Tunes

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Secondo giorno di vento, che spazza città e pensieri. Oggi almeno c'è il sole, la paura di ieri è passata. 

Ho dormito nel letto di uno dei figli stanotte. Adoro dormire in quel letto, è come una cuccia, mi sento protetta, avvolta. Nessuno ci si intrufola, chiudo la porta della stanza e sono sola, sento solo il brusio degli adolescenti che, dalla mia camera, ridono e chattano in gruppo.

Mi chiedo come facciano a dormire in tre nel mio letto. È un po' più grande del normale, è vero, ma loro non sono più bambini. E infatti stamani era un aggroviglio di corpi e piumone, di cuscini scambiati, di vestiti sparsi in terra.

Sono sola in salotto ancora per un po', riscaldata dal sole che entra dalla finestra. Pensavo a loro, a quanto sono belli nella loro età. Ieri sera avevo cinque adolescenti a cena, i miei figli e tre amici. Tutti rigorosamente maschi, si sono lanciati in un torneo alla Playstation nel pomeriggio, mentre io facevo da sottofondo col pianoforte suonando questa volta senza strapazzare nessuno (quando morirò me li troverò tutti lì ad aspettarmi, i miei classici preferiti, e sicuramente qualcuno avrà da dire sul modo in cui ho spesso torturato le note).

Dopo cena, Juventus-Fiorentina. Mancavano solo le birre, poi sembrava di essere in un circolo. Io nel mio angolo sul divano, col pc sulle ginocchia, girellavo qui dentro e chattavo con te e con le amiche. Loro, tutti seduti per terra, con gli occhi incollati alla TV, erano diventati molti di più grazie alle chat di gruppo. Oltre ai loro commenti, arrivavano tutti quelli degli amici con messaggi vocali. Perché Juventus-Fiorentina, in questa città, non è solo una partita, è un punto di orgoglio. 

Immaginarsi dopo il primo goal. E poi dopo il secondo. E la vittoria. Vincere in casa della Juve vale doppio, triplo. Anzi, non ha prezzo, come dice la pubblicità.

Li guardo spesso, in silenzio, i miei ragazzi, quando parlano tra loro, quando sono con gli amici. Parlano di sport, di ragazze, addirittura di politica a volte. Pensano di sapere tutto, sentono il mondo nelle loro mani, si credono immortali e depositari di ogni conoscenza. Come tutti gli adolescenti, come ero anch'io alla loro età, come eravamo tutti.

Sono bellissimi 

-Neimieipassi-

xx