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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
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« Spezzeremo le reni alla GreciaNon hanno capito »

Lo spartiacque

Post n°749 pubblicato il 02 Luglio 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Il referendum del 5 Luglio in Grecia assume sempre di più, ad ogni ora che passa, il significato di vero e proprio ballottaggio tra democrazia e tirannia.

Fa sapere Junker che non ci saranno possibilità di dialogo qualora vincesse il no, dalla sua parte schierati i leader di quell’Europa che nega i diritti ed affossa le classi più deboli, che rivendica la cancellazione del lavoro e delle pensioni, della sanità e della scuola pubblica, quell’insieme di “riforme” che riportano indietro il continente di oltre cento anni.

Il pressing sul popolo greco, il ricatto delle banche chiuse e senza fondi, sono la carta sporca del sangue dei suicidi e dei disperati che i tiranni mettono in campo per costringerci ad accettare un futuro senza speranze, senza diritti, senza dignità, senza civiltà, senza cultura, senza democrazia.

Devono, e di conseguenza dobbiamo, accettare le regole di un mondo senza umanità, sotto il dominio delle banche e della finanza, di quei “potenti” che ci chiedono di “morire prima” (Lagarde), per non pesare sulle finanze dello Stato, che ci chiedono di mangiare dai cassonetti (Renzi), quando in pensione, che ci intimano di lavorare molto e per quattro spiccioli (PD tutto), quando troveremo occupazione, che ci chiedono di non curarci e di studiare male (governo italiano), per non essere mai più individui coscienti e liberi.

La posta in gioco è alta, e la stanno alzando i nostri tiranni per farci paura, per farci vedere di cosa sono capaci, a quali estremi possono arrivare, anche ad affamare un popolo intero, un’intera nazione, un intero continente.

Quel No è importante, forse non l’ultima occasione di una rivolta generale, ma un segnale che verrebbe soffocato, deriso, cancellato dai si della paura, del tradimento dei propri ideali, dei veri ed unici interessi della gente, dei nostri figli.

La sconfitta è un punto a favore di chi ci sta umiliando e sarà utilizzata da tutti, Renzi in testa, per calcare ancora di più la mano sullo stravolgimento del senso di democrazia del nostro paese.

Domani Napoli è in piazza con la Grecia (appuntamento alla Metro in via Toledo). Alle 18.00 chi crede nella democrazia e nel futuro scenderà in strada per i greci, con i greci, per e nel nome di quei suicidi per disperazione, di quei disoccupati abbandonati, di quei disabili umiliati, di quei pensionati ridotti alla fame, di quell’umanità ricattata dai terroristi della tirannia della finanza...c’è bisogno di essere in tanti…dobbiamo essere tanti !

 
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