MySo-Called(un)Life

Trama: Ben è uno studente d'arte al college di Londra. Soffrendo d'insonnia, passa le otto ore notturne facendo il turno di notte in un supermercato locale. Ma le lunghe ore di lavoro sembrano non passare mai, quindi cosa fanno Ben e i suoi colleghi per passare il tempo? Ben dà luogo ad una dimensione 'ibernata', grazie alla sua grande immaginazione...

"Cashback" è un cortometraggio (18') di Sean Ellis ("The Brøken"), uscito nel 2004. Ha vinto 14 premi internazionali e fu nominato per l'Academy Award for Live Action Short Film del 2006, anno in cui venne realizzato un lungometraggio omonimo che conteneva (immutato) l'intero minutaggio del corto, ma con una sceneggiatura ampliata. Ok, lo ammetto: l'ho guardato solo perché ho letto che era pieno di gnocche in topless al supermercato e, devo dire, non sono stato deluso, per quanto riguarda i bei nudi femminili (il tettometro segna 8/10, grazie alla grande presenza di bei nudi nei pochi minuti di durata: uno, due, tre, quattro, ecc...). Per il resto, invece, nulla di ché. Certo, il film è carino e intelligente, specie per quanto riguarda la regia e l'utilzzo di rallenty e stop, ma la trama è quasi inconsistente e la visione, ad essere sincero, non mi ha lasciato nulla. 6-/10

Trama: Il presidente degli Stati Uniti è al centro di un complotto ordito dai Cobra. Per tentare di ristabilire l’ordine e assestare un colpo agli storici nemici, il capitano Duke Hauser è affiancato da vecchi compagni e da nuove reclute, all’altezza delle aspettative e abili nel maneggiare le risorse a disposizione contro il malvagio ed “esplosivo” Firefly...

"G.I. Joe - La vendetta" è un film d'azione di Jon M. Chu ("Step Up 3D"), con Dwayne Johnson, Bruce Willis e Byung-hun Lee, uscito nel 2013. Si tratta, ovviamente, del seguito del primo "G.I. Joe - La nascita dei Cobra", live action ispirato ai celebri giocattoli Hasbro. Tornano i soldati scelti del primo film e, ancora una volta, si portano dietro tanti combattimenti, battute sbruffone, esplosioni, sparatorie ed effetti in CGI. Certo, la trama non spicca per originalità e profondità, ma il ritmo rimane sempre alto e la presenza di Willis e The Rock aumentano l'indice di gradimento (anche se, sinceramente, ho avvertito la mancanza di quella gran gnocca di Sienna Miller, sostituita qui da Adrianne Palicki ed Elodie Yung). Il risultato, quindi, sono 110' di puro intrattenimento, non privi di difetti, ma ottimi per una serata in spensieratezza, senza troppe pretese. 7/10

Trama: Alla morte di sua madre, rinchiusa per anni in un istituto psichiatrico, il giovane Nick Di Santo eredita una vecchia casa abbandonata, che, pur non avendo mai visto, disegna da quando era piccolo. Insieme al suo migliore amico e alla sua ragazza incinta, Nick parte alla ricerca di informazioni sul suo passato, diretto alla vecchia casa di famiglia...

"Dark House" è un film horror di Victor Salva (autore della serie "Jeepers Screepers"), con Luke Kleintank ("Gossip Girl") e Tobin Bell (tutti i "Saw"), uscito nel 2014. Sinceramente non ricordo bene i due JS, ma sia mia morosa sia alcune recensioni lette in giro ne parlano piuttosto bene. Questo DH, invece, "è merda che caga merda", per citare il caro vecchio Farenz. Non c'è davvero nulla che si salva. La trama fa acqua da tutte le parti e non offre nessuno spunto originale. La recitazione è meno che mediocre. Gli spaventi non ci sono. Anche il tettometro segna 0/10. Non c'è altro da aggiungere. Lasciate perdere assolutamente! 2/10

Prodotto da Spiders ("Of Orcs and Men" e "Bound by Flame"), "Mars: War Logs" è un action-rpg in terza persona in stile "Mass Effect", ambientato su Marte e focalizzato su scontri ravvicinati e approccio stealth. Nonostante i numerosi limiti dati da un budget minore, è un gioco piuttosto interessante, che non mi ha fatto pentire dei 4.99€ spesi su PSN.

Trama: Dopo essere scampato da un edificio pieno di gangster, Rama pensava di poter ritornare ad una vita normale ma si sbaglia di grosso: i nemici affrontati erano nulla, di fronte ai grossi pezzi della malavita. Per proteggere la famiglia, Rama dovrà infiltrarsi tra le schiere criminali e tentare di scalarne le gerarchie, iniziando una nuova odissea di violenza…

"The Raid 2: Berandal" è un film d'azione indonesiano di Gareth Evans, con Iwo Uwais, uscito nel 2014. Il film è, chiaramente, il seguito del cult action "The Raid: Redemption". C'è poco da dire: quando vidi il primo, lo piazzai subito al primo posto nella classifica dei film action/di arti marziali. Gareth Evans ha stoffa da vendere e con la macchina da presa se la cava alla grande. E' riuscito a creare un capolavoro di sintesi, con un primo film ricco di scontri a mani nude (o quasi) in un crescendo di violenza, senza una trama profonda o doti attoriali da Oscar. Semplicemente grazie a coreografie di lotta fantastiche e alla totale assenza di inutili fronzoli o tempi morti. Una torre da scalare, stracolma di nemici da sconfiggere, fino al boss finale in cima alla torre. Stop. Ripetere l'impresa era dura, ma Evans ci è riuscito, cambiando un po' di cose. Stavolta, infatti, la trama è molto più articolata e coinvolge bande rivali, mafia giapponese, intrighi criminali e cazzi vari, cosa che allunga il film a ben 150', ma i combattimenti ~per quanto incredibile~ sono ancora più spettacolari del primo film, con scene ambientate in spazi ancora più ridotti (un bagno minuscolo o l'abitacolo di un'auto), massacri e inseguimenti d'auto. Iwo Uwais si conferma un lottatore straordinario, veloce ed elegante, così come sono grandi i nuovi villains ~ il killer silenzioso Cecep Arif Rahman e la strepitosa coppia Hammer Girl (Julie Estelle) e Baseball Bat Man (Very Tri Yulisman)~ e sempre piacevole la presenza (seppur breve) di Yayan Ruhian. Assistere agli scontri è un piacere senza pari. Passando alla trama, seppur non sia nulla di originale, Evans è riuscito a creare un intreccio valido e mai noioso. Buona anche la recitazione, considerando il genere. In definitiva, un vero e proprio successo, sulla scia di un primo capitolo strepitoso, che non ha deluso le aspettative e, anzi, accresce l'hype per un già annunciato seguito. 9/10

Trama: A New York, la vita del detective John McClane si trasforma da un giorno all’altro in un incubo, a causa di un misterioso omicida, genio degli esplosivi e maniaco degli indovinelli, che per ignote ragioni lo vuole morto. Dopo aver fatto esplodere un edificio nella Quinta strada, esige da John che si presenti ad Harlem con la scritta “Odio i negri”…

"Die Hard - Duri a morire" è un film d'azione di John McTiernan ("Die Hard - Trappola di cristallo", "Il 13° Guerriero"), con Bruce Willis e Samuel L. Jackson, uscito nel 1995. Terzo capitolo della celebre saga con protagonista John McClane, si tratta senza dubbio del miglior episodio in assoluto, grazie all'ottima interpretazione e all'affiatamento tra Willis e Jackson e alla sceneggiatura di Jonathan Hensleigh ("Jumanji"). Abbandonati gli ambienti ristretti dei primi due film (il palazzo del primo e l'aeroporto del secondo) e la totale solitudine di McClane, la pellicola ha un'ambientazione più ampia, in una New York metropoli, viva e perennemente in pericolo, a causa di un bombarolo pazzo, che sembra avercela particolarmente con il povero McClane. L'ironia di Willis è sempre altissima e la sua interpretazione è qualcosa di magistrale, grazie anche alla sua spalla (Jackson), con cui si instaura un legame che ha pochi simili, nel cinema action. Sempre dinamica e avvincente la storia, senza un attimo di tregua o un attimo morto, e la noia si tiene lontana per i 131' di durata. Bravo anche Jeremy Irons, nei panni del villain. Sicuramente uno dei punti fermi del cinema action di sempre, un vero capolavoro, che ha fruttato più di 360 milioni di dollari, a fronte di un budget di 90 milioni. 9.5/10 

Ero insicuro se andare (al punto che ho preso il biglietto il giorno prima), ma alla fine ho trovato un amico con cui andare. Il festival non è organizzato benissimo, imho, e mancava un (o più) gruppo spalla valido ~ Lethal V (?) ha fatto qualche pezzo ~ ma c'erano bancarelle molto carine e il trio sudafricano è stato davvero eccezionale.

Trama: Gli studenti della Death Weapon Meister Academy devono far divorare alla propria arma magica 99 anime di persone malvagie, più quella di una strega. A missione compiuta, l'arma potrà essere usata da Lord Shinigami, il dio della morte! Per Maka Albarn, Black Star e Death the Kide, tuttavia, non sarà semplice riuscirci...

"Soul Eater" è uno shonen manga di Atsushi Ohkubo, composto da 25 volumetti e pubblicato da Square-Enix tra il 2004 e il 2013. Si tratta del classico shonen d'azione con elementi di magia e paranormale, con numerose gag e un pizzico di fanservice che non guasta mai. Molto interessante lo stile dei disegni, anche se tecnicamente non particolarmente belli. Carismatici i personaggi, alcuni dei quali esageratamente caratterizzati (Death the Kid fissato con la simmetria, Black Star con il suo obbiettivo di superare Dio, ecc...), cosa che, alla lunga, porta a gag ripetitive. Molto interessante la trama, anche se non originalissima, e belli i combattimenti, chiari nella messa in scena. In definitiva, si tratta di un buon manga d'azione, piuttosto mainstream, non privo di difetti, ma comunque molto piacevole da leggere. 8/10

Trama: Da oltre seicento anni, un valoroso e immortale guerriero attraversa la storia del Brasile. Indio durante l’epoca della colonizzazione, leader di un gruppo di schiavi durante il periodo della schiavitù, soldato sotto la dittatura militare e figura decisiva durante la guerra per l’acqua del 2096, sarà sempre caratterizzato dalla costante ricerca di giustizia e di Janaina, l’amore della sua vita…

"Rio 2096 - Una storia di amore e furia" è un film d'animazione brasiliano di Luiz Bolognesi, uscito nel 2014. Discostandosi volutamente da uno stile bambinesco, Bolognesi ci propone un'epopea storico-ambientalista in cui il vero protagonista è il Brasile, con il suo popolo da sempre vittima di sopprusi e angherie, a cui si accompagna la ciclica love story tra Abeguar e Janaina. Il film è suddiviso in quattro capitoli temporali: uno ambientato nel 1500, epoca delle invasioni portoghesi; uno nel 1800, epoca della schiavitù; uno nel 1970, in pieno regime dittatoriale; e l'ultimo nel 2096, in un futuro apocalittico in cui l'acqua è il bene più prezioso e scatena guerre mondiali. Non disponendo di un budget all'altezza, Bolognesi ha scartato l'idea di un live action, optando invece per un film d'animazione. I disegni hanno uno stile adulto, anche se poco accattivante e sono sicuramente il punto debole del film. Ottimo il doppiaggio, invece, che si avvale di attori cardine del cinema brasiliano, come Selton Mello e Camilla Pitanga (Dario Oppido e Barbara De Bortoli nella versione italiana). Si tratta sicuramente di un prodotto interessante, che si è meritato la vittoria al Festival di Annecy 2013, roccaforte del cinema d'animazione, nonostante uno stile grafico non eccezionale e toni a volte troppo didattici. 7/10

Niente da fare, le serie tv non fanno per me. Un sacco di amici mi consigliano serie come "Breaking Bad", "Doctor Who", "Game of Thrones", ma seguire decine e decine di episodi da 50+ minuti l'una mi annoia a morte, quindi non riesco a seguire nulla (a parte TWD e "Sleepy Hollow"). Ho provato a seguire questo "Vikings", ma lo trovo noiosissimo...

Trama: Canada, 1815: smarritesi in una foresta innevata, Ginger e Brigitte Fitzgerald si rifugiano in un villaggio i cui abitanti vivono nel terrore. Ignare della minaccia che incombe su di loro (al di fuori di quelle mura si aggira un branco di feroci lupi mannari), le ragazze comprendono troppo tardi il senso di una profezia ascoltata in precedenza…

"Licantropia" è un film horror di Grant Harvey, con Katharine Isabelle ("American Mary") ed Emily Perkins, uscito nel 2004. Si tratta del terzo film della trilogia (anche se è il prequel), di cui fanno parte anche "Licantropia Evolution" (orig. "Ginger Snaps") e "Licantropia Apocalypse" (orig.: "Ginger Snaps 2: Unleashed"). Più simile ad un b-movie direct-to-dvd, si tratta di un filmetto senza troppe pretese, macchiato da una recitazione mediocre e ad una pessima realizzazione dei licantropi (trucco e costumi da dimenticare). Il ritmo è piuttosto buono e ricorda quello di action-horror alla "Van Helsing", ma si nota subito una produzione non all'altezza, con risultati altalenanti. Nemmeno le numerose citazioni ("Phenomena" di Dario Argento in primis) riescono a risollevare il film dal baratro dell'anonimato. Buono giusto per una serata scazzo. C'è di peggio, in giro, ma sicuramente anche di meglio. 5/10

Trama: Baby e Otis Firefly sono in trappola nella loro casa isolata, accerchiati dallo sceriffo Wydell e dai suoi uomini. I fratelli aspettano il momento buono per incontrarsi con il loro padre, captain Spaulding, e quando decidono di uscire allo scoperto uccidono chiunque si trovi sul loro cammino…

"La casa del diavolo"

Trama: Due giornalisti documentano il viaggio di un amico alla ricerca della sorella scomparsa. Muovendosi dagli Stati Uniti verso una località sconosciuta, entrano in contatto con la comunità Eden Parish, composta da circa 200 membri e con a capo una carismatica figura nota solo come “il padre”, in cui tutto sembra andare a meraviglia. Ma sarà davvero così...?

"The Sacrament" è un film horror di Ti West ("The Innkeepers"), con Joe Swamberg e AJ Bowen (entrambi in "You're Next"), uscito nel 2013. Ispirato a fatti realmente accaduti (e già raccontati nel documentario "Jonestown: the life and death of People's Temple"), il mockumentary di Ti West non fa altro che riproporre il suicidio di massa avvenuto negli anni '70 ad opera del 'padre spirituale' Jim Jones. Lo dico subito, a me Ti West proprio non piace e i suoi film mi annoiano tutti (così come non sopporto più questa moda dei found footage), ma ho letto molte recensioni in cui anche i suoi fan più fedeli dicono che questo film è stato un suo flop. Non ho voglia di dilungarmi, ma si tratta dell'ennesimo mockumentary uguale ad altri cento, senza alcun mordente e noioso come tutti gli altri. I tre tizi arrivano in questa comunità che sembra un paradiso, ma si rivelerà un inferno, succedono due o tre cose di poco conto, il "Padre" ordina alla sua comunità di bere veleno e muoiono tutti (tranne i due giornalisti). Fine. Bella merda. 4/10

Finita la 1a stagione del vg di "The Walking Dead" (comprato due volte sul PSN, avendo preso prima per sbaglio la versione PsVita). Si tratta di un'avventura grafica slegata dalla serie canonica (l'unico cammeo è quello di Glenn), molto carina e dalla trama ben scritta, ricca di bivi (non troppo influenti) nonostante i ritmi lenti. Molto toccante il finale.