Creato da Truemetalblood il 26/06/2014

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I CAVALIERI DEL METALLO NERO

Post n°56 pubblicato il 22 Aprile 2015 da Truemetalblood

 

Il libro “Venom - Metallo Nero – 1979-1982” racconta la storia dei primi anni dei Venom. La band nasce a Newcastle Upon Tyne, Regno Unito, nel 1979 quando il chitarrista Jeff Dunn decide di riunire la sua vecchia band, i Guillottine, chiamando gli amici Dean Hewitt (basso) e Dave Rutherford (chitarra). Dopo alla band si aggiungono Clive Archer (voce) e Tony Bray (batteria). Nel contempo Dunn decide di cambiare il nome della band in Venom (in inglese veleno), dal suo nome di battaglia nel gruppo di motociclisti di cui faceva parte. Alan Winston rimpiazzò Hewitt al basso e Conrad Lant sostituì Rutherford alla chitarra. A pochi giorni dal loro primo show Winston se ne andò. Dato che il gruppo non riuscì a trovare in tempo un sostituto, Lant abbandonò la seconda chitarra per dedicarsi al basso. I membri della band si diedero degli pseudonimi: Cronos - Conrad Lant (bassista), Mantas - Jeff Dunn (chitarrista), Jesus Christ - Clive Archer (cantante) e Abaddon - Tony Bray (batterista).

La prima parte del libro “Venom - Metallo Nero” parla delle origini dei Venom tramite testimonianze dell'epoca, interviste ai membri della band e a diversi personaggi che hanno visto la band formarsi passo dopo passo. In una seconda parte, l'autore analizza con cura il periodo in cui si inserisce la nascita dei Venom, analizzando oltretutto i testi e le tematiche dei due album “Welcome to Hell” e “Black Metal” presi come riferimento. Andrea Valentini, autore di “VENOM - Metallo Nero - 1979-1982”, li definisce “satanici, incontenibili, malvagi, mitologici, pacchiani, cialtroni, sbruffoni, ruspanti, grezzi, selvaggi e inarrestabili: per molti, Cronos (basso e voce), Abaddon (batteria) e Mantas (chitarra) sono stati tutto questo. Ma hanno soprattutto dato vita a una leggenda, tanto che l’impronta dei loro dischi Welcome To Hell e Black Metal, così come della loro estetica eccessiva a base di cuoio, borchie e catene, è ormai parte integrante del DNA del metal”.

venom

 
 
 

"Specchio, specchio delle mie brame..."

Post n°55 pubblicato il 07 Febbraio 2015 da Truemetalblood

 

I Blind Guardian - una delle power metal band più apprezzate – dopo quattro anni e mezzo hanno presentato il loro nuovo lavoro “Beyond The Red Mirror”. L'album è composto da 10 tracce (più 2 presenti come bonus in edizioni speciali del disco). Nella registrazione dell'album i Blind Guardian hanno collaborato con tre cori (provenienti da Praga, Budapest e Boston) e due orchestre (ognuna composta da 90 musicisti) per rendere il sound ancora più maestoso. La prima canzone "The Ninth Wave" inizia con un coro gregoriano invitandovi ad attraversare il portale verso un altro mondo “...Let us carry on In glory When dark night embraces...”. Il brano seguente “Twilight Of The Gods”  (tra l'altro è l'unico singolo estratto dall'album) è un po' nervoso, aggressivo, proprio come la rabbia degli dei. Dalla “Twilight Of The Gods” alla "Prophecies" - c'erano una volta, tanto tempo fa, il corvo, la tempesta e la profezia... In poche parole, tutti i brani di “Beyond The Red Mirror” hanno la capacità di rimanere subito nella mente però... c'è qualcosa nel sound di questo album che ci fa capire come i Blind Guardian siano pronti ai cambiamenti senza cancellare (ovvio!) la loro personalità.

blind guardian

 
 
 

“Esistono creature particolari, chiamate vampiri. Qualcuno di noi ha prove della loro esistenza”. Bram Stoker, Dracula

Post n°54 pubblicato il 30 Gennaio 2015 da Truemetalblood


Swing Of Death” - una Rock Opera dedicata a famoso conte Vlad III di Valacchia conosciuto anche con il suo nome patronimico: Dracula. Ispirati dalla leggenda di Dracula, il cantante norvegese Jorn Lande ed il chitarrista Trond Holter si sono riuniti per dedicargli un intero album. Le porte del regno dell'oscurità si aprono con la Hands Of Your God”. Il seguente “Wallking On Water” é uno tra i brani più vigorosi dell’album. Le “Swing of Death” e “Masquerade Ball” sono incantevoli nei cambiamenti vocali. La “Swing of Death” - seducente e molto glam, vi invita al ballo con il Principe delle Tenebre. La “Masquerade Ball” si inizia piano con il suono dolce che poi all'improvviso si trasforma in un grido: la voce di Jorn Lande unito con la chitarra di Trond Holter... l'ossessione per il sangue e la fame stanno crescendo... La seguente “Save Me” é un incantevole duetto di Jorn Lande e Lena Fløitmoen Børresen (la bella scoperta di quest'album). La splendida controparte femminile di Lena possiamo sentire anche nei brani “Under the gun”, “Into the dark” e “River of tears”. L’unico pezzo strumentale del disco é “Through Love Through Blood” - molto intenso, impressionante e molto oscuro.

La figura di Dracula il vampiro è rimasta popolare nei secoli, la sua fama ed il suo fascino lo hanno reso immortale davvero. Adesso anche Jorn Lande e Trond Holter con il suo “Swing of Death” fanno parte della sua leggenda.

dracula


 
 
 

I diavoli del symphonic metal

Post n°53 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da Truemetalblood

 

I Diabulus in Musica sono una symphonic metal band spagnola nata nel 2006 a Pamplona. Dopo il debut Secrets nel 2010 ed il concept album The Wanderer nel 2012, il combo giunto il terzo full-length “Argia”. La parola argia significa "luce" o "pulito" in Basco. Il titolo riflette in qualche modo come la band si trova ora. La cantante Zuberoa Aznàrez ed il tastierista Gorka Elso, (protagonista delle sezioni in growl) sono dovuti ricominciare da zero quando gli altri membri hanno lasciato la band.

L’album inizia con un brano davvero potente e molto celtico “Et Resurrexit (Libera Me)” passando al carico di energia “From The Embers”. La canzone “Inner Force” è un classico esempio di symphonic/gothic metal. La successiva “Furia De Libertad” è cantata in spagnolo insieme ad Ailyn Gimenez dei Sirenia. Zuberoa ed Ailyn hanno le voci diverse ma si completano perfettamente tra loro. La traccia più drammatica dell'album è “Encounter At Chronos’ Maze” - il duetto con Thomas Vikstrom dei Therion. La voce di Thomas ha dato alla canzone il tocco da "musica teatrale", quasi da opera. La “Spoilt Vampire” dal sound ricercato e pesante è la canzone più violenta del disco:

...Yes we know you are the best, your triumph is deserved
How can I be so mean? I should feel your disgrace
Always cry, always lie, always hide, this is how you live
And nobody will know what really lies beneath...”

Con il suo nuovo lavoro i Diabulus in Musica ancora una volta hanno dimostrato che sono in grado di creare dei brani senza esagerare con i cori infiniti e le suite noiose da morire.

diabulus in musica

 
 
 

Where the tales begin...

Post n°52 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da Truemetalblood

 

Tales” - così semplicemente si intitola  il secondo album dei Tears Of Martyr, il gruppo symphonic gothic metal spagnolo. Sono passati quattro anni dopo la pubblicazione del loro debutto album “Entrance”. Ascoltare l'album dei Tears Of Martyr è come leggere un libro dei racconti gotici dove si può trovare tutte le storie che fanno gelare il sangue. E' giunta l'ora di aprire quel libro (nel nostro caso – il CD) pieno di racconti horror. Il primo brano “The Scent No. 13” è la storia di un profumiere disperato condannato per tutta la sua vita alla ricerca del misterioso profumo numero tredici per poter mettere in pace la propria anima. In poche parole “The Scent No. 13” è un omaggio a Patrick Suskind e alla sua famosa storia di un assassino “Il profumo”. Dalla storia del profumiere-genio del male passiamo alla legenda antichissima -“Golem” e poi per tutti quelli che adorano le triste storie d'amore (dove le povere sirenette innamorate e abbandonate in solitudine si tagliano la lingua per salvare il loro amore eterno dalla pazzia ecc. ecc.) i Tears Of Martyr hanno preparato la bella e malinconica “Mermaid And Loneliness”. I vampiri, i bambini sperduti, le streghe... e tutto questo accompagnato di un soprano di Berenice Musa insieme al growl oscuro del chitarrista/cantante Miguel Angel Marques. Con il “Tales” i Tears Of Martyr riescono di nuovo ad unire power metal e melodia gotica. Anche se a volte sembra di trovare una certa somiglianza ai Nightwish o ai Cradle Of Filth, “Tales” è un album molto interessante, molto   gotico e teatrale, è un album a cui di  certo non manca la propria creatività.

tears of martir

 
 
 

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