MySo-Called(un)Life

Dead Space ~ Sviluppato da Redwood Shores e pubblicato da EA, Dead Space è un third person shooter intinto in tonalità horror così cupe come non si vedevano da tempo in un videogioco. Angosciante ed inquieto, Dead Space ha il duplice pregio di riportare su console non solo il culto del terrore, ma anche un'ambientazione Sci-Fi molto curata.

Il viaggio di Isaac verso la USG Ishimura è qualcosa di più di una semplice missione di soccorso. Sulla nave mineraria, avvolta da un inquietante, misterioso silenzio, si trova anche una persona speciale: Nicole. La spedizione sembra aver riaperto nel protagonista antiche ferite, aver sostituito il turbamento della lontananza a quello della perdita. Ma qualcosa va storto. Sulla nave l'atmosfera è pesante, lugubre. Il silenzio inquieta, ed il colore delle pareti, il colore malato delle luci soffuse, annebbia ogni sicurezza. Travolti da un destino inatteso, i membri della spedizione appena attraccata vengono assaliti dall'orrore. Schifose aberrazioni biologiche, dalla forma di corpi martoriati, deformati, cercano il sangue; uccidono. E così l'incarico principale diventa quello di sopravvivere.

Grafica: 9
La EA ha svolto un ottimo lavoro, realizzando ogni ambiente con cura maniacale: oltre alle strutture della Ishimura e alle sezioni di spazio aperto visibili dalle vetrate, ogni minimo dettaglio è stato curato fin nei minimi particolari: ci sono scritte di sangue sui muri, cartelloni pubblicitari e oggetti sospesi in aria nelle sezioni a gravità zero. Anche i modelli poligonali sono ottimi, specie quello di Isaac e dei comprimari, mentre i nemici sono piuttosto semplici e bruttini (anche se, in fondo, è giusto così). Molto realistiche anche le animazioni, con Isaac che rallenta la sua corsa se ferito, anche se spesso le esecuzioni, gli smembramenti (dei nemici o di Isaac stesso) sono fin troppo eccessive e splatter, con arti che si staccano e volano via. Pollice alzato anche per gli effetti di luce, infine, che aiuteranno ad accrescere la paura, con ambienti angusti e poco illuminati.

Sonoro: 8.5
Molto buono anche il sonoro, con una predominanza di silenzi e musiche bassissime, che lasciano sentire i rumori di sottofondo, come urla disumane, versi spaventosi e tubature gocciolanti, che terrorizzano a dovere. Durante gli scontri, invece, la musica si farà sentire maggiormente, per poi sparire completamente nelle sezioni a gravità zero. Buono anche il doppiaggio, nonostante le numerose critiche a Dario Argento e al suo accento.

Giocabilità: 9
Dead Space è un survival horror con un'impronta action, stile RE4, quindi ci saranno scontri a tonnellate, oltre a lunghe fasi d'esplorazione in solitario nelle buie cabine della Ishimura, inframmezzate da alcuni semplici enigmi. Per sconfiggere i nemici, Isaac avrà a disposizione un arsenale da macellaio spaziale, con armi davvero distruttive. Bisognerà, però, prestare attenzione a non sprecare troppe munizioni e medikit, visto che non saranno moltissimi (tranne a difficoltà facile). Inoltre, a differenza degli altri giochi simili, i nemici non moriranno con un semplice colpo alla testa, ma continueranno ad avanzare anche se decapitati, finché non saranno completamente smembrati e incapaci di muoversi. Il sistema di controllo è, forse, poco innovativo ma molto, molto funzionale. Con lo stick analogico sx si muove Isaac, mentre con lo stick dx si muove la visuale. Con R1 si tira un pugno e con R2 un pestone (ottimo per finire i nemici a terra). X è il tasto azione, mentre Triangolo apre l'inventario. START mette il gioco in pausa, mentre SELECT apre la mappa. Tenendo premuto R2 si corre, mentre con L1 si mira. Mentre si mira, si spara con R1 (fuoco primario) o R2 (f. secondario). Isaac avrà a disposizione anche due abilità particolari: la stasi (L1+Quadrato), capace di rallentare oggetti e nemici, e la cinesi (L1+O), utile per spostare oggetti, attirarli a sè e lanciarli come armi. Infine, nelle sezioni a gravità zero, con L1+Triangolo si salta da una parete all'altra. Durante il gioco, per aumentare il realismo, non sono visibili menù di alcun tipo, ma energia (hp e stasi) e ossigeno vengono visualizzati direttamente sulla tuta di Isaac, così come i proiettili rimasti sono visibili sull'arma in uso. Nella nave sono dislocate negozi e stazioni di upgrade, per comprare armi e munizioni o potenziare l'equipaggiamento. Nonostante una certa lentezza nei movimenti di Isaac, il tutto funziona perfettamente e la visuale ravvicinata (stile RE4) aiuta a creare quel senso di strizza necessario. Gli enigmi, infine, sono piuttosto semplici, mentre i boss sono pochini.

Longevità: 8
Come tutti gli horror, anche DS dura il tanto che basta, ovvero una dozzina di ore. Tuttavia il fattore re-play è abbastanza buono, dato che sarà impossibile potenziare tutte le armi in una sola partita. Idem per i trofei, che sono molti. Inoltre, una volta finito il gioco, avremo a disposizione una nuova tuta e potremo ricominciare con le armi potenziate. Nonostante gli extra non siano poi molti, non sarà difficile aver voglia di provare ancora quel brivido lungo la schiena, selezionando Nuova partita.

Online e PSN: 4
Purtroppo DS presenta solo una modalità single player, perciò non è possibile giocare online. Inoltre sullo Store sono presenti quasi esclusivamente una decina di skin diverse per le armi, con prezzi variabili tra i 0.99€ e il 3.99€. Ma che senso ha pagare per avere armi di un diverso colore e nient'altro?

Qualità/Prezzo: 10
Nonostante il prezzo iniziale nella norma (59.99€, credo), Dead Space è sceso dopo solo uno-due mesi a 29.99€ e ora lo si trova spesso nelle ceste delle offerte, a 19.90€, un prezzo davvero irrisorio per un gioco simile.

Generale: 9
Dead Space è sicuramente un must per gli amanti dell'horror o delle ambientazioni spaziali. Curato dal punto di vista tecnico e con una buona dose di brividi lungo la schiena, è un gioco che farà paura anche ai più forti di stomaco e che non delude mai o quasi. Dato il prezzo stracciato, poi, è davvero un reato non possederlo tra i propri trofei.

Nota: d'ora in poi, non ci sarà più la voce "Originalità", che trovo davvero inutile, che è stata sostituita da due voci molto più interessanti.