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Voto e non voto
Post n°731 pubblicato il 30 Maggio 2015 da ilpasquino.controinf
Tag: banche, capitalismo, classe operaia, disoccupazione, elezioni, FMI, non voto, povertà, sanità, scuola, suicidi, voto
Ennesime elezioni in Italia e solita solfa, quella di sempre, quella che riempie il niente di quello che accade, per la gente, quella in difficoltà, quella senza lavoro, quella pensionata ai minimi, quella disabile, quella abbandonata da tutto e tutti, dai paladini del “voto buono” e dagli irriducibili del non voto.
Ognuno ha la sua ricetta, una ricetta piena di promesse, di annunci, di grandi cambiamenti e di imminenti rivoluzioni, per un futuro preso in giro da chi non guarda e non legge il presente, da chi non si accorge che tutto è cambiato.
Già è tutto cambiato, non c’è più la “classe operaia” e non c’è più “il capitalismo” come sino a ieri intesi. Gli equilibri, i rapporti, l’informazione, la disinformazione, le costituzioni e le libertà, i diritti e la legge…parole vuote, utili solo a riempire l’aria delle assemblee dei vari partiti, dei vari oppositori, di chi sostiene di “salvare il paese” e chi ritiene “di esserne un futuro” non meglio precisato.
Nella realtà, nel solo nostro paese, milioni di persone sono sotto la soglia di povertà, milioni sono i disoccupati, migliaia i suicidi, i disabili abbandonati, i pensionati alla fame, i giovani rincoglioniti dal wi-fi e da twitter, da quella cancellazione progressiva di una coscienza capace di discernere, capire, ribellarsi, arrabbiarsi, reagire.
Negli anni ’70 l’affluenza al voto superava l’80%, eppure si otteneva lo statuto dei lavoratori, migliori condizioni nelle fabbriche, contratti nazionali, difesa dei diritti dei più deboli, sanità e scuola per tutti.
Il PCI non vinceva mai, ma per le strade la gente, che manco votava PCI, rivendicava con forza quanto riteneva giusto. Pugno o non pugno alzato era la coscienza, la cultura, l’informazione a muovere quelle masse…e non c’era internet e manco WhatsApp.
Ora siamo circondati da fucili spianati, da gente che non si fa scrupolo di spararci addosso, di toglierci ogni diritto, ogni speranza, ogni futuro…che si inventa nemici per fare altre guerre ed altri morti, che controlla ogni piccolo spazio di libertà, da internet in giù, che ti fa sfogare in piazza per un po’…e poi ti carica senza pietà.
Noi siamo molti di più, ma siamo circondati ed ognuno di noi non sa bene cosa fare…aspettiamo di diventare quella maggioranza che già siamo, ma ci comportiamo solo come carne da macello per i ricchi padroni del mondo che decidono della nostra vita e del nostro futuro.
Ogni sistema, ogni sovrastruttura, con il tempo mostra le sue crepe.
La corruzione è l’anima del capitalismo globale, la sua linfa vitale, il suo modus vivendi. Senza di essa il sistema crolla, se ne crepano le fondamenta, rischia di implodere, di diventare vulnerabile.
In Grecia, in Spagna ed anche in Italia quella parola semplice, non certo rivoluzionaria, ma deflagrante per chi vive di reato, comincia a far paura: onestà !
Dall’FMI, dove Cristina Lagarde è indagata per abuso d’ufficio, alle banche, tutte implicate in quei “giochi finanziari” che hanno portato al collasso un sistema marcio, alle nostre istituzioni, occupate da corrotti e mafiosi, indagati e condannati, l’intero sistema teme che la gente pretenda trasparenza ed onestà.
Io voterò, sapendo che non cambierò il mondo come desidero io, ma nella consapevolezza che, se quella crepa si allarga, darò un’occasione a quel desiderio.
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Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 12:49
Inviato da: ilpasquino.controinf
il 21/04/2016 alle 15:19
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:57
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:56
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 20:19