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Danilo Maso Masotti - Il Codice Bologna

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Idelfonso Falcones - La cattedrale del mare

Marco Galli - Una voce tante voci

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Lettera alla lei che verrà

Post n°100 pubblicato il 22 Agosto 2009 da ilMEV
 

 

Ho passato i trenta e mi sto avvicinando ai 35. Ci sto proprio in mezzo.

Faccio il libero professionista e mi piace. Non si guadagna molto in questo periodo ma sono sicuro di poter far bene in futuro.

Non sono mai stato bello ma questo non mi ha impedito di avere una discreta "vita di relazione" con l'altro sesso. Diciamo che come diceva Jerry Calà in un film che mi piace molto: "non sono bello, piaccio". Ho avuto fortune e sfortune. Ho vissuto su un'altalena, credo più o meno come tutti. Non mi sento migliore o peggiore. Sono "normale".

Questo, insieme a tutte le esperienze che ho vissuto, mi hanno permesso di trasformarmi in un uomo. 

Non cercare di cambiarmi. Sono così. Nel bene e nel male. E poi io sono profondamente adattabile... ma lascia che sia io ad accomodarmi sulle tue corde. Cerca di non impormelo. Le imposizioni non le sopporto e, solitamente, ho sempre fatto il contrario di ciò che mi veniva imposto.

Cerco i miei spazi e non sono ancora sicuro di essere fuori del tutto da un tunnel lungo e profondo in cui mi sono cacciato per amore. Se per lo stesso identico motivo saprai starmi vicino, io sono pronto a ritrovare il mio sorriso e donartelo. So ascoltare e so parlare. Se saprai ascoltarmi bene ho anche qualcosa da dire.

Mi piacerebbe sapere chi sei, cosa fai, se sei qui per restare o per scappare all'alba. Come sei diventata ciò che sei. Quali sono le strade che ti hanno segnata, quali gli incroci che vorresti ripercorrere per fare scelte diverse e soprattutto che tu fossi sicura di me come tuo compagno di vita. I motivi dammeli tu. Perchè scegliere me e non qualcun'altro, ma ti prego... fai che io non sia un rimpiazzo o qualcuno che ti riempia la vita perchè non vuoi più essere sola o perchè il tuo orologio biologico ti ha suggerito che è il momento ed io potrei essere un buon padre. Mi vedi: sono sincero. Magari non tutti saranno daccordo con questa affermazione, ma io sono in pace con me stesso perchè so di avere detto ciò che penso che sia.

Vorrei che ti avvicinassi tu a me e non io a te. Vorrei che scardinassi le convenzioni  e che ti accostassi a me dicendomi che vuoi semplicemente conoscermi. Sapere chi sono e da dove vengo. Magari potremmo fare un pezzo di strada insieme e se ci trovassimo bene... chissà. Non pongo limiti al futuro e a quello che ci può riservare. Ho i miei sogni e sono disposto a metterli in comune. Conosco il significato del verbo condividere. Quali sono i tuoi sogni? Hai paura a fidarti di me? Oppure sei pronta anche tu a gettarti in un'avventura insieme a due? 

Io non ho più paura. Non ho più paura dei rapporti, degli abbandoni e della solitudine che erano le cose che mi terrorizzavano maggiormente in passato. Anche se è brutto da dire, ci ho fatto l'abitudine. I fallimenti fortificano ma non mi sono mai piaciuti. Non ho più voglia di fallire. Per cui sappi solo che, anche se magari non ti conosco ancora, io ci sono e sono pronto o quasi ad accoglierti, o almeno a conoscerti!

Sono qui per te, non farmi aspettare troppo.

 

 

 

 
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