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Healing Hand

She’s a cold, dark night in the dead of winter

 

 

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Enuma Elish

Post n°160 pubblicato il 23 Giugno 2008 da sweet.sensation
 








Il Signore giunto dal Profondo



Nella Camera dei Fati, nel Luogo dei Destini,

un dio fu generato, il più capace e saggio degli dei:

nel cuore del profondo fu creato Marduk.






Ecco appressarsi un nuovo pianeta, creato nell'oscuro spazio profondo,
ove aveva ricevuto il proprio destino. Chi lo attrasse nel Sistema
Solare fu Nettuno/Ea, il pianeta più esterno.




Il nuovo membro apparì in tutto il suo splendore:






Attraente era la sua figura, scintillante il levarsi dei suoi occhi:
maestoso era il suo passo, imponente come nei tempi antichi....

Egli era il più alto tra gli dei, superiore in tutto.

Superbo tra gli dei, egli superava tutti in statura:

le sue membra erano enormi, egli era eccezionalmente alto.






A quel tempo, Marduk era ancora un pianeta giovane che emetteva fuoco e
radiazioni ("quando apriva le sue labbra, ne usciva tutto un fuoco").
Al suo avvicinarsi al Sistema Solare, gli altri pianeti furono
stimolati ad emettere, a loro volta, radiazioni elettromagnetiche:
"questi riversarono su di lui terribili lampi ed egli risplendeva,
vestito dell'alone di dieci dei".



L'incedere del nuovo arrivato, traspare in tutto il suo fulgore nelle parole del poema. Dapprima egli si avvicinò al pianeta che lo ha "generato" (Nettuno/Ea) e l'attrazione gravitazionale fece si che egli si gonfiasse "come se avesse una seconda testa". Arrivato nei pressi di Urano/Anu, frammenti si distaccarono dalla parte centrale di Marduk, originando quattro satelliti ("i quattro venti") che furono attratti nella sua orbita:


Anu generò e diede forma ai quattro lati
e affidò il potere al capo della schiera.



C'è una considerazione importante da fare circa l'entrata del nuovo pianeta. Il fatto che Marduk sia giunto nel Sistema Solare avvicinandosi prima a Nettuno, ci fornisce un'importante indizio. Infatti, il nuovo arrivato, non aveva un moto solidale con il sistema stesso (ossia antiorario), ma, bensì totalmente opposto (orario):



A questo punto del suo peregrianre, Marduk fu attratto nell'orbita dei grandi pianeti: prima Anshar/Saturno e poi Kishar/Giove. Il suo avvcinamento iniziò a destabilizzare i pianeti più interni, come Marte, Venere e Mercurio. Non fu esente da disturbi anche Tiamat: l'attrazione gravitazionale di Marduk iniziò ben presto a farne distaccare alcune parti ....




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