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Un blog creato da nuvoleinasia il 03/08/2006

TRA NUVOLE E MARE

lasciati volare...

 
 

LA MIA TERRA

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LAGHETTI DI MARINELLO

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LE SALINE DI TRAPANI

 

PENSIERO PER NON DIMENTICARE

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Ciao :o)
Inviato da: Sky_Eagle
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L’aspetto generale che ipocritamente ci lascia dire a tutti...
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spero che tu stia bene Nuvola...era da un bel pò che non...
Inviato da: scricciolina71
il 02/07/2008 alle 21:17
 
Auguri di Buona Pasqua ^____^
Inviato da: mariano6
il 21/03/2008 alle 09:47
 
Ciao, stiamo divulgando questa petizione...
Inviato da: nalya
il 05/01/2008 alle 11:25
 
 

L'INFANZIA LA PASSAVO COSÌ...

   

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"Sono ormai all'eta' in cui si tirano le somme e non ho fatto nulla.
Sarei potuto diventare un grande attore, e invece su cento e piu' film che ho girato, ve ne sono di degni non piu' di cinque.
Ma anche se fossi diventato un grande attore ,cosa sarebbe cambiato?
Noi attori siamo solo venditori di chiacchiere .
Un falegname vale certo piu' di noi:
almeno il tavolino che fabbrica resta nel tempo ,dopo di lui"

Antonio de Curtis 'Totò'

 

BENVENUTA PRIMAVERA!!!!

 

...............

Post n°140 pubblicato il 19 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 
Tag: Io

Sembravamo una famiglia felice...sembravamo...
Un giorno successe l'irreparabile, la separazione, la divisione dei beni e delle cose, degli oggetti, della vita, delle figlie...
Non ricordo, ancora oggi ho un vuoto fuori e dentro dei due anni che si susseguirono, tra litigi, permanenze da parenti vari, immagini confuse, il viso di mia madre così giovane...aveva meno dei miei anni...si vestiva sempre in modo colorato e profumava di buono, di fiori, di detersivo, e sigaretta....
Papà...non ricordo prima come fosse...dopo lo vidi poco...aspettavo che tornasse, che mi stringesse tra le sue braccia e mi dicesse che sarebbe andato tutto bene, che saremmo sopravissute, tutti insieme...
E poi la partenza il distacco, perdere tutto ciò che fino a quel momento era stata la tua vita...i tuoi punti di riferimento...la tua casa...la tua terra....fuggire, non partire per andare a girare il mondo...ma scappare come se ogni volta ci stessero rincorrendo per farci del male, sempre con il fiato sul collo...
Anni...di solitudine...di case, e scuole e case e scuole e strade e visi che oggi appaiono sfumat, sbiaditi, senza tempo senza luogo...chi ero dov'ero....
Ho lottato per sopravvivere, da tutto, da me stessa, dal dolore, e l'abbandono...per strada sotto i ponti, dentro una cabina telefonica ho dormito una notte ricordo avevo freddo la febbre alta e tossivo, poi ancora luoghi...strade...treni...ed infine il ritorno...il ritorno a casa...alla terra...dalla mamma...

Sono tornata, ho lottato per tornare qui, ho fatto l'elemosina ridendo e scherzando all'uscita della metropolitana in Francia, e poi vendevo dei giornali, e poi...giravo e giravo...ma in testa avevo un'unico desiderio, tornare....tornare....vivere...vivere la mia vita senza che mai nessuno ancora avesse il potere di decidere al posto mio, di decidere dove, come e perchè dovevo andare da quella o quest'altra parte....

Sono tornata e tutto era diverso, i colori, gli odori, mia mamma, mia nonna...la terra...la terra aveva ancora l'odore dei mandarini a natale e dei fiori d'arancio in primavera, e della sabbia che cade dal vulcano....la terra...

Ho scavato, fino a farmi male alle mani che diventavano rigide e piene di tagli che sanguinavano come il mio cuore, come la mia testa....la testa che non smetteva mai di cercare e cercare e cercare un posto...un odore...un immagine che non tornano più...no...non ritornano più...Mi sono fatta del male, da sola...perchè siamo noi e soltanto noi a scegliere dove andare, con chi stare, non sono le parole di avvertimento che possono fermare l'uomo libero artefice delle proprie sventure, del bene e del male...

Ho gridato, ed urlato fino a morirne dentro...per questo vuoto, per quest'abisso incolmabile...per questa continua sensazione di essere divisa, dilaniata...fino a quando qualcuno ha sentito le mie urla...e mi ha preso la mano portandomi a fare una passeggiata, un viaggio al centro del sè...alla ricerca del dolore, dell'amore, della rabbia...respiraa.....respiraa...respiraa....
Ho imparato di nuovo a camminare, a vedere, a mangiare, a bere, a dormire...ho imparato di nuovo a vivere....

Oggi mi guardo intorno e vorrei che mi capissero, che riuscissero anche loro a guardarsi dentro, a fare quella lunga passeggiata al centro del sè per vedere dove si rompe una vita e ne comincia un'altra piena di disturbi e complicazioni e mondi distorti fatti di alterazioni parziali del sè...vorrei che loro potessero vedere come ho visto io...vorrei parlare e farmi capire, ma so che non è possibile e questo non fa altro che respingere da me il resto...io parlo un altra lingua, mentre tutti parlano la stessa lingua...

Li sento preoccuparsi, adirarsi, diventare tristi, preoccupati...e vorrei potergli dire che sono comunque fortunati perchè sono ancora interi...perchè nonostante tutto la loro vita è stata sempre la stessa nel tempo del tempo del tempo...senza mai una deviazione parziale, solo qualche sobbalzo e spauracchio...

VORREI..... 

 
 
 

BONJOUR

Post n°139 pubblicato il 19 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 

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SESSO...AMORE...

Post n°138 pubblicato il 18 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 

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MODIGLIANI

Perplessità...domande...
Qual'è il sottile confine che divide le due cose...sesso...amore...ho fatto sesso ma ho anche amato....amo e vorrei fare sesso....
Non ho mai taciuto la voce del mio corpo...anzi ho goduto dei pensieri e delle azioni anche quelle meno decorose....non sono esibizionista...piuttosto ho smesso...ma ultimamente s'insinuano viscide immagini nella mente che portano a galla odori e sensazioni di vite passate, di attimi rubati al tempo..di urla nel vento...così mi guardo...guardo noi due e cerco di capire dove comincia il sesso e finisce l'amore in una coppia che ormai può dirsi consolidata nei canoni di normale accoppiamento per sentimento, per bisogno fisiologico...con trasporto o così senza nulla in più di un semplice bisogno....

A volte vorrei che Lui risvegliasse le sopite fantasie...che sapesse cogliere nei gemiti notturni le celate perversioni...che mi guardasse negli occhi...basta non vado oltre rischio la censura....

Sarà la primavera mi dicono....sarà l'età di sicuro...una donna ai trenta è pienamente piena....rotondamente e sensualmente consapevole...vuole di più vuole di più....

 
 
 

PHILIPP VANDENBERG

Post n°137 pubblicato il 18 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 

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Londra, fine Ottocento. Howard Carter ha una vita difficile. È troppo giovane per pensare di sposare Sarah Jones, la sua professoressa, con cui ha una relazione, e non è dotato dei mezzi che gli permettano di frequentare l’università. Così, il giorno in cui Sarah gli comunica che sta per sposarsi, accetta d’impulso l’offerta di un ricco collezionista di oggetti d’arte, che gli propone di unirsi a una spedizione archeologica diretta in Egitto. È la realizzazione di un sogno, al punto che, quando la spedizione si conclude senza risultati, Carter decide di proseguire gli scavi da solo, spostandosi verso Luxor. E qui farà la scoperta che tutti i maggiori archeologi inseguono invano da tempo: quella della tomba del grande faraone Tutankhamon. Una scoperta che, dopo anni di scavi e di insuccessi in un paese dove era capitato per fuggire dalla sua delusione amorosa, gli frutterà denaro e fama. E, con la fama, un ritorno di fiamma per Sarah Jones, incontrata nel corso di un giro di conferenze in America. Ma ancora una volta il destino gioca contro di loro. Forse è passato troppo tempo dall’epoca del loro primo incontro e molte cose sono accadute. Altre storie, altri amori, e lo stordimento del successo. Così Howard, di nuovo solo, tornerà in Egitto a completare il lavoro su una delle più grandi scoperte archeologiche di tutti i tempi.

Affascinante per l'ambientazione storica, dall'Inghilterra del 1800 all'Egitto...

 
 
 

KATE MOSSE

Post n°136 pubblicato il 16 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 

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L'AUTRICE:

E’ giornalista e scrittrice, e conduce un programma dedicato ai libri sulla BBC. Da sempre appassionata di storia, esoterismo e letteratura, prima di scrivere I Codici del Labirinto ha studiato a lungo e ha visitato più volte i luoghi ricchi di magia e mistero in cui è ambientato questo libro. Grande studiosa dell’eresia catara e delle crociate, proviene da un’antica famiglia le cui origini risalgono al tredicesimo secolo in un antico villaggio francese. Vive tra il Sussex, in Inghilterra, e Carcassonne, nel sud della Francia, insieme a suo marito e ai suoi due figli.

LA TRAMA

Quando Alice Tanner scopre due scheletri durante uno scavo archeologico nel sud della Francia, sente riemergere con forza un passato di violenza e di brutalità. Non è solo la vista delle ossa perfettamente conservate a farla rabbrividire, ma la percezione di un elemento di mistero, di un'incombente sensazione di pericolo da cui fatica a liberarsi. Turbata dalle parole e dai simboli incisi nelle pareti della grotta, Alice ha il presentimento di aver riportato alla luce qualcosa che doveva restare nascosto per sempre.

Otto secoli prima, mentre in Linguadoca si era appena scatenata la crociata contro i Catari, la giovane Alaïs riceve dal padre, perché lo metta in salvo, uno dei tre libri che compongono i Codici del Labirinto, fondamento della dottrina catara, che lui stesso aveva riportato dalla Terra Santa dopo la prima crociata. Anche se non riesce a decifrare i simboli che il libro contiene, Alaïs sa che il suo destino è quello di proteggerne il segreto a tutti i costi.

Tre libri smarriti, due donne, un segreto racchiuso in un labirinto, una storia sul Graal ambientata fra i paesaggi senza tempo della Francia sud-occidentale.

Affascinante, l'ambientazione in Francia in un periodo storico di notevole importanza per questa nazione, ma soprattutto la descrizione della città medievale di Carcassonne. Questo libro si legge tutto d'un fiato, e spesso sembra quasi di poter toccare con mano la pietra grigia dei castelli medievali. 

 
 
 

Un aria che

Post n°135 pubblicato il 13 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 

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ASCOLTA...................


Un odore...entra nelle narici e risveglia i sensi sopiti dal lungo letargo....
Passeggio per le strade di pietra della mia città e sento nell'aria
il respiro della primavera...
Fiori d'arancio....fiori di te...fiori...colori...

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...Respiri...sospiri...calore del corpo che freme, carezzato dalla
brezza odorosa portata dal vento....

immagineL'arte vera la troviamo così in mezzo alla natura...passeggiando
oziando e calpestando...invadenti, invasori di un mondo fatto
di piccoli e grandi tesori che neanche immaginiamo...
nascosti, celati dalle ombre e tra le sponde di un fiume, di un rivolo
che scende sale e si snoda come nella mente dell'uomo si muovono incauti, irrequieti, pensieri....

 
 
 

Jurnata rutta!!!

Post n°134 pubblicato il 10 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 
Tag: Io

Oggi è lunedì comunque...e come ogni lunedì è tutto un casino...ho appena finito di urlare al telefono con il mio capo poverino...lui non c'entra niente ma mi hanno combinato un bel casino e mi tocca ricominciare un lavoro che avevo finito stamattina dopo una settimana di nottate ed orari prolungati...

Questo mi fa riflettere un pò su quanto sia cambiato il mio modo di lavorare o piuttosto come siano cambiati i mezzi di comunicazione da quando ho iniziato a lavorare....

Mentre mi tengo la capa in mano dalla stanchezza e dal mal di testa squilla il coso infernale...il telefonino...numero sconosciuto...lo rileggo e ops!!! ricordiiiii.....

Cavolo ci mancava pure questa, il numero appartiene ad un tizio conosciuto tre anni fa quando facevo la nomade in giro per la Sicilia...lui era un addetto ai lavori e come me senza dimora fissa...una sera vuoi per astinenza, vuoi per i bicchieri di troppo è finita a tarallucci e vino uauauauaau.......

Beh non è proprio finita diciamo che è cominciata....è durata due anni...poi lo sfracello totale perchè lui è sposato BASTARDO ed io ero cotta più dcel vino, più delle pere...perchè il tizio in questione oltre al fisico ci sapeva anche fare....

Comunque...sono passati due anni dall'ultima volta che l'ho sentito e non è stato gradevole per nulla...ma mi si sono aggrovigliate comunque le budella per un attimo...infatti sento lo stimolo per una Gioconda in bagno...

Oggi è il compleanno della MAMMAAAAAAA AUGURIIIII immagine

 
 
 

Sabato sera...

Post n°133 pubblicato il 07 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 

Non dovrei essere qui...ma è scoppiato un putiferio tra me e Lui così sono scappata via...ho le chiavi...e me ne son venuta qui...

Rileggevo le ultime pagine di questo blog...libri...tanti libri...a volte per non pensare, altre per guardare da un altra parte, per sognare, immaginare...apprendere...

......Buona serata a tutti....

 
 
 

Succede che...

Post n°132 pubblicato il 06 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 
Tag: Io

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Ho gettato uno sguardo, le acque si sono calmate, dopo gli ultimi eventi rocamboleschi, giorni, settimane fatte di lunghe attese, riflessioni, insicurezze ed angosce...adesso il mare sembra quasi una tavola variegata dalle mille sfumature, verde, azzurro, blu intenso come intensi sono tutti i minuti e le ore vissute...

C'è stato un attimo, in cui ho creduto di affogare in questo mare, trascinata dal vorticoso inconscio, sentivo che tutte le cose non erano più al loro posto, lì dove erano sempre state, intatte per farsi toccare e guardare, e dare un senso agli equilibri che con tanta fatica ho cercato di costruire tutt'intorno al mio cerchio quello che mi permette di continuare a sopravvivere alle strane follie della mente, alle fobie e le stupide paure...

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Fuori e dentro me la tempesta infuriava, all'orizzonte nere nuvole cariche di oscuri presagi, e poi l'ira funesta di lampi e tuoni, che per giorni hanno ricoperto il cielo e la terra con il loro assordante frastuono quasi da non capire più il posto in cui stai, il mondo che ti circonda, la gente che ti parla, l'amore che ti cerca e tu che non vedi, non senti, perchè l'acqua riempie le orecchie,  la bocca non sa respirare,  gli occhi sono ciechi e non possono guardare lo specchio per vedervi riflessa l'immagine del terrore, dello smarrimento e dell'incapacità di sapersi gestire in mezzo alla tempesta che ulula nel vento la sua cruda verità.

Sentivo ovattate le voci chiamare, le udivo ripetere nel limbo in cui stavo..."Torna...basta è tempo che ritorni..." sentivo le voci ma non potevo ancora voltarmi e chiudere la porta...dovevo ancora restare lì in mezzo alla tempesta perchè solo così sarei riuscita a seppellire per sempre la paura dentro di me....nel più profondo...è stao difficile, una lotta stancante, che mi ha svuotata dell'energia necesarie per poter reagire, una lotta che mi ha trascinato verso l'oblio, verso il fondo del fondo del fondo del fondo di me...

Ho imparato che dal fondo si può solo risalire...così dopo aver mangiato fango ed inghiottito terra...sono risalita dalla follia...dall'isteria....dal baratro...

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Mi sono ritrovata in mezzo ad un prato...ero stanca, avevo sonno..ero ubriaca di parole, pensieri ed alcool...ho vagato, mi sono persa, ho perso una scarpa, mi sono strappata i vestiti...ho incontrato un dio che mi ha presa per mano, mi ha stesa sull'erba e su di me si è adagiato...ho visto le nuvole...ho visto il cielo...ho perso i sensi...ma sentivo che pian piano tutto sarebbe tornato al posto in cui era....

 
 
 

GUILLAUME MUSSO

Post n°131 pubblicato il 02 Aprile 2007 da nuvoleinasia
 

immagineGuillaume Musso è nato nel 1974 ad Antibes, dove ancora oggi vive. Figlio di una bibliotecaria, che gli ha trasmesso l’amore per i libri, è un appassionato lettore di Emily Brontë e Agatha Christie, che gli hanno insegnato l’importanza dei sentimenti e della suspense all’interno di una buona trama. A 19 anni si è trasferito per un lungo periodo a New York, città di cui si è innamorato al punto da sceglierla come ambientazione dei suoi romanzi. Rientrato in Francia, si è laureato in Scienze Economiche all’Università di Nizza, materia che continua a insegnare ad Antibes. Scrive di notte, nei fine settimana oppure in treno, mentre si reca a Parigi dalla compagna.

TRAMA:

Juliette pensava di sfondare a Broadway, ma ha deciso di tornare a Parigi. Sam è un pediatra distrutto dal suicidio della moglie. Si incontrano per caso e, per orgoglio, lei finge di essere avvocato, lui felicemente sposato. Nonostante questo, è il colpo di fulmine. Dopo un weekend di folle passione, Juliette decide comunque di tenere fede ai suoi propositi e di partire. Lui corre all'aeroporto per dirle la verità e supplicarla di restare, ma arriva tardi. E, pochi istanti dopo il decollo, l'aereo esplode in volo. Sam è annientato: ha perso per la seconda volta la donna che ama. Fine di una bella storia? No, è solo l'inizio, come scopre lui stesso quando viene avvicinato da una poliziotta dall'aria piuttosto strana.

Questa storia è una storia d'amore, anche se l'autore come già nel suo romanzo d'esprdio "L'uomo che credeva di non avere più tempo", si diverte a mischiare sentimenti con paranormale, quasi a voler sottolineare che l'amore quello vero ha un pizzico di paranormale soprattutto ai tempi d'oggi, dove tutto e tutti continuano a sostenere il contrario, quasi che l'amore fosse ai tempi del colera, per citare un libro di Marquez...l'amore....

 
 
 
 

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ARTE- SALVADOR DALI'

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DEDICATO A LUI...PER SEMPRE

Solo per te
convinco le stelle
a disegnare nel
cielo infinito
qualcosa che
somiglia a te
Solo per te
io cambierò pelle
per non sentir
le stagioni passare
senza di te
Come la neve non sa
coprire tutta la città
Come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
Come la neve non sa
coprire tutta la città
Come la notte
non faccio rumore
se cado è per te 
E' per te
è per te
è per te
Come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
Come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
Come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
Come la notte
non faccio rumore
se cado è per te

 

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NUVOLE MUSICA DI FABRIZIO DE ANDRÉ

"Vanno,  vengono ogni tanto si fermano
e quando si fermano sembrano nere come il corvo...
Sembra che ti guardano con malocchio...
Certe volte sono bianche e corrono
e prendono la forma dell'airone o della pecora
 o di qualche altra bestia...
Ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri...
Certe volte ti avvisano con rumore prima di arrivare
e la terra si trema e gli animali si stanno zitti...
certe volte ti avvisano con rumore...
Vengono vanno ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai...
Vanno vengono per una vera mille sono finte
e si mettono lì tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia"

ASCOLTA.....

 
 
 
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