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Un blog creato da living_art il 28/12/2006

LA MIA MOLESKINE®

Le emozioni, le riflessioni e i piaceri della vita, per chi vuole assaporarla appieno, mantenendo comunque una soave leggerezza

 
 

INTRO

Dare spazio alla riflessione, alla giusta lentezza in un mondo che non ti dà tempo, ritrovare il piacere anche un pò infantile del foglio bianco su cui scrivere parole in libertà, scarabocchiare, incollare fiori e fotografie, affinché aprendo queste pagine si possa riassaporare profumi e ricordi dei giorni di vacanza.

 

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Messaggi di Maggio 2017

2. VIVA ARTE VIVA: L'ARTE PARTECIPATA (DALLA 57A BIENNALE D'ARTE DI VENEZIA)

Post n°535 pubblicato il 27 Maggio 2017 da living_art
 
Tag: Arte
Foto di living_art

Il titolo della Biennale d'Arte a Venezia di quest'edizione "Viva Arte Viva" lasciava spazio allo sviluppo di diverse tematiche ed interpretazioni.

Oltre al considerare l'arte come materia viva, in un post di cui già ho scritto, alcuni padiglioni hanno affrontato il tema della vita dell'arte dal punto di vista sociale, considerando l'opera d'arte quale frutto della condivisione e partecipazione collettiva, ad esempio di un popolo o tribù.

Riguardo a tal punto uno dei padiglioni che più mi è piaciuto dell'intera Biennale è stato quello del Cile (nella foto) con oltre 1500 maschere realizzate grazie alla collaborazione di una tribù indigena: l'effetto d'insieme dell'installazione è sorprendente.

La coralità della partecipazione l'ho scoperta pure nel padiglione di Andorra, con centinaia di ciotole che, prese singolarmente, non hanno una grande valenza se non artigianale, ma allestite insieme nel padiglione danno un'altra sensazione che amplifica il messaggio ed evidenzia come un lavoro corale vada oltre l'apporto del singolo.

Viva arte viva, cultura e tradizione dei popoli.

 
 
 

ERRATUM - Arte e musica in concerto

Post n°534 pubblicato il 24 Maggio 2017 da living_art
 
Tag: Arte

Il titolo di questo progetto che spazia dall'arte alla musica venne coniato da Duchamp, da un suo esperimento che fece all'inizio dello scorso secolo che consisteva nel realizzare un concerto partendo da tre serie di 25 carte, una per ogni voce, con una sola nota per carta. Ogni set di carte veniva mescolato in una scatola, le carte estratte, una alla volta, componevano e una serie di note indicate dall'ordine in cui erano state disegnate.

Da qui il termine Erratum oggi nasce dallo stesso spirito

www.erratum.it

un laboratorio di idee in cui arte e musica si incontrano in una piccola stanza dove c'è ciò che serve per vivere l'esperienza sonora appieno, per poi estendersi necessariamente al ogni angolo del mondo, attraverso la radio web:

https://www.spreaker.com/user/erratumaudiomagazine

Ieri ho avuto modo di partecipare ad una delle serata di performance partecipate in cui si sviluppavano i lavori di Jackson Mac Low: ad ogni partecipante veniva data una lettera da pronunciare ed un numero che corrisponde al tempo di pausa. 

Sarà interessante seguire attraverso la rete le nuove realizzazioni, spazio di ascolto e sperimentazione che può divenire punto di riferimento per creativi, musicisti, poeti e artisti. 

 
 
 

1. VIVA ARTE VIVA: L'ARTE ED I SUOI MUTAMENTI (DALLA 57a BIENNALE D'ARTE DI VENEZIA)

Post n°533 pubblicato il 16 Maggio 2017 da living_art
 
Tag: Arte
Foto di living_art

Tra le mostre viste la scorsa settimana in laguna, uno degli aspetti che ho colto di maggior interesse è l'osservazione di come gli artisti abbiano sperimentato un'arte mutevole, sottoposta e vulnerabile rispetto al tempo e alle condizioni ambientali.

In primis, nella mostra 'Tesori dal Naufragio dell'Incredibile' dell'artista Damien Hirst a Palazzo Grassi e alla Fondazione Pinault (Punta della Dogana), trovo geniale l'idea del recupero, della riscoperta di un tesoro immerso negli abissi, con incluso il fotodocumentario del salvataggio dei reperti ad opera dei sommozzatori (personalmente credo che sarebbe stato ancora più vero e di rilievo lasciare veramente alcune opere sommerse per un lungo periodo di tempo ed inoltre... evitare i personaggi di Disney... un pò troppo kitsch). Le vestigia delle civiltà antiche ritrovate formano un intero museo, in cui vengono ricomposte collezioni di monete, monili, armi, sculture di grandi dimensioni intaccate da anemoni, coralli e incrostazioni marine. Oltrezl alla riscoperta di tesori, l'aspetto che l'artista mostra nelle sue opere, seppur in modo artificiale (altra pecca) è la mutazione dello stato originario delle opere per l'effetto del tempo e degli agenti legati all'ambiente, nello specifico dell'ambiente marino.

La mutazione dell'opera è un tema che accomuna la serie di lavori di Hirst con quella della 'Imitazione di Cristo' di Roberto Cuoghi al Padiglione Italia all'Arsenale della Biennale (nella foto). In questo secondo caso, gli agenti climatici lavorano sulle sculture ricavate da stampi del Cristo in croce realizzate tramite gelatine, resine e colle miscelate su una base di struttura in silicone. La forza del risultato è inaspettata e personalmente ancora più potente, perché le sculture esposte a diverse condizioni climatiche parlano da sole circa la mutazione ed i diversi risultati che portano con sé, realmente, una mutazione compiuta e percepibile a partire dalle singole molecole, nella struttura vitale che opera continuamente.
Per finire, sempre alla Biennale, uno spunto simile viene dalle opere di Gal Weinstein al Padiglione d'Israele ai Giardini: entrando si viene subito avvolti da un profumo di caffé, osservando bene si nota come la muffa intervenga su macchie di caffé componendo e ricostruendo una cartina, una regione d'Israele. Anche le pareti ed il pavimento sono oggetto di continua mutazione di un materiale organico. In particolare, la rappresentazione figurativa sulla parete principale prende spunto da un racconto biblico in cui Giacobbe chiede al sole di fermarsi  (Giosuè 10:12/13). È anche questa un'opera che cattura la vita in movimento, un pò mi ha fatto riflettere sul fatto che anche noi vorremmo chiedere, come Giacobbe, che il tempo si fermi per vincere la battaglia.
Ma la vita è continuo cambiamento, continua e viva variazione: 'Viva Arte Viva'

 
 
 

I LUOGHI E LA VITA QUOTIDIANA CHE SI AFFACCIA E PALPITA NEGLI SCATTI DI VIRGILIO CARNISIO

Post n°532 pubblicato il 10 Maggio 2017 da living_art

Ieri l'incontro all'inaugurazione della sua mostra 'La mia India' del fotografo Virgilio Carnisio, uno dei fotografi che ammiro di più, per la sua pulizia formale negli scatti e per la capacità di far vivere i luoghi, legati agli aspetti quotidiani degli abitanti che li caratterizzano.

Vi invito a scoprire le sue foto dagli anni '60 ad oggi, nel suo sito:

http://www.virgiliocarnisio.it

 

La mostra sarà fino al 20 maggio presso la

Biblioteca Valvassori Peroni

Via Valvassori Peroni – 02.88465095

lunedì-sabato/from Monday  to Saturday   9-19 mercoledì/ Wednesday 14-19

 
 
 
 
 
 
 

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