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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi del 08/10/2014

 

Fasci renziani

Post n°602 pubblicato il 08 Ottobre 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Esautorato il parlamento dei suoi poteri, su questioni di interesse primario, impedendo qualsiasi discussione nel perenne silenzio di un Presidente della Repubblica impegnato a farsi ascoltare, al processo della trattativa Stato-mafia, alla presenza di Riina e Bagarella, cancellati i diritti alla salute ed alla formazione, con una sanità fatiscente piena di raccomandati politici incompetenti ed una scuola pubblica che cade a pezzi, asservita definitivamente l’informazione italica, nata cresciuta e pasciuta all’ombra di una politica che ne indicava i redattori e la riempiva di quei fondi necessari per continuare a disinformare, il governo Renzi, tra una fiducia critica ed una fiducia sfiduciata dei suoi “illustri” amici e sodali di partito, si appresta, questo pomeriggio, a farsi dare carta bianca su una riforma del lavoro che puzza di fascismo, come il suo leader e come tutto il suo partito.

Il gregge belante, sostenitore della distruzione di ogni democrazia e di ogni redistribuzione di un reddito ormai solo nelle mani di pochi, si spende nel difendere l’indifendibile, solo per mantenere le misere posizioni, raggiunte grazie alle raccomandazioni che il “partito” gli ha fornito, e per “piazzare” i figli, negando ogni idealità, ogni verità…per quell’unico squallido e patetico obiettivo che fa dell’uomo uno schiavo pur di mantenere la pagnotta anche a costo della vita degli altri.

Da queste pagine lo avevamo detto per tempo, ai tempi di quel “bella ciao” dei fascisti odierni che regalavano, cantando ed offendendo la memoria di chi aveva perso la propria vita per dare libertà a questo paese, miliardi alle banche, mentre, al contempo, aumentavano le tasse sulle famiglie, sui lavoratori, sui disoccupati, toglievano i necessari aiuti ai disabili, umiliavano chi aveva lavorato per anni, cancellando il potere d’acquisto della misera, ma onesta, pensione percepita…il pericolo “fascista” veniva, e viene, dal PD, dai suoi pochi iscritti, da quei funzionari, da quei nullafacenti, da quei corrotti e corruttori che si sono insinuati in ogni dove nei gangli della nostra democrazia, sporcando tutto, rubando tutto, e che pur di rimanere attaccati ai loro privilegi rubati (la ripetizione è d’obbligo) negano la verità.

La corruzione vola, ed i bancarottieri fraudolenti, come il padre del sig. Renzi, vivono felici dei loro furti, vivono sulle spalle di un intero paese, senza che il governo dei “sinistri” ritenga una priorità fermare la corruzione, fermare il ladrocinio, dare uno stop agli sprechi ed alle clientele. “Cambieremo il paese”, dice l’eletto da nessuno, quello che campa grazie al voto di una massa di dementi che pur di fregare Grillo si sono dati, da soli, una pesante martellata sui genitali.

Ed il paese cambia, in peggio, rendendo il licenziamento un diritto del padrone, la ribellione una pena da dover pagare con secoli di carcere (190 anni richiesti per gli attivisti No Tav), l’avvelenamento, l’inquinamento, l’omicidio colposo di intere zone del nostro paese, un reato minore da dover scontare con qualche buffetto sulla spalla (62 anni richiesti per gli imputati del processo Marlane Marzotto che, ad oggi, conta 108 morti per tumore ed altre decine di operai ammalati dello stesso male), la disabilità una colpa da dover scontare e pagarsi in famiglia, la casa un diritto dei soli ricchi, la pensione una chimera, il vitalizio per i ladri un diritto.

Nel silenzio totale dei media, nell’asservimento complice dei vari conduttori di talk show, che parlano di pizze ed ammennicoli vari, gli unici a dare battaglia rimangono quelle migliaia di persone scese in piazza per contestare la BCE, quelle oggi a Milano con la Fiom, i No Tav, rimasti da soli a combattere la repressione fascista del governo, i vari comitati della terra inquinata campana, che il 25 ottobre ribadiranno la loro rabbia, i comitati No Muos, No TTIP, che da soli combattono battaglie di democrazia e di libertà dei popoli,  ed i cinque stelle, che in parlamento sono gli unici a lottare.

L’Italia non è morta, alle dittature siamo abituati, ma siamo anche stati sempre capaci di farle cadere...forse è il momento di comprendere che le divisioni di chi non accetta le imposizioni dei ladri, debbono scomparire difronte all’obiettivo comune, quell’obiettivo che si chiama ancora, oggi come ieri, democrazia e Costituzione.

 
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