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giornale di controinformazione

Messaggi del 17/11/2015

 

Lo scippo dell’indagato

Post n°822 pubblicato il 17 Novembre 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Forse adesso appare più chiaro il perché Renzi abbia glissato, in modo poco nobile, sull’indagine a carico del governatore De Luca e sulla necessità che questi continui a governare la Campania.

E’ noto a tutti che il PD, premier in testa, abbia deciso di tradire il voto referendario sull’acqua pubblica ed affidarne la gestione ai privati, forse gli stessi che sono accorsi alle sue varie tavolate versando fior di quattrini per il suo partito.

Il 16 novembre, nell’aula del consiglio regionale della Campania, è andata in onda l’ennesimo affronto al senso delle istituzioni, in accordo con la destra,  ed è stato approvato, senza alcuna discussione in aula, la legge sul servizio idrico voluta da De Luca e caldeggiata da Renzi.

Solo i rappresentanti del Movimento 5 stelle hanno provato, anche occupando i seggi della presidenza, a bloccare quello che è, senza ombra di dubbio, uno scippo non solo del volere popolare e dell’esito di un referendum, ma soprattutto di un diritto sacrosanto, di un bene inalienabile, come quello dell’acqua.

I comitati presenti nell’aula hanno potuto assistere ad una vera e propria farsa, con  l’abbandono dell’aula da parte della finta opposizione di destra, con la lettura a ritmi vertiginosi e l’approvazione, in pochi minuti, di una legge che nei fatti consegna l’acqua pubblica ai privati.

Indicative le parole di Padre Alex Zanotelli, presente in aula: “ La legge crea un’agenzia unica che gestirà le fonti dell’acqua. E’ una vergogna che il PD abbia approvato questa legge, un tradimento del referendum, i loro figli e i loro nipoti li malediranno. Questa norma  è la stessa di Caldoro, che eravamo riusciti a bloccare. Non ho le prove ma deve esserci stata una trattativa, il governo Renzi vuole dare la gestione dell’acqua in mano a quattro privati: Piemonte e Liguria a Iren; la Lombardia ad A2A; Hera in Centro Italia e Acea al Sud” (fonte Manifesto)

Si spiegano forse così meglio le difficoltà che continuano ad esserci a Messina ed in varie parti della Sicilia, come la non potabilità dell’acqua in varie zone del paese. Si creano le condizioni per svendere quanto è pubblico, per tradire il voto e la sovranità popolare.

Non importa al governo Renzi quante indagini hai a tuo carico, né se rispetti o meno i cittadini che dovresti rappresentare ed ancora meno se il “rapporto con la cittadinanza” sia rotto o meno…l’importante è fare quanto il governo dice ed i privati vogliono…alla faccia della democrazia !!!

 
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