Il Pasquino

Iraq: 11 anni dopo l’aggressione ingiustificata ad uno Stato sovrano, dopo l’esecuzione de l suo “dittatore”, reo, secondo I “liberatori”, di avere armi di distruzione di massa, balla appoggiata da tutte le testate internazionali e smentita solo a massacro avvenuto, gli americani   tornano a bombardare gli effetti della loro “guerra di liberazione”o “guerra giusta”o “guerra per la pace”. L’economia fiorente dell’Iraq ridotta ad un ammasso di macerie, l’equilibrio trovato da Saddam tra le diverse fazioni religiose della zona, tramortito da chi aveva come unico reale interesse confermare il su dominio economico e militare sul mondo intero, la guerra civile come lascito dei bombardatori, come “regalo” di quella democrazia Usa, che prevede lager come Guantanamo, pena di morte e disprezzo dei diritti dei popoli.

Palestina: il mondo assiste, da decenni, ad un vero e proprio olocausto, allo sterminio ingiustificato di un intero popolo, quello palestinese. Contro ogni risoluzione Onu, stravolgendo e strumentalizzando ogni “lecito” diritto a difendersi, inteso dai massacratori come carta bianca all’eccidio e alla tortura, il popolo della Palestina è costretto a vivere in una “striscia” senza futuro e senza respiro, ostaggio perenne delle “vendette” israeliane le cui bombe “intelligenti” sembrano avere come unico obiettivo la popolazione, le fasce più deboli, i bambini, le donne, gli anziani. In una guerra in cui il nazista di turno viene eletto, dai leader mondiali e dalla stampa asservita, a simbolo della difesa di quegli stessi diritti che vengono negati ai bambini palestinesi, il terrorista è chi muore sotto le macerie…il liberatore è colui che uccide gli innocenti.

Turchia: il dittatore Erdogan, autore della mattanza di Gezi Park, delle limitazioni delle libertà del suo popolo, del “pugno di ferro” contro coloro che osavano opporsi alle sue scelte di corruzione, viene eletto dal 52% dei votanti. Il mondo intero dimentica le sue nefandezze, come se un voto, ottenuto non si sa come, possa cancellare l’omicidio della democrazia di un intero paese. L’Europa conferma la sua inutilità e la sua antidemocraticità.

Nella nostra “piccola” Italia: suicidi, povertà, disoccupazione, territorio in frantumi, scuole fatiscenti, corruzione dilagante, economia al collasso sono i risultati dei governi di centro destra (Berlusconi ), di centro sinistra (Prodi, D’Alema) e di Napolitano (Monti, Letta e Renzi). Uno sfascio figlio non della crisi, ma delle ruberie, palesi, della classe dirigente politica italiana. Ruberie che in qualsiasi altro paese mondiale avrebbero avuto ben altre risposte, ma che nel “Bel paese” divengono veri e propri curriculum vitae di cui andar fieri. Il bullo di Firenze, leader indiscusso di quella classe emergente di ignoranti ed incapaci, promossi a colpi di raccomandazioni e di mazzette, è l’esecutore materiale dell’omicidio delle conquiste sociali dei più deboli, dei poveri, degli operai,  quei diritti per i quali molti si fecero manganellare e sparare. La disinformazione dei giornalacci italici, la sottomissione di tutte le tv, compresa La7, alla figura di un leader da macchietta e da disastro, sono solo l’introduzione, triste, al declino di un intero popolo ormai votato al suo suicidio.

This is the wonderful world ?