Il Pasquino

Non amo Berlusconi, anzi ritengo che sia uno dei maggiori responsabili, assieme a tutto il PD, dello sfascio morale, culturale ed economico del paese Italia, ma bisogna riconoscergli di aver, da subito, capito chi era, ed è, Barack Obama…un “abbronzato”, anzi forse, addirittura, per un affronto “divino” che  gli afro americani, che vivono nel “grande regno della democrazia” chiamato USA, non avrebbero mai meritato, un nero per caso.

Stesse guerre dei suoi predecessori bianchi e di destra, nessuna vera svolta democratica per il paese, stessi omicidi di ragazzi di colore da parte di quella polizia razzista che imperversa, mai toccata, per le strade di quel sud rimasto intollerante e razzista, stessa “divinizzazione” delle armi come soluzione di ogni problema e come incubo perenne di una comunità che vede i suoi figli massacrati da pazzi armati.

6 colpi di pistola hanno spento la vita di un ragazzo reo, forse, di aver rubato una sciocchezza in un supermercato, 6 colpi che sono il simbolo di quell’ intolleranza e di quel razzismo che ancora vive e si moltiplica non solo in tutta l’America, ma, cosa ancora più grave, nelle sue forze dell’ordine, che mette sotto accusa quella cultura delle armi e del loro facile utilizzo.

Immagini, e la stessa storia del ragazzo massacrato, sono la prova provata di un omicidio commesso a sangue freddo solo e soltanto per motivi razziali e secondo quel fetido motivo, conosciuto da noi italiani molto bene, secondo il quale è più importante salvare, dalle critiche, il corpo di polizia, chiunque ne faccia parte, anche la feccia più puzzolente, che difendere i diritti della gente.

Governo americano, governatore di Ferguson e forze dell’ordine assassine impediscono, con leggi antidemocratiche, come il coprifuoco,  e con schieramenti che puzzano di totalitarismo, a quel popolo che, con il proprio lavoro ed il proprio sacrificio, mantiene in piedi il baraccone, compresi i poliziotti, di urlare il proprio dolore, di chiedere che l’assassino poliziotto sia giudicato e condannato

Obama non si distingue, anzi si mischia, sporcando il suo nobile colore, figlio di grandi esempi di civiltà e di sacrificio personale, con quello di quegli “interessi superiori” che giustificano ogni nefandezza, ogni ignominia, ogni omicidio, ogni bombardamento, ogni massacro, nel nome di un “interesse generale” che mai coincide con quello delle genti.

Si conferma il teorema secondo il quale è necessario vendersi ai “più forti” per occupare quei posti di potere grazie ai  quali potresti dare il tuo contributo per cambiare la storia del mondo, ma che i più meschini preferiscono utilizzare per loro stessi, per il loro prestigio personale,  rimanendo dentro gli steccati ed i percorsi di chi, realmente, li ha eletti, per essere, solo e soltanto, nemici giurati della gente e solo squallidi burattini…che hanno nella propria bacheca un Nobel regalatogli per il buon servizio reso.