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Gli esami non cominciano mai

Post n°793 pubblicato il 23 Settembre 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Dovremmo tutti fare un inchino al nostro presidente del consiglio, mai votato da nessuno di noi, per l’attacco a 360 gradi che sta facendo a tutti i nostri diritti costituzionali.

Un inchino d’ obbligo, susseguente al silenzio di fronte alla cancellazione della scuola, a partire dai diritti dei bambini disabili, dell’ informazione, con la delega al governo di decidere quale intercettazione debba o meno essere pubblicata, per finire alla sanità, dove gli esami saranno prescritti solo se “utili”…non si capisce cosa stabilisca l’utilità o il contrario, ed in base a quali logiche.

Siamo il paese che spende di più in esami, non ritengo che ciò accada perché la gente non abbia cosa fare.

Non mi è mai capitato di ascoltare qualcuno che preferisca la Tac, con la sua interminabile fila, che comincia dalla prenotazione e finisce il giorno dell’esame, ad una pizza o anche ad una semplice passeggiata da soli o con amici.

Non mi risulta che l’italiano medio, specie quello meno abbiente, sia divertito dalle lunghe attese ospedaliere ed attenda, con particolare godimento personale, l’esame che gli notifica quello che già sa, la sua totale salubrità.

Al contrario so, personalmente, di persone alle quali non sono stati prescritti esami necessari, che se fatti in tempo gli avrebbero salvato la vita…perché, quello che non capisce la signora Lorenzin, diplomata al liceo classico e totalmente ignorante in campo sanitario, in Italia è accaduto che al posto di primari di degna stima e di notevole cultura nel campo, sono arrivati i raccomandati della politica, dei mammasantissima della sanità, gente incompetente ed incapace, anche difronte ad analisi evidentissime, di capire come affrontare il problema del malato e spesso artefici di veri e propri omicidi.

L’aumento esponenziale del ricorso alle analisi di laboratorio deriva dall’incompetenza diffusa, figlia del metodo raccomandazione, che ha sostituito quello del merito, che si aggiunge ad un avvelenamento del territorio e delle malattie, da questo derivanti, permesso sempre e solo dalla nostra cara politica, e dalla sua collusione con le organizzazioni mafiose, e così voluto ed attuato.

Ma il signor Renzi, che ha reso il lavoro una jungla di abusi e di soprusi, la scuola un percorso ad ostacoli per i poveri ed un’autostrada per chi versa nelle casse del suo partito 5 milioni di euro, con la cancellazione del diritto costituzionale alla salute, disegna uno Stato che permette ai “ricchi” di continuare a rubare e ad uccidere, ad inquinare e corrompere, perché l’individuo, non eletto da nessuno, ritiene il “vincere” l’unica opzione politica perseguibile, anche contro ogni libertà, ogni logica, ogni dignità, ogni valore, ogni accordo, anche con il peggio del paese, ogni significato di democrazia…

Quegli esami negati a chi non potrà permettersene privati, prima o poi toccheranno anche a lui, ed al complesso di servi sciocchi che lo sta accompagnando. Non ci saranno sconti per chi ha ingiuriato la storia democratica della nostra repubblica.

 
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