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Fiumecheva

E continuo a camminare

 

Messaggi del 03/07/2007

Post N° 404

Post n°404 pubblicato il 03 Luglio 2007 da fiumecheva
 
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"Giovedì 25/02/1999 ore 21,30

Oggi sono stata in spiaggia con Matteo.
Il mare era azzurro e in lontananza l'orizzonte non era visibile, cielo e mare si confondevano. L'aria fresca era una promessa di primavera, ma meglio non credere alle promesse.
Matteo si è divertito tanto,
lui si diverte sempre anche con poco, e il suo sorriso è contaggioso.
Per tutto il tempo si è rotolato sulla duna, l'ho portato a casa tutto sporco, ma strafelice.
Prima che tornasse papà gli ho fatto il bagno, così lui lo ha trovato in ordine come sempre.
Cosa c'è che non va?
C'è che tu non sei qui.Ecco cosa c'è!
Ma sai che ti dico?
Che anche senza di te io cammino!
Ho ancora negli occhi il volo dei gabbiani e Matteo che ride felice.
Ecco, invece cosa va'.
Io cammino e ci riesco anche senza di te,
mamma!"


Margherita portava sempre con se tre piccole pietre.
Le sue pietre magiche:Sodalite, quarzo rosa e ambra.
Il coraggio, l'amore e la voglia di vivere e di credere ancora.
Da che aveva ricordi aveva sempre sentito i suoi genitori litigare. Fin da piccola aveva imparato a nascondersi quanto tirava aria di burrasca.
La madre dispotica, urlava sempre e ogni litigata finiva col padre che se ne andava sbattendo la porta.
Una volta era entrata troppo presto nella stanza dov'era la madre e quel giorno aveva capito il motivo dei continui litigi.
Margherita rimase impiertrita a guardare la madre:
"Che hai da guardare tu, EH?!"
E un po' barcollante le si avvicinò e con rabbia le mollò un manrovescio.
Da quella volta fu ancora più cauta ne presentarsi in una stanza dopo una sfuriata.
Dentro all'armadio al buio, tappandosi le orecchie, doveva solo sperare che finisse presto.
Di contro con suo padre Margherita aveva un bel rapporto, fatto speso di silenzi carichi di amore e che valevano più di mille parole. Il padre la portava spesso, fin da piccina, con se per i campi, la teneva sempre per mano mentre percorrevano il vialetto e lei desiderava tanto che quel vialetto non finisse mai.
Poi un giorno i litigi finirono, lei aveva ormai 15 anni, e poco dopo ebbe la bellissima notizia che presto avrebbe avuto un fratellino.
La cosa la riempì di gioa, sua madre si era trasformata, era diventata dolce e docile e nacque Matteo.
Matteo, grandi occhi azzurri, imparò presto a sorridere,
Margherita lo adorava, lui col suo arrivo aveva fatto il miracolo e finalmente lei poteva vedere i suoi genitori come non li aveva mai visti.
Ma l'illusione durò poco, verso il compimento del primo anno di vita di Matteo sua madre tornò come era prima e i litigi col marito ricominciaro e durarono fino al giorno in cui lei, dopo aver fatto le valigie, se ne andò via senza nemmeno una parola.
Margherita, con il suo fratellino in braccio, restò ad osservarla per un po' mentre si allontanava in auto sul vialetto inghiaiato.
Nelle orecchie le rimase per molto il rumore della ghiaia che si spostava sotto le ruote.
Poi rientro con Matteo in casa e gli preparò la merenda.
Era il '97, lui aveva appena 2 anni e lei solo 17, ma se la sarebbero cavata anche senza di lei.
Ne era certa, con tutta la rabbia che aveva in corpo....

 
 
 

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