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Da maggio si pagherà anche per andare all’aeroporto.

Post n°6 pubblicato il 04 Marzo 2011 da gaetans1
Foto di gaetans1

«Mi conviene prendere un volo che atterri direttamente a Boccadifalco piuttosto che al Falcone-Borsellino» scrive su Facebook, Vinny Cognaman Orlando. La segue Mauro Silver: «Tra qualche mese si pagherà per entrare pure all’Università, tipo cinema». «Visto che il carburante è regalato e che le strade sono degne di una sovrattassa, mi sembra un provvedimento corretto» continua Marco su Rosalio.it. Il mondo del web ironizza sulla notizia del pedaggio sulle autostrade siciliane, la più letta sul sito del Giornale di Sicilia (www.gds.it). «Da giugno si pagheranno 0,50 cent per uscire da casa e 1 euro al kg/l per bisogni fisiologici» scrive su Facebook, Fabio Pinto. Ma è tanta anche la rabbia. «In cambio di adeguati servizi, e non strade killer, potrei anche accettare il pedaggio, ma dovrebbero essere escluse le tratte di accesso alle città e i collegamenti con comuni limitrofi. È una tassa che renderà dieci volte l’Ici, penalizzando per almeno 100 euro al mese i pendolari, minimo 1.200 euro l’anno», scrive Il Folklorista su Rosalio. Guido Vinci sottolinea: «Prima di metterla a pagamento, riparatela. È l’autostrada più disastrata al mondo». «Se la città avesse un trasporto urbano eccellente, sarebbe sensato pagare – spiega Blackmorpheus su Mobilitapalermo.it - ma lo puoi fare dopo che hai parcheggi dove poter lasciare la macchina e prendere la metropolitana, i tram o i bus! Qui siamo al delirio, vogliono fare pagare il pizzo ai cittadini». Risponde Mauro: «Anche se avessimo servizi moderni non si paga l’ingresso in città! Cosa è, frontiera?». Salvatore Graceffo, su Facebook, attacca il Governo che «senza spendere soldi per rendere decenti le strade e con gli introiti di noi automobilisti, sfrutterà questa opportunità per favorire le Regioni che già hanno situazioni nettamente migliori». Riccardo Micale racconta su Facebook: «Chilometri di coda domenica pomeriggio sull’autostrada Palermo-Mazara. Un budello che dovrebbe essere a pagamento». «Se nessuno reagisce non cambierà mai nulla. Avremo solo tasse da pagare e città invivibili» afferma Salvo Li Vigni. Tra chi appoggia l’iniziativa c’è Alessandra, su blogsicilia.it: «Le autostrade ci sono, quindi dobbiamo pagare. Se non sono allo stesso livello delle altre è anche colpa nostra». E Viky, su alcamondo.org: «Se in gran parte d’Italia, le autostrade sono a pagamento, non capisco il motivo per cui noi, da Roma in giù, non dovremmo adeguarci».

 
 
 

Salvatore Giuliano sugnu siciliano

Post n°5 pubblicato il 01 Marzo 2011 da gaetans1
Foto di gaetans1

entra

Sugnu Sicilianu

Sugnu Sicilianu e mi nni vantu,
nudda nazioni avi cchiù talentu.
Puru nta li paiseddi…chiddi cchiù spirduti,
li megghiu ciriveddi hannu nasciutu.
Ma pi la mala sorti ca sta terra ha avutu
pi lumunnu sanu si n’annu iutu.

 
 
 

Salta Rossi, Palermo

Post n°4 pubblicato il 01 Marzo 2011 da gaetans1
Foto di gaetans1

Il sito ufficiale del calcio europeo

Salta Rossi, Palermo a Cosmi

 

ragazzi domenica il palermonn c'era,mai visto un palermo cosi nelle nuvole

cosa sta' succedendo a questa squadra che a fatto sognare tanti palermitani e' siciliani?

voi pensate come Zamparini,sia un problema del mister? ho della squadra?

leggete sotto

Il pesante 7-0 casalingo contro l'Udinese, terzo KO di fila in Serie A, è stato fatale per il tecnico rosanero, che verrà sostituito fino fine stagione dall'ex allenatore di Perugia, Udinese, Brescia, Genoa e Livorno.

Delio Rossi non è più l'allenatore dell'US Città di Palermo. Lo ha reso noto il club sicialiano con una nota sul proprio sito internet. Al suo posto la società ha scelto Serse Cosmi fino al termine della stagione.

Al 51enne Rossi è stata fatale la striscia negativa inanellata dai Rosanero nelle ultime due settimane: tre sconfitte consecutive in campionato, di cui l'ultima, clamorosa, per 7-0 in casa contro l'Udinese Calcio e ben 12 reti al passivo contro le due segnate.

Il tecnico riminese era approdato sulla panchina del Palermo nel novembre 2009, reduce dal successo in Coppa Italia con l'S.S. Lazio, e aveva concluso al quinto posto in Serie A la sua prima stagione sulla panchina del club siciliano.

Ora la panchina rosanera sarà affidata a Cosmi, 52 anni, al primo incarico dopo l'addio all'AS Livorno Calcio maturato all'inizio del 2010. "Sono orgoglioso di iniziare un'avventura tanto importante - ha commentato l'ex tecnico di ASD Perugia Calcio, Udinese Calcio, Brescia Calcio e Genoa CFC, tra le altre -. Lavorerò per una società prestigiosa, in una città straordinaria. E' l'occasione che aspettavo, mi farò trovare pronto".

 
 
 

i cannoli siciliani cose nostreeee!!!

Post n°3 pubblicato il 01 Marzo 2011 da gaetans1
Foto di gaetans1







I Cannoli siciliani nella storia

I cannoli di sicilia sono con ogni probabilità il più famoso è tipico prodotto dell'arte dolciaria siciliana: un vero peccato di gola per i buongustai che non possono resistere alla tentazione di provarlo.
Il cannolo è un dolce costituito da un involucro cilindrico di pasta fritta, farcito con un impasto di ricotta, zucchero e frutta candita a piacere. È una tipica specialità siciliana, l'antica ricetta della quale è uscita dalla clausura di un convento palermitano, come molti dei dolci fatti in questa splendida regione.
Il nome proviene dal volgare latino dell'arbusto "canna", con fusto cilindrico vuoto, il quale anticamente serviva per vari usi ordinari.
Uno scherzo, come si suol dire, da preti, nato in un dimenticato monastero e successivamente propagato dalla pasticceria palermitana: un motteggio carnevalesco del tempo faceva uscire da un rubinetto (cannolo in siciliano, il termine molto antico e riscontrato in documenti che attestano il significato della parola canna, la quale serviva da cannella per abbeveratoi e fontane) crema di ricotta invece dell'acqua. Insomma il nome è tutto dire.
Ma vediamo insieme passo passo come riuscire a preparare i cannoli a casa nostra senza troppa fatica:


Ingredienti necessari per 4 persone:
500 grammi di ricotta fresca, 270 grammi di zucchero, 150 grammi di farina, 20 grammi di cacao in polvere, 20 grammi di burro, 1 uovo, 1 cucchiaio di marsala, 1 cucchiaio di amido, 1 bicchiere di latte, zuccata, scorza d’arancia, cioccolato a pezzi, zucchero a velo, pistacchi, olio extravergine d’oliva.

Preparazione:
Per prepare la pasta fritta dobbiamo impastare la farina, il cacao, 20 grammi di burro, l’uovo, lo zucchero ed aggiungere poi il cucchiaio di Marsala per dare corposità all’impasto. Una volta che il nostro impasto sarà omogeneo dobbiamo farlo riposare per circa un'ora. Dopodichè dobbiamo spianarlo con un mattarello e fare con l’aiuto di un oggetto tagliente dei quadrati di una decina di centimetri da avvolgere diagonalmente attorno a tubi di latta o utensili equivalenti che resistano alla frittura: quindi bagnamo le estremità per farle aderire agli utensili e friggiamo in olio abbondante.
Appena i quadrati di pasta fritta saranno di color dorato, dobbiamo farle asciugare e lasciar raffreddare per poterle staccarle dagli utensili metallici.
A questo punto ci manca il ripieno: dobbiamo prendere la ricotta e passarla al setaccio aggiungendo gli ingredienti rimasti ossia: l'amido, il bicchiere di latte, lo zucchero, i pezzetti di pistacchio, di zuccata e di cioccolato.
Decorariamo a piacere ogni singolo cannolo con della scorza d'arancia candita e dulcis in fundo spolveriamo con abbondante zucchero a velo.
I nostri cannoli sono pronti da gustare e faranno un figurone sulla vostra tavola e per tutte le vostre festività, perché questo dolce non è semplicemente buono da mangiare, ma nasconde dentro di sé una lunga storia che si ripercorre ogni volta che si assaggia il suo fantastico ripieno morbido e dolce. Chi non l’avesse mai assaggiato è invitato a farlo il prima possibile, per sapere davvero cosa si è perso.


U CANNOLU

Cannoli siciliano

RICETTA


Per 10 persone, per la pasta occorrono: 300 gr di farina bianca;
30 gr di zucchero;
25 gr di burro;
1 bicchiere di Marsala secco;
1 pizzico di sale;
1 uovo;
olio per friggere. Per il ripieno, invece, occorrono:
300 gr di ricotta fresca;
150 gr di zucchero;
50 gr di scorze di arancia candite e tagliate a strisce sottili;
50 gr di cioccolato amaro;
1 bicchierino di rum;
1/2 bustina di vaniglia. Per fare la forma del cannolo occorrono 10 cilindri di canne di bambù o di metallo lunghi 12 cm e di 3 cm di diametro, leggermente unti d'olio.


La pasta si prepara mescolando insieme tutti gli ingredienti previsti (escluso l'uovo), fino ad ottenere un impasto elastico e omogeneo con il quale formare una palla che dovrà essere coperta con un tovagliolo e lasciata riposare in un luogo fresco per mezz'ora. Lavorare ancora la pasta per pochi minuti, quindi farla ancora riposare per 30 minuti prima di darle un'ultima impastata e stenderla in una sfoglia molto sottile. Ritagliare la sfoglia in quadrati di dieci centimetri di lato e lucidarli pennellandovi con l'uovo sbattuto. Arrotolarli sui cilindri, avvolgendoli per sbieco, partendo da un angolo e congiungendoli con quello opposto.

Comprimere bene la pasta e friggere in abbondante olio ben caldo. Sfilare i cilindri solo quando la cialda si sarà raffreddata completamente. Successivamente preparare il ripieno, passando al setaccio la ricotta e unirvi zucchero, scorze d'arancia, cioccolato grattugiato, vaniglia e rum. Farcire i cannoli con questo composto e decorarne le estremità con la frutta candita. A piacere spolverizzare i cannoli con zucchero a velo.

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 01 Marzo 2011 da gaetans1
Foto di gaetans1

RAPPORTO SUL TURISMO IN SICILIA
Il primo “rapporto” sul turismo della Regione Siciliana, realizzato nell’ambito
dell’Osservatorio del turismo, con la collaborazione della società Mercury S.r.l. di Firenze,
rappresenta un documento di politica economica di grande rilevanza non solo per il
comparto specifico, ma anche per tutta l’economia locale. L’obbiettivo per il quale
abbiamo voluto fosse realizzato è stato quello di definire un quadro di riferimento della
evoluzione e delle prospettive del turismo siciliano nell’ambito di un più ampio paradigma
nazionale ed internazionale, in modo da d’individuare i punti di forza e di debolezza della
nostra offerta, e da capire anche quali azioni svolgere sia sul piano della organizzazione
territoriale che su quello della promozione.
La Sicilia, ed in genere tutto il Mezzogiorno, stanno vivendo un buon momento di
sviluppo turistico con saggi di crescita che sono più elevati di quelli nazionali. Gli stranieri
lentamente, ma sempre di più, si stanno avvicinando al Mezzogiorno e ne scoprono le
molteplici valenze. Anche in virtù di forti campagne promozionali effettuate si sta
riscoprendo la valenza della cultura e delle tradizioni locali.
L’Assessorato al Turismo vuole intervenire per accompagnare questo processo di
sviluppo con misure adatte, individuando i filoni d’intervento più in linea con le tendenze
del mercato e favorendo quei prodotti che presentano caratteristiche di tipo innovativo.
Come noto la Sicilia è un’isola che presenta molti prodotti turistici, ma è anche una
realtà che continua ad essere percepita prevalentemente come “prodotto mare”. A tal
proposito questo rapporto evidenzia un fatto apparentemente contraddittorio: la Sicilia è
percepita essenzialmente come terra d’arte e di cultura con tutte le sue tradizioni, tanto
da individuare un “concetto di sicilianità”, però sul piano della fruizione concreta, prevale
nettamente l’offerta balneare destinata al turismo italiano. Questo gap che si verifica fra
immagine e fruizione è determinato dagli assetti organizzativi della domanda e dagli
stereotipi prevalenti ma anche da alcune difficoltà di tipo strutturale che ad esempio
agiscono nel campo dei trasporti, per i quali l’isola è difficilmente raggiungibile e presenta
forti difficoltà di trasporti “in”, cioè per gli spostamenti interni.
Primo Rapporto sul turismo in Sicilia VII
Alcune interessanti analisi innovative sono destinate all’immagine della Sicilia con la
definizione di punti di forza e di debolezza, del posizionamento rispetto alla concorrenza
e del ruolo dei prodotti tipici e del modo come il turismo si potrebbe integrare con le altre
attività produttive.
La parte finale del “rapporto” è destinata alla promozione del prodotto Sicilia, ed al
problema dei distretti turistici, con la proposta di alcune soluzioni che integrano la logica
delle reti dei prodotti con quella dei territori. Il “rapporto” propone di identificare l’isola
delle isole, l’isola dell’arte e della cultura, l’isola dei parchi e dell’ambiente, l’isola
dell’archeologia, l’isola del benessere.
Inoltre afferma che possono essere anche impostate efficienti azioni di comarketing
con le altre attività produttive, in modo che quando si promoziona il turismo si trovi il
sistema di promozionare anche gli altri prodotti tipici e viceversa.
Come valutazioni di sintesi appare che le potenzialità dell’isola sono considerevoli e
non ancora utilizzate in pieno, perché tutto il turismo si svolge lungo la fascia costiera.
Occorre saper integrare in questo processo di valorizzazione turistica anche le zone
interne di riferimento. Il “rapporto” di fatto risponde a queste domande e costituisce un
punto fondamentale perché definisce il paradigma della situazione turistica dell’isola,
fornendo spunti per interventi e soluzioni di problemi.
Il Rapporto dice anche che per raggiungere livelli di efficienza, gli interventi devono
essere di qualità ed avere certe dimensioni. E’ su questo punto che può giocare un ruolo
determinante l’intervento della Regione con lo scopo unico di favorire lo sviluppo e
permettere agli imprenditori più innovativi di trovare spazio per le proprie idee.
Il fatto che questo documento sia stato chiamato “Primo Rapporto sul turismo siciliano”
significa anche che c’è la volontà da parte dell’Amministrazione regionale di continuare
questa esperienza anche nei prossimi anni.
Le prospettive in atto indicano che bisogna guardare al turismo dell’Isola con fiducia e
come è scritto nel rapporto crediamo che nei prossimi anni ci sarà una valorizzazione
delle risorse locali e che “ la Sicilia si potrà caratterizzare per un suo ruolo fondamentale
all’interno dell’Area Mediterranea come punto di riferimento anche per le altre regioni. Un
VIII Mercury S.r.l.
altro fatto importante è, infatti, la riscoperta dell’area mediterranea dopo che per molto
tempo le forze e le iniziative erano state concentrate tutte in chiave di Unione Europea.
Nell’ambito di una concezione mediterranea del turismo, dell’economia e delle società, la
Sicilia gioca un ruolo fondamentale e si deve proporre sul mercato del turismo come
mare pieno di arte, di cultura e di tante cose che nel loro complesso possono essere
definite “sicilianità”.

 
 
 
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