Creato da noremorenorimpianti il 22/04/2010
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T.O.M

Post n°1 pubblicato il 22 Aprile 2010 da noremorenorimpianti

T.O.M (Time Of Meditation)

2007

Dopo incessanti molteplici sms ecco che tutto ad un tratto sul quadrande del cell non appare nessun messaggio...Oddio pensa lei, che gli sia successo qualcosa sul lavoro visto che poteva essere pericoloso. Si era fatta dare anche il numero cell dell'amico in caso non lo sentisse piu' e gli capitasse un incidente e non potesse venire a sapere...

Stava partendo per Majorca e per tutto il periodo del transfer lei aveva aspettato un suo sms...non si osava contattarlo perche' sapeva che sarebbe stato a casa e non voleva causare problemi...

I minuti, le ore ore passavano e non succedeva niente...Morendo dentro per la paura di averlo perso in qualche modo, le invio' un messaggio per chiedergli se era ok. Per tutta risposta si vide a ricevere un sms "ma sei ancora qua??? credevo che fossi partita!!!"

Proprio la risposta che si aspettava!? Chiedendosi che cosa stava succedendo come un'automa seguí tutta la procedura per l'imbarco, poi proprio prima di salire ricevette la notizia "qui e' successo un casino poi ti spiego, fai un buon viaggio, divertiti!"

Come se lei avesse potuto divertirsi senza di lui...con il pensiero che forse non si sarebbero potuti sentire spesso come prima...ma si consolava con il sapere che fra una decina di giorni si sarebbero visti e lui sarebbe venuto a prenderla all'arrivo...

In seguito le spiego' perché in casa era successo il finimondo secondo quello che diceva: lui aveva imprestato il telefono a sua figlia e in quel momento aveva ricevuto un messaggio un pó "hot" ed allora era successo il pandemonio!

Lei non si ricordava di certo di avergli spedito una cosa simile e ne ebbe la conferma nel controllare i messaggi salvati...e poi che cos'era quell'augurio di buon viaggio a Malaga? (lei andava a Majorca) e l'avvertimento di non bere troppa birra?(quando mai lei aveva bevuto birra?)

Ora lei sa che il senso di colpa che ebbe quando lui gli fece credere di essere lei a disturbare la "quiete" non era giustificato...

Non era lei il mittente di quel sms focoso ma bensí una dei suoi contatti acquisiti tramite i vari siti di incontri oppure ancor meglio la bionda incontrata al Museo Egizio che gli aveva fatto sentire un "fremito" quando si strinsero la mano e lui gli raccontava la trama di Sinuhe l'egiziano...

Confidenze da lui fattele come un vecchio amico, un gentile compagno per un percoso sconosciuto dal tempo indeterminato...uno scambio di idee, sensazioni, pensieri davanti a un bicchiere di acqua/vino e un pasto condiviso nella piazza di un luogo a lui molto ben conosciuto...

Ora lei si domanda se le porta tutte li oppure ha vari posti a seconda delle persone oppure, sapendolo meschino e avaro, forse non ha neanche il "buon gusto" di concedere almeno questo a tutte quelle che potenzialmente incontra. Ormai non importa piú...ma allora importava e tanto...

Lei ritorna con la mente a tutte quelle piccole cose che sapeva non erano corrette e quei comportamenti di lui che sebravano strani che avvenissero ma che lei non aveva la forza di fare in modo che tutto finisse.  Come chi, per spegnere la fiamma ci soffia sopra ma al contrario di estinguersi la fiamma si rigenera... lei ad ogni segno di stranezza ci soffiava sopra l'aria della giustificazione oppure chiudeva gli occhi mentre il cuore le si stringeva in una morsa...

 

 
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T.O.M

Post n°2 pubblicato il 22 Aprile 2010 da noremorenorimpianti
Foto di noremorenorimpianti

Mentre raccontava sorseggiandosi un té al latte con un fare grazioso ma deciso, anche io pensavo...pensavo...pensavo...

...come sarebbe forse stata la mia vita se in vacanza in quell'isola fulcrale per l'unione dell'Italia, fossi venuta  come avevo desidrato due anni prima, con mio marito invece di andare a trovare mia madre.

La luce del sole sfavillente in un cielo limpido facevano brillare gli occhi della Signora seduta accento a me. Sorrisi perche' mi ricordavano proprio il fiordaliso come lei mi aveva detto poco prima che quel LUI che lei amava le aveva complimentato di avere.

Anche io ho gli occhi azzurri e forse, lei come me, nessuno prima le aveva fatto notare questa bellezza portata per tanti anni senza mai rendersene conto. Forse per questo non si era mai resa conto degli assi nella manica ed ha sempre cercato di vincere a carte scoperte.

Non volevo fare domande, eravamo in vacanza ognuna di noi due con pensieri e motivi forse uguali ma tutti nostri...

..."sono venuta per esorcizzare il sogno che lui mi ha fatto credere fosse una realtá che voleva vivere con me...visitare le terre ove nacque e dalle quali fu strappato a soli cinque anni di etá".

Anche io ero lí per vivere un qualcosa che non avrei mai potuto condividere con un uomo del quale e dal quale avevo stima, fiducia e in cui credevo....ora mi chiedevo che cosa volessero veramente dire queste parole...

Intorno a noi, sul terrazzo nella penombra del primo pomeriggio, si affacciavano piccole tenute di vigneti e olivi, intervallate da piccoli casali incespicati sulla collina; in cima ad essa si intravedeva un piccolo agglomerato di case, un villaggio anonimo ma tuttavvia ben conosciuto da chi vi abitava.
Come il dolore che una persona prova...sconosciuto agli altri ma rinomato a chi lo condivide...

...ma oggi io e la Signora dai capelli oro cenere eravamo due sconosciute per chi del nostro dolore non ne voleva sapere o interessare.

 

 
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T.O.M

Post n°4 pubblicato il 10 Settembre 2010 da noremorenorimpianti
Foto di noremorenorimpianti

....Per ammazzare il tempo nell'attesa dell'arrivo del resto della comitiva che si doveva aggregare al nostro tour, decisi di fare un salto a Monreale con il pulman di linea...

La "Signora" era svanita dopo un amichevole commiato, un "arivederci" a piú tardi.

Dall'albergo a Monreale cii sono dieci minuti con il pulman si paga a bordo, un euro.

Incontro un signore alla fermata , anche a lui in attesa dei rimanenti turisti per il tour; lui era venuto con il pulman da Trieste.

Giunti nel paese, insieme camminiamo lungo la via centrale  fino laddove si vede Palermo che si stende bianca e immobile fino al mare.

Finalmente vedevo quello che una conoscente mi disse era la sua citta' natale. Camminando a fianco di quello sconosiuto mi chiedevo cosa avrebbe detto mio marito, se le sarebbe piaciuto se avesse condiviso la mia emozione di essre li' in Sicilia! E' strano come basti la compagnia di qualcuno per non sentirsi soli...per condividere qualcosa che ad entrambi piace...uno sconosciuto con qualcosa in comune. Niente di piu' che un altro essere umano di sesso opposto ma con gli stessi interessi la stessa voglia di conoscere e vivere...senza altri secondi fini.

 
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T.O.M (TIME OF MEDITATION)

Post n°6 pubblicato il 25 Agosto 2011 da noremorenorimpianti
Foto di noremorenorimpianti

Ritornata in albergo, seduta sulla veranda "la Signora" stava parlando al telefono...sembrava felice...contenta...serena...Quando mi vide fece un cenno perché mi sedessi con lei a gustarci insieme un aperitivo prima della cena. Chiuse la sua conversazione telefonica e mi guardó. I suoi occhi erano un misto di tristezza, sconforto e soddisfazione. Ricordo ancora come percepivo il suo bisogno di compagnia forse perché anche io ne avevo bisogno. La necessitá di condividiere le mie emozioni esperienze della giornata con qualcuno...con una persona, un essere umano indipendentemente dal sesso ceto sociale e razza. Non volevo fare domande, eravamo in vacanza, ognuno di noi con i nostri pensieri...ma non ce ne fú bisogno; fu lei a dire: "Perché le persone coinvolgono ni loro sogni coloro che sono contenti di vivere la realtá lasciando quest'ultimi a loro volta in quei sogni che hanno creato rendendo la vita falsa e senza futuro?"

Me lo ero chiesto anche io tante volte ed ero proprio lí per capire perché anni della mia vita erano finiti in solitudine totale e angoscia.

Mi sorrise e continuó " Gli ho telefonato...gli ho detto che gli voglio bene e anche lui mi ha detto che mene vuole...ha avuto un incidente in bici...pensa..., si scusa nel darmi del tu e passa nuovamente al formale "lei",...pensi che non avrei mai potuto vederlo"!

Giá un pensiero che talvolta avevo con mio marito...ma non mi toccava piú anzi mi sollevava dal dover risolvere il grande pateva d'animo di dover scegliere se tornare da lui o lasciarlo...ma poi mi pentivo perché é cattiveria voler che qualcuno lasci questa terra che appartiene a tutti e non solo a me!

Da tanto tempo non vedevo una persona cosí sfavillante di gioia e amore solo nel sentire la voce dell'amato...io, avevo mai provato tanto trasporto per un qualcuno che non fossero stati i miei figli negli anni di matrimonio? Forse...for per mio marito all'inizio...o forse no perché ricordo solo il dolore che spesso la sua indifferenza e noncuranza mi procuró negli anni precedenti il nostro matrimonio.

La "Signora" sembrava contenta...eppure era lí per esorcizzare delle promesse fatte mai mantenute ...era lí sola...ma il "filo"...il filo della speranza e forza del suo amore, il calore della sua pssione la illuminavano di una luce che forse non avevo mai visto o provato nella mia vita.

 
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T.O.M

Post n°7 pubblicato il 03 Ottobre 2011 da noremorenorimpianti
Foto di noremorenorimpianti

Al mattino presto del giorno successivo di buon mattino si parte per la visita a Erice...

Giornata cupa e triste, niente sole sia nel cielo che dentro di me. Saliamo sul pulman e la Signora si siede vicino a me augurandomi il buon mattino e dicendomi:" Sono fortunata ad essere in grado di venire a vedere queste bellezze che i nostri antenati ci hanno lasciato, anche loro hanno pianto penato combatttuto sperato sofferto e trovato delusione, forse molto meno periodi di felicitá totale che l'attimo che ho trovato io".

Io non rispondo, ma penso che abbia ragione, tutti pensiamo che quello che viviamo sia terribile fino a che il tempo, passando lascia solo i ricordi. Io personalmente ricordo solo il bello e il brutto lo dimentico, purtroppo, e perdono il male che ho ricevuto. Forse i nostri antenati erano piú razionali, realisti e vivevano in pieno la loro vita senza fantasticare, senza sognare e semplicemente sognando e camminando per raggiungere quel sogno.

Erice, il sogno di Garibaldi di unire l'italia per un attimo avverato ma che ancor oggi non si e concretizzato. Che le nostre vite siano proprio cosí? Correre, raggiungere ma mai concretizzare?

Esprimo questo pensiero alla Signora. Lei ormai era nei suoi sogni. Come se si svegliasse dal suo torpore mi spiega che Erice é dove il suo lui avrebbe voluto venire e che spesso si riferiva a questo posto in relazione ad Ulisse. LUI un uomo fantasioso e pseudo colto che dava un senso di sicurezza di stabilitá a tutto quello che la Signora aveva alenato senza rendersene conto per tantissimi anni. Lacrime  e dolore ora scendevano dal suo viso, un sorriso triste e accorato di aver creduto in niente solo in un sogno di cui lei non si rendeva conto fosse ma aveva fiducia che fosse realtá.

 
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