Il Pasquino

“Abbiamo sbagliato tutto”, lo dice il ministro delle finanze Padoan, altro genio preso dal Fondo Monetario Internazionale, nel quale ricopriva la carica di responsabile su Grecia, Portogallo, etc.,  per venir a raccontare favole alle quali neanche i bimbi credono più…ci sarebbe da aggiungere, ma forse al ministro è sfuggito, che i loro errori hanno lasciato sul campo milioni di poveri e di disperazioni, milioni di disoccupati, decine di migliaia di suicidi, ma forse questo, al signor Padoan, non interessa, dall’alto del suo stipendio immeritato e dei mille e passa privilegi regalati a lui ed alla sua famiglia.

La ripresa, guarda caso, è ben inferiore al previsto, le riforme (ma quali riforme?) avranno effetto solo tra due anni…siamo passati dal Monti con ripresa nel 2014, al Letta con ripresa nel 2015, al Renzi con ripresa nel 2016…un vero calendario di statisti per caso, di gente che, difronte a dati inoppugnabili che condannano non solo le politiche economiche di un’Europa schiava degli interessi economici dei poteri finanziari, ma soprattutto la corruzione endemica, l’incapacità palese, l’ignoranza abissale di quei ministri per caso che si sono succeduti nei vari dicasteri italici, dimostrano, sempre ed ovunque, di non aver capito un beneamato cavolo di quello di cui parlavano, capaci di indicare, come unica prospettiva, una nuova data…e null’altro.

Per fortuna abbiamo la Bocconi e tal Guido Gabellini, ex rettore dell’ emerita Università, ateneo dal quale emerge sempre un qualcuno più fallimentare del Monti premier, che, difronte allo sfascio del paese, difronte alla povertà dilagante, alle difficoltà delle famiglie ad affrontare un carico fiscale degno solo della casta corrotta che lo governa (boom delle rateizzazioni nel Luglio 2014), si inventa un ulteriore colpo ai diritti dei più deboli e vede, da genio qual è, forse prossimo a qualche Nobel per l’economia, come unica soluzione un ulteriore abbassamento degli stipendi dei pochi che lavorano….

C’è un lungo elenco di imbecilli laureati che hanno segnato, con le loro scemità, il dibattito sul mondo del lavoro. Ichino, Biagi, e quest’ultimo Gabellini (il cui cognome sembra un avvertimento) hanno teorizzato quello che si è dimostrato non solo un fallimento catastrofico in termini di occupazione, ma un vero e proprio collasso dell’economia del paese.

Cancellare i diritti dei più deboli ed aumentare le protezioni per i più ricchi ha creato un vero e proprio circuito infernale dal quale sono usciti vincenti solo gli speculatori, le banche, i professoroni pagati per dire fesserie…e nessun altro.

Il crollo delle domande interne, della necessaria circolazione e distribuzione della ricchezza, concentrata sempre di più in poche mani, sporche di sangue, è anche il risultato degli “studi” di chi ha capito che, per far carriera e mangiare, era necessario prostituirsi a chi gli pagava il lauto stipendio e gli assicurava la prestigiosa cattedra e le inutili pubblicazioni del suo farneticare.

Non hanno sbagliato tutto, lo “sbaglio” sono loro, sono loro la negazione della verità e della democrazia…e gli errori vanno cancellati in ogni modo, per evitare che si ripetano.