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Campania avvelenata: lo scempio di Pianura

Post n°612 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Non solo roghi tossici e sversamento di rifiuti altamente pericolosi nelle campagne dell’entroterra campano, una vera e propria opera di distruzione di ogni risorsa, storica e ambientale, va avanti da venti e passa anni indisturbata, sotto l’occhio distratto di uno Stato che sapeva, nelle sue più alte cariche (leggi Napolitano) e nulla faceva per fermare il martirio di una intera terra e della sua popolazione.

Scrive Vincenzo Russo, dell’associazione “rinascita dei Campi Flegrei” ed autore di una dettagliata denuncia  sullo scempio di Pianura, inascoltata: “mi sento autorizzato a sentirmi gemellato con Hiroshima e Nagasaki, simboli di una tragedia causata dalla miseria morale dell’uomo”…perché proprio di questo si tratta, di un bombardamento durato venti e passa anni, senza sosta, senza che nessuno ponesse rimedio, impedisse l’assassinio di intere comunità, fermasse quella strage che vede ogni famiglia campana convivere con il tumore, con una tragedia annunciata ed ormai difficile da contenere, con colpe ben precise che non vanno ristrette solo agli autori materiali, ma coinvolgono i silenzi, le coperture, le collusioni di uno Stato assente allora ed oggi.

 

Pianura è un quartiere che si trova nella zona occidentale di Napoli e che si estende sino ai confini della “Montagna spaccata”. Zona dei Campi flegrei, zona vulcanica, comprendente alcuni crateri, il centrale dei quali presenta una profonda fenditura, e per questo chiamato cratere Senga, determinata dal raffreddamento della lava. 2000 e passa anni fa i romani utilizzarono l’acqua, che ne scorreva al suo interno, per l’acquedotto, che arrivava sino a Pozzuoli, ed addirittura ha alimentato, sino agli anni 70, la fontana delle quattro cannelle a Piazza della Repubblica e, con il terzo ramo, la masseria la Stazza.

Per i moderni assassini di coscienza e morale, di uomini, donne e bambini, di un territorio che trabocca storia e bellezze naturali la Senga è servita per occultare tonnellate di rifiuti tossici. I camion indisturbati, attraverso vie alternative costruite distruggendo i resti  delle opere romane presenti sul territorio, giungevano presso il cratere sino a riempirlo, per poi coprirlo con una pista d’ippica, meta abituale di tanti giovani del luogo.

I liquami, il percolato, di questa spazzatura altamente velenosa, finiscono così nel vecchio acquedotto romano, che arriva sino a Pozzuoli, provocando quell’aumento di malattie tumorali che si registra in tutta la zona. “Su questa discarica – denuncia ancora Vincenzo Russo – al crepuscolo o all’alba è possibile vedere come si formi uno strato denso di nebbia formata da gas pesanti che, per esperti qualificati, sono tipici di quel tipo di discarica”. Forse sarà solo un caso, ma la masseria La Stazza ora utilizza un impianto di filtrazione ad “osmosi  inversa”, che serve proprio a trattare il percolato proveniente dal cratere Senga.

Il pericolo maggiore, che viene da questa allucinante situazione, è che l’acquedotto romano era fornito di vari pozzi, detti “occhi dell’acquedotto”, che servivano sia come punti di accesso per l’acqua che da ispezione per la manutenzione dell’acquedotto…e questi pozzi toccano vari punti del territorio flegreo. Il sig. Ciro Di Francia, che abitava difronte ad uno di questi, ha visto sua figlia morire di tumore…una delle tante vittime di una strage che sembra non avere mai fine.

Non servono più solo le denunce, né l’impegno di quei cittadini, come Vincenzo Russo, nel portare alla luce uno dei tanti omicidi della nostra terra, serve che tutti i campani rivendichino il diritto al loro futuro, che chiedano allo Stato di finirla con vuote ed inutili parole e riunioni e metta rimedio alle sue complicità, alle sue negligenze, alla sua assenza assassina in un ruolo non delegabile ad altri perché insito e base dei propri compiti primari: la salvaguardia della salute dei cittadini…o la “terra dei fuochi” è giusto che divenga rogo per questi criminali !

 
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