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Ultimo giorno.

Post n°14 pubblicato il 15 Luglio 2018 da PaolaMizio

Siamo di nuovo a Tokyo, questa volta con un sole stupendo e un ... gran caldo ... ci si scioglie! Comunque rispetto alle giornate uggiose dell'altra volta, molto più bella così.

Per iniziare saliamo al 45 piano del Palazzo del Governo da dove si domina la città con i suoi grattacieli.

Poi ci si dirige verso il parco di Yoyogi, dove abbiamo trovato tanti locali che facevano picnic, una chiassosa festa brasiliana con tanto di capoeira e gli Elvis asiatici che, con pettinature esagerate, ballavano il rock.

Visto che siamo in zoma torniamo al Tempio di Meiji-jingu, che avevamo visto sotto la pioggia. Anche qui oggi abbiamo incontrato tantissima gente e abbiamo avuto la fortuna di vedere un corteo nuziale che usciva dal tempio dopo la cerimonia shintoista. 

Per finire la giornata ci rechiamo ad Akihabara, il quartiere dei giovani, con decine di sale giochi, negozi di  cartoon, fumetti, musica, ... e roba del genere. Tra i grattacieli e i palazzi, il Tempio di Kanda myojin, con diversi edifici tutti laccati di rosso. Bello anche questo è caratteristico per il fatto di trovarlo cosi immerso in un contesto urbano.

E con questo salutiamo Tokyo e ci spostiamo a Narita, da dove domani si riparte per l'Italia.

Sicuramente è stato un bel viaggio e una bella esperienza in un mondo così tanto diverso dal nostro ... non ci avevano mai fatto tanti inchini. L'ordine, la pulizia, la gentilezza, le code ordinate,  la metropolitana di Tokyo  con stazioni enormi per uscire dalle quali ci si può mettere anche mezz'ora e soprattutto il loro modo di parlare molto logorroico e con quella caratteristica cantilena ... sono sicuramente cose che ci porteremo a casa da questo viaggio.

Arigato gozaimaaas Giappone.

 
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Bye bye Kyoto.

Post n°13 pubblicato il 15 Luglio 2018 da PaolaMizio

14 luglio, ultima mattina a spasso per Kyoto, passeggiamo tra i mercati coperti, tra souvenir e cibo, verso il quartiere di Gion. È sabato e siamo in clima di festa, per cui le strade sono affollatissime di turisti e di giapponesi. Saliamo al tempio di Yasaka-ijnja, che si è trasformato in un mercato con bancarelle colorate e con odori intensi di cibo, perché ... questi mangiano! Al tempuo sono esposte le belle portantine dorate che sfileranno per la festa. Sempre in mezzo alla folla ritorniamo verso l'albergo per ritirare i bagagli e andare a prendere il treno per rientrare a Tokyo. 

 
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Kyoto e Uij.

Post n°12 pubblicato il 14 Luglio 2018 da PaolaMizio

E siamo al 13 luglio, siamo rimasti soli 😔 e ci dedichiamo ancora a templi, che in questa zona sono veramente tanti. Facciamo l'one day pass per i mezzi pubblici e iniziamo da Kamigamo-jinja, fuori dal percorso turistico e pertanto molto più "mistico", bello tutto colorato del classico rosso e con un ponticello. Sempre ai margini dei percorsi classici, torniamo a Shimogamo-jinja per visitare anche l'interno ... con una bravissima e simpaticissima guida ... tutto in giapponese 😁 ... an avan capé gninta ... arigatooo maiiimaaas ...

Pranzetto e ci è venuto in mente di andare a Uij, perché sfogliando la guida ci hanno colpito le immagini del Byodo-in ... e non abbiamo sbagliato. Molto carino il percorso verso il tempio, costeggiato da tanti negozietti, soprattutto di tè, in quanto la zona è ricca di piantagioni.

Arrivati alla meta siamo colpiti dalla sala della fenice, un bellissimo edificio del 1053 che si specchia in uno stagno. Al suo interno sotto un baldacchino in legno il Budda della Misericordia, alle pareti altre divinità e belle porte dipinte.

Si rientra a Kyoto per rinfrescarsi un pochino dalla torrida giornata e via per Gion, dove siamo in pieno Gion Matsuri, tipica festa locale che si tiene in luglio, per cui gran fermento nella zona del Yasaka-ijnja, musica, luci delle lanterne e tanta gente in kimono e yucata.

 
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Cronache di Nara.

Post n°11 pubblicato il 14 Luglio 2018 da PaolaMizio

Con tutte le cose che c'erano da vedere a Kyoto e dintorni soamo rimasti un po indietro, ma adesso che siamo sul treno per rientrare a Tokyo vediamo di recuperare. Siamo al 12 luglio, auguri di buon compleanno a Raffaello, e la meta la giornata è Nara, famosa per i suoi tempi e per la moltitudine di cervi, si dice oltre 1500, che si narra siano arrivati in Giappone prima dei giapponesi, attraverso ponti di terra dall'Asia nell'era glaciale, messaggeri divini secondo la dottrina scintoista e che vagano liberi da secoli tra i templi. Primo tempio visitato è Kofuku-ji, che si estende in un'area molto vasta, tanti edifici e un museo di arte buddista, poi ci siamo incamminati verso Todai-ji, famoso per il gigantesco Budda di bronzo seduto, che pesa 550 t, di cui oltre 130 kg di oro ed è alto oltre 16 m, il Daibutsu e altre belle statue. Si dice che l'enorme pilastro alla destra del Budda apra la via dell'illuminazione a chi é in grado di passare attraverso il foro situato alla base, della dimensione della narice del Buddha, è un privilegio riservato ai piccoli e ai magri. Paola ci ha provato ma si è incastrata nel buco e non è riuscita a passare dall'altra parte. Quindi niente illuminazione. 🤣

Pausa pranzo, breve, e via per il caratteristico Kasuga taisha, attraverso un percorso di 800 metri, costeggiato da oltre 2000 lanterne di pietra e sempre con la presenza di cervi, che si mettono anche in posa per le fotografie. Le lanterne sono protagoniste anche all'interno del tempio, dove un altro migliaio, di bronzo e dorate, sono appese ai cornicioni del tempio e all'interno dello stesso.

Breve giro shopping verso la stazione e treno per rientrare a Kyoto. Cena in un altro bel ristorante, per festeggiare il compleanno di Raffy e salutare la compagnia con cui abbiamo trascorso belle giornate.

 
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Templi...andò.

Post n°10 pubblicato il 12 Luglio 2018 da PaolaMizio

Oggi giornata dedicata alla parte est di Kyoto con tutti i suoi templi e la camminata del filosofo.

Abbiamo iniziato da Shimogamo, bello e fuori dai soliti circuiti turistici per cui più vivibile, poi Ginkakuji (Tempio d'argento) dove abbiamo visto gli operai che curavano i giardini zen, come tutte le mattine, rastrellando la sabbia e la ghiaia formando dei motivi. Molto caratteristico per le tante alberature, con tanti aceri, alcuni dei quali già Rossi. All'uscita di questo tempio inizia la camminata del filosofo, una passeggiata che costeggia un corso d'acqua e con tanti ciliegi, che nel periodo della fioritura devono essere bellissimi. Lungo il percorso si potrebbero fare diverse deviazioni per visitare tanti altri templi, ma noi ci siamo diretti verso Nanzenji, dove siamo saliti su una terrazza panoramica, sulla "porta del vuoto" in puro stile zen, infatti lil nome deriva dal fatto che questo grandissimo portale non serve a nulla, poi il bel giardino ed infine la parte del tempio, come tutti i tempi buddisti, scalzi e con in mano la sportina con dentro le scarpe.

Taxi e via verso Kijomizu-dera, pausa pranzo nel solito ristorantino giapponese, rigorosamente con aria condizionata, anche per prenderci un attimo dei 40 gradi e dicono 49 percepiti che ci sono. Poi salita verso il tempio, lungo una stradina corteggiata da tantissimi negozietti ... tipo San Marino 😁 se non che le tante donne in kimono facevano pensare di essere in Giappone. In cima tanti edifici, tutti molto colorati con un'arancio vivo predominante e un bel panorama su Kyoto, qui il tempio principale era in restauro e non siamo entrati.

Ultima tappa della giornata il Fushimi-inari, famosissimo e fotografatissimo tunnel formato da migliaia di torii (archi a forma di pi greco) di un colore rosso brillante, che si inerpica su una collina. Noi, visto che eravamo a fine giornata, non abbiamo avuto la gamba per arrivare in cima, però man mano che si saliva abbiamo sempre trovato molta meno gente e siamo riusciti comunque a goderci questo spettacolo dei torii e delle centinaia di altari e altarini che costeggiano il percorso in alcuni tratti, con le tante statue di volpi col bavaglino rosso, simbolo del tempio e beneauguranti.

Alla sera cena tipica, questa volta con le sedie ... ancora seduti per terra non avremmo potuto farcela 🤣, in un ristorantino scelto da Misako, dove abbiamo assaggiato tante specialità tipiche, tra le quali segnalo la pancia di maiale, veramente ottima.

A domani per cronache da Nara.

 
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