Creato da infopoliticablog il 13/03/2008
Gossip & Informazione politica ed economica
 

 

Arriva Franceschini,“democrat” sempre più spaccati

Post n°49 pubblicato il 31 Agosto 2009 da infopoliticablog

La campagna per le primarie nel Pd sbarca in provincia di Salerno e rianima il partito dopo una pausa estiva tutta incentrata sulle mosse del governatore Bassolino che non ha mancato di replicare a Franceschini in maniera abbastanza diretta: “Anche le pulci hanno la tosse”. Insomma, clima agguerrito e sensazione di netto vantaggio in Campania di Bersani, al punto che non mancano sostegni di facciata all’ex vice di Veltroni. Sullo sfondo si sondano umori e soprattutto tessere per la sfida regionale e nazionale dai cui esiti dipenderanno le candidature per le regionali del 2010 e per le comunali di Napoli (2011?). In “salsa” salernitana l’attenzione è tutta riservata sulle decisioni del sindaco De Luca che continuerebbe ad accarezzare l’ipotesi di una sua corsa per Palazzo Santa Lucia. Dietro le quinte non manca chi sarebbe disponibile a favorire un accordo proprio con Bassolino al fine di non consegnare la Regione al centrodestra o  “peggio ancora – dice a New Press un post-dc irpino – ad un esponente dell’area moderata indicato dall’Udc”. In altre parole, mentre una parte dei fedelissimi del governatore punta ad un accordo con De Mita e Casini, un’altra parte – minoritaria – non vedrebbe male “il recupero di un’intesa tutt’interna agli ex diesse con lo stratagemma della lista civica”. “La sorpresa è – spiega ancora la fonte di New Press – che molti demitiani e parecchi popolari schierati con Franceschini sarebbero più propensi ad appoggiare De Luca che personalità provenienti dall’arcipelago post-dc”. Insomma giochi ancora tutti da fare e molti “tradimenti” dietro l’angolo.

 
 
 

Regione: Pd, è già scontro aperto sulle “primarie”

Post n°48 pubblicato il 25 Agosto 2009 da infopoliticablog

Altro che pausa estiva. Altro che momento di riflessione. Due almeno le partite in corso peraltro ben collegate tra di loro. Da un lato i popolari provano a serrare le fila per mettere in campo un minimo di sostegno al segretario uscente Franceschini e per fissare alcuni paletti alle diverse correnti schierate con Bersani. Dall’altro lo schema Bassolino-De Mita che prevede la presidenza della Regione affidata ad un esponente dell’Udc in modo da allargare la coalizione e nello stesso tempo assegnare la candidatura del centrosinistra al Comune di Napoli ad un diessino. In mezzo resta una grande confusione sui passaggi necessari a definire un quadro accettabile per gli esclusi da questo disegno. Terreno di scontro: le primarie. Non più di partito, ma a questo punto di coalizione. Con l’effetto di depotenziare ogni out-sider non gradito a Bassolino e De Mita. A cominciare dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che certamente non si può considerare “gradito” al leader di Nusco. “ E ci mancherebbe – dice a New Press un De Luca boys di solito bene informato – che il via libera arrivasse da Nusco. Al contrario, un’eventuale candidatura di De Luca potrebbe nascere solo da un gesto di rottura degli equilibri che hanno retto nefastamente la Campania negli ultimi dieci anni e forse più”. Gesto di rottura? Ma senza primarie di partito tutto diventa più difficile e vago. “I giochi – continua la fonte di New Press – non sono nemmeno iniziati. Ma i voti salernitani peseranno eccome. Altro che De Mita e Bassolino”. Tanto per parlare di unità nel Pd e nel centrosinistra.

 
 
 

Provincia, nel Pd unità a rischio, via a più liste

Post n°47 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da infopoliticablog

Le fibrillazioni nel Partito Democratico non si placano. Il sindaco De Luca insiste: i candidati del Pd nei collegi di Salerno-città devono essere di suo gradimento. In altre parole non ha alcuna intenzione di cedere alla richieste dell’area popolari-bassoliniani e di altre anime del partito. Né sono a nulla valsi i richiami da Roma a mantenere ferma l’impostazione di un’unica lista ufficiale del Pd, al massimo rafforzata da quella di appoggio del Presidente. In questo momento, quindi, ognuno penserà per sé e tutti in campo per mettere a punto la propria lista: popolari e bassoliniani insieme, ma anche l’area che fa riferimento al parlamentare Antonio Cuomo e non è detto che non spuntino a questo punto anche altre componenti che si riterranno escluse dal gioco. Preoccupa inoltre la posizione assunta dai mastelliani che sono pronti a chiudere l’accordo con il Pdl: nel Pd sono tutti convinti che questa aggregazione partitica è ancora in grado di muovere voti consistenti in alcune aree delle provincia di Salerno. Una gatta da pelare in più per il Presidente Villani che, naturalmente, tende a mantenere tutti dentro una grande alleanza, nonostante la linea del segretario Veltroni – esplicitata proprio a Napoli ultimamente – non veda di buon occhio le coalizioni sul modello dell’Ulivo. Giornate, quindi, cruciali per capire cosa cambia nella geografia del Pd salernitano che sembra non volere fare i conti con quello che annunciano diversi sondaggi più o meno riservati: l’effetto-Napoli potrebbe rivelarsi abbastanza devastante anche da queste parti.

 
 
 

Pd, lista del Presidente? Decide la coalizione

Post n°46 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da infopoliticablog

Fermento tra le correnti. “Non esiste la lista del Presidente”, precisano a New Press fonti della Direzione Provinciale, occorre valutare l’opportunità di una lista rappresentativa della coalizione.

 Lista del Presidente? Liste delle varie “anime” del partito? Sconcerto e disorientamento tra i vertici del Pd salernitano che non si riconoscono nella rappresentazione mediatica della vicenda. In particolare si richiama l’attenzione sul documento firmato dai rappresentanti della coalizione qualche giorno prima della presentazione della candidatura del Presidente Villani. L’accordo – spiegano a New Press – parla chiaro: si sta ragionando di una lista che possa rappresentare valore aggiunto per l’unica lista ufficiale che resta quella del Pd. Non si tratta, quindi, di un’iniziativa legata direttamente al candidato-Presidente, ma di uno strumento che dovrà dare spazio a tutte le componenti della coalizione. “Ne stiamo ancora discutendo – dicono ancora New Press alcuni componenti della Direzione Provinciale – anche perché di questa situazione se ne è parlato soltanto sui giornali, continuando a farci del male. Perché non si riporta tutto nelle sedi competenti di partito?”. Quali? L’organo che sarà chiamato a prendere una decisione è la Direzione Provinciale che dovrebbe riunirsi nei prossimi giorni, ma appare chiaro che la “rimodulazione” della mission della lista di appoggio a quella del Pd è un nodo da sciogliere non di poco conto, anche perché non tutte le correnti sono disposte a rinunciare ad una propria corsa diretta. La linea ufficiale resta, comunque, quella di aprire alla coalizione. Dietro le quinte è battaglia aperta tra post-popolari ed ex diessini. E i deluchiani hanno già messo in campo un loro nome per i sei collegi cittadini.

 
 
 

Pd in frantumi, Roma accelera per le regionali

Post n°45 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da infopoliticablog
 

Ore tempestose per il Pd in Campania. La soluzione adottata al Comune di Napoli – che ha provocato le dimissioni del segretario provinciale partenopeo Nicolais – fa molto discutere a Roma, dove non si è trovata altra soluzione che commissariare inviando Enrico Morando. Ma è più in generale il caso-Campania che in questo momento provoca molti “mal di pancia” nell’entourage del segretario Veltroni alle prese con una situazione che rischia di condizionare l’immagine del partito a livello nazionale. Non è un caso se si ritorna autorevolmente sull’ipotesi di anticipare il voto alla Regione: il traguardo di fine legislatura a questo punto appare più lontano. Sembra in ogni caso già iniziata la vera corsa a chiudere la fase finale di una stagione ormai politicamente archiviata. Dietro le quinte è battaglia aperta sulla scelta del nome – ma molto più fondatamente dei nomi – per le primarie. Saltato lo schema dell’alternanza, almeno al momento, tra Ds e Margherita al Comune di Napoli e a Palazzo Santa Lucia, ora diventa molto più concreta l’ipotesi di candidatura di out-sider o di personalità non “napolicentriche”. In altre parole pare rafforzarsi la posizione del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, anche se molti attendono prima di pronunciarsi il codice etico più severo che bolle nella pentola romana. Resta tutta da verificare – e questa è una notizia che riflette la gravità della situazione campana – la scelta di mettere in campo soltanto la lista del Pd (e c’è chi parla addirittura di non correre con il simbolo del partito) o con una lista “civica” di appoggio.

 
 
 
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