare oltre passò la soglia che più non si

torna affondando d'incestua lena come una lama

nel cremoso sodalizio della carne.

Ed ebbe sorpresa nel cingere i fianchi d'alberi dalla chioma

larga e folti ciuffi di achemille e  cesti di  viole grondanti

effluvi d'oltremare, gli slarghi delle radure bordurati

d'acanti e gli ampi corsi d'acque cristalline...fino a che la

luce argentata d'una marmorea stella lo inondò di

fasci  di polvere cangiante .

 


Ecco dunque, era nel mezzo della foresta antica ma

invero era giunto nel cuore d'una donna...

Eppure il suo richiamo s'infranse sui bastioni

del petto  come le onde sui bianchi scogli.

Ecco la sua isola circondata dall'azzurro del mare,

tra verdi distese di caule filute e ciuffi di asfodeli

lungo i rigogliosi prateggi, tenere giunchiglie

 tra le anse di fiumi serpentini e le bordure dei

boschi.

Avvertì il profumo penetrare le narici  e farsi

largo tra la carne tremula nel soffio caldo,

tra gli odori di viole che stordiscono i sensi .

Ebbro di effluvi di un eliso giardino si addentrò

nei labirinti della mente e con dita tremanti  

sfiorò ciuffi di achillea tra la terra  smossa,

su prati di foglie carnose di ligustro e aghi di

agrifoglio nel pungente timbro di resina d'ambra.

Piccoli steli affusolati di fiordaliso bianco danzarono

nelle corolle lattee tra spire di vento rarefatto,

mentre petali schiusi di un fiore candido

stillarono terse lattiginose dall'odore pungente.

 "Carnale è la mia  Isola"

 

 

pensò tra sé col cuore madido di pene,

ventre grumido di rocce sgorgate dal mare,

intreccio di lamine nel fertile solco;

ne sentiva il pungente ancoraggio di radici di faggio,

 le spinte poderose dei bastioni lungo le pareti dei

monti come abissi languidi e mortali ...

Eppure in quell'acqua quieta avevano sostato

e  nel tumulto delle onde

 generato turgide zolle e al sole del mattino,

 emerse nell' eco di un vagito che aveva scosso

le fondamenta della terra.

 


Gemettero le acque d' un fiume di voglie,

schiumando, ridendo, godendo e gorgogliando

tra i duri sassi nel solco delle faglie.

Lunghe vesti gli cingsero i fianchi

tra fruscii di veli che molestavano il corpo,

bianche le gote come nivei nembi

e rosse le sue labbra come fico divelto

nel gravido vento tra l'erba dei campi

come  seme  germogliante la nuda terra.

Così ancora una volta ricordò quel segno,


il profumo di un incontro nell'ora che


colora i prati e tutto indora


I capelli tirati sulla nuca e legati a nocca


per rendere più splendente il viso suo


Oh tumide labbra come carnosi lembi di


terra, rive di un fiume candido tra


i verdi greppi  dove calda


tintinnava la voce sua.

 



Morbido come seta le scivolò nella testa


quel timbro di donna, come un una squilla


argentina che scava lacerti tra le ossa


e i fili della carne.


Nell'ovale perfetto del  viso suo due

perle saettarono come verde baleno,


tempeste d'inverno i suoi riflessi


su spuma candida che infrange le rocce


nell'armoniosa cella dello sguardo


Di lei tutto gli piacque ... tra voglie che


generavano voglie e in queste brame scoprì


che era vento saettante tra boschi

resinosi carezzando i solchi e la crosta


della terra.

Cosi il ricordo giunse sulle ali del tempo

e colmò sull'uscio l'ora che tutto arresta,

il vespro che  offusca la luce col drappo

c'appressa la notte con le amiche ombre

così il partire fu lesto come dolce il naufragare ....

 

Marvelius

 

 

 

 

 

 

 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Marveliusland/trackback.php?msg=13474990

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
donadam68
donadam68 il 25/12/16 alle 08:14 via WEB
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQnPr4-pcRB0btRCU3ztmJp13ecWs97MPqlcmsVYbx21lklUN73
BUON NATALE! :)D
 
lecoltridelsenso
lecoltridelsenso il 01/01/17 alle 12:06 via WEB
Come mi ero ripromessa ieri torno sulle sue terre Marvelius. Vedo che non mi ha risposto al commento di stanotte ma di sicuro avra avuto altro da fare nella notte che chiude l anno e proprio.per iniziare il nuovo nel migliore dei modi le faccio i miei auguri di un sereno 2017. Questo secondo post che ho letto non so come commentarlo, ho la musica e le parole che danzano nella mente. Lei sa catturare le visioni e farne emozioni ma c è molto altro oltre la bellezza del suono e la ricchezza delle parole. Vi è una soria, molti sensi tanto da interpretare luoghi e metafore da cercare. Bisogna leggere piu volte per comprendere e sempre qualcosa sfugge e forse dico forse vi è anche qualcosa di personale. Ma di personale c è sempre in racconti cosi spettacolari e profondi....Greta
 
Marvelius
Marvelius il 01/01/17 alle 16:06 via WEB
Vi ritrovo qui e con un altro bel commento...che dire se non che spero vi troviate a vostro agio tra questi testi e questa musica.Sulla questione di quanto in questo o in altri testi c è di personale beh... c è sempre qualcosa di personale in un modo o nell altro , inconscio o meno, reale o irreale in ogni storia che uno scrittore plasma sulla carta.....
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

ULTIME VISITE AL BLOG

prefazione09Marveliusm12ps12Olivier.Miraacquasalata111Rebirth22paola_spagnaGinevra_2021Sitamarhilimone12solounick_nameSaturnjamoon_IMadame_Kathleenneimieipassi
 

TAG

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REGOLE DI CIVILE CONVIVENZA

Questo blog non può intendersi come ovvio come prodotto editoriale

Le foto  e i video di questo Blog e del relativo Profilo e/o Sito sono state reperite in gran parte sul web.

Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa immediata rimozione.

Ogni testo, scritto, pensiero poesia qui riportato, è di mia proprietà e non può essere copiato o riprodotto in altre piattaforme, siti o blog , senza mia espressa autorizzazione o senza citazione scritta della fonte, ai sensi della normativa n.29 del 2001.

R.B alias Marvelius

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963