Creato da mjkacat il 24/05/2005

Eighties

Psicoanalisi Filosofia Teologia

 

 

Tra la "Volontà di potenza" e la "Volontà di carità"...

Post n°159 pubblicato il 14 Giugno 2008 da mjkacat

....passa la stessa differenza che c'è
tra il principio del "piacere" e quello di "realtà".


PS: A titolo di delucidazione per "Volontà di carità" si intende quello che
sulla culla del Cristo stà scritto, e cioè: "Pace in terra agli uomini di
buona volontà" ove è implicito il concetto di "Volontà" che, per altri versi
è la stessa "Volontà" che sta alla base della nietzschiana "Volontà di
potenza".

Per "Principio del piacere" e "Principio di realtà", si fa viceversa,
riferimento all'opera di Freud.

Ci sarebbe poi da sottolineare, invertendo il tragitto, che è noto per
chiunque abbia un minimo di conoscenza di psicoanalisi, che TUTTE, dico
TUTTE le patologie, si originano nel prevalere del "Principio del piacere"
su quello della "realtà" e, Nietzsche, non sembra proprio fare eccezzione al
riguardo.

 
 
 

Il coda e il nichilismo

Post n°158 pubblicato il 10 Giugno 2008 da mjkacat

Al coda non gli sembra vero che domini il nichilismo.
Se non ci son più classifiche, gerarchie, categorie, classi, finalmente, per
lui, si può sentire alla pari degl'altri.
Praticamente l'amore per il nichilismo è inversamente proporzionale al
successo nella vita e "gl'ultimi saranno i primi" non è più una promessa
divina, ma la realtà qui ed ora.
Il massimo per il coda !!

Non che il coda avesse capito subito cos'era il nichilismo.
Per anni aveva creduto che fosse qualcuno che lavorana col nickel in
fonderia o in miniera, ma poi, un giorno qualcuno gle lo spiegò e la sua
vita fu trasformata.
Effettivamente non si era mai sentito così libero come da quel giorno.
Anche se...anche se bisogna dargli atto che il coda, nella sua semplicità e
spontaneità, aveva già da sempre intuito la quintessenza del nichilismo;
l'unica verità inconfutabile prima e dopo la morte di Dio, e che cioè:
"Una bella trombata è e resterà sempre una bella trombata !"

Ecco che quindi, per lui, tutto stò can can su Freud lo lascia indifferente
e pure un po' interdetto:
"Ma come, si chiede, c'era bisogno di un'ebreo (che è anche un po' razzista)
per scoprire quello che i romagnoli, razza eletta, sanno da sempre e si
trsmettono da generazioni e generazioni ?
Che poi, continua esterefatto, quando si è mai visto, su tutta la costa,
un'ebreo che battesse un romagnolo in "guzzate" ( slang: leggi "conquiste" )
di "tugnine" ( slang: leggi "tedesche" )
Ma tant'è, questi son problemi che gli sorgono solo quando non c'è Maria de
Filippi in tv, ne una partita di calcio, rubrica di calcio, processi di
calcio o interviste a calciatori e quindi si ritrova a vagare disperatamente
tra i canali cercando qualcosa all'altezza e disgraziatamente cade in un
programma noioso.

Ma come dicevamo poc'anzi, il coda non lo freghi con sta storia del
nichilismo.
Ecco quindi che passiamo ad assistere alla preparazione del coda che si
appresta ad esprimere quello che potremmo più giustamente definire
"postnichilismo", cioè la caccia alle "mezze calzette", la sua preda per
elezione.

La vestizione e i rituali di un "matador" che si appresta a scendere
nell'arena sono nulla a confronto della cura con cui il coda coltiva il
proprio look.


Innanzitutto il capo più prezioso, quella che praticamente per lui è una
divisa come per i preti l'abito talare.
La canotta !!
Vista la serata mondana che si appresta a vivere usa quella particolarmente
raffinata, nera a rete che, unita al tanga Kalvin Klein, se la serata va
come dio comanda, con la "mezza calzetta" di turno ci fa di sicuro la sua
porca figurona.


Quindi passa alla camicia bianca di fibra sintetica, che non traspira
neanche se la trapani.
Giubbotto in pelle lucida, corto, avvitato, ricco di cinture, fibbie,
controfibbie, cerniere e passanti
Orologio modello manometro; con incorporati: ora, sveglia,
calcolatore,giochino elettronico, altimetro, fasi lunari e pure
un'estintorino mignon che non si sa mai potrebbe sempre servire quando meno
te lo aspetti.
Jeans, stretti o larghi a seconda dell'estro stagionale, arrotolati in sù
modello "Grease".
Scarpe rigorosamente a punta, che ha già dato disposizioni, disgrazia
volesse,  di venir seppellito con le sue brave scarpe affusolate.
Calze e cravatta di colori rigorosamente diversi.
Borsello Louis Vitton, falso, neanche a dirlo, e occhiali con cordella
appesi al collo e calamitina che li unisce sul naso, l'ultimo grido !

Così agghindato, previa irrorazione modello antiparassitari ai meli, di
DENIM, che non c'è neanche bisogno di spiegare perchè, ed eccolo salire
sulla sua Uno Turbo con quadrupla mamitta e andare alla "DiscoDance I
falchi", pullulante delle sue prede.

Descrizione della preda:
 la "mezza calzetta".


Altezza media tra gl'1,50 e gl'1,60.
Caratteristiche fisiche salienti :
"Gamba corta, gamba grossa
culo basso, culo grosso "

Per ovviare a queste leggere imperfezioni:
Tacchi a spillo al tungsteno, riconosciuto più forte dell'acciaio, che per
sostenere questo esercito di nane e avvicinarle, giusto nel loro delirio
solipsistico, alle "Veline".

Minigonna modello "Quanto ?"
Capello cotonato che ci mancano solo le stelle alpine, i caprioli , uno
svizzero e una spruzzatina di bianco per farli sembrare in tutto e per tutto
uguali a un ghiacciaio perenne
Impermeabile plastificato fucsia, stivali sempre plastificati bianchi con
zeppa e tacchi già descritti, sempre della linea "Quanto ?" (sottinteso:
"Quanto vuoi per trombare o mia bella ucraìna ?")
Bijoux, orologio e borsetta che se fossero veri potresti rapirla e chiederne
il riscatto per campare di rendita il resto della vita.

Insomma, Signori, mi fermo qui che il resto lo lascio alla vostra
immaginazione.
Spero comunque sappiate imparare da questo autentico maestro del
postnichilismo.
Auguri !  ;)


PS...un'esempio figurato per facilitare ulteriormente la comprensione dello
spinoso concetto:

http://it.youtube.com/watch?v=vq1JpXRP5RA&eurl=http://video.google.it/videosearch?q=giacobazzi&hl=it&sitesearch=


 
 
 

Il coda, "La Repubblica" e "MicroMega"

Post n°157 pubblicato il 09 Giugno 2008 da mjkacat

"La Repubblica" è la Bibbia del coda. Non esiste altro dio all'infuori di
Scalfari.
La ostenta, la accarezza, la contempla, se ne compiace e la cita alla prima
occasione con la stessa classe di un Ricucci nel ricordarci che lui si
trombava l'Anna Falchi, mica una sciacquetta qualunque.
E' uno schiaffo alla miseria culturale dei più.
Il "Verbo" laicamente incarnato in un'epoca di morte del sacro e della
verità.
In "Repubblica" tutto questo sopravvive; perchè Repubblica ha una virtù che
nessun'altro giornale possiede: LA PUREZZA !

"Repubblica" è pura, candida, immacolata.
Non mente mai.
E' la nuova Pravda.
Com'è bello leggere Repubblica, com'è giusto leggere Repubblica e sapere di
appartenere ai giusti, agli onesti;...i puri, appunto....e pure i coda !
Peccato !!
Ma queste sono malignità della razza inferiore, quella non "unta", che anzi,
abominio, crede che l'"unto" sia LUI, il Diavolo,...Berlusconi.
Eppure basterebbe così poco per capirlo.
Non può esserci una spiegazione razionale.
E' la mafia, il male, il maligno...lui...e noi ?...puri come gigli !!

A questo punto viene da chiedersi :
Ma veramente esistono ancora persone così cretine ?
Esistono, esistono, eccome !
Oddio, hanno la stessa consapevolezza di sè stessi di un criceto in pensione
dopo dieci anni di sbombardamento al cervello con isotopi radioattivi, ...ma
lui non lo sà ed è felice così.
E il lettore di "Repubblica" è felice.
Con solo un'euro si compra tutte le mattine la droga che gli fa dimenticare
di essere un coda e per qualche decina di minuti si illude, sogna di
primeggiare.
Bello, e costa così poco.
Poi gli dà la carica:
l'INDIGNO !!

Repubblica andrebbe proibita come sostanza tossica, fautrice di indignazione
a basso prezzo.
Praticamente è come il crak.
Non costa niente ma ti manda il cervello in pappa.


Ma quando il coda vuol esagerare a darsi l'aria da intellettuale
strafigo,... compra MicroMega !!

La rivista che prende il nome dal suo direttore, un micro che si crede un
mega, variante antropologica del solito coda, e che è quella mezza sega di
Paolo Flores D'Arcais, quello con gl'occhi sempre spiritati e spalancati,
come stupito di essere ancora considerato cretino, cosa, del resto, alla
quale dovrebbe essere oramai abituato.

Mensilmente chiama a raccolta le mentine burin-relativiste al gran completo
con l'immancabile postilla di Travaglio, che dice di essere di Destra, ma
scrive sull'Unità, il Manifesto e Liberazione.
Occhietti spiritati pure lui, si proclama erede unico di Montanelli che,
dopo una vita dedita all'anticomunismo, in punto di morte si è convertito
come nelle migliori tradizioni atee, sebbene, in questo caso, l'arterio deve
averci messo lo zampino che normalmente è il comunista a rinsavire e non il
contrario.

Il coda, comunque, non lo legge MicroMega.
Nella forma gli ricorda troppo i libri per i quali ha un'avversione
profonda.
Abituato com'è a leggere esclusivamente giornali e riviste patinate, da cui
ha anche mutuato il linguaggio fatto di scoop a raffica, se ogni dieci righe
non c'è una fotografia a illustrargli il concetto, proprio non c'arriva e
allora, dopo una sbirciatina ai titoli lo mette in bellavista in biblioteca,
vicino ai fumetti, che con qualcosa dovrà pur riempirla, che ai suoi figli è
conscio di dovergli trasmettere dettagliatamente tutte le idiozie di cui si
è nutrito che non si estingua la specie.

Ma, infine, non và assolutamente dimenticata l'architrave del
"codapensiero", e che cioè il lettore di "La Repubblica" e MicroMega hanno
una divinità in comune:
Unica, grande, adorata e sublime.
LA LEGGE

Tarati irrimediabilmente nell'infanzia da genitori palleperse ma severi,
ecco che negl'anni si tramandano, invece di farsi revisionare il "super-io"
disastroso, la giustificazione "razionalizzate" della loro pochezza.
Loro sono così perchè ligi alla Costituzione e alle leggi dello Stato che
solo i ladri si arricchiscono, e i disonesti.

Praticamente la profondità psicopatologica di "Poveri ma belli"...belli
dentro...perchè anche fuori la natura non è stata molto generosa,  con quel
ferro di cavallo al posto dei capelli, che almeno si radessero a zero magari
avrebbero masticato un po' di "patonzola" in più e conseguentemente
sarebbero meno rigidi e non con la flessibilità di uno con una scopa
infilzata nel culo.

Ecco, la "Legge", è l'essenza e il punto di arrivo dei loro cervellini, e
come Mosè scese dal monte Sinai con i Dieci Comandamenti e cacciò il Vitello
d'oro, loro, hanno Di Pietro, sceso dalla Procura di Milano con la
Costituzione in mano per scacciare il Berlusconi d'oro.

Insomma, tra "purezza", "leggi", gli "eletti", gli "unti", i "saggi", i
"giusti", non ce n'è uno che si salvi di questa setta mistica para-sionista,
ma anche un po' para-cula e para-noica, a cui sono comunque ignari
d'appartenere.

Gli manca solo l'equivalente della Basilica di  San Pietro o della Mecca,
anche se,...anche se...di tanto in tanto se ne vede qualcuno di loro, col
giornale sottobraccio, inginocchiato davanti al Tribunale di Milano, o altri
che, si dice, organizzino pellegrinaggi al Sacro "Pio Albergo Trivulzio"
dove per la prima volta Tonino Di Pietro apparve ai tre pastorelli.

 
 
 

Il coda cinematografaro

Post n°156 pubblicato il 08 Giugno 2008 da mjkacat

Il coda, sinonimo di burin-relativista nonchè del mitico "eletto", ma in
realtà solo un povero sfigato, da quando è crollato il comunismo non crede
più in nulla e quindi si crogiola nella disperazione.
Vorrebbe che tutti fossero disperati come lui e idolatra i suicidi come
nessun altro : Jim Morrison, Kurt Robin, Sid Vicius,...ma anche Jimy
Hendrix, John Lennon, Fred Mercury.
Pur che sian morti vanno bene tutti.  L'importante è che condividano il suo
rifiuto per questa vita senza senso e senza scopo.

L'unica consolazione che gli rimane è il cinematografo, probabilmente perchè
privo di immaginazione com'è, sente il bisogno di andare in prestito.

Riesce a vedere la bellezza in mattoni al cui confronto il "Tractatus Logico
Philosophicus" di Wittgenstein è una barzelletta.

I registi pooooiiiii.....
Più son disperati, che raccontan di disperati, di terre disperate, di climi
disperati, di uomini disperati, di mosche disperate pure loro, che non hanno
neanche un po' di cacca dove sguazzare che non mangia mai nessuno e che
neanche per loro c'è un po' di sollievo,...ecco, più son così, più sono
belli.
Che se disgraziatamente fai l'errore di dargli ascolto e vai a vedere uno di
quei film, quando esci dal cinema vai direttamente dallo psichiatra per
farti dar qualcosa che ti tiri un po' sù che sennò rischi di cadere preda
del primo spacciatore di passaggio.

Ovviamente i coda aborrono più d'ogni altra cosa al mondo i film yankees e
le commedie che non degnano di nessuna attenzione.
Ridere è blasfemo, bisogna soffrire.
Stranamente fanno poi dei film sullo scarso umorismo vigente nei monasteri
medioevali, come Eco, e d'altra parte di quell'epoca amano poi le più
insulse stupidaggini che pure il Nobel gl'hanno dato a quel deficiente e a
Borges no perchè era fascista.
Marchio di qualità indefessa per poveri fessi.
Ma tant'è.

Il coda ha molto potere,...cioè...non li caga più nessuno oramai, che anche
gl'ultimi hanno traghettato nella Lega, ma grazie al cielo ci son poi sempre
un Vespa, un Mentana, un Costanzo, tre ipocriti da niente, che continuano a
invitarli nei loro salotti fino a completa estinzione della specie per
sempre più scarso ricambio a parte qualche no-global mongoloide.

Comunque parlavamo del cinematografo.

Rimane un mistero come li ripaghino quei film.
Ma il mistero è presto svelato quando si indaga sull'appartenenza politica
di quei registi e attori.
Insomma, è triste dirlo perchè un'attore ha pur sempre un suo fascino, ma
trattasi di variante chic dell'"homo parastatalis", che se non fosse per i
generosi contributi di enti sicuramente parassitari,
ma anche purtroppo "parastatalis", appunto, andrebbero tutti a zappare la
terra con almeno un beneficio pratico ben superiore alla pura denuncia in
cui sono maestri.

 
 
 

Il burino relativista...detto "il coda"

Post n°155 pubblicato il 08 Giugno 2008 da mjkacat

Il burin-relativista, dicevamo, ha un'unico credo: il viaggio
Nutrito da filososfi calzacorta e culattoni ha il "credo" delle cosiddette
"culture", eufemismo politicall correct che, come pretende di spacciare
spazzini per tecnici delle pulizie, così spaccia la più balorda volgarità e
burinisia per eccentriche diversità.
Ecco allora che il burin-relativista non si accontenta di guardare
avidamente tutti i documentari di National Geografic, Sestante, Linea blù e
simili,  ma fa della ricognizione diretta il suo verbo, suggestionato dai
ricchion-sofisti al "viandante", "viaggiatore", "pellegrino"

Avrete notato come a una qualunque IperCOOP che si rispetti non manca mai
l'agenzia viaggi
Questo è il suo paradiso terrestre ma anche nell'estasi trascendentale non
dimentica mai le sue origini ideologiche e quindi predilige come null'altro
"Nouvelle frontieres", agenzia viaggi pezzente ma con un'alone di Maggio
francese che non guasta mai.
Partisse, che sò, con Hotelplan, in fondo si potrebbe sempre dire che,
seppur indirettamente un po' di soldi a quei paesi sempre poveri e
sottosviluppati dove predilige andare per poter far lo sboroooooooone con le
due lire della pensione che c'ha, senza volere, si diceva, gle li
lascerebbe.
Ma no !!
Lui riesce ad andare a portar via pure il cibo a basso prezzo a quei
pezzenti con la scusa del voler vivere pari a loro per così conoscerli a
fondo.
Patetica scusa che nasconde solo la volgare grifagneria del
burin-relativista che, l'unica cosa dove spende soldi a iosa son le
diapositive con le quali scasserà i maroni per tutto l'inverno a qualunque
conoscente, vicino, parente, nonna o postino che malauguratamente gli capiti
in casa attirato con la scusa dell'invito per la cena etnica di ricette
apprese personalmente sul posto, il tutto, poi, accompagnato da lagne
inenarrabili di suoni inarticolati definita magica melodia di quei luoghi
incantati.

Inoltre, non va trascurato, che il burin-relativista ha dei principi etici
ferrei e che quando comanda Berlusconi in Italia, lui ha il diritto di
evadere.
E quale miglior modo che spendere all'estero tutti i guadagni in nero che fa
essendo, seppur pensionato a un'età unica in Europa, ma per la quale va
benissimo differenziarsi dall'Europa stessa diversamente da tutto il resto,
essendo poi  capacissimo di far tutti quel lavoretti esosissimi di idraulica
e affini. che lui, essendo un'eletto di sinistra, ha il diritto politico di
non pagarci le tasse stante l'attuale governo che tanto giustamente
disprezza ?!
Che se la Guardia di Finanza solo gli guardasse il passaporto che vanta come
status-simbol rimetteremmo a posto i conti dello Stato.

Comunque, tornando a quei viaggi, il burin-relativista, ha poi scoperto
nuove religioni grazie ai viaggi da millecinquecento euro tutto compreso.
Sedotti dai discorsi dei loro simili, :"l'India e la Cina le abbiam girate
tutte...""Ho pregato insieme al guru per sei notti consecutive", certi
"coda", sinonimo del burin-relativista, perchè arriva sempre ultimo ma si
crede di arrivare sempre primo,  hanno abiurato la religione madre per
diventare islamici, arancioni, buddisti eccetera. che, uno di mia
conoscenza, visto il santone camminare sui sassi roventi senza scottarsi
c'ha voluto provare pure lui e il pirla l'hanno ricoverato al reparto
"grandi ustionati" e rimpatriato, che, motivazione, dei coglioni ne hanno
già loro da esportare senza bisogno che gle ne mandiamo anche noi !!

Ma si sà, il burin-relativista è inguaribile.
Per lui il mondo si divide in sole due parti.
Italia e estero
L'estero, ormai si può scrivere con la lettera maiuscola.
Non importa dove, l'importante è che sia all'estero.
Che quando è obbligato a tornare in Italia, come nel caso suddetto, per lui,
l'Italia, continua a non esistere.
A cominciare dalle auto che, dall' "epoca "francese" sessantottina delle due
cavalli,  Renault 4 e, mito dei miti, la "squalo" detta anche Citroen DS,
ancora in auge tra sconvolti vintage, è poi passato ad una lunga serie di
Golf per approdare infine alle mini-suv giapponesi più orripilanti...Honda
CVR,' Mitsubishi molleggiate come carrarmati, ma che fan tanto "safari"
Ne conobbi uno tempo fà, stranamente signorile, che viaggiava in Range Rover
in tempi non sospetti.
Morì di cancro fulminante, ovviamente, che rovinava la media.

Ma delle auto del burin-relativista parleremo poi....

 
 
 

I "relativisti" sono orribili

Post n°154 pubblicato il 07 Giugno 2008 da mjkacat

Se vai a casa di un "relativista" doc te ne accorgi subito perchè ha i muri
pieni di orrori inenarrabili.

Quadri astratti della più assoluta insignificanza alternati con maschere
africane comprate si in Africa ma in tutto e per tutto uguali a quelle del
vù cumprà sotto casa
In qualche angolo ci trovi gli immancabili "congas" e donnine simil
Modigliani.

Nei casi peggiori pure le poltrone sono ricoperte da provvisori teli
multicolori modello "alla cazzo di cane" di provenienza  sempre africana con
la variente della provenienza indiana.
Ma è sicuramente uno dei due, non puoi sbagliare

Altri ancora hanno alle pareti improbabili papiri egiziani che si vede
lontano un miglio che son fatti in serie per turisti gonzi come certe
"Pietà" di Michelangelo o "David" di Donatello fatti in gesso o in bronzo
appositamente per giapponesi e prossimamente cinesi.

A volte hanno anche qualcosa di australiano o sud americano tanto per non
farti dimenticare il loro Dogma, il loro Verbo.
Perchè il "relativista" horribilis ha un suo CREDO indelebile:
IL VIAGGIO

Novelli Kerouak idolatrano invariabilmente una persona:
CHATWIN
 http://it.wikipedia.org/wiki/Bruce_Chatwin
del quale hanno tutti i libri dell'Adelphi in bella mostra nella loro
libreria.
E con questo credono di non aver bisogno di nessun'altro libro, che infatti
non c'è.

Ma poi vi racconterò il resto......

 
 
 

Il "relativista" è burino

Post n°153 pubblicato il 07 Giugno 2008 da mjkacat



IL BURINO FIRMATO


Il burino e/o burina firmata sembrano piloti di Formula Uno con la
differenza che son loro gli sponsor e non viceversa

Cinture con una D&G, maglie con la EA e i più grezzi, occhiali con
stanghette grossissime per contenere ben in vista CHANELL, DIOR o  altre
chiccherie
La borsetta con la marca trasversale ripetuta all'infinito e i più depravati
pure la zeppa delle scarpe con qualche scritta "prestigiosa" ma che con le
scarpe stesse c'entra come i cavoli a merenda.
Ovviamente il jeans è perfettamente uguale a uno dei cinesi se non fosse per
la patacca d'acciaio, scomodissima, con la firma distintiva che comunque
resterà per sempre invisibile ai più se non per chi li lava.

Frase storica:
"La firma è importante per quelle persone la cui firma non vale niente"

Conclusione
"Solo la "classe" ci può salvare"

 
 
 

Chic & burini

Post n°152 pubblicato il 06 Giugno 2008 da mjkacat

Si dice che il mondo è diviso in "culture"
FALSO
Il mondo è diviso in "Chic" e "burini"


Purtroppo il "burino" è molto diffuso ed è veramente spiacevole doverci
avere a chè fare.
Volgare plebeo, ovviamente ateo essendo privo della categoria della
"signorilità" coi suoi affini, lo si distingue dall'abbigliamento coi tipici
calzini corti, tratto distintivo,
i tipici sandali...
http://www.ortopediatecnor.it/prodotti/prodotti-commerciali/calzature/uomo/sandali-preston/2006-10-10.4600473813/image
eccetera eccetera.
Molto diffuso tra professori universitari e simili menti eccelse.

Perchè domina il materialismo ?
Semplice.
Perchè il mondo è pieno di concretini.(declinazione psicologica del burino)
Basta guardarsi intorno
Domina la volgarità, la burinisia, ma non solo materiale, pure
intellettuale.
Oramai Nietzsche lo nominano pure i netturbini.
Non c'è "classe", signorilità, nobiltà.

Tutti così plebei che sfuggirvi è il problema principale.
Asfissianti poi nella loro convinzione d'esser pure degli "eletti"
Tristi perchè troppo intelligenti per ridere.
In compenso FANNO ridere
E non è neppure questione di soldi.
Il virus della burinisia colpisce indifferentemente dalle classi sociali
Li accomuna il non sapersi elevare dalla più bieca materialità
Senza immaginazione, fantasia, estro hanno l'elevazione delle galline.
Nessuna forma di spirito li sfiora.

Se ci parli vedi che scivolano immancabilmente verso il comunismo o verso il
fascismo.
In realtà son gemelli, ma l'ottusità di cui son dotati non permette loro di
arrivare a capirlo.
Infatti, ogni tanto, fraternarizzano.
Allora li senti dire:
"Pensa come sono aperto io, ho un'amico fascista"
"Pensa come sono aperto io, parlo sempre con mio cognato comunista"
Per forza.
Si è mai visto due galline che non amassero lo stesso becchime ?

Nell'abbigliamento vanno poi su due versanti ugualmente classico:
Il full-optionall firmato.
L'etnico

Atroooooooooci entrambi con una leggera predominanza dell'etnico in
burinisia.
La burina etnica la noti per le sottane fino ai piedi, il gillet, la borsa
con gli specchietti, collane e braccialetti indiani d'argento.
Un classico

Come auto il burino ha un debole per le Renault
Gli ricordano tanto la 4 della gioventù rivoluzionaria
Ora poi che è tornata fuori la "Cinquecento" con cambio automatico e aria
condizionata, son pure convinti di esser più sboroni loro che ne hanno
riciclata una dal ferro vecchio.
Onnipotenza del concretino (dicasi "concretino" non essendo in grado di
elevarsi dal pensiero "concreto" verso quelli immaginativo)

Le moto...sempre dei cessi da rottamare con la scusa che quelle stranuove
non gli piacciono.
Grazie al cazzo, neanche il mio cane mangia la salsiccia,...non gle la dò !!

Insomma, l'avrete capito, oramai il mondo si divide in alti e bassi, chic e
burini, concretini e immaginativi.
L'importante è non farsi abbassare dalla plebe.

PS...non stò scherzando !!!!



 
 
 

Poesia & Ragione

Post n°151 pubblicato il 31 Maggio 2008 da mjkacat

Poesia
http://it.youtube.com/watch?v=Ey9YgS5tMog&eurl=http://video.google.it/videosearch?q=benigni+maria&hl=it&sitesearch=

Ragione
http://it.youtube.com/watch?v=BxCKvp14lyU&feature=related

PS: Da notare che quello che dice Benigni nel secondo video a proposito della Madonna è la stessa cosa che dice Jung in "Psicologia e religione" a proposito dell'Assunzione a dogma della stessa.   In altri termini quello che potrebbero sembrare solo considerazioni di un'artistà, sono in realtà confermate dalla psicoanalisi.

 
 
 

Se il mondo è Materiale...

Post n°150 pubblicato il 30 Maggio 2008 da mjkacat

...allora i più intelligenti son Briatore, Ricucci & company

Se il mondo è Spirituale
allora i più intelligenti siam io, "thisDeadBoy", Pierini, Massimo e qualche
altro.

Oooooo, comunque vada
i comunisti restan sempre i più deficienti.

Matemaaaaaaaaaaaticoooooooo

 
 
 

Postcomunisti

Post n°149 pubblicato il 30 Maggio 2008 da mjkacat


L'irresistibile vizio postcomunista di vedere negli altri "il Medioevo"
di Giorgio Israel


Si dice che queste elezioni hanno determinato una svolta epocale, ed è
indiscutibile. La parola "comunista" scompare dal Parlamento e non ha torto
chi dice che della falce e martello non importa più niente quasi a nessuno.
Ma questo era chiaro da tempo. Il problema non è il comunismo bensì il
postcomunismo, un'eredità che si esprime in una serie di mentalità, di
atteggiamenti e di "culture" tra cui quella della superiorità antropologica:
gli "altri" sono abbietti nemici, trogloditi che occupano e devastano la
società. Circa la morte definitiva di questa eredità sarei prudente.
Capito in mezzo a un crocchio di genitori all'uscita dei bambini dalla
scuola e sono tutti concordi nel deplorare con aria da funerale l'esito
delle elezioni.
«Vedrete che ondata clericale! Faranno dire ai bambini le preghiere
tutte le mattine prima delle lezioni», lamenta uno; e il fatto comico
è che nessuno dei presenti ha chiesto l'esenzione dei figli dalle
lezioni di religione.
Un altro proclama: «Ci aspettano cinque anni di Medioevo».
Non riesco a trattenermi e osservo: «Beh, dopo due anni di età
delle caverne, cinque anni di Medioevo sono comunque un progresso». Piomba
un imbarazzato silenzio e il crocchio inizia
a disfarsi.
Il loro atteggiamento equivale a un "chi se lo sarebbe mai aspettato
che tra di noi vi fosse uno di 'quelli'?".
Mi sento marchiato a fuoco, in modo indelebile,
come una pecora del gregge cattivo.
Loro, poveretti, trovavano naturale sbraitare contro
l'infausto ritorno dei barbari, dell'"impero che colpisce
ancora".
Come potevano pensare che fosse presente uno di "quelli"?
Tutte le facce sembravano normali e nessuno era riconoscibile
per qualche caratteristica lombrosiana o dal cattivo odore.
Basta leggere i giornali di certa sinistra europea per trovare il riflesso
di questo atteggiamento. Secondo El País la corruzione si è insediata
in forze nei gangli vitali dello Stato italiano. Secondo Libération, il
centrodestra è stato portato al potere da quelli che sfrecciano per le
strade in vespa passando col rosso. Ma chi ha suggerito loro queste analisi
sociologiche? Leggendo gli articoli si apprende che sono ricavate da
dichiarazioni o interviste di "intellettuali" di sinistra italiani, quelli
che erano pronti ad emigrare a Parigi e a cui ora non resta che emigrare a
Madrid. È il famoso partito della sinistra "antipatica" che ha il complesso
dei migliori, così bene descritta da Luca Ricolfi, e il cui segretario
onorario è Umberto Eco
indimenticabile assertore della tesi secondo cui gli italiani
si dividono in due: gli onesti e intelligenti che votano a sinistra,
e quelli che votano dall'altra parte, che o sono cretini
o sono disonesti.
Questa sinistra è lungi dall'esser morta. Non si dice quasi più comunista ma
i suoi tic postcomunisti sono di una visceralità allucinante: basta che si
parli di Stati Uniti o di Israele e la reazione ostile spunta fuori come la
saliva del cane di Pavlov. Nonostante la Cina di oggi abbia conservato poco
dell'ideologia di Mao, il legame affettivo è tale da spingere certuni a
scrivere un documento di solidarietà contro i cattivissimi monaci tibetani.
Proprio come ai tempi in cui Solzenicyn veniva marchiato come un agente
dell'imperialismo.
Ci vorrà un'opera culturale grande e profonda per estirpare questi tic.
Di certo quest'opera non potrà consistere nel correggere i libri di storia,
come è stato infelicemente proposto. Non si scrive "sui" libri, si scrivono
"i" libri. Questo paese ha un gran bisogno del dispiegarsi di una cultura
libera, aperta e non faziosa che s'imponga definitivamente sui cascami
culturali del passato.


 
 
 

Implosioni & Esplosioni

Post n°148 pubblicato il 20 Maggio 2008 da mjkacat

L'analoga visione "Relativista" si sviluppa in maniera opposta tra occidente
e oriente.
Mentre là prevale un'immagine serena e allegra qua ne prevale una cupa e
triste.
Mentre là si collega spiritosamente a un Dio "burlone", qui a un Dio
"morto".
Mentre là è in linea con la carità e il bene, qua con il narcisismo e
l'egoismo.
Là con la meditazione,
Qua con la supeficialità
Qua con il "nulla"
Là con il "vuoto meraviglioso".
Vien quasi da pensare che là, essendoci arrivati prima di secoli e secoli
siano più avanti nello sviluppo di una visione del mondo al cui confronto
qui sembriamo "dilettanti allo sbaraglio".

Perchè queste vistose differenze, vien da chiedersi,  negli sviluppi di un
pensiero per tanti versi simile ?

L'unica spiegazione che riesco a darmi è nell'origine "patologica" del
tutto, qui, in occidente; e cioè la "psicosi" di Nietzsche e quanto questa
sia stata condizionante.

Ora, non vorrei aprire una sterile e noiosa diatriba sulla salute mentale
del noto filosofo, competizione alla quale mi rifiuterei di partecipare, ma
solo notare come la lettura dello stesso filosofo sul senso della vita
vissuta, visioni e categorie, siano ben note alle discipline psichiatriche e
che detto filosofo non è esentato a rientrarvi solo perchè i suoi "fans" non
lo gradirebbero.

Comodo come si sfugga facilmente alle "eteree" categorie
scientifico-psichiatriche e non con altrettanta facilità a quelle
scientifico-organiche quando diagnosticano un parallelo disastro nel campo
fisico come può essere un cancro, che forse perchè nel primo caso colpisce
l'"anima" ciò non toglie sia meno reale anche se più facilmente occultabile.

Comunque, entrando nello specifico e usufruendo, a titolo esplicativo, delle
conoscenze sulle psicosi indotte da sostanze psicotrope, si può azzardare un
primo abbozzo esplicativo riportando le differenze tra un'esperienza
negativa e una positiva di dette sostanze.

Si potrebbe spiegare la differenza usando la metafora di un'esplosione
nucleare sotterranea e una esterna.
Una IMPLOSIONE e una ESPLOSIONE.
Nella prima tutto avviene SENZA TRASCENDENZA, nella seconda sì.
Nella prima una centuplicazione del "peso" della vita, nella seconda
l'assenza di peso.
Nella prima si rimane a terra frastornati dal botto; nella seconda si
"vola".

Sono due esperienze analoghe, ma dalle conclusioni diametralmente opposte:
infernale o paradisiaca.
Nel primo caso restiamo con un "vuoto" e un'"insensatezza" totale e
incolmabile, nel secondo con un'"arricchimento" "meraviglioso"..
Ed ecco che così siam tornati al punto di partenza:
il "vuoto-nulla" e il "vuoto-pieno" o "meraviglioso" per dirla come un
famoso koan zen che recita, ed è effettivamente vero:
"La differenza tra vuoto
e vuoto meraviglioso
è un capello"

Ora, in conclusione, vorrei che questi brevi note non fossero occasione di
discussioni fuorvianti sulle sostanze psicotrope che non è questo il CENTRO
del discorso, ne sulla loro indubbia pericolosità, ma solo su quello che è
lo scopo centrale di questo post, e cioè la differenza tra "relativismi" e
il "perchè", o, detta in altri termini, come un'esperienza psicotica,
superando la visione superficiale e cogliendola come esperienza estrema di
profondità interiore, possa avere sviluppi diametralmente opposti.

Quindi, senza nulla togliere alla profondità di Nietzsche e della sua
filosofia alla base del "relativismo occidentale", si è voluto solo
sottolineare come le distorsioni psicotiche del suo carattere abbiano con
molta probabilità influito sulla genesi di un relativismo "implosivo" quindi
"pessimista"  rispetto a quello "ottimista-esplosivo-trascendentale"
orientale, anche perchè, quest'ultimo, raggiunto attraverso anni e anni di
fatica e disciplina e non attraverso la "scorciatoia" della psicosi, indotta
o naturale che dir si voglia.

 
 
 

Lo Zen triste

Post n°147 pubblicato il 19 Maggio 2008 da mjkacat

....quindi, il tanto osannato "Relativismo" non è altro che una versione
occidentalizzata e un po' ottusa e triste dell'orientale Zen ?!
E io che c'ho perso tre anni in discussioni feroci per poi accorgermi che è
la versione "buia" di detta filosofia.
Che delusione !!
Ma è tutto quì ?!
Ma veramente la filosofia occidentale in duemilaseicento anni ha partorito
solo sto' topolino e pure storpio ?
E io che credevo che fosse chissachè.
Ma non è che "il fantasma che si aggira sull'Europa" era solo una nuvola un
po' tossica che ha rincretinito tutti ?!
Boh, non stò scherzando, ma non saprei che altra spiegazione dare !!

 
 
 

Macchine & utenti

Post n°146 pubblicato il 17 Maggio 2008 da mjkacat

Più è evoluta la macchina, più son cretini gl'utenti.
Blogger, fax, telefonini...un popolo di dementi ultraatrezzati ma sempre più
ottusi.
Ieri "il popolo dei fax", oggi i bloggers; basta andare a guardare il livello
demenziale degli utenti, ...stelline poesie pietose e foto
Senza parlare del popolo degli sms.
Atroce

Mongoli con un dio mongolo come loro : Grillo...rotfl

 
 
 

Demenza della sola Ragione

Post n°145 pubblicato il 15 Maggio 2008 da mjkacat

Premesso che questo mi sembra il centro del problema odierno della Filosofia
e della "Cultura" in generale, cioè la SOTTOVALUTAZIONE del Sentimento, ma,
a parte questo volevo sottoporvi come esempio un'episodio che mi è appena
successo:

Un amico mi chiede spiegazioni a proposito di un bambino diagnosticato
"Psicotico" , del quale fa l'insegnante di sostegno, del quale non sa
spiegarsi perchè "morda" con estrema facilità.
La prima cosa da appurare, gli dicevo, se dietro a questi "morsi" coglieva
ostilità o altro.
Nessuna ostilità, anzi, erano viceversa frequenti in momenti di armonia.
La spiegazione non è difficile.
Sappiamo, e diversamente è capitato ad ognuno di noi, che in momenti di
forte passionalità con una bella donna ci sia capitato di pensare o di dire
tra il serio e il faceto..."Ti MANGEREI di baci....ti vorrei "mangiare"
Del resto, va aggiunto, basta osservare due amanti e le espressioni dei loro
volti nell'amore sessuale e come questi potrebbero sembrare a prima vista
più d'aggressività che di amore.
Potremmo parlare anche della famosa "scena primaria" traumatizzante proprio
perchè vissuta come scena di violenza dal bambino e non viceversa.
Insomma, gli esempi sarebbero tanti per dimostrare come l'amore, soprattutto
se bramoso, passionale, si possa esprimere attraverso la violenza.
Non ultimi gli stupri stessi, dove è il mischiarsi inestricabile di piacere
e repulsione che determina il trauma che, se fosse presente solo una delle
due componenti, non di trauma si tratterebbe.

Questa lunga premessa per dire che , ovviamente, il consiglio è stato di
INTERPRETARE il sintomo, che questo che il genio di Freud ha scoperto, e
capire che se anche in modo maldestro questo bambino voleva solo esprimere
il propprio affetto ma non sapendolo VERBALIZZARE passava all'acting out.
Verbalizzare, parlare, parlargli, insegnargli...tutte cose ovvie, no ?!

Ebbene sapete cosa gli hanno detto i suoi superiori e lo psichiatra a questo
"novello" insegnate.
Di "CONTENERLO", e tra le righe, di non farsi scrupolo di MENARLO, se è il
caso, tanto poi, aggiungo io, di un bambino semiabbandonato e "matto" mica
c'è paura che qualcuno ti denunci.

Questa è la VIGLIACCHERIA corrente, unita all'abissale STUPIDITA' di
psichiatri abili solo con la scienza farmaceutica ma ebeti di UMANITA'.
E dirigenti altrettanto stupidi.
Questa è la tanto osannata RIFORMA PSICHIATRICA del mitico Basaglia.
E non a Canicattì, ma a IMOLA, che insieme a Trieste aveva le strutture
ospedaliere manicomiali più grandi d'Italia.

Vedete di ricordarvene quando osannate la Scienza e la Ragione.
Il grande Ronald Laing, psichiatra e PSICOANALISTA, unico VERO
antipsichiatra,  voleva sostituire alla contenzione ospedaliera e
farmacologica la PAROLA, il dialogo, l'ascolto, la verbalizzazione, tutte
cose che invece son state sostituite dall'ABBANDONO E BASTA, unita a una
congrua ottusità.
E non "ai confini della reatà" ma al centro delle strutture PIU'
ALL'AVANGUARDIA del Nord Italia.

Insomma, quando si usa solo la Ragione, e oltrettutto malissimo, e non si ha
un briciolo di SENTIMENTO autentico,  necessario per parlare, chiedere,
essere autenticamente interessati e curativi,  che non te lo da il partito
ne nessun altro se non ce l'hai di tuo, allora potrai anche fare carriera,
quattrini o altro, ma sarai sempre comunque un DANNO per te stesso e per
chiunque ti passi vicino.

 
 
 

Filosofo o Homo parastatalis

Post n°144 pubblicato il 12 Maggio 2008 da mjkacat

Ma esiste, oggi, un filosofo che non sia anche un Homo parastatalis ?
No, perchè, sorge il dubbio che, se Homo parastatalis non sia
oggettivo/obbiettivo ma..."paraculos" !
O no ?!

 
 
 

Conformismo

Post n°143 pubblicato il 11 Maggio 2008 da mjkacat

...è l'altro nome del "Relativismo"

Quello vero, quello che esprime l'essenza del relativismo.

In fondo Nietzsche stesso dichiarò la "morte di Dio" non perchè la
condividesse, ma per rilevare cos'era "conforme" al pensare dei più che
stava venendo in luce.

Allora non era "conforme" dichiararlo, anche se era nell'aria.  Oggi invece
lo è diventato.
Le stesse cose dette o fatte in epoche diverse assumono connotati
completamente diversi.
E questo conferma la parte "sensata" del relativismo.
Ma dopo oltre cent'anni, ora che è "conforme" dichiarare detta morte, ora
che è sulla bocca del primo analfabeta, che senso ha citarlo per bocca di
Nietzsche, quasi che questi, oggi, fosse fermo a quel punto e ripetesse
ancora quello che era geniale un tempo ma oggi è banale.

Se qualcuno oggi ama ancora Nietzsche, se ha rispetto del suo dolore, se ha
stima del suo genio, non lo nomini più assieme a queste, oramai, diventate
banalità.
Cerchi magari di immaginare cosa potrebbe dire ora, ma non lo tratti come
una campana rotta che ripete solo lo stesso ottuso suono.
Forse mi sbaglierò ma credo che meriterebbe di esser trattato meglio.
Non merita di essere sulla bocca di stolti conformisti.ebeti beoti e
sciocchi.
Lui non lo merita, non foss'altro che per lui era dolore non edonismo, non
euforia.
La sua psicologia era un'altra.
Niente a che vedere con quella dei suoi sciocchi emulatori.

 
 
 

Fascismo, Comunismo, Violenza & Cocaina

Post n°142 pubblicato il 09 Maggio 2008 da mjkacat

Un mito tutt'ora vivente è che mentre i primi impiegherebbero la violenza
perchè connaturata ai propri valori, i secondi la impiegherebbero solo a
scopo difensivo.

Già le vittime delle violenze partigiane prima e dopo l'Aprile 1945 rese
note dai libri di Pansa rendono improponibile ormai questa falsa
distinzione.
Ma non solo, tutta la storia le smentisce.

Cosa sono i Gulag se non violenza ?
Cosa sono state le P 38 se non violenza ?
Cosa sono state le BR se non violenza ?
E più recentemente :
Cosa sono stati gli assalti al G8 di Genova se non violenza ?
Il mito di Giuliani se non violenza ?

Permangono però tutt'ora le giustificazioni retoriche di intellettuali,
magistrati e giornalisti organici nel dipingere, come sempre, tutto ciò come
conseguenza e vittimisticamente.
Ma chi se la beve più oramai questa panzana ?

Al  mito di una violenza buona e di una cattiva o reazionaria potranno
ancora crederci chi dell'animo umano non ne conosce nulla, sociologi,
logici, statistici e affini, non certo chi ha un minimo di conoscenza della
psiche umana.

Che poi non sarebbe necessario neanche quella.
Basterebbe capire cosa cosa sta a significare "Peccato Originale"
Ma certo, per chi ancora ritiene sia "oppio", vagli a spiegare che è
"cocaina" !!

 
 
 

Fascino...& Hyde Park

Post n°141 pubblicato il 08 Maggio 2008 da mjkacat

Certo tra i comunisti di ieri
che citavano l'Antigone di Sofocle
e quelli di oggi
che citano Di Pietro
c'è una bella caduta d'eleganza.


http://it.wikipedia.org/wiki/Antigone_%28Sofocle%29

PS: Anche questo articolo, come il precedente "Fashion & Griffes" sono stati pubblicati pure sul "Foglio.it" nella rubrica Hyde Park

http://www.ilfoglio.it/hydepark

 
 
 

Faschion & Griffes

Post n°140 pubblicato il 06 Maggio 2008 da mjkacat

Oramai, comunismo, fascismo, nazismo, non sono diventati altro che "Griffes"
da indossare, esibire, pavoneggiarsi e nient'altro.

In un tempo ormai remoto questi movimenti hanno avuto dietro di loro menti
comunque elevate; Gramsci, Gentile, Heidegger, per dire solo i primi che
vengono in mente.
Ma oggi ?

Oggi, ne più ne meno come si sceglie un capo di Armani o di Dolce e Gabbana,
così, accessoriamente, con certi look fa più "figo" una svastica, un fascio
littorio o con altri una falce e martello.

Fuor dell'"abito" questi ragazzi sono in tutto e per tutto simili :
Uguale violenza
Uguale droga
Uguale sesso
Uguale musica
Uguali argomenti
Uguali sport
Uguale nullafacenza
Ma soprattutto
Uguale ABISSALE ignoranza.

Nessuna differenza

Dietro qualche ragionamento che, nel migliore dei casi, tradisce la
derivazione giornalistica con quei toni da scoop perenne, non c'è altro che
il vuoto pneumatico, il nulla del nulla.
Alcuni picchiano extracomunitari o "diversi", altri poliziotti e
carabinieri.
Chi sventola croci uncinate, chi brucia bandiere d'Israele o americane e
inneggia a cento Nassirya.

Avendo, ipoteticamente, la possibilità di dialogare con qualcuno di loro
togliendolo dal "branco", rosso o nero che sia, dietro il quale "firmano" le
loro presenze, si potrebbe constatare con estrema facilità il cervellino da
"fotomodella" di detti cialtroni.

Forse è arrivato il tempo che ognuno di noi esprima il proprio disprezzo;
per i Naziskin, se di Destra, per i No-global, se di Sinistra.
In caso contrari, questi buffoni, saranno solo l'Avanguardia di una
degenerazione della convivenza civile futura perchè se nessuno eliminerà la
propria OMBRA aspettando che lo faccia solo il suo avversario politico,
questa, prima o poi, prenderà il sopravvento.

 
 
 

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