Creato da: ComeDueCoccodrilli il 05/12/2005
Neapolis II, La Vendetta!

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Stop alla pedofilia!

 

Questo blog condanna duramente quei bastardi pervertiti che toccano i bambini!

 

        

Nanni forever..

 
 

La mia amica Lalù.

il Tempo

…mi passa troppo in fretta. licenza grammaticale, considerato che il tempo non "ci passa addosso" ma piuttosto.. scorre. ulteriore licenza. stavolta poetica.
e quindi arranco, mi adatto, mi incazzo. a volte, mestamente mi arrendo. visto che gestirlo non posso.
Ero solita ballare con gli occhi scatenate mazurche, ora languidamente affogo fra lacrime che nuotano in malinconici tanghi. Ho perso tutta la spavalderia, tutta l’arroganza degli anni migliori. Ho perso la meravigliosa incoscienza che spesso mi concedevo, concedendomi. Gli occhi ancora di fuoco, fra il fruscio della seta ed i colpi di tacco. Occhi veloci come serpenti, che si posano su chi, guardandomi, accenna ad un sentimento di pena. Sentimento a me sconosciuto.Memoria di quei tempi, mi resta un bastone d’Argento, su cui, sempre più fiera e curva, reggo il peso di tante battaglie.Alzo l’elmo, ma stringo ancora più forte un bullone dell’armatura. Costruitami addosso giorno dopo giorno. Anch’essa d’Argento.Come un vecchio valoroso soldato d’armi azzoppato, combatto il Tempo.
E riaprendo le mani, serrate in pugni sempre pronti, lo ritrovo: meraviglioso diamante.

Me lo regalo. E accenno un valzer.     

LaLuceInCucina

                                                              

 

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Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da ComeDueCoccodrilli

Si racconta che Matilde Serao, direttore del "Mattino" di Napoli insieme a suo marito Eduardo Scarfoglio, prima di assumere un redattore o un collaboratore, esigesse un pedaggio in natura. Dopo che si ebbe separata dal marito, fondò nella immaginestessa città il "Giornale", che ebbe rapidamente successo e su cui molti aspiranti giornalisti volevano scrivere. In un afoso pomeriggio d'agosto, l'usciere annunciò a donna Matilde la visita di Peppino Somma. Ella si fece trovare con le gambe aperte sul divano del suo ufficio, sudata, grassa, gelatinosa. Peppino non ci pensò due volte, si tolse la giacca e le fu subito sopra. In tutta quella pinguedine non era facile trovare la via maestra, Somma allora chiese:

"Donna Matì, ci sono..?"

"Don Peppì, ci siete."

"Donna Matì, mi sentite..?"

"Don Peppì, vi sento."

"Donna Matì, chiavo sulla parola."

                                                                          

Aumm Aumm, Teresa De Sio

 
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