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Ferrari, è finito il 2016

Post n°1193 pubblicato il 30 Novembre 2016 da massimo.maneggio
 

** Massimiliano Aquino

Con il Gp di Abu Dhabi si conclude la stagione di Formula Uno che ha visto trionfare la Mercedes sia nel mondiale costruttori, sia nel mondiale piloti con il successo iridato di Nico Rosberg. La Ferrari chiude il mondiale in terza posizione alle spalle di Mercedes e Red Bull. La stagione della svolta – l’ennesima –  si è rivelata un altro fallimento. Dopo i proclami in fase di 15281911_1074451352663806_1646113214_npresentazione della nuova SF16-H, la scuderia di Maranello, ha ottenuto solamente 10podi e nessuna pole position. Nel Gp del Canada,la strategia sbagliata del muretto Ferrari, costringe Vettel ad accontentarsi del 2º posto al traguardo, in un Gp dominato dalla rossa numero 5. Sarà questa l’unica chance di vittoria durante i 21 Gp disputati. Escludendo la parentesi di Montreal, le Ferrari nel corso della stagione, hanno subito il predominio della Mercedes, e il ritorno della Red Bull nella seconda parte di stagione. Il bilancio del cavallino nei 21 Gp, è tutt’altro che positivo. I risultati ottenuti nei diversi Gp, dicono che la Ferrari non è mai stata protagonista.Il podio di Vettel nell’ultimo Gp stagionale, è uno stimolo per la prossima stagione come dichiarato dal team principal Maurizio Arrivabene: “È ovvio che non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati, però quest’ultima gara disputata sul circuito di Yas Marina mostra che qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta. Non dimentichiamo che in squadra abbiamo 5 mondiali con i nostri piloti. Siamo molto fiduciosi per la prossima stagione. Di seguito i risultati di Raikkonen e Vettel durante la stagione.

Nel Gp di Australia prima prova del mondiale, le due Ferrari dopo essersi qualificate in 3º e 4º posizione con Vettel e Raikkonen, in gara tagliano il traguardo con una sola vettura, ovvero, con la Ferrari di Vettel che conquista il gradino più basso del podio, mentre il Finlandese è costretto al ritiro.

Nel Gp del Bharain seconda prova del mondiale di formula uno, le rosse conquistano la seconda fila in griglia di partenza con Vettel davanti a Raikkonen, ma per la seconda volta in stagione, sotto la bandiera a scacchi, sopraggiunge solamente una Ferrari al traguardo, la rossa di Raikkonen che chiude al 2º posto, mentre Vettel rompe il motore durante il giro di ricognizione.

Nella terza prova stagionale, il calendario prevede il Gp della Cina, dove le due rosse, ottengono nuovamente la seconda fila con Raikkonen in 3º posizione e Vettel con il 4º tempo. In gara però, una collisione tra le due Ferrari – a causa di Kvyat che ha tamponato Vettel spingendolo contro la monoposto di Raikkonen – costringe i piloti di Maranello a rimontare sino al 2º posto con Vettel, e al 5º con Raikkonen.

Nel Gp di Russia, le rosse di Maranello in qualifica ottengono il3º tempo con Raikkonen, e il 7º con Vettel (secondo tempo +5 posizioni), ma al traguardo giunge solamente la monoposto di Raikkonen che conquista il gradino più basso del podio, mentre l’incolpevole Vettel, viene speronato fuori pista dalla Red Bull di Kvyat, e costretto al ritiro.

Nel Gp di Spagna le due Ferrari si qualificano in terza fila sulla griglia di partenza, con Raikkonen davanti a Vettel, ma in gara, i due piloti, non approfittano della debacle Mercedes e chiudono in 2º posizione con il Finlandese, e in 3º con Vettel, entrambi alle spalle di Verstappen che da questo Gp, scambia il volante della sua Toro Rosso con quello della Red Bull di Kvyat.

Tra i muretti di Montecarlo – sesta prova del mondiale di Formula Uno -le rosse ottengono in qualifica il 4º tempo con Vettel e l’11º con Raikkonen (sesto tempo +5 posizioni). In gara Vettel termina al 4º posto, mentre Raikkonen è costretto al ritiro dopo aver sbattuto alla Loewes.

Nel Gp del Canada le qualifiche regalano il 3º tempo a Vettel e il 6º a Raikkonen. Durante ilGp la rossa di Vettel sembra avere il passo gara per la prima vittoria stagionale, ma la strategia di gara di un solo pit stop sulla vettura di Hamilton, vanifica il risultato finalecostringendo Vettel ad accontentarsi del 2º posto sulla linea del traguardo, mentre la Ferrari di Raikkonen rimane intrappolata nel traffico e chiude in 6º posizione.

Per l’ottava prova del mondiale si torna in Europa con il Gp di Baku. In qualifica seconda fila per le Ferrari di Vettel e Raikkonen che al termine del Gp, tagliano il traguardo con il 2º posto del Tedesco, e con il 4º di Raikkonen, superato all’ultimo giro dalla Force India di Perez.

Nel Gp di Austria le Ferrari in griglia di partenza ottengono il 5º tempo con Raikkonen, e il 9º con Vettel (quarto tempo +5 posizioni), quest’ultimo, tradito in gara dall’esplosione di una gomma e costretto al ritiro. Sul gradino più basso del podiogiunge la Ferrari di Raikkonen.

Nel Gp di Gran Bretagna, le due Ferrari si classificano in qualifica con il 3º tempo di Raikkonen e con l’11º tempo ottenuto da Vettel (sesto tempo +5 posizioni). In gara il Finlandese chiude al 5º posto mentre Vettel termina la gara in 9º posizione.

Nel Gp di Ungheria le Ferrari conquistano il 5º tempo in qualifica con Vettel, e il 14º tempo con Raikkonen. In gara ennesima prova deludente della rossa di Maranello, che taglia il traguardo in 4º posizione con Vettel, e in 6º con Raikkonen.

Nel Gp di Germania, le Ferrari durante le qualifiche ottengono il 5º tempo con Raikkonen e il 6º con Vettel. In gara tagliano il traguardo in 5º posizione con Vettel, e in 6º con Raikkonen, lontanissime dalla Mercedes e dalle Red Bull. Le prestazioni deludenti della Ferrari, proseguono anche nei successivi Gp.

Nel Gp del Belgio, le qualifiche regalano la seconda fila a Vettel e Raikkonen. In gara Vettel termina in 6º posizione, mentre Raikkonen, termina al primo giro la sua gara a causa di un contatto tra Vettel e Verstappen, che di fatto, chiudono la sua monoposto a sandwich costringendolo al ritiro.

Nel Gp di casa sul circuito di Monza, le Ferrari puntano alla prima vittoria stagionale. Bene le qualifiche con la seconda fila ottenuta da Vettel e Raikkonen. Il Gp però, si rivela un monologo Mercedes, con Rosberg ed Hamilton, che lasciano il gradino più basso del podio a Vettel, che sul traguardo precede il compagno di squadra con l’altra Ferrari.

Nel Gp di Singapore Ferrari protagoniste. In qualifica il Finlandese ottiene il 5º tempo, mentre Vettel e costretto a partire in ultima posizione per le penalità accorse in seguito a delle sostituzioni tecniche sulla vettura. In gara entrambi i piloti sono protagonisti, con Raikkonen sempre in lotta per il podio, e con Vettel autore di una strepitosa rimonta dall’ultima posizione. Al termine del Gp, le rosse giungono in 4º posizione con Raikkonen, e in 5º con Vettel.

Nel Gp della Malesia, le qualifiche dicono Vettel in 3º posizione, e Raikkonen in 4º. In gara giunge al traguardo solamente la vettura di Raikkonen in 4º posizione, che regala il podio a Rosberg – con un fuori pista – a due giri dal termine, mentre Vettel si autoelimina nelle fasi iniziali di gara con un contatto con la vettura di Rosberg.

In Giappone le Ferrari subiscono delle penalità in griglia di partenza. Vettel deve scontare la penalità per l’incidente in Malesia avuto con Rosberg, mentre Raikkonen sostituisce il cambio. In garaVettel chiude al 4º posto dopo la partenza in terza fila (terzo +3 posizioni), Raikkonen in 5º dopo aver ottenuto l’8ºtempo in qualifica (terzo dopo l’arretramento di Vettel+5 posizioni).

Nel Gp degli Stati Uniti diciottesima prova del mondiale, terza fila in qualifica per Raikkonen e Vettel. In gara Vettel riesce ad ottenere la 4º posizione, mentre Raikkonen è costretto al ritiro a causa di una gomma montata male durante il secondo pit stop.

Nel Gp del Messico, le rosse di Maranello ottengono il 6º tempo con Raikkonen, e il 7º con Vettel. Al traguardo le due Mercedes di Hamilton e Rosberg, precedono la Red Bull di Verstappen, successivamente penalizzato del podio a vantaggio di Vettel che arriva 4º al traguardo. Un colpo di scena però caratterizza il Gp. Vetteldopo la premiazione del podio, viene a sua volta penalizzato per irregolarità durante il sorpasso effettuato sulla Red Bull di Ricciardo. L’altra Ferrari chiude in 6º posizione.

Nel penultimo appuntamento della stagione, le Ferrari si qualificano in griglia di partenza con il 3º tempo di Raikkonen, e con il 5º di Vettel. In gara ennesima doppietta Mercedes con Hamilton che precede Rosberg in un Gp caratterizzato dalla copiosa pioggia. Dopo due bandiere rosse e tre safety car, la Ferrari di Vettel riesce a chiudere in 5º posizione, mentre Raikkonen è protagonista di uno spaventoso incidente al 21º giro, causato delle avverse condizioni dell’asfalto bagnato, che di fatto, mandano – in pieno rettilineo – la sua Ferrari in testacoda ad oltre 300kmh. Fortunatamente illeso Raikkonen.

Il mondiale si chiude con il Gp di Abu Dhabi. Le Ferrari in qualifica ottengono il 3º tempo con Raikkonen, e il 5º con Vettel. In gara il duello è tutto in casa Mercedes con Rosberg – campione del mondo al termine del Gp- che corre in difesa contro Hamilton. Al via Raikkonen si porta subito in 3º posizione ma nelle seconda parte di gara si stabilizza dietro le due Mercede e le due Red Bull, oltre che al compagno di squadra Vettel. Il Tedesco invece, nelle fasi finali di gara si sbarazza delle due Red Bull e conquista il gradino più basso del podio.

La classifica finale vede Vettel in 4º posizione con 212 punti, e Raikkonen in 6º con 186. Il Tedesco in 7 occasioni sul podio, il Finlandese solamente 4 volte.

Durante l’ultima conferenza stampa dei piloti nel weekend di Abu Dhabi,Vettel ha tracciato il bilancio stagionale delle Ferrari: “La cosa positiva che possiamo trarre da quest’anno è l’esperienza vissuta come squadra. Ci hanno criticato spesso, ma penso che non sempre le critiche fossero giustificate. Siamo sempre rimasti concentrati, anche se non abbiamo ottenuto ciò che volevamo per diverse ragioni. Credo che i risultati ottenuti non dicano il vero sul nostro valore. Ora dobbiamo essere pronti per i grandi cambiamenti regolamentari”.

I nuovi regolamenti sui motori e soprattutto le nuove gomme della Pirelli, dovrebbero azzerare il predominio Mercedes. Si parte da zero. La rossa di Maranello è scesa in pista ad Abu Dhabi con Raikkonen per testare le nuove tipologie di gomme – 25% di diametro in più -, che secondo il direttore Motorsport Pirelli Paul Hembery, dovrebbero garantire un “minor degrado” e di conseguenza maggiori opportunità per i piloti di “attaccare gli avversari”.

 

 
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Crotone-Sampdoria 1-1

Post n°1192 pubblicato il 27 Novembre 2016 da massimo.maneggio
 

*** di Massimiliano Aquino

crotone-samp

Dopo la sconfitta subita nei minuti finali contro il Torino, i Pitagorici provano a conquistare i 3 punti nella sfida contro la Sampdoria di Giampaolo. I punti lasciati per strada iniziano ad essere tanti. Ancora una volta infatti, le disattenzioni difensive nei minuti finali, hanno determinato uno zero in classifica che non rende merito alle buone prestazioni sul campo. Su questo aspetto ha lavorato in settimana il tecnico Nicola che contro gli undici di mister Gianpaolo, non vuole altre distrazioni: “Tra le ultime, a livello di interpretazione, questa contro la Sampdoria sarà per noi la partita più difficile. Noi abbiamo un sogno: conquistare i punti sufficienti per lasciarne dietro tre. Questa è la nostra prima volta in serie A, stiamo crescendo. Sono convinto che possiamo raggiungere la salvezza”.

Primo tempo – Partenza sprint dei Calabresi che dopo 2’ di gioco si presentano in area blucerchiata attacco con Falcinelli che ben servito da Mesbah, manda la palla in fondo alla rete ma l’azione è annullata per fuorigioco. La Sampdoria prova a rispondere subito con Muriel e Quagliarella, ma le maglie rossoblu chiudono bene tutti gli spazi. Al 15’ di gioco pericolo per il Crotone con Quagliarella che in profondità innesca Muriel, ma l’azione viene annullata dalla retroguardia dei Calabresi. Al 23’ occasione da rete per i padroni di casa, con Palladino che serve in area l’assist a Falcinelli, ma l’attaccante sbaglia clamorosamente la conclusione a rete. Alla mezz’ora di gioco, Quagliarella ci prova con un tiro dalla distanza sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la palla termina sul fondo. Al 38’ di gioco, il Crotone va vicino al gol del vantaggio, prima con Palladino che inciampa al momento della conclusione, poi con Trotta che non riesce a sfruttare il passaggio di Falcinelli. Sul finire del primo tempo, i Pitagorici trovano il gol del meritato vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione, con Falcinelli che di prima intenzione, ribatte a rete la respinta corta del portiere. Termina dopo 1’ di recupero il primo tempo della partita.

Secondo tempo – Nella ripresa dopo 2’ di gioco gli ospiti provano a sorprendere la retroguardia rossoblu con un tiro dalla distanza di Praet ma il tiro viene murato dalla difesa dei Calabresi. Al 49’ Trotta calcia sopra la traversa un cross di Palladino. Al 54’ sono gli ospiti ad andare vicino al gol con l’uno-due di Muriel e Quagliarella, quest’ultimo, anticipato dal provvidenziale intervento di Cordaz. Al 60’ di gioco Muriel calcia dentro l’area di rigore e di destro colpisce la traversa. La Sampdoria guadagna metri sul campo e al 69’ preme ancora in avanti con Barreto che dal limite dell’area prova ad impensierire il portiere dei Calabresi. Arriva al 72’ il pareggio dei blucerchiati con Bruno Fernandes che conclude a rete l’azione di Pereira e Quagliarella. La Sampdoria continua ad attaccare e al 73’ di gioco è ancora Muriel a creare pericoli nella retroguardia dei Calabresi. Sampdoria nuovamente in attacco al 90’ con il neo entrato Schick che sugli sviluppi di un calcio d’angolo, fa tremare la difesa rossoblu con una conclusione che termina di poco alto sopra la traversa. Al 48’ di gioco Quagliarella rischia il gol del 2 a 1 con un tiro violento ribattuto in angolo dal portiere Cordaz. Termina dopo 5’ di recupero il match tra Crotone e Sampdoria. In occasione della rete del pareggio, i Calabresi protestano per un pallone non restituito, che di fatto, ha rilanciato l’azione da rete.

Crotone – Torino tabellini

Precedenti – Crotone e Sampdoria si sono affrontati 6 volte in Serie B. Il bilancio dei Calabresi è di 2 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte. In Coppa Italia nella stagione 2000/2001 doppia sconfitta per i Calabresi contro i blucerchiati.

Crotone: Cordaz, Rosi, Ceccherini, Ferrari, Mesbah (70’ Martella), Rohden, Capezzi (88’ Crisetig), Barberis, Trotta, Falcinelli, Palladino (78’ Stoian). All. Nicola.

A disposizione: 5 Festa, 95 Cojocaru, 23 Dussenne, 31 Sampirisi, 77 Fazzi, 20 Cuomo, 99 Simy.

Sampdoria: Puggioni, Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini, Barreto, Torreira, Linetty (46’ Praet), Alvarez (52’ B. Fernandes), Quagliarella, Muriel (88’ Schick). All. Giampaolo.

A disposizione: 92 Tozzo, 5 Dodò, 15 Krajnc, 6 Eramo, 21 Cigarini, 17 Palombo, 23 Djuricic, 47 Budimir.

Direttore di gara Maresca di Napoli

Stadio Ezio Scida Crotone

Marcatori: 43’ Falcinelli (C),  72’ Bruno Fernandes (S)

Ammoniti: Rosi (C) , Trotta (C),  Ferrari (C)

 
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Roserbg vince mondale formula 1 2016

Post n°1191 pubblicato il 27 Novembre 2016 da massimo.maneggio
 

A cura di Massimiliano Aquino

Nel Gp di Abu Dhabi, Nico Rosberg si laurea campione del mondo. Il pilota Tedesco dopo una gara disputata in difesa, è giunto al traguardo in seconda posizione alle spalle di Lewis Hamilton, che sino alla fine, aveva dichiarato di credere ancora nel titolo mondiale. A Nico Rosberg bastava salire sul podio per laurearsi campione. E così è stato.con-schumiNonostante il ritorno della Ferrari di Vettel, e della Red Bull di Verstappen nel finale di gara, Rosberg è riuscito a chiudere la gara dietro la vettura di Hamilton, diventando così il trentatreesimo campione della storia della Formula Uno. Il pilota Inglese durante la stagione ha conquistato 10 vittorie contro le 9 ottenute da Rosberg. Un risultato questo, che lascia l’amaro in bocca ad Hamilton. Per Nico Rosberg arriva il primo successo mondiale dopo i due secondi posti nel 2014 e 2015. Il mondiale di Formula Uno si conclude con 19 vittorie e 20 pole position Mercedes in 21 appuntamenti. La Ferrari chiude con il podio di Vettel e il 6º posto di Raikkonen nel Gp di Abu Dhabi l’ennesima stagione deludente. Ritirati nel loro ultimo Gp Massa e Button che salutano la Formula Uno. Al termine del Gp il nuovo campione del mondo ha cosìrosberg-campione-2016commentato: “Non è stata la gara più godibile che ho fatto. Per fortuna è finita. Nel finale si sono avvicinati Vettel e Verstappen. Ora sono al settimo cielo. È incredibile e voglio dedicare la vittoria a mia moglie e a nostra figlia. Sono contento di aver ripetuto l’impresa di mio padre”.

In gara

1 Hamilton, 2 Rosberg, 3 Vettel, 4 Verstappen, 5 Ricciardo, 6 Raikkonen, 7 Hulknberg, 8 Perez, 9 Massa, 10 Alonso, 11 Grosjean, 12 Gutierrez, 13 Ocon (+1 giro), 14 Wehrlein (+1 giro), 15 Ericsson (+1 giro). Out Sainz, Massa, Button, Kvyat, Palmer, Magnussen.

Classifica piloti

1 ROSBERG 385 punti, 2 Hamilton 380, 3 Ricciardo 256, 4 Vettel 212, 5 Verstappen 204, 6 Raikkonen 186, 7 Perez 101, 8 Bottas 85, 9 Hulkenberg 72, 10 Alonso 54, 11 Massa 53, 12 Sainz 46, 13 Grosjean 29, 14 Kvyat 25, 15 Button 21, 16 Magnussen 7, 17 Nasr 2, 18 Wehrlein 1, Palmer 1, Vandoorne 1.

Classifica costruttori

1 MERCEDES 765 punti, 2 Red Bull 468, 3 Ferrari 398, 4 Force India 173, 5 Williams 138, 6 McLaren 76, 7 Toro Rosso 63,  8 Haas 29, 9 Renault 8, 9 Sauber 2, Manor 1.

mercedes-campione

NICO ROSBERG É CAMPIONE DEL MONDO IN FORMULA UNO

Nico Rosberg è il nuovo campione del mondo in Formula Uno. Il Tedesco della Mercedes si è laureato campione dopo aver ottenuto 9 vittorie in stagione su 21 Gp disputati. Dopo aver lottato per il titolo nella stagione scorsa, Rosberg, è riuscito a mettere le mani sulla corona iridata a seguito ad una stagione magistrale. Il mondiale arriva dopo 9 vittorie ottenute nei Gp di Australia, Bahrain, Cina, Russia, Europa, Belgio, Italia, Singapore, Giappone, cinque 2º posti in Ungheria, Usa, Messico, Brasile, e Abu Dhabi, due 3º posti in Gran Bretagna e Giappone, due 4º posti in Austria e Germania, 5º in Canada, 7º a Monaco, e ritirato in Spagna. A 32 anni Nico Rosberg conquista il mondiale di Formula uno, così come fece il padre Keke Rosberg nel 1982 a bordo di una Williams. Ripercorriamo la carriera del Tedesco della Mercedes.

Nico Rosberg nasce a Wiesbaden (Germania) il 27 giugno 1985. A 11 anni sale per la prima volta sui kart. Nel 2002 debutta nel campionato Tedesco di Formula BMW trionfando in 9 gare su 20 disputate: 4 vittorie sul tracciato di Hockenhering, 1 vittoria a Zolder, 2 vittorie a Norisring, 3 vittorie Zandvoort. Nel 2002 approda alla GP2 nel team ART Grand Prix dove vince il campionato al termine della stagione. Nel 2006 arriva in Formula uno ingaggiato dalla Williams. Il debutto nel Circus della Formula uno, avviene nel Gp del Bahrain, dove Rosberg, si mette subito in luce conquistando la 7.ma posizione al traguardo, dopo essere scivolato in ultima posizione al via in seguito ad un contatto. Nella stessa gara ottiene il giro più veloce diventando il pilota più giovane ad ottenere questo primato. La poca competitività della Williams però, non consente a Rosberg di crescere. Riesce a mettersi nuovamente in gioco nel Gp di Europa, dove partito in ultima posizione per aver sostituito il motore, giunge al traguardo nuovamente in 7.ma posizione. La stagione si conclude senza altre emozioni. Nel 2007 viene confermato dalla Williams, ma a parte il 5º posto nel Gp di Monaco, la stagione si conclude con pochi altri piazzamenti in zona punti.

Primo Podio in carriera – Nel 2008 il Tedesco della Williams sale per la prima volta sul gradino più basso del podio nel primo Gp della stagione, disputato a Melbourne sul circuito di Albert Park. Ancora a podio nel Gp di Singapore dove Rosberg termina la gara in seconda posizione alle spalle di Alonso.

Nel 2009 la Williams si presenta con importanti aggiornamenti sulla vettura, che consentono a Rosberg di raggiungere la zona punti per 8 Gp consecutivi. A Singapore lotta con Hamilton per la prima vittoria in carriera, ma l’errore commesso in uscita dalla corsia box – superamento della linea bianca – determina una penalità in gara che di fatto, lo estromette dalla zona punti.

La Mercedes nel 2010 – Dopo quattro stagioni in Williams, nel 2010 Rosberg approda alla Mercedes, che rileva la Brawn Gp. Al suo fianco un mito della Formula uno, quel Michael Schumacher che rientra nel circus dopo aver lasciato la Ferrari al termine della stagione nel 2006. Rosberg si dimostra più veloce di Schumacher soprattutto in qualifica, ma la poca competitività della sua monoposto non gli consente di lottare per le posizioni di vertice. Il bilancio di fine stagione è comunque positivo con il 3º posto conquistato nel Gp di Malesia, Cina, e Gran Bretagna, oltre che il 4º posto nel Gp di Abu Dhabi.

Nel 2011 Rosberg viene confermato dalla Mercedes, ma la vettura è tutt’altro che competitiva. I migliori piazzamenti arrivano con il 5º posto ottenuto in Cina e Turchia.

La prima vittoria – Nel 2012 arriva la prima vittoria in Formula 1. Nonostante una vettura poco competitiva, Rosberg trionfa nel Gp della Cina dopo aver ottenuto la pole position nelle qualifiche. Il Tedesco sale sul podio in 2º posizione anche nel Gp di Monaco. Il resto della stagione si rivela poco entusiasmante a causa di incidenti e problemi tecnici della vettura.

Nel 2013 Rosberg diventa il compagno di squadra di Lewis Hamilton, campione del mondo nel 2008. La vettura è competitiva e Rosberg riesce a centrare la seconda vittoria in carriera nel Gp di Montecarlo, e la terza nel Gp di Silverstone, agevolata dalla foratura di Hamilton, e da un guasto sulla Red Bull di Vettel. Durante la stagione Rosberg ottiene anche il 4º posto nei Gp di Malesia, Bahrain, e Spagna, e il 5º posto nel Gp del Canada.

Nel 2014 la Mercedes si presenta nel mondiale come la vettura da battere dopo 4 mondiali consecutivi di marca Red Bull. Rosberg centra la sua quarta vittoria in carriera nel Gp di Australi, prima prova del mondiale. In seguito Rosberg ottiene il 2º posto nei Gp di Malesia, Bahrain, Cina, Spagna. Torna alla vittoria nel Gp di Monaco. Successivamente si classifica 2º in Canada, 1º in Austria e Germania – in mezzo il ritiro in Gran Bretagna -, 4º in Ungheria, 2º in Belgio e Italia, ritirato a Singapore, 2º in Giappone, Russia, Usa. Ritorna alla vittoria nel Gp del Brasile, prima di chiudere la stagione al 14º posto ad Abu Dhabi. Termina la stagione con 317 punti contro i 384 di Hamilton che si laurea campione del mondo.

Nel 2015 la Mercedes è ancora la vettura più competitiva. Nel primo Gp stagionale, Hamilton conquista la vittoria davanti a Rosberg. Il Tedesco sale sul podio anche nelle tre gare successive, 3º in Malesia, 2º in Cina, 3º in Bahrain. Arrivano 3 vittore nelle successiva quattro gare, 1º in Spagna, Monaco, e Austria, e 2º in Canada. Grazie a questi risultati, Rosberg riduce a 10 punti il distacco in classifica da Hamilton. L’Inglese rivince in Gran Bretagna mentre Rosberg giunge al 2º posto. In Ungheria Hamilton non va oltre il 6º posto al traguardo, ma il Tedesco non sfrutta l’occasione arrivando in 8º posizione. Nelle gare successive, Hamilton ottiene 5 vittorie nei Gp di Belgio, Italia, Giappone, Russia, e Usa, tre 2º posti in Messico, Brasile, e Abu Dhabi, ritirato a Singapore. Rosberg tre vittorie nei Gp di Messico, Brasile, e Abu Dhabi, 2º in Belgio, Giappone, e Usa, 4º a Singapore, al 17º posto in Italia, e ritirato nel Gp di Russia. Con questi risultati, Rosberg riesce a scavalcare Vettel al secondo posto nella classifica mondiale, ma non il compagno di squadra Hamilton che bissa il successo iridato della stagione precedente con 381 punti contro i 322 di Rosberg.

Nel 2016 diventa il primo pilota Tedesco a conquistare il titolo iridato a bordo di una monoposto Tedesca. I punti ottenuti in stagione sono 385 contro i 380 di Hamilton

 
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Siviglia toglie e dà...gli ottavi

Post n°1190 pubblicato il 23 Novembre 2016 da massimo.maneggio
 

Bonucci, il neo barbiere di SivigliaSiviglia toglie, Siviglia dà: l’affermazione - prima di un molto verosimile pronostico - fatta dal versatile neo direttore (da alcuni mesi) di JTv, per intenderci il “mitico” Claudio Zuliani, alla fine ci prende. Eccome se ci prende…

E se Siviglia ci aveva tolto (a dicembre 2015) il “pass” per il primo posto in quel girone Champions ai danni del Manchester City sebbene battuto due volte, obbligandoci ad un ottavo quasi proibitivo con il Bayern Monaco (che sappiamo com’è andato), stavolta, invece, ci ridà il maltolto forse proprio a scapito degli andalusi.

E pur non volendo essere per forza di cose critici ma perplessi al punto giusto una verità la dobbiamo dire: l'anno scorso Sergio Rico ha fatto gli “straordinari” specie su Morata e Sturaro, quest'anno forse abbiamo giocato peggio e segnato 3 gol. La novità: un'inversione di tendenza e di "fortuna" rispetto alle “solite” Champions bianconere … sarà un segnale, mah chissà!  

FORMAZIONE OBBLIGATA: partendo dal presupposto che chi ha giocato è sceso in campo “per” la JUVENTUS, la formazione di ieri sera al «Ramón Sánchez-Pizjuán» è stata obbligata ma non per questo così rabberciata. Certo, assenze del calibro di Higuain, Dybala, Barzagli, Benatia e Pjaca non sono di poco conto, ma – ripetiamo – chi è stato schierato dall’inizio è andato in campo con la consapevolezza di voler far bene. Poi ci sono le attenuanti, il modo di come s’è messa la partita, l’aver giocato (ed alla fine vinto) su un terreno di gioco che tutto sembrava tranne che un panno di velluto verde sul quale sfoderare colpi da biliardo. Sinceramente è sembrato un campo di patate pieno di buche e sabbia, annacquato ad arte prima della gara... al quale loro certamente erano più abituati di noi. Il loro vantaggio è stato anche fortunoso considerato che Buffon era coperto e che quel tiro al volo del difensore argentino se lo tira altre 100 volte 99 lo manda fuori. Detto questo, si può migliorare ma intanto “accontentiamoci” del terzo ottavo consecutivo conquistato in altrettante stagioni con al timone Max Allegri, il che – scusate – non è poco…  

EPISODI DETERMINANTI: a quel punto – dopo lo 0-1 – la JUVENTUS ha patito un po’, ma era chiaro come il sole che gli episodi (come il loro vantaggio) avrebbero potuto fare la differenza. E così è stato a cominciare dall’espulsione (sacrosanta) di quel Franco Vasquez troppo irruento per essere vero. Da lì in poi la gara ha preso un’altra piega e – terreno di gioco a parte – si sarebbe potuta raddrizzare prima giocando con meno fronzoli. D’altro canto, però, la JUVENTUS è una squadra tecnica e giocatori come Dani Alves, Cuadrado e lo stesso Pjanic hanno bisogno di tappeti erbosi eccellenti e non di quel terreno.  È altrettanto vero, però, che troppi “leziosismi” non servono e se Cuadrado – tutto sommato – è stato discreto, altri sono da rivedere. Uno su tutti il forse un po' troppo pantofolaio Pjanic del quale forse ha fatto meglio come impegno in 11' (recupero compreso) il “classe 2000” Moise Kean. Ma non vuole essere una colpa, solo la constatazione che deve abituarsi a capire che ora gioca nella JUVENTUS non altrove…

LEO “nuovo” BARBIERE DI SIVIGLIA: al 90’ e oltre si può affermare - senza timore di essere smentiti - che Leo Bonucci è il nuovo barbiere di Siviglia. La gara la vince lui con il suo immenso e determinante "cuor di Leone", la vince l’esperienza di Marchisio, la vince la duttilità di Alex Sandro e, infine, anche la caparbietà di Mandzukic sebbene il croato abbia toccato pochi palloni. La vincono anche i “sette” italiani schierati nel finale di partita con Sturaro, Chiellini ed il giovanottone nato in Italia, Kean, che vanno a dar manforte a Buffon, Rugani, Bonucci e Marchisio. E con i tempi che corrono, dove tutti parlano soltanto di stranieri, questo può essere un altro piccolo merito di questa JUVENTUS!!!

ARBITRO CLATTENBURG: con somma meraviglia stamattina abbiamo sentito parlare di “arbitro” Pro-Juve. Bene, chi dice questo, a cominciare da qualche fogliaccio nostrano è in malafede: o c’è o ci fa. Il fischietto anglosassone, infatti, la JUVENTUS se l’era ritrovato davanti due volte: ad aprile 2013, quarti di finale a Monaco contro il Bayern persi 0-2 con mancata espulsione di Ribery, secondo gol tedesco forse in offside, qualche decisione non proprio azzeccata; ad aprile 2014, allo Stadium, 0-0 contro il Benfica nella semifinale che ci precluse la qualificazione alla finale di Europa League, prevista proprio a Torino, con un codazzo di polemiche. È la prima volta, quindi, che con questo direttore di gara vince, ottiene un penalty a favore ed ha un’espulsione avversaria nello stesso match. L’espulsione per doppio giallo non si può contestare… ed il rigore su Bonucci è “identico” come fallo a quello che Leo fece in Francia contro il Lione anche lì punito con il tiro dagli undici metri. Allora dove sta il “Pro-Juve”? Forse nelle menti contorte di qualcuno che ama solo togliersi sassolini dalle scarpe!!!     

CAMMINO CHAMPIONS: 11 punti su 15 in 5 gare sono un bel bottino. La JUVENTUS è prima e con una vittoria con la Dinamo Zagabria tale resterà. Resta da puntualizzare che sebbene i due pari in casa (0-0 ed 1-1) con appena 1 gol realizzato (peraltro su rigore), la JUVENTUS ha ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions con 3 vittorie in trasferta (8 gol fatti ed 1 subìto). A memoria – e senza consultare almanacchi di sorta – crediamo che la cosa non sia mai accaduta almeno per la JUVENTUS da quando esiste la CHAMPIONS LEAGUE. Si dirà: il gioco non è stato all’altezza. Intanto, prendiamoci questo risultato che insieme al primo posto in Campionato rappresentano un bel viatico per il proseguimento della stagione. Se a febbraio-marzo - come dice spesso Allegri - sarà un'altra squadra allora ne vedremo delle belle...

RITORNO AL CAMPIONATO: archiviata la qualificazione europea a cui manca solo la “ciliegina sulla torta” del primo posto per la quale se ne riparlerà il 7 dicembre allo Stadium, la JUVENTUS si rituffa in Campionato dove finora ha conquistato 33 dei 39 punti a disposizione. Si ripartirà dall’ostica trasferta di Marassi, ore 15 di domenica 27 contro il Genoa, sperando di recuperare qualche acciaccato. Poi, il 3 dicembre – ore 20,45 – allo Stadium ci sarà la gara con l’Atalanta annunciata già dai media più avvezzi a fare voli pindarici come “la sfida” visto il ruolino della squadra bergamasca. Poi, dopo la notte Champions, il derby col Toro alle 15 di domenica 11 all’Olimpico prima di affrontare in anticipo la Roma, sabato 17 dicembre ore 20,45, allo Stadium e volare quindi a Doha per la SuperCoppa del 23 dicembre …   

PENSIERINO FINALE: non possiamo che dedicarlo ai soliti sapientoni. Ormai, qualsiasi cosa di negativo che accade alle altre è colpa della JUVENTUS. Anche se – ad esempio – la Roma perde e Bergamo, dove la JUVENTUS magari ha vinto nelle ultime stagioni. Così, si passa dalle classifiche virtuali a quelle dei primi tempi, da quella del bel gioco a tutta una serie di nefandezze giusto per far capire che ci sono anche le altre. Tale Tv “sponsorizza” quella squadra, tal altra un’altra e via dicendo. A noi ci basta e avanza JTv, ma non per fare un elogio sperticato alla redazione ed ai suoi collaboratori né tanto meno per enfatizzare, ma soltanto per dire che gli altri dovrebbero prendere esempio dalla loro grande signorilità e dalla correttezza verso le altre squadre, cosa che “altri” canali non fanno. Provare per credere.  Alla prossima e…   

«FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!!»

Alessandro Amodio

 
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in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Post n°1189 pubblicato il 23 Novembre 2016 da massimo.maneggio

Rende, 23 novembre 2016

 

comunicato stampa    

“L’AMORE RUBATO”

INVITO AL CINEMA DALLA BCC MEDIOCRATI

in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne

 

La BCC Mediocrati partecipa alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il prossimo 25 novembre, la Banca sostiene il concerto della Orchestra Italiana Arpe presso il TAU Teatro Auditorium Unical, con inizio alle ore 20,30.

 

La Banca, inoltre, invita la cittadinanza alla proiezione del film “L’amore rubato” – con ingresso gratuito alle ore 20,00 di martedì 29 novembre – in programma presso la sala cinematografica Citrigno di Cosenza.

La pellicola, tratta dai racconti di Dacia Maraini, è stata prodotta dal Credito Cooperativo - tramite ICCREA Banca - e da RAI Cinema con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali.

Il film intreccia le storie di 5 donne diverse tra loro, per età ed estrazione sociale, ma accomunate dall’esperienza di un amore violento, morboso, che fa male. Storie ispirate a reali fatti di cronaca, che affondano nel quotidiano e che si intrecciano per dare vita ad un unico grande affresco.

In Italia sono oltre 6 milioni le donne che almeno una volta sono state vittime di violenza di genere. Un numero abnorme che deve scuotere le comunità e rompere il silenzio. C’è da prendere coscienza, innanzitutto, che la violenza di genere è difficile da affrontare perché è muta, spesso nascosta dietro un’apparente normalità.

La violenza sulle donne è ancora un tabù che deve essere rimosso.

 

“L’amore rubato”

Regia di Iris Braschi; con Stefania Rocca, Elena Sofia Ricci, Gabriella Pession, Elisabetta Mirra, Chiara Mastalli, Alessandro Preziosi, Francesco Montanari, Emilio Solfrizzi, Antonio Catania e Antonello Fassari.

Martedì 29 novembre 2016 – ore 20,00

Cinema Citrigno – Cosenza

Ingresso gratuito

 

 

 
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Crotone-Torino 0-2

Post n°1188 pubblicato il 20 Novembre 2016 da massimo.maneggio
 
Tag: Serie A

  • di Massimiliano Aquino

Torna in campo il Crotone dopo la sosta per le Nazionali. Nella tredicesima giornata di campionato, i Pitagorici affrontano allo Scida il lanciatissimo Torino di Mihajlovic. Durante la pausa per le Nazionali, mister Nicola ha svolto delle sedute personalizzate con i singoli giocatori per migliorare le azioni da uno contro uno, e due contro due nei novanta minuti di gioco. Contro il Torino, Nicola cerca la seconda vittoria in campionato contro la sue ex squadra, che proprio 10 anni fa, riconquistò la Serie A grazie anche ad una sua rete nei play off contro il Mantova: "Quello era un gruppo unico, ma per determinazione rivedo lo stesso furore nei miei giocatori. Dobbiamo proseguire nella nostra crescita. Nell'ultimo periodo abbiamo espresso buone qualità anche contro l'Inter. Dovremo evitare soprattutto le disattenzioni". Brutte notizie giungono dall'infermeria per il difensore Claiton, che a causa di un trauma distorsivo collaterale al ginocchio destro, resterà fermo un mese. Da valutare anche i tempi di recupero dell'attaccante Nalini che ha rimediato un'elongazione del flessore sinistro.

 

Primo tempo - Inizia con il Crotone il primo tempo della partita. La prima azione dei Calabresi arriva con Palladino che in verticale prova a servire Falcinelli, ma la difesa granata respinge l'azione. I padroni di casa provano ad imporsi sugli avversari, e al 5' di gioco si portano al tiro con Capezzi. Dopo 9' il Torino prova a rispondere con Iago Falque che dal limite dell'area prova ad impensierire il portiere rossoblu. I Calabresi dinuovo pericolosi all'11' con Barberis che dai 30 metri prova a sorprendere Hart che si salva in angolo. Il Torino guadagna metri sul campo e il Crotone inizia a soffrire le azioni degli undici di Mihajlovic. Il Crotone riesce a ripartire al 27' con una ripartenza di Rosi che dal fondo crossa in area per trotta, ma l'attaccante manda la palla fuori dallo specchio. Alla mezz'ora di gioco il portiere Hart regala la palla a Trotta, ma l'attaccante non riesce a concludere a rete. I Pitagorici prendono le misure al Torino e con insistenza si poertano in area avversaria. Al 34' Falcinelli dalla destra crossa in area per Trotta, ma Rossettini si oppone con il corpo alla conclusione dell'attaccante. Il Torino si rivede in attacco al 37' sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma Palladino respinge la conclusione di Benassi. Il Crotone riparte in contropiede e al 38' con Rosi che di prima intenzione, serve Trotta per la corrente Palladino, ma l'attaccante non riesce a trovare la porta. Al 43' di gioco Belotti riceve un cross in area e lascia partire un tiro deviato in angolo da Ferrari. Si conclude sul risultato di parità la prima frazione di gioco.

 

Secondo tempo - Riprende con il Torino in avanti il secondo tempo della partita. Ljajic serve Baselli che dal limite dell'area calcia verso la porta difesa da Cordaz. I Calabresi provano a spingere come nel finale di primo, ma la retroguardia dei Granata respinge bene le azioni offensive. Al 49' Iago Falque serve un cross a Baselli che vede respingersi la conclusione da Ferrari.  Crotone in avanti al 66' con Palladino che calcia dalla distanza verso la porta di Hart. Il Torino risponde con Ljajic che su calcio di punizione va vicino al gol del vantaggio. I padroni di casa vicini al gol al 73' con il neo entrato Simy, che ben servito da Palladino, batte di testa ma la sua conclusione viene deviato dalla respinta di Rossettini. Al 79' sugli sviluppi di una ripartenza, il Crotone potrebbe portarsi in area avversaria, ma Capezzi non trova il passaggio vincente per Falcinelli. Nel finale di partita, il Torino si porta in vantaggio a 10' dal termine, con  Ljaijc che trova il passaggio vincente per Belotti, che a tu per tu con Cordaz, mette in fondo alla rete il gol del vantaggio. Gli undici di Nicola provano a reagire, ma il Torino rallenta la manovra di gioco con il possesso palla. Proteste dei Calabresi all' 84' per un fallo subito in area da Falcinelli e non fischiato dal direttore di gara. Il Torino trova il gol del raddoppio all' 89' ancora con Belotti che di potenza batte a rete il passaggio vincente di Boyè. Al 93' Hart nega il gol della bandiera a Falcinelli con un doppio intervento. Dopo 3' di recupero termina la sfida tra Crotone e Torino. Per i Calabresi un'altra sconfitta maturata nei minuti finali. Proteste in occasione del primo gol per un presunto fuorigioco di Belotti.

 

Crotone - Torino tabellini

 

Precedenti - Crotone e Torino si sono affrontati 12 volte in serie B. Il bilancio dei Calabresi è di 3 vittorie, 5 pareggi, 4 sconfitte.

 

Statistiche - La squadra Calabrese dopo 13 giornate di campionato, ha ottenuto 1 vittoria, 2 pareggi, 10 sconfitte. Il bilancio delle reti è di 10 gol segnati e 24 subiti. I Pitagorici in 10 occasioni sono andati in gol con Falcinelli (3 reti), Palladino, Rosi, Sampirisi, Simy, Stoian, Trotta (2).

 

Crotone: Cordaz, Rosi, Ceccherini, Ferrari, Mesbah, Rohden (81' Stoian), Capezzi, Barberis (92' Crisetig), Trotta (70' Simy),  Falcinelli, Palladino. All. Nicola.

 

A disposizione: 5 Festa, 95 Cojocaru, 23 Dussenne, 21 Cuomo, 31 Sampirisi, 77 Fazzi, 87 Martella, 24 Tonev.

 

Torino: Hart,  Zappacosta, Rossettini, Castan, Benassi (78' Boyè), Barreca, Moretti, Valdifiori, Baselli (72' Obi), Iago Falque (57' Martinez), Ljajic, Belotti. All. Mihajlovic.

 

A disposizione: 1 Padelli, 90 Cucchietti, 93 Ajeti, 23 Barreca, 29 De Silvestri, 5 Bovo, 25 Lukic, 6 Acquah, 11 Maxi Lopez.

 

Direttore di gara Celi di Bari

Stadio Ezio Scida Crotone

Marcatori: 81' 89' Belotti (T)

Ammoniti: Palladino (C) Martinez (T)

 
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Il futuro dei giovani d'Europa è oggi

Post n°1187 pubblicato il 16 Novembre 2016 da massimo.maneggio

--- comunicato stampa ---

 

--- comunicato stampa ---

 

La sala stampa dell’Università della Calabria, nell’ambito della “European youth play action day”, ha ospitato gli eventi organizzati dai giovani del Partito Socialista Europeo che, con il sostegno economico del parlamento europeo, hanno dato spunti e motivazioni necessari per aprirsi in chiave futura all’Europa, non facendo mancare i workshop e i flash mob. Un evento unico in Italia per sottolineare così l’importanza delle politiche europee, dibattute dai membri del Pes con competenza e voglia di fare, promuovendo delle politiche più incisive che possano superare le tante limitazioni viste negli ultimi anni dagli stati membri. 

La campagna di diffusione del quadriennio 2016-2020 si concentra sulle tematiche introdotte dall’ambasciatrice Pes Youth Italia, Francesca D’Ambra, ovvero: cultura, lavoro, istruzione e infanzia. Come ben argomentato dalla stessa D’Ambra, nelle fasi iniziali della conferenza stampa, puntare sulla cultura è necessario per diventare il motore trainante del sociale e della solidarietà, con giovani abili a sviluppare idee indipendenti. Proprio in questa direzione va la proposta dell’assegno per la cultura europea, ovvero un bonus da destinare agli under 30 per l’acquisto di servizi culturali. Sul lavoro, invece, per i socialisti bisogna implementare il programma “Garanzia Giovani”, rendendolo un punto di riferimento più sicuro in Europa, con un processo che parta già al termine dei propri percorsi scolastici. Sul lato dell’istruzione l’attenzione è focalizzata sull’Erasmus, valido strumento per apportare valori positivi e da allargare, oltre al settore universitario, anche ai ragazzi delle varie scuole superiori, in modo da aumentare il bagaglio culturale. L’infanzia è un altro punto analizzato nel dettaglio, come garanzia essenziale per i bambini, in tutti gli stati membri, nel ricevere l’assistenza sanitaria gratuita, un’istruzione adeguata, nonché alloggi di primo livello e un corretto approccio all’alimentazione. 

Oltre a Francesca D’Ambra, numerosi sono stati gli interventi in sala stampa, partendo da Michele Leonetti, senatore accademico dell’Unical, che ha ribadito come all’interno dei partiti si possa fare buona politica, per altro dimostrato nello stesso ateneo stando a contatto con i numerosi ragazzi. Mattia Caruso, responsabile dell’associazione universitaria “S.U.D.” ha ricordato come un’Europa unita possa essere la base per aiutare i giovani, rimarcando anche per l’Unical la valenza del ruolo della politica, che sta crescendo in maniera ottimale, grazie all’impegno di ragazzi che fanno sperare in una miglior classe dirigente per il futuro. Teresa Groccia, referente degli attivisti Pse Calabria, ha invece concentrato il suo focus su un piano giovanile europeo che possa dare opportunità concrete ai giovani, dando nozioni di civiltà spesso dimenticate in Italia. Per il segretario provinciale di Vibo Valentia, Gian Maria Lebrino, la manifestazione svolta all’Unical è stata importante per dimostrare come è un dovere, oltre che un piacere, parlare ai giovani per poter scegliere in prima persona, in modo da proteggersi dagli eventuali errori altrui. La discussione è poi proseguita con interventi di studenti, docenti universitari e dei vari coordinatori socialisti, nell’ambito di un confronto europeo in tutti i sensi, con civiltà, passione e voglia di fare.

 
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Gp Brasile, vince Hamilton

Post n°1186 pubblicato il 13 Novembre 2016 da massimo.maneggio
 

* di Massimiliano Aquino

In un Gp caratterizzato dalla pioggia, la Mercedes di Hamilton - primo successo in Brasile per l'Inglese - trionfa nel Gp di Interlagos davanti al compagno di squadra Rosberg, e alla Red Bull di Verstappen, dopo una gara iniziata dietro la safety, e sospesa al 21º giro a causa dello spaventoso incidente di Raikkonen che in pieno rettilineo, ha perso il controllo della sua monoposto con le altre vetture che sopraggiungevano ad oltre 250kmh. Bandiera rossa nuovamente al 28º giro per le avverse condizioni meteo. Si riparte dietro la safety car che rienta al 32º giro. Alla ripartenza del Gp, Verstappen riesce a superare Rosberg e a piazzarsi in mezzo ai due piloti in lotta per il mondiale, ma la scelta di montare le gomme intermedie, rimanda nelle retrovie il pilota della Red Bull che riesce comunque a rimonatre fino al podio al termine del Gp. L'incidente dell'idolo di casa Felipe Massa al 48º giro, rimanda nuovamente in pista la safety car che rimescola le carte, e annulla il vantaggio di Hamilton su Rosberg. Il Gp riparte al 56º giro con Rosberg che via radio opterebbe per la sospensione della gara. Il tracciato inizia a defluire l'acqua e la direzione gara lascia proseguire il Gp. Si arriva al limite delle 2 ore di gara previste dal regolamento, ma Lewis Hamilton, riesce a tagliare il targuardo con i 71 giri previsti. La Ferrari chiude un altro weekend deludente con Vettel al 5º posto. Per la Mercedes arriva la vittoria numero 58 in 50 Gp disputati in tre anni, ovvero, da quando sono stati introdotti i motori V8. Rinviata all'ultimo Gp di Abu Dhabi, l'assegnazione del titolo mondiale. I piloti Mercedes si presenteranno all'ultimo Gp con 9 vittorie ciascuno. Durante la stagione, Rosberg ha ottenuto 9 vittorie nei Gp Australia, Bahrain, Cina, Russia, Europa, Belgio, Italia, Singapore, Giappone, tre 2º posto in Ungheria, Usa, Messico, e Brsile, due 3º posto in Gran Bretagna e Giappone, due 4º posto in Austria e Germania, 5º in Canada, 7º a Monaco, e ritirato in Spagna. Lewis Hamilton invece, vanta 9 vittorie nei Gp di Monaco, Canada, Austria, Gran Bretagna, Ungheria, Germania, Usa, Messico, e Brasile, tre 2º posto in Australia, Russia, Italia, quattro 3º posto in Bahrain, Belgio, Singapore, Giappone, 5º in Europa, 7º in Cina, e ritirato in Spagna e Malesia. A Nico Rosberg, basterà salire sul podio ad Abu Dhabi in caso di vittoria di Hamilton, per laurearsi campione del mondo.

 

Il weekend di Interlagos

 

In qualifica Lewis Hamilton raggiunge la pole numero 60 in carriera. Il pilota Inglese durante la stagione, ha ottenuto 11 pole su 20 qualifiche disputate. Un dominio imbrazzante quello della Mercedes, se si considerano anche le 8 pole position ottenute da Nico Rosberg. Buona la prestazione delle rosse di Maranello che conquistano la 3º posizione con Raikkonen, e la 5º con Vettel. Qualifiche deludenti per l'idolo di casa Felipe Massa - prossimo al ritiro - che non riesce ad andare oltre il 13º tempo.

 

1 L. Hamilton 1'10"736 2 N. Rosberg

 

3 K. Raikkonen 1'11"404 4 M. Verstappen

 

5 S. Vettel 1'11"495 6 D. Ricciardo

 

7 N. Hulknberg 8 R. Grosjean

 

9 S. Perez 10 F. Alonso

 

11 V. Bottas 12 E. Gutierrez

 

13 F. Massa 14 D. Kvyat

 

15 C. Sainz 16 J. Palmer

 

17 J. Button 18 K. Magnussen

 

19 P. Whrlein 20 E. Ocon

 

21 M. Ericsson 22 F. Nasr

 

In gara

 

Partenza - Si parte con 10' di ritardo dietro la safety car a causa della pioggia. Le vetture in pista con le full wet. Grosjean a muro nel giro di ricognizione.

 

2º giro – Hamilton, Vettel, Verstappen, e  Ricciardo, si lamentano via radio per le avverse condizioni meteo.

 

5º giro – Magnussen e Ricciardo via radio dicono che si potrebbe iniziare a gareggiare.

 

7º giro – rientra la safety car. Verstappen attacca subito Raikkonen e si prende la terza posizone. Magnussen ai box per montare gomma intermedia.

 

8º giro – Hamilton porta a 2" il vantaggio su Rosberg.

 

9º giro – Verstappen riduce il distacco da Rosberg. La Red Bull sembra poter essere in grado di infastidire la Mercedes. Ai box per montare gomma intermedia Button, Bottas, Alonso, e Massa.

 

11º giro –  Testacoda di Vettel che riesce a guadagnare i box per montare le gomme intermedie.

 

13º giro – 1 Hamilton, 2 Rosberg, 3 Verstappen, 4 Raikkonen, 5 Ricciardo, 6 Hulknberg, 7 Perez, 8 Sainz, 9 Nasr, 10 Ocon nelle prime dieci posizioni. Incidente nella corsia box per Ericsson che costringe i commissari a chiudere momentaneamente la pit lane. Safety car in pista. Verstappen e Ricciardo approfittano della safety car in pista per il cambio gomme ma potrebbero subire sanzioni.

 

21º giro – Rientra la safety car. Btivido per Raikkonen che finisce in testacoda in pieno rettilineo. Bandiera rossa. La classifica: 1 Hamilton, 2 Rosberg, 3 Verstappen, 4 Hulknberg, 5 Perez, 6 Sainz, 7 Nasr, 8 Ricciardo, 9 Ocon, 10 Whrlein, 11 Alonso, 12 Bottas, 13 Magnussen, 14 Button, 15 Vettel, 16 Massa, 17 Gutierrez, 18 Kvyat, 19 Palmer.

 

Durante lo stop del Gp arriva la penalità di 5" per Ricciardo il cambio gomme durante la chiusura della pit lane, e 5" di penalità a Massa per il sorpasso ai danni di Gutierrez in regime di safety car. Graziato Verstappen che di pochi secondi era riuscito ad evitare la chiusura della pit lane.

 

18:10 la Direzione gara comunica la ripartenza del Gp alle 18:20 dietro la safety. Vetture obbligate a montare le full wet.

 

24º giro – 1 Hamilton, 2 Rosberg, 3 Verstappen, 4 Perez, 5 Sainz, 6 Nasr, 7 Ricciardo, 8 Ocon, 9 Wehrlein, 10 Alonso.

 

28º giro – Ancora bandiera rossa per la pioggia.

 

Si riparte alle 19:02 dietro la safety car.

 

32º giro – Riprende la gara con Verstappen che supea subito Rosberg che vede allontanarsi il titolo.

 

34º giro – Miglior tempo per Verstappen che riduce il gap da hamilton. Rosberg perde 1" al giro dalla coppia di testa. Vettel entra nella top ten. Massa e Button ai box per montare gomme intermedie.

 

37º giro – Vettel in 9º posizione.

 

38º giro – Testacoda di Verstappen che riesce a guadagnare la pista ma viene ripreso da Rosberg.

 

40º giro – Verstappen guadagna 2" di vantaggio su Hamilton. Gara in difesa del Tedesco della Mercedes. Ricciardo ai box per il cambio gomme e per la penalità di 5". Gomme intermedie per la Red Bull.

 

43º giro – Pit stop per Verstappen che monta le intermedie. Bagarre tra Vettel e Alonso.

 

46º giro – Le gomme intermedie favoriscono i piloti Red Bull nel confronto con le Mercedes che proseguono con le full wet. Rosberg paga 18" di ritardo da Hamilton.

 

48º giro – Incidente per Massa sul curvone prima del rettilineo e safety car in pista.

 

49º giro – La top ten: 1 Hamilton, 2 Rosberg, 3 Perez, 4 Sainz, 5 Verstappen, 6 Vettel, 7 Nasr, 8 Alonso, 9 Hulknberg, 10 Ricciardo.

 

53º giro – Ricciardo rientra per cambiare le gomme intermedie e montare le full wet.

 

55º giro – Verstappen rientra per montare le gomme full wet.

 

56º giro – Riparte il Gp con Hamilton che allunga subito su Rosberg.

 

60º giro – Duello in casa Red Bull con Verstappen che supera Ricciardo.

 

66º giro – Verstappen supera Hulknberg e si lancia alla rincorsa di Vettel e Perez.

 

71º giro – Hamilton trionfa davanti a Rosberg e Verstappen. Seguono 4 Perez, 5 Vettel, 6 Sainz, 7 Hulknberg, 8 Ricciardo, 9 Nasr, 10 Alonso, 11 Bottas, 12 Ocon, 13 Kvyat, 14 Magnussen, 15 Whrlein, 16 Button. Out Gutierrez, Massa, Palmer, Raikkonen, Ericsson, Grosjean.

 

La classifica piloti

1 Rosberg 367 punti, 2 Hamilton 355, 3 Ricciardo 246, 4 Vettel 197, 5 Verstappen 192,6 Raikkonen 178, 7 Perez 97, 8 Bottas 85, 9 Hulkenberg 66, 10 Alonso 52, 11 Massa 51, 12 Sainz 46, 13 Grosjean 29, 14 Kvyat 25, 15 Button 21, 16 Magnussen 7, 17 Whhrlein 1, Palmer 1, Vandoorne 1.

 

Prossimo appuntamento 27 novembre Gp di Abu Dhabi.

 
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Cosenza-Casertana 1-2

Post n°1185 pubblicato il 07 Novembre 2016 da massimo.maneggio
 

 

 

Il Cosenza riabbraccia il proprio pubblico dopo le due sconfitte rimediate in trasferta contro la Juve Stabia e il Taranto in Coppa Italia. Nelle ultime uscite gli undici di mister Roselli, hanno accusato un'inattesa battuta d'arresto. Il bilancio delle ultime cinque giornate, è di 3 vittorie e 2 sconfitte, che diventano tre se consideriamo l'eliminazione dalla Coppa Italia di Lega Pro subita mercoledì contro il Taranto. In settimana mister Roselli ha fatto il punto sul momento negativo dei lupi: "Il Cosenza è in un momento psicologico difficile. Abbimo perso due partite ma siamo comunque tranquilli. Sarà sicuramente molto complesso trovare giocatori pronti a scendere in campo coi 90' nelle gambe". Per la dodicesima giornata di campionato, il Cosenza affronta davanti ai supporters rossoblu, la Casertana di mister Tedesco, che nelle ultime cinque giornate, ha ottenuto 3 pareggi e 2 sconfitte.

Contro i Campani però, arriva un'altra doccia fredda per i lupi rossoblu. Dopo il vantaggio iniziale di Caccetta, il Cosenza è stato raggiunto e superato nel finale dagli undici di mister Tedesco.

 

Nel primo tempo il Cosenza parte subito forte alla ricerca del gol. Rete che arriva dopo 11' di gioco con Statella ma il direttore di gara annulla per fuorigioco. Passano i minuti è il Cosenza diventa padrone del campo. L' occasioni più nitida da rete, capita al 33' sui piedi di Filippini, che ben servito in area da Baclet, batte di poco sopra la traversa. Sul finire del primo tempo, ancora il Cosenza vicino al gol del vantaggio con un traversone in area avversaria, ma Ranieri e Mungo non riescono a battere a rete il gol del vantaggio.

 

Secondo tempo con gli equilibri ristabiliti in campo. Dopo appena 2' dalla ripresa, il Cosenza potrebbe portarsi in vantaggio con Mungo, ma il terzino dei rossoblu non conclude di prima intenzione, e il portiere Ginestra riesce a salvare la propria porta. Risponde la Casertana al 51' con Carlini che dalla distanza impegna Perina che respinge in angolo. Cosenza più volte vicino al gol. Arriva al 71' il gol che fa esultare il Marulla. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Criaco, Statella salta più in alto di tutti e mette la palla in fondo alla rete. La casertana accusa il colpo, e al 78' rischia di capitolare con Gambino che vede infrangersi sui guantoni di Ginestra la conclusione a rete. Il Cosenza sembra controllare il pallino del gioco, ma nel finale una doccia fredda gela gli spalti del San Vito - Marulla. All' 83' di gioco una punizione magistrale di Ramos Battuta sotto l'incrocio dei pali, consente ai Campani di riagguantere il pareggio. La beffa per i rossoblu arriva nel secondo minuto di recupero. Il portiere Perina commette fallo da rigore e per il direttore di gara non ci sono dubbi sul tiro dal dischetto. Dagli 11 metri Carlini non sbaglia, e regala la vittoria ai Campani. Il Cosenza lascia il campo sotto i fischi dei supporter rossoblu.

 

Cosenza - Casertana tabellini

 

Cosenza: Perina, Corsi, Scalise, Ranieri (65' Criaco), Tedeschi, Meroni, Mungo, Caccetta, Baclet (19' Gambino), Filippini (81' D'Anna), Statella. All. Roselli.

 

A disposizione: 12 Sarraco, 29 Abatematteo, 26 Madrigali, 15 Bilotta, 4 Capece, 10 Cavallaro, 14 Appiah.

 

Casertana: Ginestra, Finizio, Lorenzini, Rajcic (73' Taurino), Corado, Ramos, Matute, D'Alterio, Carriero (77' De Marco), Orlando (72' Giorno), Carlini. All. Tedesco

 

A disposizione: 12 Fontanelli, 22 Anacoura, 3 Pezzella, 10 Giannone, 19 De Filippo, 21 Rainone, 23 Colli, 26 Ciotola.

 

Direttore di gara Balice di Termoli

Assistenti Falco di Bari e Dibenedetto di Barletta

Stadio San Vito Marulla - Cosenza

Marcatori: 71' Caccetta (CS) 83' Ramos (C) 92' Carlini (C)

Ammoniti: Carlini (C) Statella (CS) Perina (CS)

 

 .... Massimiliano Aquino

 

 

 

 
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Inter-Crotone 3-0

Post n°1184 pubblicato il 07 Novembre 2016 da massimo.maneggio
 

— di Massimiliano Aquino

Il Crotone di mister Nicola continua la sua marcia verso la salvezza. I risultati delle ultime sfide contro Fiorentina e Chievo Verona, hanno restituito ai Pitagorici fiducia ed entusiasmo. La crescita della squadra Calabrese, si era vista già nelle partite precedenti. Mancavano solamente i punti in classifica, che puntualmente, sono sopravvenuti in seguito a due partite magistrali dei rossoblu. L’autostima tra i giocatori rossoblu è cresciuta notevolmente, soprattutto, dopo l’esordio casalingo allo stadio Ezio Scida, come ha confermato il ds Giuseppe Ursino ai colleghi di TuttoMercatoWeb: “Ho sempre pensato che le difficoltà in questa prima parte di campionato siano state dettate dalla mancanza del nostro stadio. In pratica, abbiamo sempre giocato in trasferta. Ci è mancato tantissimo il nostro pubblico, ora per fortuna lo abbiamo ritrovato. I nostri tifosi sono importanti, lo hanno dimostrato anche contro il Chievo Verona. Stiamo migliorando, noi crediamo nella salvezza”. Per la dodicesima giornata di campionato, i Pitagorici, sono in trasferta alla scala del calcio, ovvero, allo stadio San Siro contro l’Inter, che proprio in settimana, ha esonerato il suo tecnico Frank de Boer. Una sfida che il Crotone affronta “senza paura” perchè come ha affermato il tecnico Nicola in conferenza stampa “la prima volta a San Siro deve essere indimenticabile”.

Primo tempo – Inizia con l’Inter in pressing il match di San siro. Al 2′ di gioco Candreva batte due volte in area un cross per i compagni, ma la difesa dei Calabresi è attenta sui traversoni. Il Crotone prova ad uscire per non farsi schiacciare, ma è ancora l’Inter con Banega al 7′ ad andare vicino al gol con un preciso rasoterra. I Calabresi escono in contropiede al 12′, ma Trotta spreca malamente l’azione di ripartenza. Al 17′ Palladino prova a rilanciare l’azione dei Calabresi, ma Trotta non porta a termine la triangolazione supportata da Mesbah. Alla mezz’ora pardoni di casa in gol con il tap-in vincente di D’Ambrosio, ma il direttore di gara annulla per fuorigioco. Un intervento decisivo di Cordaz su Miranda in seguito ad un calcio d’angolo, salva i Calabresi dalla rete nerazzurra. Partita magistrale di Mesbah in mezzo al campo, presente sia nelle azioni offensive dei Calabresi, sia nelle azioni di ripiegamento. Sul finire del primo tempo, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Brozovic fa tremare la difesa degli ospiti con un tiro terminato di poco oltre il secondo palo. Termina dopo 2′ di recupero la prima frazione di gioco.

Secondo tempo – Riprende con l’Inter in attacco il secondo tempo della partita. Dopo 2′ dalla ripresa, Murillo hawhatsapp-image-2016-11-06-at-19-54-02-630x315l’occasione per portare in vantaggio la squadra nerazzurra, ma la conclusione di testa finisce oltre lo specchio della porta. Un tiro di Banega dalla distanza al 50′, mette i brividi alla retrogurdia Calabrese. Durante le prime fasi della ripresa, il Crotone subisce il forcing dell’Inter che ci prova con diversi tiri dalla distanza. I Calabresi soffrono anche sui calci d’angolo con Icardi costantemente in area avversaria.  Al 61′ Ceccherini interrompe in area l’iniziativa di Icardi. Al 70′ Candreva calcia in area un tiro-cross deviato in angolo da Cordaz. Il pressing nerazzurro inizia a mandare in confusione la difesa Calabrese. Al 75′ Joao Mario sugli sviluppi di un corner, lascia partire un tiro che termina sopra la traversa. SI sblocca nei minuti finali il risultato di parità. All’83’ di gioco, Icardi lancia un traversone per Perisic che lascia partire un rasoterra che non lascia scampo al portiere dei Calabresi. Nel finale i padroni di casa si portano sul 2 a 0 su calcio di rigore realizzato da Icardi per un fallo in area di Ferrari. Nei minuti di recupero, l’Inter porta sul 3 a 0 il risultato finale con la terza rete segnata ancora da Icardi. Termina dopo 3′ di recupero il match di San Siro.

Inter – Crotone tabellini

Statistiche – L’attaccante dei Calabresi Diego Falcinelli, è stato decisivo per il 50% delle reti – 10 in totale – messe a segno dagli undici rossoblu con due assist e 3 gol.

Inter: 1 Handanovic, 3 D’Ambrosio, 25 Miranda, 13 Ranocchia (20′ Murillo), 21 Santon, 87 Candreva (83′ Jovetic), 6 Joao Mario, 77 Brozovic, 44 Perisic, 19 Banega (64′ Eder), 9 Icardi. All. Vecchi.

A disposizione: 30 Carrizo, 4 Andreolli, 55 Nagatomo, 27 Gnoukouri, 15 Ansaldi, 94 Yao, 8 Palacio, 96 Gabriel B.

Crotone: 1 Cordaz, 22 Rosi, 22 Ceccherini, 13 Ferrari, 15 Mesbah, 6 Rohden (86′ Sampirisi), 28 Capezzi, 18 Barberis (86′ Tonev), 29 Trotta (71′ Crisetig), 11 Falcinelli, 7 Palladino. All. Nicola.

A disposizione: 5 Festa, 95 Cojocaru, 3 Claiton, 23 Dussenne, 28 Capezzi, 77 Fazzi, 87 Martella, 9 Nalini, 99 Simy.

Direttore di gara Guida di Torre Annunziata (sostituito da Calvarese di Teramo)

Stadio San Siro – Milano

Marcatori: 84′ Perisic (I) 88′ Icardi (I) 93′ Icardi (I)

Ammoniti: Ranocchia (I) Mesbah (C) Rosi (C)

 
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