Creato da mjkacat il 24/05/2005

Eighties

Psicoanalisi Filosofia Teologia

 

 

Le due psicoanalisi

Post n°506 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da mjkacat

La psicoanalisi è in realtà doppia.
C'è quella scritta e c'è quella praticata
La prima è "scientifica",
la seconda ermeneutica
La prima "monadica",
la seconda dialogica
La prima idealistica,
la seconda fenomenologica.

L'individuo non è, come sosteneva Cartesio,
"pensiero",
ma essenzialmente
"desiderio"
che si realizza nel rapporto con l'altro.

C'è il Freud che scrive
e il Freud che opera
Non hanno pressochè nulla a vedere
l'una con l'altra.

La psicoanalisi è un'esperienza,
e solo la seconda lo è.

 
 
 

La morte...

Post n°505 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da mjkacat

...non cancella il bene che hai fatto.

Quello resta eterno

Solo il male che hai fatto scompare con te.

 
 
 

La relazione

Post n°504 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da mjkacat

 http://mondodomani.org/dialegesthai/cs02.htm

....aggiungo soltanto che se tutto questo si chiama probabilmente "Morale",
il sottoscritto non ha assolutamente questo obiettivo che detta parola ha
sempre aborrito come anche la sua desinenza, ma è solo guidato da un
interesse PSICOANALITICO delle vere strutture di fondo dell'essere umano.
Poi, anche per me, già di per sè previlegiato, ragionare, si fa per dire,
nei termini di "non-io" sarebbe fin troppo facile, e , come tale, quindi,
troppo volgare e plebeo per i miei gusti .

http://books.google.it/books?id=sHDFJ3667REC&printsec=frontcover&dq=eugenio+borgna+noi+siamo+un+colloquio&source=bl&ots=oS4mZ9B-dB&sig=uN0OApzbg8HYTdxl5uc7gDp0BMU&hl=it&ei=gh1qS_KqBNvdsAarov3fDQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAcQ6AEwAA#v=onepage&q=&f=false

 
 
 
 
 

Incredibile ma vero

Post n°502 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da mjkacat

Questo non è un tipico documento anticomunista. Gli autori, lungi
dall'ingrossare le fila dei compiacenti esaltatori di un modello capitalista
giunto ormai al capolinea, desiderano solo denunciare chi contribuì a fare
dell'auspicabile "liberazione delle masse oppresse" uno strumento per un
loro maggiore asservimento.

LA SCUOLA DELLE TENEBRE

Bella V. Dodd (1904-1969) è stato un membro del Partito Comunista d'America (CPUSA)

negli anni 1930 e 1940.

C'è un libro scritto da Bella Dodd, una donna americana, e pubblicato nel
1954 con l'emblematico titolo di "School of Darkness" (la Scuola delle
Tenebre), che rivela come il comunismo non fu altro che una farsa perpretata
dai finanzieri internazionali "per controllare l'uomo comune" e promuovere
la tirannia mondiale. Questo importante libro è ovviamente esaurito ed è
introvabile persino nel circuito dell'usato.

BELLA DODD

Ma chi era Bella Dodd? Nacque in Italia nel 1904, in una fattoria nei pressi
di Potenza, in Basilicata, e fu battezzata con il nome di Maria Assunta
Isabella Visono. All'età di circa sei anni fu inviata al padre, che resideva
a New York. Donna brillante e scrupolosa, si laureò alla Facoltà di Legge
dell'Università di New York. Fu in seguito a capo dell'Unione degli
Insegnanti dello Stato di New York e membro, fino al 1949, del Consiglio
Nazionale del Partito Comunista degli Stati Uniti (CPUSA). Morì nell'aprile
del 1969.

L'ALLEANZA TRA GRANDI CAPITALISTI E COMUNISTI

La prova del trasferimento di fondi dai banchieri di Wall Street alle
attività rivoluzionarie internazionali è ormai definitivamente assodata. C'è
per esempio una dichiarazione, avvalorata da un cablogramma, di William
Boyce Thompson, un direttore della Federal Reserve di New York, nonché forte
azionista della Chase Bank (controllata da Rockefeller), secondo la quale
egli stesso contribuì per 1 milione di dollari alla propaganda della
Rivoluzione Bolscevica.

Si potrebbe anche citare John Reed, il membro americano del Comitato
Esecutivo della Terza Internazionale, il quale venne finanziato e sostenuto
da un banchiere di New York di nome Eugene Boissevain.

L'apparente contraddizione dei legami tra prominenti capitalisti e il
comunismo fu commentata da Lenin secondo la dialettica *hegeliana: "Esiste
anche un'altra alleanza - a prima vista strana e sorprendente - ma se ci
pensate sopra è in effetti ben fondata e semplice da capire. Questa è
l'alleanza tra i nostri capi comunisti e i vostri capitalisti".

Per quanto incredibile possa sembrare, la Rivoluzione Bolscevica fu
sovvenzionata persino con capitali britannici!

Ma c'è di più... I maggiori progetti edilizi del primo piano quinquennale
del regime bolscevico furono realizzati esclusivamente grazie alla
tecnologia e ai materiali americani. Persino Stalin ammise che i due terzi
del fabbisogno vennero dall'occidente.

A questo punto sorge spontanea la domanda: Per quale recondito motivo dei
grandi capitalisti, tra i quali spiccava l'impero finanziario J. P. Morgan,
patrocinarono i comunisti? Gary Allen fornisce questa spiegazione:

"Se si riconosce che il comunismo non è un programma per la condivisione del
benessere, bensì un metodo per il suo controllo, allora l'apparente
paradosso del super-ricco che promuove il comunismo non è più tale. Diventa
il logico, persino il perfetto strumento per megalomani in cerca di potere.
Il comunismo non è il movimento delle masse oppresse, ma dell'élite
economica".

Il grande scrittore russo Aleksandr Solgenitzin denunciò pubblicamente a New
York come "L'intera esistenza dei nostri aguzzini (i capi comunisti) è
sempre dipesa dall'assistenza economica del mondo occidentale". Enfatizzò le
sventure del suo popolo con queste parole:

"Noi siamo schiavi dalla nascita. Siamo nati schiavi. Non sono più giovane,
e anch'io sono nato schiavo; ciò è ancor più vero per i più giovani. Noi
siamo schiavi, ma aneliamo alla libertà. Voi però siete nati liberi.

Se è così, perchè allora aiutate i nostri aguzzini?".

COME I FAUTORI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE UTILIZZANO LA DIALETTICA HEGELIANA

Secondo la dialettica hegeliana una forza esistente (la tesi) genera una
forza contrapposta (l'antitesi). Il conflitto tra le due forze genera una
sintesi. L'illustrazione sottostante evidenzia l'uso che l'élite mondialista
fece della dialettica hegeliana:



                                                     Élite mondialista

      
        Tesi                                                                                                 Antitesi

      La Russia marxista                                                                  La Germania nazista

                                                       II Guerra Mondiale

      1917 La Rivoluzione Bolscevica                               1933 Hitler conquista il potere

      Gli USA patrocinano e sovvenzionano                           Gli USA sovvenzionano

      L'URSS dal 1920 in poi                                                    il nazionalsocialismo
     

                                                             Sintesi

                                                        PROFITTO
  La tragedia del II conflitto mondiale agevola la creazione delle
Nazioni Unite, un passaggio importante verso la realizzazione del Nuovo
Ordine Mondiale




COSA BELLA DODD AFFERMA NEL SUO LIBRO

Dodd descrive il Comunismo come uno "strano culto segreto" il cui obiettivo
è la distruzione della Civiltà Occidentale. Milioni di ingenui idealisti
(gli "innocenti") sono da esso raggirati con il pretesto dell'aiuto ai
bisognosi, mentre in realtà il vero scopo è l'esercizio del potere fine a se
stesso. Ciò è testimoniato anche dal fatto che Dodd constatò come nella sede
del partito non fosse condotta alcuna ricerca sociale. Le fu spiegato che
"Il nostro non è un partito riformista, ma rivoluzionario". (163)

LA CREAZIONE DI "ESSERI UMANI CONFORMISTI"

Il Partito Comunista opera infiltrando e sovvertendo istituzioni sociali
quali le chiese, le scuole, i mass media e il governo. Il suo scopo era
quello di "creare un nuovi tipi di esseri umani che si conformino al modello
di governo mondiale che fiduciosamente intendeva controllare". (162)

Citando un esempio, Dodd rivelò che 1100 membri del CPUSA furono ordinati
preti cattolici negli anni '30. I comunisti sovvertirono anche il sistema
educativo americano con l'assoggettamento dei sindacati degli insegnanti e
delle associazioni culturali. Solo chi accettava "l'approccio materialistico
e collettivista della lotta di classe internazionale" riusciva a mettersi in
luce in tali strutture. (98)

Il programma a lungo termine dei comunisti prevedeva invece il
coinvolgimento delle donne durante lo sforzo bellico: "Il partito si adoperò
al massimo per convincere le donne ad essere occupate nell'industria. Gli
stilisti comunisti crearono per loro dei modelli particolari e i cantautori
comunisti scrissero canzoni atte a spronarle... Secondo i loro piani, le
condizioni del periodo bellico dovevano inserirsi stabilmente nel futuro
programma educativo. La famiglia borghese come unità sociale doveva essere
resa obsoleta". (153)

L'ambito famigliare doveva restringersi al partito e allo stato. Dodd diede
il suo contributo all'organizzazione del Congresso delle Donne Americane,
che fu il precursore del movimento femminista.

"Dato che apparentemente promuoveva la pace, il movimento attrasse molte
donne. Ma si trattò in realtà solo di una rinnovata offensiva per
controllare le donne americane... Al pari dei giovani e dei gruppi
minoritari, esse erano considerate una forza di riserva della rivoluzione
per la loro attitudine ad essere facilmente trascinate da sollecitazioni
emotive". (194-195)

Il periodo della seconda Guerra mondiale portò il CPUSA a rinunciare
definitivamente alla lotta di classe e ad aggregarsi al cosiddetto "campo
roosveltiano del progresso", che comprendeva i "capitalisti progressisti".

"Il Partito Comunista cominciò ad assumersi la responsabilità di instaurare
una rigida disciplina tra i lavoratori. Nessun datore di lavoro fu più abile
o inflessibile dei capi comunisti nel contenere gli scioperi o nel
ridimensionare le rimostranze dei lavoratori... In quei anni l'aumento delle
paghe era notevolmente inferiore a quello dei profitti e del controllo
monopolista sui generi di prima necessità... La produzione bellica era
sostanzialmente appannaggio di dieci grandi corporations... i comunisti
evitarono diligentemente la diffusione di tale informazione". (153)

Il periodo bellico fu contrassegnato da uno straordinario coordinamento tra
il Partito Comunista e l'élite finanziaria americana. L'élite finanziò una
sofisticata agenzia di propaganda, l'Istituto Russo, che aveva sede a New
York, in Park Avenue, di fronte a quella del Council on Foreign Relations**
(CFR) di Rockefeller, situato sulla 68.ma Strada. Personalità famose come
Vanderbilt, Lamont***, Whitney e Morgan erano in quella sede a stretto
contatto con la nomenklatura comunista". (153)

Stalin dissolse il Comintern (l'Internazionale Comunista), su insistenza di
Roosevelt, anche per rendere politicamente più "presentabile" il CPUSA. Earl
Browder (1934-1945), il suo leader, acquisì un rilievo nazionale e si
consultò con i ministri dell'amministrazione di Franklin Delano Roosevelt,
presidente degli U.S.A. negli anni critici che vanno dal 1933 al 1945.

Il comune sforzo bellico di U.S.A. e U.R.S.S. doveva porre le basi della
crezione del Nuovo Ordine Mondiale. Ma la linea politica mutò
inspiegabilmente e Browder divenne un signor nessuno. Apparentemente l'élite
finanziaria decise che i tempi non erano ancora maturi per un governo
mondiale, mentre una guerra fredda sarebbe stata molto più proficua. A Dodd
fu riferito che in futuro il Partito Comunista avrebbe dovuto spesso subire
l'opposizione non solo del governo, ma anche dei lavoratori americani.

"Ora compresi che le migliori aspirazioni di servire i lavoratori, che
condividevo con migliaia di persone come me, furono tradite proprio da
loro... Sono stata dalla parte di coloro che perseguivano la distruzione del
mio Paese". (229)

I membri del CPUSA si precipitarono, come topi impauriti, ad adottare la
nuova linea di partito. Dodd tentò di abbandonare l'organizzazione ma le fu
detto che "Nessuno esce dal partito. O muori o sei sbattuto fuori". (197)

Alla fine Dodd fu espulsa e bollata come "razzista, anti-portoricana,
antisemita, nemica dei lavoratori e serva dei padroni". Non c'è forse
qualcosa di famigliare in tali accuse? Dopo più di vent'anni di sacrificio
indefesso fu lasciata senza famiglia o amici. Il partito era stato la sua
famiglia!

"Questa è la chiave per l'asservimento mentale del genero umano. L'individuo
è soppresso... egli opera come l'ingranaggio di un meccanismo superiore [un
ingranaggio che si può scartare quando non serve più o quando viene ritenuto
dannoso]... Non possiede alcuna cognizione dei programmi ideati dal gruppo
dirigente per usarlo". (158)


UN POTERE MONDIALE SEGRETO E BEN ORGANIZZATO

Bella Dodd fu alquanto cauta nei confronti di chi, dietro le quinte,
manovrava il Partito Comunista. Una volta le fu detto che se avesse perso il
contatto con Mosca avrebbe dovuto telefonare a due multi-milionari che
vivevano nelle Waldorf Towers. Altrove fa riferimenti ad un "potere mondiale
segreto e ben organizzato". Ha evidentemente paura di rivelare troppo, anche
perchè sospetta che il suicidio di un leader del CPUSA mascherasse in realtà
una esecuzione in piena regola. (172)

Ma lascia sfuggire un probabile indizio. Dodd afferma che tutti i nove piani
della sede che il partito possedeva al numero 35 della 12.ma Strada erano
adibiti agli affari del CPUSA. Il sesto piano era riservato all'ufficio
stampa del quotidiano yiddish "Freiheit" o "Frayhayt" (Libertà) e alla
"Commissione Ebraica". (162) Gli ebrei erano in effetti prominenti tra i
comunisti ingenui.

"Ciò che mi divenne chiara fu la collusione tra queste due forze: I
comunisti, con il loro progetto di dominio mondiale, e certe forze
mercenarie del mondo libero intente a speculare sullo spargimento di
sangue". (229)

Dood riferisce, come se "un tassello del puzzle rivelasse l'immagine", la
storia della nave "Erica Reed", che rispecchia centinaia di altre. Durante
la Guerra Civile Spagnola gli americani donarono fondi per caricare la nave
diretta in Spagna di forniture mediche ed alimentari. I comunisti
dirottarono invece la nave in Russia. (89)

Dodd aggiunge che la censura è per i comunisti un elemento essenziale. "Ho
spesso visto i dirigenti sfilare libri dagli scaffali delle case dei membri
e raccomandare la loro distruzione". (223)

Il comunismo è essenzialmente un losco sistema di controllo da parte
dell'élite internazionale. Non fu affatto soppresso durante il periodo del
Maccartismo. Si riciclò piuttosto nella Nuova Sinistra, nella Controcultura,
nel movimento dei Diritti Civili, in quelli di Liberazione delle Donne e
avversi alla guerra. In seguito si mimetizzò nella pletora delle ONG
(Organizzazioni Non Governative) sponsorizzate dall'élite, in fazioni dei
partiti Repubblicano e Democratico, e nei gruppi Liberal, sionisti,
sindacali e dei diritti dei Gay. Questi gruppi, al pari dello stesso CPUSA,
sono a struttura piramidale, e in tal modo i loro membri sono ignari di
essere usati.

All'obiezione secondo la quale alcuni dei gruppi sopra menzionati si
oppongono alla globalizzazione, Dodd riferisce casi in cui il CPUSA ha
formalmente sostenuto cause che in realtà desiderava sabotare. (205)

In conclusione, il comunismo fu/è una frode utopistica escogitata da
personaggi enormemente facoltosi per boicottare i sogni della gente
ordinaria e arrestare il progresso della coscienza umana. Si tratta della
medesima congiura che ha innescato le guerre attualmente in corso.

Il comunismo, un precursore del Nuovo Ordine Mondiale, propugna i valori
della fratellanza, della pace e dell'eguaglianza al solo scopo di
ingannarci. Ha preso il sopravvento sugli occhi, le orecchie, la mente e lo
spirito della società. Molto di ciò che viene spacciato come verità nei
media e nelle scuole fa parte di questo mostruoso imbroglio. L'espressione
"politicamente corretto", ormai universalmente adottata, non è altro che un
vecchio concetto del Partito Comunista, un segno di distinzione e di
appartenenza all'ortodossia ideologica di quel partito.

Il movimento femminista è comunista sia nelle origini che nello spirito.
Esso pretende di difendere i diritti delle donne, mentre in pratica
isterilisce entrambi i sessi e distrugge la famiglia, che rappresenta
l'unità sociale di base. Anche l'elevazione dell'omosessualità a "stile di
vita approvato" per gli eterosessuali fa parte della spudorata frode
elitaria progettata per "creare nuovi tipi di esseri umani che si
conformino...".

La civiltà occidentale è come una nave che sta affondando in un mare di
malvagità, eppure i passeggeri sono troppo frastornati e distratti per
accorgersene. Bella Dodd ha avuto il coraggio di suonare l'allarme ben 50
anni fa. Non è mai troppo tardi per iniziare a resistere alla tirannia.

Non esistono scialuppe di salvataggio...





  1.. Il Dott. Henry Makow è un ricercatore impegnato a denunciare i
pericoli insiti nel Nuovo Ordine Mondiale.

  2.. Alessandro D'Ovidio è un ex membro del Consiglio Nazionale del
P.S.D.I. Si è occupato della difesa dei diritti dei consumatori e si
interessa a temi quali la politica internazionale, l'astroteologia e le
società segrete.

*Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831), filosofo tedesco, oltre ad aver
influenzato Marx è considerato uno dei più geniali pensatori della storia
della filosofia.

**E' da notare come dai tempi di Roosevelt fino ai giorni nostri il CFR
abbia dominato qualsiasi amministrazione americana, sia repubblicana che
democratica, tanto da essere spesso definito il "governo ombra" degli U.S.A.

***Lamont garantì, nel 1926, un prestito di 100 milioni di dollari a
Mussolini. Quello fu un anno particolarmente cruciale per il dittore.

http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://www.scribd.com/doc/8634527/Bella-Dodd-School-of-Darkness&rurl=translate.google.it&usg=ALkJrhhEd-Eg6JFXh2euFubcF-Ydk8ebhw

 
 
 

Il negozio di giocattoli

Post n°501 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da mjkacat

Sì, perchè l'uomo, moderno o postmoderno che sia resta convinto di una cosa.
L'UOMO E' BUONO !
No, non fraintendete, non nel senso delle incontaminate Culture primitive da
mangiare in pentola, cioè.
No, ...buono, proprio buono buono !

Ecco perchè, giustamente, non ha bisogno di un Gesù che venga giù a
redimerlo.
Ci mancherebbe
Redimere chi ?
Chi è già angelico di suo ?
Che sciocchezza !!

Ovvio poi che, di conseguenza, oggi non ci sia più nessun bisogno di educare
i figli.
Cosa educhi se nasce già educato ?

I più deficienti qui arrivano pure a superarsi recuperando quel Gesù or ora
buttato dalla finestra
"Lasciate che i pargoli vengano a me!"
Vedete, pensa, qualcosa di buono lo diceva pure lui.
Peccato che andasse inteso come capacità di stupirsi e meravigliarsi e non
come maesto di vita tout-court.
Ma non sottilizziamo

Ecco quindi che così si preparano schiere di nuovi "liquidi" fanciulli poi
ragazzi.
Proibito proibire
Immaginatevi se poi a vent'anni accetteranno di buon grado il minimo paletto
"solido"
E poi ci si meraviglia del narcisismo dilagante, dell'assenza di regole, di
consumo come unico parametro.

Ma vi siete mai chiesti quanti giocattoli consumano mediamente i bambini
d'oggi rispeetto a quelli di ieri ?
Quanti NO si prendono rispetto a quelli di ieri ?

E poi arriva la vita, quella vera, e dove vanno ?
Vanno "in barca", ovviamente
Non abbiamo detto che viviamo nel "liquido" ?
Appunto
Che straaaaaaaaaaano, vero !?
Và tè a capire come capitano poi le disgrazie, vè !!
Ma dov'è il problema ?
Il grande spirito della storia, Manitù, praticamente, dialetticamente, tra
"flussi" e "riflussi", ...ettéparéééééévaaaaa.....libera,
progressivamente le vele verso la Verità.
Che bisogno c'è degli uomini !!?!
Và, và, ...  e và....

http://www.youtube.com/watch?v=XVXzlPqViXA

 
 
 

L' amore non è liquido

Post n°500 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da mjkacat

Intervista al sociologo Zygmunt Bauman

Per una vita ha studiato la «società liquida», quella senza legami stabili, e l’«amore confluente», che dura fin tanto che c’è l’interesse di uno dei due partner. Ma quando pensa all’amore vero, con la A maiuscola, volge lo sguardo a lei, Janina, la moglie che da sessant’anni gli è al fianco. «Io e Janina – racconta Zygmunt Bauman, uno dei più grandi sociologi viventi - sappiamo che stare insieme significa anche sacrificio e accettazione dell’altro, pure quando è faticoso. Ma per noi lo stare insieme, il volerci bene e l’essere uniti "finché morte non ci separi" è una prospettiva molto più bella, che l’essere separati e vivere la libertà dello stare da soli. Per questo credo che il Papa abbia centrato l’obiettivo, decidendo di richiamare la società di oggi, che per definizione evita legami duraturi ed esclusivi, alla totalità dell’amore. È sicuramente un richiamo controcorrente. Ma è tanto più necessario in un’epoca di dittatura del consumismo, dove la "sindrome del consumo" penetra ogni fessura della nostra esistenza, fagocitando in essa anche ciò che c’è di più grande: l’amore».

Professor Bauman, perché gli uomini d’oggi sono incapaci di amare «per sempre»?
«È una società che si è modellata sull’usa e getta, sul desiderio di consumo, sull’impegnarsi finché si ha voglia, senza assumersi responsabilità di qualsiasi genere. Il consumo come metro di ogni nostra azione non è fatto per elevare la lealtà e la dedizione nostra per l’altro. Al contrario, è pensato per passare in continuazione da un desiderio all’altro, per spegnere in fretta quelli vecchi e creare posti per altri nuovi. In più la clausola della società dei consumi "soddisfatti o rimborsati" è diventata metro di ogni rapporto, di ogni relazione. In questo tritacarne è finito anche l’amore. Ecco perché è sempre più difficile "amare per sempre"».

Ma questo s’è tradotto in maggiore libertà per l’uomo moderno?
«Questa era la promessa che sta alla base della "nuova società": la liberazione individuale. Promessa che si è rivelata falsa. Molti, infatti, credono (erroneamente) che la quantità compenserebbe la mancanza di qualità. Ogni relazione è debole, quindi cerchiamo di averne a non finire, in modo che che possiamo trovare qua e là qualcosa che ci soddisfi, comprensione o simpatia alla bisogna. Il fatto è che – come ci ricorda anche Benedetto XVI nell’enciclica – non funziona così. Piuttosto è il contrario. Più le relazioni diventano facili a rompersi e usa e getta, meno c’è motivazione a combattere le difficoltà che lo stare assieme comporta di volta in volta. Dopo tutto, quando due persone s’incontrano, ognuno porta con sè la propria diversa storia personale, che ha bisogno di essere conciliata con l’altro, che a sua volta è differente. E una convivenza di diversi è impensabile senza compromessi e sacrifici».

Secondo lei, è possibile che ci sia futuro in questa «fluidità» dei rapporti e quindi anche dell’amore?
«È il paradosso della postmodernità liquida. Più si evitano impegni stabili e duraturi per timore di esserne poi vincolati, più sentiamo bisogno invece di relazioni solide e amici disponibili. Però siamo incapaci di fare il passo. Di fronte al "per sempre" ci troviamo impauriti. Solo che, senza un impegno esclusivo e nel tempo, i nostri legami sono fragili e anche il rapporto d’amore risulta esasperatamente insicuro. Questo crea uno stato di ansietà permanente in cui è sprofondato l’uomo d’oggi. Un futuro oscuro e gravido di conseguenze se non ci sarà un cambio di rotta».

Benedetto XVI dice però che questo amore «pieno» è possibile. Anzi è il progetto a cui l’uomo e la donna sono chiamati.
«Certo. È una questione di scelte, di valori che si attribuiscono allo stare insieme. In ultimo, direi, di forza dell’amore che rende il sacrificio per il bene dell’amato qualcosa di naturale, di dolce e di gioioso, invece che un giogo pesante come i più credono. Agape, cioè il vero amore, quello che noi sogniamo e di cui tutti abbiamo seriamente bisogno per sentirci salvi in un mondo caratterizzato per la sua insicurezza, non può che essere altruista e incondizionato. Da entrambi i lati. E lo sforzo di arrivare a questo, non può che partire sempre dalla mia parte. Il contrario di quanto avviene comunemente oggi, dove si vive nella paura che l’altro decida unilateralmente di rompere il legame, di chiudere una relazione perché non la si ritiene soddisfacente o anche solo per il fatto di voler sperimentare emozioni nuove».

Benedetto XVI insiste anche sul non separare eros da agape.
«Questo è l’altro grande errore del nostro tempo: l’idea di separare il sesso dall’amore e dai legami spirituali e dalle responsabilità morali che esso comporta. È l’idea che passa quando gli esperti ci dicono che innamorarsi è solo una reazione chimica che attiva la produzione nel corpo di dopamina. Quando c’è questo, c’è amore. Quando finisce, non ce n’è più. Ridotto così, si pensa che il sesso possa essere praticato come un qualunque oggetto di consumo di questa società dei consumi. In realtà eros non si può separare da agape, pena il tradirlo».

Un ultima domanda: cosa ha pensato del richiamo del Papa a «Dio amore»?
«È forse il messaggio di cui l’umanità ha bisogno più di ogni altro. Vedo all’orizzonte il pericolo enorme della "religionizzazione della politica", dove la religione, il richiamo a Dio, è preso dalla politica per combattere gli altri. È una minaccia grave per il futuro dell’umanità, per la sua sopravvivenza fisica ma anche per la capacità di far fronte assieme ai gravi problemi ancora irrisolti di miseria umana e di aggressività causata dalla miseria. Bene ha fatto Papa Benedetto a lanciare alto questo monito: Dio, che ha dato il comandamento dell’amore, ci impedisce di usare il suo nome per combatterci gli uni contro gli altri».

 

      

 

 
 
 

La Nevrosi è morta

Post n°499 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da mjkacat

Sappiamo che nel corso della storia le forme del malessere, della sofferenza
e dei vissuti soggettivi relativi, evolvono e mutano; ciò che sta accadendo
oggi, è qualcosa che ha a che fare con una "mutazione epocale";

La complessità, del tutto naturale del vivere, è diventata patologica.
Esiste oggi una reale incapacità a farsi carico di situazioni di angoscia
così ampia e generalizzata.

 E' evidente a tutti noi che ci troviamo a vivere immersi in una "atmosfera
esistenziale" carica di insicurezza, di incertezza per il futuro, con
diffuso senso di impotenza : Il fatto importante, tuttavia, è che, anche
noi, "specialisti", siamo immersi nella stessa atmosfera, respiriamo la
stessa aria, continuiamo ad agire e operare come se il mondo e le
Lebenswelten siano quelle di mezzo secolo fa.

Pretendere di comprendere la vita interiore delle persone nella nostra
società, senza riconoscere le profonde mutazioni del vivere,significa
sperimentare l'impotenza della nostra funzione di cura.

Noi di fatto, stiamo uscendo da un epoca, "quella della modernità solida",
quella cioè che aveva costruito recinti ed impalcature destinate a durare,
l'epoca in cui le parole d'ordine erano aggregazione, cameratismo,
interazione, partecipazione, ecc; oggi parliamo di identità flessibile, vi
è, infatti, una costante volontà di cambiare, e bisogno di farlo subito,
questo comporta una assenza di legami che durino nel tempo. Quello che ne
deriva è che le sfide della vita, i compiti della vita e gli obiettivi della
vita tendono oggi ad assumere un colore e una forma ben diversi da quelli
che avevano mezzo secolo fa. All'epoca erano essenzialmente risposte agli
schemi di progettazione, costruzione e preservazione di un ordine, di un
sistema di valori che fondavano una weltanschauung, nel cui potere, tutti si
riconoscevano.

Oggi per sopravvivere è necessario sviluppare una visione del mondo centrata
sull'io, ribaltando, così, il rapporto fra "il proprio ego e il mondo " e
rendendo, in questo modo, entrambi utili al fine di plasmare e scrivere una
biografia individuale.

Qualche decennio fa, noi attribuivamo le difficoltà del vivere, all'eccesso
di regole che governavano le società, e quindi, la sofferenza, nelle sue
diverse forme, era concepita di fatto come una nevrosi derivante dal
conflitto fra " norma e trasgressione ".

Da tale conflitto, il vissuto che ne derivava era di "colpa"; oggi, in virtù
del progressivo abbattimento del limite tra "pensabile e possibile", le
norme "perdono sempre di più potere", per cui, ciò che un tempo era
proibito, oggi diventa possibile e consentito.

Per effetto di tale processo, i sintomi del malessere non si presentano più
come una nevrosi, frutto di un conflitto tra istanze normative e pulsioni
governate dal principio del piacere, quanto come un " fallimento nella
capacità di spingersi agli estremi del possibile", di portare il proprio
potere fino al limite. Essendo saltato quindi il concetto di limite,
necessariamente, il vissuto soggettivo non può che essere di "
inadeguatezza, ansia ed inibizione ".

Oggi l'individuo non è più regolato da un ordine esterno, da una conformità
o meno alle leggi, per cui l'infrazione genera sensi di colpa: il vissuto di
colpevolezza era, infatti, il nucleo centrale delle classiche forme di
sofferenza psichica, ma, oggi, deve fare appello esclusivamente alle sue
forze interne, alle sue competenze per raggiungere quei risultati a partire
dei quali verrà valutato. La sofferenza ha cambiato forma: non più conflitto
nevrotico "fra norma e trasgressione" con conseguente senso di colpa, ma, in
uno scenario dove non c'è più norma, perché tutto è possibile, ed i confini
sono saltati, il nucleo del disagio si radica sul senso di "inadeguatezza" e
di "insufficienza" per tutto ciò che uno potrebbe fare, ma non è in grado di
fare.

Quando i disturbi esistenziali non sono, più tanto, il frutto di una "
nevrosi", poiché non si originano da conflitti, quanto piuttosto la
conseguenza di vissuti d'impotenza e di inadeguatezza, abbiamo a che fare
con delle forme di "immaturità affettiva" che portano in sé la paura di ogni
forma di frustrazione.

Le frustrazioni, infatti, sono sempre meno tollerate: il contenitore emotivo
non "tiene", ed ha scarsi strumenti per elaborare ed integrare le delusioni
e le frustrazioni, derivanti da un desiderio negato o inappagato. In un
orizzonte come questo, ove le strutture psichiche sono sempre meno capaci di
tollerare le frustrazioni e di rinviare la soddisfazione del piacere in
funzione di uno obiettivo superiore; quando si diventa sempre meno capaci di
elaborare i conflitti, non avendo avuto esperienza di "conflitto interno", è
facile prevedere come "il gesto", "l'agito" e "l'esternalizzazione dei
conflitti" diventino l'inevitabile e fatale risposta di chi non è in grado
di "contenere" i vissuti frustanti e conflittuali.



Questo è un link per chi volesse approfondire l'argomento
http://www.mulino.it/edizioni/universita/scheda_volume.php?vista=indice_esteso&ISBNART=13325

 
 
 

Matrimonio

Post n°498 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da mjkacat


"qf"  ha scritto nel messaggio

> E prendi nota che solo la prevenzione può evitare questi drammi.
> Oggi la gente prima di sposarsi va a farsi l'esame del sangue e qualche
> altra analisi,
> Dovrebbe invece andare per qualche mese in analisi psichiatrica, per
> vedere che cosa c'è sotto a quell'amore così urgente e cogente da
> richiedere un matrimonio. Matrimonio che spesso è solo il terreno per
> realizzare psicodrammi sepolti nell'inconscio. Il transfert me lo insegni
> tu che cos'è, e in _tutti_ i matrimoni falliti ci trovi il transfert sui
> nemici psichici che i coniugi si trascinano da una vita, e l'illusione di
> trovare nel matrimonio quella libertà psichica che nella sacristia e
> nell'ipocrisia di casa loro non hanno mai neppure imparato cos'è.
> E tu vorresti risolvere tutto questo con l'ipocrisia !?



...non sono d'accordo su nulla di quanto hai detto precedentemente.
In compenso questo finale è un capolavoro.
Mo' me lo stampo e lo do' alla paziente.
Non lo capirà, ma è lo stesso

 
 
 

Il vuoto, "umano troppo umano"

Post n°497 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da mjkacat


Il VUOTO è sì.......
l'unico frutto del desiderio "umano, troppo umano",
non certo L'Amore
che promana dall'Altro e a cui l'uomo può o meno permettere
di lasciare che lo illumini

Ovvero
quello spazio
che l'uomo si inventa vuoto
per poi piangerne

Vuoto
perchè colmo di Spirito Santo
cioè d'Amore
e non di materia
e la Fede, come comunemente malintesa,
serve agli ottusi di Psicologia

Vuoto
perchè l'uomo soggiorna nel pensiero
e in uno spirito anonimo
freddo
uno spirito con la minuscola
non con la maiuscola

Ma l'uomo si ama
adora il minuscolo
non vede altro

"Hanno occhi ma non vedono"
ma per vedere
dovrebbero trapiantarsi il cervello
che è il vero organo della vista
e non gl'occhi
che son solo come lo schermo di questo computer.

http://www.youtube.com/watch?v=aNz2S69kwDw


 
 
 

Vc.dotte,lat consolari

Post n°496 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da mjkacat

L'ottusità dilagante ignara dell'uomo se non in quanto "essente", si appaga
dello sproloquio di un Dio "umano, troppo umano" perchè consolante.

Ma come si spiega allora che sia nata prima la parola di detto sentimento
questo, gli sciocchi, manco se lo chiedono

Consolare: con-SOLARI, cioè, PERMETTERE ALLA LUCE DI ILLUMINARE

Viceversa ne:
"Uomo, sia fatta la TUA volontà"
si approda alla cupa depressione sinonimo, per "deboli" della raggiunta
illuminazione, ma ben più simile a quella di un lampione che a quella
"solare"

Ma cosa ci si può aspettare da una filosofia che nella "sophia" ha perso il
"filo" ?
Ma in entrambi i sensi:
quello dell'"amore" e quello di "Arianna"

http://www.youtube.com/watch?v=EWwrhUX3iTM

 
 
 

La banda Baader-Meinhof

Post n°495 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da mjkacat

Solo ieri sera, perchè quella precedente son dovuto sottostare
ai desideri muliebri e sorbirmi un mattoncino seppur col bel
Ralph Fiennes, e sebbene quando io in contraccambio chiedo
di vedere un classico con la grandissima attrice Moana Pozzi
me lo si neghi sempre adducendo la risibile scusa
che non c'è trama nei suoi bellissimi e profondi film,
solo ieri sera, dicevo mi son potuto vedere su Sky
il film già candidato all'Oscar come miglior film straniero, sulla
famosa RAF capeggiata da Andreas Baader è Ulrike Meinhof.

Confidando su una ricostruzione affidabile di quegl'anni era
proprio mia intenzione osservare a distanza di tempo quegli
avvenimenti per decifrarli con la calma e le conoscenze dell'uomo
che ora ho ben più cospicue.

Senza tirarla troppo per le lunghe devo dire che ho trovato
una stupenda sintesi oggi leggendo il post su Scruton di tDB
postato ieri.
Ho quindi sintetizzato i punti salienti debitamente corretti e,
invitandovi alla prima occasione a guardare questo bel film,
vi inviterei a farlo con questa chiave di lettura e tutto
diventerà chiarissimo


-----------------------------------------------------------------------------


Il terrorismo moderno si è interessato molto più della violenza
che di qualsiasi altra cosa che potesse essere ottenuta attraverso
la violenza.

Il carattere vago o utopico della Causa è quindi una parte importante del
ricorso al terrorismo, nel senso che la Causa non definisce o limita
l'azione.
Aspetta di essere riempita di significato dal terrorista, che in realtà non
cerca di cambiare il mondo ma se stesso. Per ammazzare qualcuno che non ti
ha mai offeso, né ti ha mai dato un motivo per essere punito, devi credere
di essere avvolto in un mantello angelico che sia in grado di giustificarti.
Allora vedrai le tue uccisioni come la dimostrazione che sei certamente un
angelo. La tua esistenza riceve la sua prova ontologica finale.

I terroristi ricercano un'ebbrezza morale, un senso di superiorità rispetto
a ogni ordinario giudizio umano. Questa sensazione si irradia da una facoltà
di cui il terrorista crede di avere la prerogativa, la stessa facoltà di cui
gode Dio. In altre parole, il terrorismo di questo tipo è una ricerca di
significato, ossia il vero significato che la cittadinanza - concepita in
termini astratti - non può fornire. Persino nella sua forma più
secolarizzata, il terrorismo coinvolge un tipo di appetito religioso.

E' molto difficile ammazzare l'innocente signora Smith e i suoi figli mentre
stanno facendo shopping. Per cui questa strategia di costruzione dell'Io non
può iniziare semplicemente con il desiderio di uccidere. La signora Smith
deve diventare qualcos'altro, un simbolo di una condizione astratta, un tipo
di incarnazione del nemico universale. I terroristi moderni tendono a fare
affidamento su dottrine che rimuovono l'umanità dalla gente ed è questo il
loro obiettivo. Le teorie di Marx servirono allo scopo molto bene, creando
l'idea
della borghesia, il "nemico di classe", che nell'ideologia bolscevica aveva
la stessa funzione degli ebrei nel nazismo

I terroristi , a un certo livello, sono animati dalla stessa
sconcertante ricerca di significato e dalla identica necessità di stare al
di sopra delle loro vittime in una posizione di redenzione trascendentale

Ed è solo
nella morte che percepiscono l'unico significato che gli importa realmente:
la trascendenza finale di questo mondo e la responsabilità nei confronti di
altre persone che questo mondo esige da noi.

http://www.youtube.com/watch?v=o9z1UWakA9Q

http://www.loccidentale.it/articolo/il+perdono+e+l'ironia+hanno+reso+più+forte+l'occidente.0066705

 
 
 

Transgender & Femminismo

Post n°494 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da mjkacat

Devo ammettere, sadicamente, che provo un certo piacere nel constatare
l'offuscamento della questione Femminista non avendone mai avuta nessuna
simpatia
E neppure ne ho mai sentito il bisogno nonostante da trent'anni passi
quotidianamente alcune ore della mia giornata lavorativa a contatto con
donne che sono, notoriamente, le maggiori fruitrici di psicoanalisi.
Si, perchè, quando vengono da me, non hanno le scemenze del femminismo nella
testa ma nella stragrande maggioranza dei casi abbiamo a che fare con le
conseguenze di uomini che non vogliono prendersi cura in nessuna maniera
dell'impegno dei figli.
Sia nell'indietreggiare alle richieste di maternita , singola o plurima, sia
nelle responsabilità dei figli in qualunque modo si presentino.

Tutto questo, ho scoperto recentemente, ha un nome diverso da quello
sicuramente banale che gli davo io, e cioè, non si chiamano "deficienti" ma
"amore liquido".
Bene, questo mi risolverà sicuramente un mucchio di problemi.
"Cosa volete che sia, care signore, ...è l'amore liquido !!" dirò loro anche
se temo un po' che una più intelligente della media mi faccia notare che
"Proprio di "liquido" si tratta,...quello seminale!!"
Vabbè, speriamo che, almeno domani, non me ne capiti subito una così acuta.

Comunque, lorsignore dovranno ammetterlo, noi uomini ne sappiamo una più del
diavolo.
Ora, approfittando del loro sbandamento, stiamo infiltrando nelle file delle
nemiche degli ..."agenti segreti", chiamiamoli così, anche se con il grande
Bond, James Bond, non è che propriamente mantengano le sue doti seduttive,
anzi.
Ma che importanza ha, l'importante è gettare scompiglio nelle file del
nemico/a.

Non sò se avete notato ma da quando son comparsi Trans-sex/gender essendosi
"liquefatto" pure il genere sessuale le prime a restare con un pugno di
mosche son state le donne stesse.
Che senso ha protestare la propria diversità dal maschio se maschile e
femminile sono due "gender" al tramonto.
HIhihihi....geniaaaaaaaaaali.
In un colpo solo, e dopo solo due decenni, il "femminismo" è già obsoleto.
Abbiamo già conquistato anche quel territorio e, a breve, con la complicità
di due macchinette incubatrici computerizzate, ci faremo anche i figli da
soli e le donne............addiiiiiiiiiioooooooo.
Anche perchè, diciamolo, tra noi maschi ci capiamo meglio a piacere
sessuale.
Mica dovremo più star lì ad aspettare le lungaggini delle donne, carezze,
bacini, coccole, perchè diano qualche debole segno di desiderio.
Tra noi maschi ci capiamo al volo
Un fiscio, due botte, e via andare, altrochè
DINAMICI, DINAMICI, suvvia !!

GRAZIE Trans di tutti i generi e gradi.
Non fosse per voi il nostro Maschilist-Power stava vacillando.
Mo' soooooooooccia, siete meglio della bomba ai neutroni !!!

http://www.youtube.com/watch?v=_BRv9wGf5pk

http://www.salutefemminile.it/Template/detailArticoli.asp?IDFolder=176&IDOggetto=5789

 
 
 

Pensiero forte

Post n°493 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da mjkacat

Un "Pensiero forte" c'è già e pure strutturato perfettamente
E' l'unione tra l'atroplogia culturale di René Girard e l'antropologia
filosofica di Emanuel Lévinas che è il PERFETTO sviluppo della prima.
Non a caso il tema di base è per il primo la "violenza" e per il secondo la
"guerra".

Ora, che si permanga nella "debolezza" non è un caso fortuito ma la
conseguenza di chi, primo, l'"altro" non lo vede neanche di striscio non
essendo andato mai oltre al "medesimo", che è il vero problema serio e di
fondo della patologia omosessuale, e secondo della disonestà intellettuale
figlia di decenni di menzogne che domina ancora in tutti i gangli culturali
foraggiati da un sistema che ha tutto l'interesse a mantenere certe menzogne
essendo funzionali al sistema globalizzato-capitalista.

C'è un "Pensiero forte" e che sia in sintonia con la Dottrina sociale della
Chiesa non cambia proprio nulla essendo in grado di sostenersi da sè senza
nessun bisogno della fede ma su una razionalità strettissima e più che
fondata.

Grazie e arrivederci

http://video.libero.it/app/play?id=00e1ef339d8e7da4c514aeb9c8a05889

 
 
 

Dalla madre alla badante

Post n°492 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da mjkacat

Il Moderno nasce nel passaggio da una concezione dell'uomo come bisognoso di
redenzione ad un'uomo buono per natura.

Su quest'uomo non c'è quindi bisogno di indagare e si arriva
immantinentemente a quell'adulto che s'accorge di esistere in se stesso nel
"Cogito ergo sum"
Bello, autonomo, autarchico !!

Peccato che nell'ansia di codesta genialità autogeneratasi l'uomo si sia
dimenticato dei PANNOLINI e di chi gleli cambiava oltre a nutrirlo.
Per almeno 6 stadi su 10 della sua evoluzione non solo non "cogita" ma più
spesso "caga" banalmente e  bellamente e senza alcun ritegno per l'atrui
desio.
Se poi prontamente non si appresta il cibo all'ora di sua signoria più
gradita, servizio che da adulto permarrà solo negli hotel cinque stelle,
urla e strepita fregandosene bellamente di chiunque.
Ma qualcuno dirà
"Poi diventa grande"
Dipende
Se qualcuno non lo educa alle esigenze altrui codesto principino resta
EGOCENTRICO e NARCISISTA tutta la vita.
ALLA FACCIA di chi dice che l'uomo nasce buono.

Ma non solo
Oltre a non nascere affatto buono entra ben prima in RELAZIONE...e che nel
COGITO c'arriva, FOOOORSEEEEEEeeeeeeee, dopo qualche lustro.

Ma tutto questo cosa importa mai al filosofo moderno ?
NULLA
Per lui oltre a nascere BUONI nasciamo già pure ADULTI e per sapere chi
siamo ci sarebbe bisogno di chiederlo a sè stesso quando basterebbe
chiederlo a tutti quelli a cui a sbriciolato i mar....onzoli da che è nato
fino ai trent'anni quando, fooooorse, decide ardimentosamente di affrontare
la vita armato del suo bel "cogito"

Fermo restando che, rimasto narciso, col "cogito" ci farà la birra non
trovandone lo SCOPO.
Che mica basta saper di "cogitare" per esser Cartesio !

E sarà così che prima o poi, più prima che poi se non troverà nessun'altro
modo di ammazzare il tempo della noia con extasy o affini, che si ritroverà
presto rimbambito.
E sarà solo allora, anche se oramai troppo tardi, che nel calzare il
PANNOLONE per l'incontinenza che si riminchierà accorgendosi, pochi attimi
prima del definitivo oblio,  di quanto sia in fondo solo l'a(A)ltro il
centro del mondo, e che lui è rimasto sempre il solito cagaddosso che senza
la sua BADANTE bolscevica, come ieri con la sua MAMY, non ci fossero loro,
non sarebbe ieri campato e oggi sopravvissuto.
E questo tutto alla facciazza del "Cogito" dopo quanto dedicato alla
facciazza dell'"Uomo buono"

Il Moderno, potrete anche cambiargli nome, ma, diciamolo, stà tutto dentro a
un PANNOLINO/ONE
Il perchè ve lo lascio indovinare.
Vabbè, vi dò un'aiutino !!
http://www.blogticino.ch/peo/upload/Cacca2.jpg

 
 
 

Senso

Post n°491 pubblicato il 01 Gennaio 2010 da mjkacat

Il senso è Sapienziale, non Razionale.
E' Etico, non ontologico
E' un Pensare Altrimenti
cioè mettersi nei panni dell'altro
oltre a quel sé cui la Ragione
non sa andare oltre

Questo è ciò che DICE Lévinas
Questo è ciò che FA Freud, anche se dice altro.
Questo è ciò che FECE Marx giovane
prima di perdersi nell'umanitarismo

Tre ebrei
Una sola radice
La Bibbia

 
 
 

"Il lungo tempo nel quale il vero avviene"

Post n°490 pubblicato il 28 Dicembre 2009 da mjkacat

F:Holderlin "Le liriche"

Postmoderno:
Il fatto stesso che non si riescano a coniere termini più precisi che
valgono in qualche modo a designare il nuovo, che faticosamente tenta di
emergere, aprendo dei varchi e tracciando dei sentieri, che solo "il lungo
tempo nel quale il vero avviene" trasformerà in strade più facilmente
percorribili...

http://snipurl.com/tvkoe

...per mettersi in cammino verso le tracce dell'a(A)ltro
http://www.lorizio.net/novita/Genova.pdf

 
 
 

Lévinas

Post n°489 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da mjkacat

http://www.classico.biella.it/pdf/levinas.pdf

http://www.clerus.org/clerus/dati/2000-10/30-999999/CATTMODE.html

http://snipurl.com/tvacy

http://siba2.unile.it/ese/issues/273/643/Segnicomprn45-02p110.pdf

http://lgxserver.uniba.it/lei/filosofi/autori/schede/levinas.pdf

http://siba2.unile.it/ese/issues/2/152/Ideev34-35p201-223_a.pdf

http://mondodomani.org/dialegesthai/mpe01.htm

http://mondodomani.org/dialegesthai/mdb01.htm

http://mondodomani.org/cgi-bin/tools/search.pl?q=levinas&r=1

 http://blog.libero.it/modifica.php?blg=11509&msg=8192544&fullW=1

Derrida

http://www.filosofico.net/derrida.htm

http://www.hermesnet.it/

http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788816404694/addio-a-emmanuel-levinas.html

 

Marion

http://mondodomani.org/dialegesthai/cca01.htm

 
 
 

Mentalità ebraica & mentalità greca

Post n°488 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da mjkacat

Posto qui alcuni spunti esplicativi ancora da elaborare di un tema che
accennavo con Loris e che, credo, possa spiegare meglio di lunghi discorsi
la BASE delle divergenze intellettuali che prima di essere
Premoderni-Postmoderni vedono una divergenza di MENTALITA' tutt'altro che
trascurabile alla base delle diverse visioni filosofiche che ben poco hanno
a che vedere con fideismo o altro ma ben più con le basi PSICOLOGICHE di
qualunque divergente SOVRASTRUTTURALE  linguaggio.



Il giudaismo del tempo di Cristo aveva un concetto notevolmente diverso da
quello proprio della mentalità greca occidentale sui rapporti anima e corpo:
esso li interpretava non in senso dualistico, ma monastico. L'ebreo vedeva
sempre anima e corpo come uniti in un sol tutto. «Spirito vivente» è per lui
sempre anche «corpo vivente». Per l'ebreo uno spirito può manifestarsi in
modo efficace soltanto in un corpo e per mezzo di un corpo. L'idea che lo
spirito di un defunto, per sé stante, separato dal suo corpo possa ancora
essere vivente ed operante sarebbe riuscita inconcepibile per la mentalità
ebraica.

http://www.disf.org/Documentazione/80.asp

Tuttavia, c'è una distinzione profonda fra la mentalità greca e la mentalità
ebraica. I greci vedono il mondo, così come la storia, in termini ciclici:
tutto tornerà alle sue origini; "il domani e domani e domani scandisce
questo piccolo ritmo fino all'ultima sillaba di tempo registrato". Il mito
di Sisifo - l'uomo che trasportava un masso alla cima della montagna e che
restava soltanto a guardarlo ricadere verso il basso per poi doverlo
trasportare in cima di nuovo, è una metafora perfetta per descrivere
l'atteggiamento greco. "La vanità delle vanità (vapore dei vapori), dice
Kohelet, vanità delle vanità, tutto è vanità (vapore). Qual è il valore per
l'uomo di tutto il suo lavoro sotto il sole? Una generazione viene e una
generazione va, mentre la terra dura per sempre. Il sole sorge e il sole
tramonta, e si affretta verso il posto dal quale risorgerà...". Un mondo
ciclico, in cui noi non facciamo altro che ripetere continuamente i nostri
errori, che provoca un atteggiamento di pessimismo cinico. Il sole, che si
comporta sempre nello stesso identico modo, regola questo mondo ciclico,
insignificante e privo di obiettivi.

Completamente differente è l'ebraismo che vede il mondo e la storia in
termini lineari, che progrediscono verso un periodo in cui "l'agnello
giacerà con il leone, il bambino potrà giocare nella cesta dei cobra... le
spade si muteranno in vomeri, le nazioni non alzeranno più la spada contro
altre nazioni e l'umanità non saprà più cosa sia la guerra" (Isaiah 2,11). È
un mondo di fede ottimistica, di fiducia nel futuro, di aspettativa di
cambiamento. La metafora perfetta per questo tipo di atteggiamento è proprio
la luna, che nel suo rinnovamento emerge letteralmente dalla nera oscurità
con il suo pallore, fino alla rinnovata luce gloriosa che splenderà ancora
più gloriosa. Il momento storico che ha dimostrato la possibilità di
cambiamento verso il positivo è stato quello della apparentemente
impossibile libertà degli schiavi ebrei, del dissolvimento quasi istantaneo
dell'immorale ordine sociale del Faraone, dell'esodo di Israele dal buio
alla luce, dalla schiavitù alla libertà. Questo è un mondo che non è sotto
il sole, come nel pessimistico Kohelet, ma, piuttosto, sotto la luna, che
esprime la possibilità di cambiamento e di rinnovamento nella propria
essenza e sotto un D-o presente e redentore

http://www.morasha.it/riskin/riskin_b03bo.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Semitismi

 
 
 

Scapoli contro Sposati

Post n°487 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da mjkacat

In fondo la partita della filosofia d'oggi si può ridurre alla più classica
delle sfide del calcio: scapoli contro sposati.
Del resto è sempre stato uno scontro al quale tutti potevano partecipare o
da una parte o dall'altra, nessuno escluso.

Lo scapolo ha sempre riscosso le maggiori simpatie.
Più furbetto, per il solo fatto di non essersi mai fatto "accalappiare", si
sente indubbiamente il più forte, il più intelligente, il più "sveglio", il
più...tutto.

L'ammogliato, lo sposato, parte psicologicamente svantaggiato, quasi come
fosse già sotto virtualmente di due gol.
Può solo rifarsi, vendicarsi, recuperare un ruolo vincente poichè quello di
perdente ce l'ha gia di suo, inconfutabilmente.

La partita inizia sempre con gli scapoli sorridenti a trentasei denti e gli
sposati truci come gli sconfitti dai romani sotto le forche caudine.

Spesso è l'occasione per rifarsi su certi ex della consorte o viceversa di
chi è stato più fortunato nelle conquiste.
L'odio, comunque, scorre come un fiume in piena.
Non è solo una partita di calcio
In realtà entrambi gli schieramenti son consapevoli che dietro l'apparente
gioiosità sono, appunto , due filosofie di vita che si scontrano.
E nessuno dei due schieramenti è neppure fugacemente "relativista"
Il bene è il male sono in gioco all'ultimo sangue e solo chi vincerà potrà
vantarsi di essere dalla parte dell giustizia e del bene assoluto.
Il resto solo chiacchere !!

Mano a mano che la partita entra nel vivo anche gli scapoli perdono il
sorriso strafottente e acquistano la serietà che la sfida richiede.

Ma ecco che i SINGLES, perchè è così che oggi si chiamano,  passano in
vantaggio.
Indubbiamente hanno nelle loro file parecchi fuoriclasse abili in discese
solitarie a rete.

Ma ecco che gli Sposati, quelli non cambiano mai nome e nessuno si è mai
premunito di dargliene uno più "corretto", pareggiano immediatamente grazie
alla superiorità nel gioco di squadra.

La sfida prosegue con alterne fortune e non sapremo mai chi sarà il
vincitore della finalissima.
Ma alcune conclusioni possiamo trarle.


Se alla squadra degli Scapoli hanno dovuto cambiare nome sotto
sotto ci dev'essere qualcosa di poco chiaro.
Non si cambia nome al "positivo" , ma solo al "negativo" per mascherarlo con
l'ipocrisia delle parole.
Sì, anche perchè, dopo una certa età il prestigio della parole "Scapolo"
scemava per lasciare il posto ai ben più spregevoli "Ziò" o "Zittella" nel
caso femminile.
E la cosa assumeva un fascino inverso, dove cioè i vincenti in partenza
erano ora gli "Sposati" e non più gli "Scapoli" declassati oramai al ruolo
ben poco prestigioso di "Sfigati".

Ma questo succedeva una volta, tanto tempo fà.
Oggi le cose son cambiate.
Anche "Narciso" ha cambiato nome.
Troppo "sputtanato".
Oggi si chiama "Narcy", con la ipsilon, che fa tanto chic.
E diciamo anche la verità.
Gli "Scapoli" stanno stravincendo, e probabilmente stravinceranno sempre di
più.
Oramai anche quelli che "furono" sposati almeno uno o due divorzi alle
spalle ce li hanno e sono il minimo per rintrare nello "chic" come è ora
concepito.

Cosa ci volete fare, oramai và così.
Ma forse è meglio
Cosa c'è di male a restare adolescenti tutta la vita ?
Tutto converge verso l'EGOLOGIA
Tutta la filosofia occidentale ne è impregnata
L'"Altro da Sé" non ha più nessuna importanza
Niente "volti" ma solo corpi, interscambiabili
E' un mondo, sarà sempre più un mondo scientifico e dominato dalla scienza.

Peccato solo che si perderà l'Amore e con esso qualunque PERSONALITA'.
Niente di grave
Basta sapersi accontentare
E, ogni tanto, una bella partitina tra noi "Singles", tutti belli, tutti
IDENTICI
Ma coi cannoni, però, mitra e missili.
Una bella guerrettina, per vedere chi è il più Potente.
Ma in fondo, il calcio, non era forse una infantile metafora della GUERRA ?
Dovremo poi comportarci da "adulti", no ?!

http://video.libero.it/app/play/?id=d9fc8cf632f44d277b9c949323694cdb

 
 
 

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L'ATTIMO FUGGENTE- LA CULTURA

 

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