Creato da hankpim il 17/06/2012
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Il dolore senza ritorno

Post n°14 pubblicato il 19 Settembre 2012 da hankpim
Foto di hankpim

Quanto tempo passato prima di ritornare qui a scrivere. Sembra passata una vita e invece è stato il tempo che si consumasse una vita. Tutte le mie paure hanno preso forma e consistenza e sono divenute l'incubo che ho temuto di più in questi anni: papà non c'è più! ci lascia ... mi lascia ... confusi ... in circa 20 giorni si è consumato un destino fatale. Il Padre diventa il figlio e il Figlio diventa il padre; un gioco dovuto, mi ha allenato alla vita ed ero pronto ad affrontare anche questo, una gestione perfetta direi, bravo papà, hai fatto un buon lavoro ma adesso rimango qui, tra il buio ed una luce riflessa, tra adesso e tutte le cose che abbiamo vissuto ... il completino da calcio, la guerra nel corridoio con i fucili, la scuola, i fumetti, il lavoro, la stretta di mano, l'ospedale con mamma, e l'ospedale ancora, e quel bacio, l'ultimo, ancora qui con me ... un silenzio in cui rimbomba la sua voce, un silenzio da cui non posso più fuggire, un dolore da cui non si sfugge più. Sembra che dentro di me si sia spaccato in due un iceberg: un rumore secco e devastante; va via un uomo buono, se solo riuscissi ad essere la metà di quello che era potrei già essere sereno. Non ho mai conosciuto persona tanto generosa, ne tanto umile. Ha scelto di non essere mai un peso, fino alla fine, come se avesse scelto una dipartita veloce quasi per non arrecare fastidi. Come si fa a spiegare tutto questo. Come si fa a raccontare che una persona tanto intelligente mi capiva a tratti. Come fa il destino ad essere così violento senza discriminare. A volte mi va di chiamarlo, magari per dirgli una cosa che mi è appena successa, poi realizzo! va via il mio punto di riferimento, l'unica persona con cui potevo ragionare senza condizionamenti, con cui potevo capirmi con un solo sguardo, con cui ho condiviso il peggio e il meglio di me, un amico, il migliore che potessi avere. Mi ricorderò per sempre la stretta della sua mano, sapeva salutare con la forza del rispetto e con la genuinità delle persone semplici. Mi ricorderò per sempre tutto quello che mi ha suggerito perchè era l'unica persona che non ci avrebbe guadagnato ne perso niente con me ... l'unica persona che mi rimaneva al mondo che non mi avrebbe voluto ne sconfitto, ne triste ... l'albero da cui non vorrei mai rotolare troppo lontano.

 
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Respirare

Post n°13 pubblicato il 11 Agosto 2012 da hankpim
Foto di hankpim

Respirare era l'unica cosa a cui pensavo oggi in piscina ... respirare, cercando di non imbarcare troppa acqua ... così tra una bracciata e l'altra mi sono accorto che poi non andavo tanto male. Avanti e poi avanti fino alla fine della vasca, ti rigiri e c'è da fare tutto da capo, un ritornello per mascherare tutti gli altri che affolllano la mente. Poi appena mi distraggo mi ritrovo a respirare fuori tempo, imbarco acqua e penso che poi non dev'essere così difficile morire in una tempesta. Oggi non so di cosa sarei capace ... ripenso a troppe cose ... a troppi momenti andati ... è il prezzo di avere un po di tempo libero. Così mentre torno a casa incrocio qualcuno che mi vede sorridere, come faccio a spiegargli che rivivo un bel momento andato, vorrei ci fosse la nuvoletta con l'immagine di quell'istante, quello in cui non pensavo al futuro perchè troppo distratto da un presente che non mi dava tregua ... allora condividevo il mio respiro ... adesso respiro solo a metà. Le persone qua intorno cominciano a riconoscermi, mi salutano, ci fermiamo a parlare, adesso che vorrei andare via ... ancora una volta adottato da una città dove tutto mi diventa stretto. Vorrei partire e rivedere tanti posti andati nella speranza di ritrovare qualcosa che mi sembra perduto. Esco dalla piscina, mi asciugo e mi ributto ... e l'acqua mi sembra di nuovo fredda ... e adesso è così ... ho bisogno di riabituarmi in tutta quest'acqua ... intanto mi concentro e cerco di non bere di quell'acqua, di non pensare troppo, ma soprattutto, di completare una vasca in più, così da avere più fiato ... più respiro.

 
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uno squillo che fa tremare dentro

Post n°12 pubblicato il 06 Agosto 2012 da hankpim
Foto di hankpim

Solo sentire e mi accorgo che provo ad immaginare cosa succede dall'altra parte ... è un dolore ... mi dice ... ma non posso sapere quanto sopportabile. Non posso immaginare il dolore di un'altra persona dalla sua voce e non posso fare a meno di pensare al più doloroso. Ancora una volta questo senso di impotenza ... mi capita di far funzionare molte cose che sembrano rotte, ma non so come aggiustare le persone che amo. Vorrei ci fosse un corso, un manuale, che il destino me ne porga uno ed io saprò cosa fare. Ma per quanto immaginario vorrei fosse vero: il libretto di istruzioni di come aggiustare un uomo. Ho passato le notti a studiare come programmare una centrale di un cavau e non posso dedicare nemmeno un minuto per come risolvere il problema di mio padre. Posso solo aspettare ... sentire ... ma quel telefono mi avvolge la testa in una stretta dolorosa ... vorrei fare altro ... vorrei non aver fatto delle scelte ... vorrei poterne fare altre. Spero passi in fretta questa notte ... spero passi quel dolore ... ho vissuto troppi incubi per frenare questa magia al contrario ... Spero domani ... spero domani ... al telefono ... spero ... al telefono ... domani ... che ... al ... domani ... telefono ... la nebbia ... domani ... sparisca ... al telefono ...

 
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Fuoco

Post n°11 pubblicato il 03 Agosto 2012 da hankpim
Foto di hankpim

Il tempo che passa sembra pian piano bruciare ogni cosa, tira via le cose brutte, ma alcune volte anche quelle belle... così ci ritroviamo a sforzarci di ricordare al punto che finiamo per inventarci le situazioni, tanto da farle diventare quello che avremmo voluto che fossero. Adesso sento il fuoco che vuole divorare un bel momento ... non so bene cosa voglio, sono confuso, se bruciare di più ... oppure ... restare così, nella bellezza di un momento che continua a bruciare ma non riesce a consumarsi. Le attese hanno la proprietà di ingigantire i pensieri e a volte le aspettative,  anche se possono divenire così grandi da sminuire la realtà. Sto provando a non aspettarmi niente ... ma si finisce sempre col guardare più lontano dell'orizzonte ... ad immaginare decine di situazioni, centinaia di emozioni, migliaia di colori mentre davanti agli occhi c'è solo il rosso intenso di un fuoco bello e maledetto ... non ne sento il calore ma so che può riscaldarmi, non ho paura di afferrarlo ma so che può ustionarmi. Non  chiederò aiuto al vento, ne alla terra, ne all'acqua, non questa volta. Non chiederò nulla ... voglio solo ascoltare la voce ... quella di una canzone ... oggi ho rinnovato un ricordo per non dimenticare da dove vengo ed è stato come versare una goccia d'acqua su quel fuoco: un vapore intenso ma breve, giusto il tempo di un sorriso; giusto il tempo di capire che i fiori continuano a crescere anche quando smetti di seminarli. Così ho ritrovato alcuni dei miei colori e mi sono scoperto a sorridere. Poi, ancora preso, mi sono voltato verso il fuoco, l'ho visto che bruciava più vivo che mai, mi son seduto e ho pensato: il tempo passato ad ammirare questa bellezza non conoscerà brutture, almeno per mano mia.

 
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.... gli occhi di cielo ...

Post n°10 pubblicato il 30 Luglio 2012 da hankpim
Foto di hankpim

Come si può vedere una persona negli occhi da più di una trentina di metri ... eppure riuscivo a vederli ... una figura tra tante che si incrociano, la visuale occultata nel momento in cui potresti smarrire le tue impressioni. Eppure era li. Volevo dire di tutto, ma non dissi niente. Come fai a dire ad una persona così di punto in bianco: "adesso sò dove va a dormire il cielo"... fosse stato qualche anno fa l'avrei detto senza esitazioni, ma erano anni in cui avevo un'idea molto personale di molte cose, e forse non era proprio un male. Non sai mai quanto puoi sembrare stupido, retorico o banale se non c'è un'empatia che riesce a sentire la verità di quello che dici, perchè rimango convinto che puoi dire la cosa più retorica del mondo senza che lo sia veramente. Adesso sto qui a pensare .... che begli occhi che hai ... un ritornello che non smette ... un messaggio in una bottiglia ... le cose non succedono mai per caso ... seguirei la linea dei capelli ma questa volta risulta difficile. Vorrei che le cose fossero facili una volta tanto ... vorrei non ci fossero troppe cose già vissute, in modo da ripulire i sentimenti da ogni dolore ... vorrei prendere un caffè e non pensare se può farmi male ... vorrei prendere un altro bacio e non pensare che sia l'ultimo. Questa volta vivo una dimensione sospesa ... nessuna corda intorno, nemmeno per impiccarsi ... nessuna scelta ... nessuna decisione ... solo restare la ... a volte la cosa migliore da fare è stare fermi... allora sto fermo, qualche volta sorrido .... che begli occhi che hai ... qualche volta no ... cose che vorrei dire. Eppure ho la sensazione che dovrò aspettare ancora un po per capire se c'è un po di posto vicino al cielo.

 
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