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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
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Messaggi del 15/09/2014

 

La Renzite

Post n°590 pubblicato il 15 Settembre 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Altro che “riformite” e “supplentite”, l’ Italia è malata di “renzite”, di quella incapacità fatta governo, di quell’arroganza, figlia dell’ignoranza e del degrado morale di quel ventennio appena trascorso, che ha accompagnato quei personaggi  che hanno calcato la scena politica italiana, riempendo il parlamento e tutte le aziende pubbliche, di indagati, corrotti, collusi, mafiosi, giovani donne di “facili costumi”, giovani uomini che avrebbero tanto voluto essere le giovani donne appena citate.

Neanche il pil, ricalcolato tenendo conto dell’economia criminale che si arricchisce su spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione, riesce a fare uscire il paese dal baratro in cui il governo del selfista la sta infilando. Ocse e S&P riportano con i piedi per terra l’annunciatore, -0,4 % per l’Organizzazione, 0% per l’agenzia di rating americana, questo quanto previsto in termini di Pil per il 2014 (previsioni nere anche per il 2015…solo un misero + 0,1%), unico paese dei G7 in recessione.

In effetti basterebbe riuscire a guardare quanto accade, al di fuori delle scuole superprotette dalle forze dell’ordine, o dagli studi televisivi dei camerieri di quart’ordine, dove sono ammessi solo gli schiavi felici e danzanti , per accorgersi che “gufi” e “professoroni” non hanno alcuna responsabilità sui risultati di un  fallimento a tutto tondo, a 360 gradi…su quel “botto” annunciato a Luglio, che assomiglia sempre di più ad un assordante tonfo.

La cura del governo dei “noi siamo i giovani più giovani” ripercorre, pari pari, le strade disastrose di ulteriori tagli del welfare (sanità e scuola), di un aumento negato, ma nei fatti reale, della tassazione sulle famiglie e su quel ceto medio ormai alla frutta, di un attacco ai diritti, ancora una volta, dei più deboli…non basta ai cialtroni del PD aver ridotto la gente a non curarsi neanche più…

La “renzite” ricorda, per certi versi, i peggiori anni della nostra repubblica, dove un uomo in camicia nera attaccava gli altri organi dello Stato, metteva a tacere i dissenzienti e, nel delirio di masse rincretinite, trascinava l’intero paese nel baratro da lui stesso scavato.

Ora le camicie sono bianche, ma i toni da dittatorello paiono simili a chi, tragicamente, l’ha preceduto. Nel suo partito sono più gli inquisiti che quelli con la fedina penale pulita, e lui attacca la magistratura. Nel paese la gente muore di fame, e lui parla di ripresa e di “grande botto”, i pensionati scavano tra i rifiuti, e lui taglia la sanità…e va alla guerra, felice e contento, spendendo quei soldi che servirebbero a rilanciare l’economia, a risanare una sanità ormai al collasso, a ristrutturare quelle scuole fatiscenti che come erano, prima delle sue solite promesse da mercante, così sono rimaste oggi.

Il consenso che segue questo delirio non è estraneo alla vita della nostra nazione. Mussolini prima, Berlusconi dopo ed ora Renzi…al popolo italiano piace “ammalarsi”, assecondare la malattia per paura del  “cambiamento”, perché per cambiare ci vuole coraggio…e questo paese coraggio non ne ha quasi mai avuto.

 
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