Il Pasquino

Lo spettacolo che chiamano politica raggiunge ormai livelli di indecenza degni di chi la rappresenta.

Alle scontate ed ipocrite parole di cordoglio per la scomparsa di Casaleggio, co-fondatore del Movimento 5 stelle, seguono, nei primi commenti “a caldo” dei cronisti da strapazzo e dei portavoce di quei partiti che hanno affossato l’ Italia, i veri “sentimenti” di chi ha visto, e vede, nel Movimento un pericolo per la propria poltrona, per i propri intrallazzi, per quel “sistema” che si regge esclusivamente sulla corruzione e la collusione, sul nepotismo e la raccomandazione, sulla disonestà fatta valore e rivendicata con orgoglio ed arroganza.

“Casaleggio ha creato un prodotto, non certo un partito - dichiara una signora non meglio identificata di quel nulla che alcuni chiamano NCD – ed è riuscito a renderlo appetibile superando la mancanza di quell’ideologia che invece è alla base dei partiti tradizionali”; “Di certo – fa eco un cronista di quei quotidiani nella mani del peggio dell’imprenditoria italiana – la mancanza di Casaleggio creerà problemi ai 5 stelle, non hanno militanti hanno “militari” abituati ad obbedire, i voti si sposteranno verso i partiti di destra, non certo verso la sinistra, l’elettorato del Movimento è di destra”.

E qui ho spento, perché proprio questa gente non si può più neanche ascoltarla tante sono le falsità, i luoghi comuni, le bugie e l’ipocrisia che sono capaci di concentrare nello spazio di poche parole.

Partiamo dalla baggianata sull’ideologia, sarei curioso di sapere, da questi soloni dell’ultima ora, quali sarebbero le ideologie che contraddistinguono i partiti di governo, a meno che non si voglia scambiare la parola “ideale” per la pagnotta ed i privilegi che mantengono a chiappe strette.

Abbiamo un partito che si dice di sinistra che fa culo e camicia con le lobby bancarie e petrolifere, taglia le sovvenzioni per i disabili, tassa pensionati e ceto medio, governa con una parte del centrodestra non solo il paese, ma anche svariati comuni, che vuol stravolgere la Costituzione e che invita i cittadini a disertare un referendum, strumento democratico per eccellenza.

Abbiamo una destra che per anni è stata guidata da un inquisito a 360 gradi, che ha piazzato le proprie “compagne” di giochi nei consigli regionali, che ha stretto patti con quelli che chiama “comunisti”, con i quali, inoltre, vota ogni provvedimento, e che ora si ritrova con svariati leader tutti contro gli immigrati, nessuno contro gli evasori ed i corruttori.

Di quali “ideologie”, allora, di grazia, si parla?

I veri “prodotti” che sono sul “mercato” della politica sono i favori che si fanno ad amici e parenti sulla pelle della gente, quelli della divisione antidemocratica dell’informazione, quelli della spartizione dei proventi delle svariate mazzette sui lavori pubblici, delle assunzioni, delle consulenze, delle concessioni.

Quali sarebbero i canoni secondo i quali chi vota PD sarebbe di sinistra e chi vota 5 stelle sarebbe di destra?...quelli che provengono dagli editoriali di Serra o dell’ Unità ?

Ma la cosa più indegna è l’attacco alle capacità di chi rappresenta il Movimento, descritto come un mero esecutore d’ordini, incapace di prendere proprie decisioni. Sarebbe il caso di ricordare che proprio nell’ universo dei “grillini” si sono avute le maggiori discussioni, discussioni che hanno portato a decise prese di posizione, ad abbandoni, anche ad espulsioni, tutto quanto non accade dove invece sarebbe “viva” la democrazia, una democrazia che porta minoranza e maggioranza del PD, ad esempio, a votare compatta ogni schifezza, anche, come piace dire a chi prende per il sedere la gente, in quella “diversità di vedute”, mai concretizzatasi in nulla, se non in una marea di chiacchiere.

A chi scrive dispiace soltanto che sia uscita di scena una persona di cui non condivideva né il percorso né l’analisi, ma che merita rispetto solo per il fatto di essere riuscito a far paura, a questa massa di lestofanti che continua a prenderci in giro, con una semplice parola: onestà.