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Il "Ciclo di Arhat" di Muramaki a Palazzo Reale

Se penso a qualcosa che mi fa star bene, spesso i miei riferimenti sono collegati all'infanzia, periodo in cui la spensieratezza ed il gioco erano temi dominanti ed i problemi non c'erano o erano relegati in secondo piano.

Andando alla mostra di Murakami, inaugurata ieri nella Sala delle Cariatide di Palazzo Reale, ciò che mi ha trasmesso con i suoi quadri pop pieni di colore è la riscoperta del gioco e della spensieratezza.

Tornare al gioco e alla spensieratezza è la "via", la strada dell'illuminazione percorribile che emerge in questi quadri per rispondere al destino ineluttabile della morte che accomuna il genere umano.

Nei suoi quadri, Murakami ha voluto inserire la morte, raffigurata da buchi neri, teschi e da monaci (Arhat) stanchi e decrepiti, ma i teschi, parte di un universo in mutamento, appaiono più come caricature colorate che non fanno paura.

La scelta dell'artista è di autoritrarsi sereno al centro del quadro, davanti a un buco nero incombente, scegliendo la strada del gioco, del colore e della spensieratezza.

La mostra sarà a Milano fino al 7 settembre, non perdetevela!

Buon weekend,

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