MST

E ricomincia il solito ritornello!

Sono stati contestati, infine, dalla stessa base di sinistra. Un po' in ritardo, ma anche loro si sono accorti che i capoccioni romani non dovevano perdere 15 anni ad inseguire esclusivamente le paranoie causate dalla discesa in campo di Berlusconi.

Oggi si ripete la farsa: Berlusconi annuncia la sua ri-discesa, e quelli, immancabilmente, vanno in tilt! Perdono la cognizione di causa, e rincorrono di nuovo vizi privati e pubblici del Cavaliere. (Almeno lui fa un po' tutto alla luce del sole, non come certi sinistrorsi che in gran segreto nutrono passioni sodomitiche, puntualmente comprese e perdonate dai sodali).

Si ripete la farsa, dicevamo, a cominciare da certa magistratura che accusa la difesa di Berlusconi di voler giungere alle elezioni senza condanne, mancando di accorgersi della reversibilità del concetto: potrebbero essere loro a volerlo condannare PRIMA. E il signor Ingroia, noto antiberlosconiano convinto, dopo aver passeggiato su svariate passerelle mediatiche, ora non ce la fa più e, in attesa di decidere per una sua eventuale candidatura, tiene comizi a favore di tutte le sinistre estreme, in realtà contro Berlusconi. Ma questo signore, che cazzo vuol fare, il magistrato o il politico? No, perché sarebbe il caso non mescolare le due attività, in quanto foriere, queste sì, di macroscopico conflitto di interessi, nella fattispecie in particolare.

Per finire coi comici. Già si sono mobilitati: Littizzetto, Crozza, Benigni... Benigni, tanto preso dal dimostrare, grazie alle ormai trite doti mimiche e blateranti, degne di un guitto da salotto di nicchia, quanto sia fuori luogo il ritorno del Cavaliere, da non accorgersi di contraddirsi, già prima di cominciare la dotta disquisizione in merito alla Costituzione, circa il legittimo diritto democratico di candidatura di chiunque ne possegga i requisiti. Da non accorgersi (come lui & C. hanno fatto per 15 anni) di offendere contemporaneamente quella che è stata, e potrebbe essere, la maggioranza degli italiani. Ma, si sa, loro sono i detentori dell'intellettualismo avanzato... nel senso dell'avanzo da buttare. Crediamo che, al di là degli scontati commenti mielosi espressi dai soliti sostenitori del guitto toscano, evidentemente poco avvezzi a leggersi la Costituzione, l'analisi più centrata sia stata fatta da Pannella: inutile incensare con fare tronfio i contenuti della Carta Costituzionale, quando è noto a tutti quante volte siano stati disattesi!

In mezzo, la solita "psinaia" (pesci microscopici) da 1/5% di consensi: i veri distruttori della politica, penalizzata dalla dispersione di voti che risulteranno immancabilmente inutili... per gli elettori; certamente, utili per il mantenimento della loro poltrona!