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Mondo Jazz

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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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MEGLIO MUSICA JAZZ O JAZZIT ?

Post n°2045 pubblicato il 03 Dicembre 2011 da pierrde

L'interrogativo non si riferisce ai magazine, discorso molto più complesso e articolato per le differenti impostazioni, storie, cadenze ed approcci, ma più semplicemente ai rispettivi siti web.

Parliamo delle due sole riviste nazionali dedicate alla musica jazz, pertanto a quanto di meglio in teoria la critica nazionale possa esprimere e poi riversare in contenuti nei rispettivi spazi internet.

Il sito web di Musica Jazz si è fatto a lungo attendere, e nelle promese del direttore Filippo Bianchi si poneva il traguardo di divenire il migliore tra quelli in lingua italiana.

Obiettivo a mio parere non centrato, o perlomeno non ancora. Non eccessivamente ricco di contenuti, aggiornato con cadenze piuttosto lente, è sicuramente di gran lunga meno appetibile rispetto al concorrente.

Jazzit è nato molto prima ma fino al restyling era un semplice aggregatore di notizie. Molto diverso il nuovo sito web: dinamico e ricco di idee, dal Jazz TG alle video interviste, si presenta con una messe di contenuti notevolmente maggiore ed in continua espansione.

Vittoria ai punti, dunque, ma piuttosto netta per Luciano Vanni.

Che cosa manca ai due spazi web per essere ancora più interessanti ?

Poche aggiunte, ma credo significative. Innanzitutto la possibilità di ascoltare in mp3 qualche brano degli album recensiti, per poi magari arrivare a creare un archivio digitale di concerti o di album che i musicisti vorranno donare.

Poi sicuramente manca uno spazio di dialogo con i lettori. Per Jazzit si rimedia su Facebook, ma forse sarebbe interessante creare la possibilità di commentare e intervenire anche sul sito.

A entrambi infine, credo darebbe un valore aggiunto ospitare al proprio interno un blog. Spazio per eccellenza per il confronto, lo vedrei gestito non da un singolo ma da più redattori per dare più corde al dibattito e più voci critiche.

 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Luciano Vanni il 03/12/11 alle 10:37 via WEB
caro Roberto, buondì e grazie per la tua analisi. Dico solo una cosa, per aggiornarti. Per il I trimestre 2012 è in programma un piccolo restyling grafico di JAZZIT.It che prevede: 1. inserimento JAZZIT|BLOG (a cura dei redattori di JAZZIT, dei musicisti, opinion makers, operatori del settore e abbonati) 2. l'inizio attività del JAZZIT|TOUR (agenzia di viaggio: organizzeremo weekend per conoscere meglio festival e jazz club italiani ed esteri) 3. JAZZIT|FAN FUNDING (l'opportunità oer qualsiasi nostro lettore di sostenere la produzione di un cd, un festival, un jazz club) 4. JAZZIT|RADIO (un piccolo palinstesto per l'ascolto di musica 24h su 24). A breve, accrescerà l'offerta del JAZZIT|SHOP (abbiamo stretto accordi con altri 15 etichette) e della JAZZIT|TV. Entro la fine del I semestre, poi, partirà la versione di JAZZIT per tablet / iPad anche in lingua inglese. Ce la stiamo mettendo tutta per offrire il miglior servizio possibile a tutti gli appassionati di jazz. Grazie per il tuo prezioso sostegno alla diffusione e promozione del buon jazz e per questo spunto di riflessione, caro Roberto
 
 
pierrde
pierrde il 03/12/11 alle 13:51 via WEB
Non mi rimane che complimentarmi per le iniziative in arrivo e dedurre che il vantaggio ai punti sulla concorrente è destinato a salire.....
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
riccardo il 04/12/11 alle 14:03 via WEB
Davvero un bel dilemma, che turba nel profondo, degno di Amleto...
 
 
pierrde
pierrde il 04/12/11 alle 18:18 via WEB
In questo spazio ho sempre accettato le opinioni più diverse, purchè non offensive. Qualche volta,sopratutto da parte di chi si è espresso più volte, sarebbe preferibile un discreto silenzio ad una facile ironia....
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
riccardo il 05/12/11 alle 11:22 via WEB
caro gestore del sito, mi spiace che te la sia presa tanto ma ho fatto una battuta visto che il titolo si prestava all'ironia e vedo che non è piacita e l'hai presa anche molto male. Mi scuso se ho ferito il tuo amor proprio, ma non c'era volontà di farlo. Penserò comunque a quello che hai scritto e valuterò la cosa in futuro.
 
     
pierrde
pierrde il 05/12/11 alle 18:51 via WEB
Tranquillo, non c'è nulla di cui scusarsi e nessuna ferita da risanare. Capisco anche che i due magazine possano non piacere, però il lavoro e l'impegno meritano sempre rispetto....
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Jazz from Italy il 05/12/11 alle 10:25 via WEB
questione che trovo molto interessante, a mio modesto parere, e che dovrebbe creare costruttivo dibattito tra tutti quelli che hanno davvero a cuore l'utile vitalità della comunicazione, oltre alla salvaguardia della musica che raccogliamo sotto il tag "Jazz".

Dici bene Robè, quello che ancora manca è lo spazio dedicato allo scambio ed al dialogo. Mi sorprende che, in tutto questo fiorire di social network, la forma più comunemente riconosciuta come primaria, quella cioè a mezzo stampa, non s'interessi abbastanza della sua oramai maggiorenne sorella elettrica e non si rinnovi sugli stimoli che la stessa offre. E' assurdo che su nessuno dei due soli [sic!] jazz magazines italiani sia presente una sezione dedicata all'analisi ed alla discussione del mondo del web, con tutto quello che concerne, non solo in fatto di varietà della proposta, l'intrinseco significato della mutevolezza dei mezzi di diffusione e di riproduzione musicale che internet continua ad offrire. Anche il fatto di usare la rete per riproporre tematiche già presenti sul giornale è estremamente limitativo rispetto alle possibilità reali. Forse l'intenzione è di coinvolgere quei lettori non acquirenti che, si spera, un giorno si trasformeranno in paganti appassionati, ma tant'è che ad oggi, chi ne ottiene il minor beneficio è proprio chi il giornale già lo compra e sul web si aspetta più freschezza di aggiornamenti, approfondimenti che la carta non prevede e, soprattutto, la multimedialità della proposta, con link ai vari testi, immagini aggiuntive, sampler e quant'altro. E poi lo scambio, inteso come comunicazione multilaterale, è il valore aggiunto che davvero può fare la differenza. Mi trovo spesso a rileggere le famigerate "lettere al direttore", che per anni hanno offerto a Musica Jazz il suo lato più frizzante, vivo ed interrelazionale e penso che il web-log potrebbe rappresentare, oggi, la sua forma compiuta per eccellenza. Certo, è pure vero che a volte la porta aperta significa lasciare libero accesso a facili fomentatori ironici e noiosi antagonisti a tutti i costi. Nessuna propositività, poca predisposizione a cambiare idea ma solo schieramenti a livello di faida, cieco individualismo et similia. Questo è uno dei motivi che hanno costretto direttori di giornali a chiudere più volte lo spazio dedicato ai lettori e, sempre a mio modestissimo parere, anche il motivo che ha decretato la morte cerebrale di uno dei rari newsgroup dedicati al jazz, quel "it.arti.musica.jazz" che è stato un piccolo mare aperto alla discussione e che si trasforma spesso in una pozzanghera in cui nuotano strane ombre. Ma il rischio tocca correrlo, Robbè, specialmente se si vuole stare al gioco e se si cerca di crescere, e le parole di Luciano lasciano trasparire le migliori intenzioni. Speriamo si trasformino presto in realtà.

 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
riccardo il 05/12/11 alle 11:31 via WEB
Bisogna raccontare le cose per come sono state e non per come si vogliono far credere. Al NG di cui parli ci sono stato per decenni contribuendo molto, come Gualberto, Conti e tanti altri ed è morto perchè si è voluto far morire la discussione che emergeva perché dava fastidio la dialettica critica che emergeva. La si è volutamente buttata in caciara per delegittimare i contenuti che lì emergevano, assai più interessanti e informati rispetto a ciò che emergeva dalla critica "istituzionale". L'idea che la critica musicale debba conservare una specie di profilo istituzionale tramite le riviste specializzate è un discorso di preservazine di categoria. E' compensibile pensarlo da parte di chi gestisce tale genere di editoria ma è pretesa totalmente fuori dal tempo. Il mondo va avanti e la rete fornisce mezzi di informazione tali da ritenere abbondantemente superate certe modalità di comunicazione che hanno fatto ormai il loro tempo. Bisogna aggiornarsi sul serio, non per finta.
 
 
pierrde
pierrde il 05/12/11 alle 18:48 via WEB
Commento interessante, che coglie nel segno. Di tutti i magazine dedicati al jazz presenti in rete forse il solo JazzTimes ha saputo cogliere in parte le potenzialità del web inserendo link e sampler nella rivista on-line. Da noi è da seguire con interesse lo sforzo di Jazzit nel cercare nuovi percorsi. Nessuno comunque ha attivato una linea diretta con i lettori: nessuno vuole seccature e scocciatori, certo, però si perdono anche le vere possibilità di dialogo. Un potenziale non realizzato lo si era visto nel portale Allaboutjazz Italia quando già anni fa fu inserito un blog redazionale. Purtroppo si è arenato subito, peccato....
 
   
pierrde
pierrde il 05/12/11 alle 18:57 via WEB
Ovviamente era un commento per Jazzfromitaly che però Libero mi ha spostato sotto Riccardo......
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
filippo bianchi il 05/12/11 alle 13:52 via WEB
Solo una precisazione: del sito di Musica Jazz, per volontà dell'editore, il sottoscritto Filippo Bianchi non si è occupato affatto, ciò di cui all'epoca di quella promessa non ero al corrente; non lo dico per scaricare responsabilità, ma solo per assumermi quelle che effettivamente mi competono. Grazie dell'ospitalità. Filippo Bianchi
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Luciano Vanni il 06/12/11 alle 13:20 via WEB
dare voce a lettori dell'edizione cartacea e della webzine è sempre stato un mio grande desiderio. il punto è che quando ho attivato un blog sul primo sito di jazzit.it ho assistito ad un accavallarsi di insulti, scorrettezze e maleducazione. JAZZIT è prodotta artigianalmente. Siamo una piccola bottega artigianale perché a fianco del sottoscritto c'è mia moglie e tre collaboratori che son diventati parte della mia "famiglia". Vorremo fare di più e meglio, certo, ma ce la stiamo mettendo tutta. JAZZIT è cresciuta e adesso stiamo mettendo tutte le nostre energie per migliorare jazzit.it: è nata la JAZZIT|TV, il JAZZIT|TG, il JAZZIT|SHOP e a breve tutte quelle novità a cui ho fatto riferimento in precedenza, ovvero i JAZZIT|BLOG, la JAZZIT|TOUR e il JAZZIT|FAN FUNDING. Torneremo quindi ad ospitare commenti da "fuori", perché la ritengo la più grande ricchezza, ma lo faremo affidando lo spazio dei blog a opinion makers specifici, un pò come fa il web de "Il Fatto Quotidiano". Concludo dicendo che aver promosso i JAZZIT AWARDS significa aprirsi, dare voci a tutti; significa dare la possibilità ad appassionati, musicisti e operatori del settore di dare il proprio contributo alla promozione del jazz italiano e internazionale; aprire una discussione e un commento ad oggi riservato solo al mondo della critica. grazie dello spazio concesso, luciano
 
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