Il Pasquino

Sono alcuni anni che l’italica penisola sembra invasa da falsi invalidi che ne minano economia e moralità. A leggere quotidiani ed a sentir talk show e telegiornali pare che l’unico vero problema sia quella ridicola misera parte di individui che, grazie ad amici in politica e nelle Asl, sono riusciti a “rubare” quel congruo assegno di 250 euro mensili che gli servono a stento per campare.

Certo una cosa da condannare, ma se la stessa “cronaca” si fosse soffermata, con altrettanta tenacia, sui furti e sulle collusioni della politica, forse il maltolto, all’intera nazione, sarebbe ora più palese da che parte proviene e certi “soloni” e “professoroni” dei tagli avrebbero, di certo, meno voce in capitolo di quanto ora hanno, ma, si sa, chi fa disinformazione è pagato per questo…il suo mestiere è quello di sviare l’attenzione dei più per dare forza a quel politico di riferimento, cosa che gli permette di mantenere posto e stipendio…morale, coscienza, onestà, coerenza sono parole senza senso per chi intende il proprio mestiere solo come una rendita di posizione…e di denaro.

Un solo accenno all’ultima vergogna di una Rai, chiamata “servizio pubblico”, che nella trasmissione di Giletti accentra la sua attenzione, come sempre, su quelle persone che grazie a commissioni compiacenti ed a medici corrotti, ricevono invalidità che non gli spettano, ma evita di dire, come sottolinea L’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, che chi ha ne aveva diritto, ed ha fatto ricorso contro la negazione dell’assegno di assistenza, nel 97% dei casi ha vinto la causa…perché, sarebbe bene saperlo, l’ Inps e l’Asl hanno provveduto a togliere l’invalidità a tutti, anche a chi, palesemente, ne avrebbe avuto pretesa.

Già, meglio non dire che, grazie alla campagna stampa e alle parole di ministri, come Poletti, inspiegabilmente strapagati, l’Italia dei tagli ha puntato il dito contro i più deboli, gli invalidi, e ha costellato i loro diritti di enormi steccati burocratici da superare…da continui controlli annuali, anche per chi ha invalidità certamente non reversibili, a continui accertamenti, a peggioramenti dell’assistenza e a “contributi”, come accade in Campania, da dover sborsare, per ogni controllo, per ogni esame…necessario per chi ha determinate patologie.

Inutile ricordare, anche, che l’Italia è anche sotto osservazione, da parte dell’UE, per le difficoltà che i diversamente abili trovano nell’ottenere un lavoro, l’84% di loro è disoccupato…come sarebbe anche inutile ricordare la mancata attuazione dei previsti abbattimenti delle barriere architettoniche che, ancora oggi, impediscono a chi ha un handicap, di salire in metropolitana, su un pullman, di accedere ad un edificio pubblico, ad un teatro, ad un cinema.

Quell’Italia, che affronta con dignità ogni giorno difficoltà che vengono dall’indifferenza di uno Stato assente, è quell’Italia “diversamente” migliore, quella parte di paese che sa crescere senza aiuti di sorta, che sa sacrificarsi e sorridere, che sa cosa significa vivere ed è l’unica che conosce il vero senso dell’amore e della solidarietà…di quest’ Italia abbiamo bisogno…quella che si erge a giudice di ciò che non conosce è solo pattume !