~ Figlia del mare ~~
Così, tra questa immensità, s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare...
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Afflizione66. Afflizione Ricorda, questo dolore non ha lo scopo di intristirti. È qui che la gente manca sempre il punto... Questo dolore serve solo a renderti più attento, e questo perché le persone diventano più attente solo quando la freccia penetra profondamente nel loro cuore e le ferisce. Altrimenti non stanno mai all'erta, non sono attente. Quando la vita è facile, comoda, senza problemi, chi se ne preoccupa? Chi si cura di essere attento? Quando un amico muore, esiste una possibilità. Quando la tua donna ti lascia - in quelle notti buie, ti senti solo. Hai amato moltissimo quella donna e hai messo in gioco ogni cosa, e ora all'improvviso se n'è andata. Quando piangi, nella tua solitudine, quelle sono le occasioni in cui, se le usi, puoi diventare consapevole. La freccia fa male: può essere utilizzata. Il dolore non ha la funzione di renderti infelice, serve a renderti più consapevole! E quando sei consapevole, ogni infelicità scompare. Osho Take it Easy, Volume 2 Chapter 12 Commento: Questo è il ritratto di Ananda, cugino e discepolo di Gautama il Buddha. Visse costantemente al suo fianco, prendendosi cura di ogni suo bisogno per quarantadue anni. La storia narra che quando Buddha morì, rimase ancora vicino a lui, piangendo. Gli altri discepoli lo rimproveravano per il suo fraintendimento: Buddha era morto pienamente realizzato, avrebbe dovuto gioire. Ma Ananda disse: "Siete voi che avete frainteso. Non piango per lui, ma per me stesso: per tutti questi anni gli sono stato continuamente vicino, e ancora non mi sono realizzato." Per tutta la notte Ananda rimase sveglio, meditando profondamente e sentendo la sua pena e la sua afflizione. E si dice che all'alba si illuminò. I momenti di grande dolore, di profonda afflizione hanno in sé il potenziale per essere tempi di grande trasformazione. Ma perché questa trasformazione accada, occorre scendere in profondità, toccare le radici stesse del nostro dolore, e sperimentarlo per ciò che è, senza biasimo alcuno né autocommiserazione. |
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E DI NOTTE...
La memoria sa che non è un dettaglio
trascurabile una certa distanza
il rimpianto di se provoca da sempre
moti di coscienza indifferenza,
ovunque in ogni luogo il ballo della vita
come d'istinto ci colpisce di nuovo
e un sognatore, sai nel silenzio
è in grado di sentire e di volare.
Ma.. di notte
la luna ci invita a ballare
e di notte, nell'ombra
la luna ci può possedere.
E la memoria sa che non è sbagliato
lasciarsi andare lasciarsi cullare
dalla nostalgia dalla follia
come foglie al vento fragile incanto
a volte sai, che tutto quel che manca
scorre innanzi a noi senza fermarsi mai
dolci tormenti dolci lamenti
nelle pieghe della parola amare.
Ma.. di notte
la luna ci invita a ballare
e di notte, nell'ombra
la luna ci può possedere.
ULTIMI COMMENTI
DANZA DELLA LUNA
Quando il sole sfiora con le sue mani dorate l’orizzonte,
con gesti rituali da’ inizio alla danza della luna.
In sottofondo le ombre suonano la musica della sera
finche’ tutto si tinge dei colori notturni,
finche’ le ombre si spandono e permeano disegnando il silenzio.
Silenzio e quiete abbeverando chi ne ha sete.
~
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