Creato da inny1 il 16/07/2005

Gufo giallo

su sfondo blu

 

 

solo testo

Post n°83 pubblicato il 31 Marzo 2012 da inny1

Ch 'io sia Ia fascia che la fronte ti cinge,
così vicino ai tuoi pensieri,
ch 'io sia il grano di mais,
frantumato dai tuoi denti selvaggi...
Ch 'io sia al tuo collo il turchese caldo
della tempesta del tuo sangue.
ch 'io sia la lana del telaio
che scivola fra le tue dita...

Ch 'io sia l veste che porti
sul flusso del tuo cuore,
ch 'io sia la sabbia nei mocassini
che accarezza le dita dei tuoi piedi...
Ch 'io sia il tuo sogno notturno,
quando nel sonno parli e gemi...

 
 
 

Libera

Post n°82 pubblicato il 04 Marzo 2012 da inny1

Credo che il gioco sia di appartenere aqulcosa o a qualcuno. Credo che l'ambizione e il tranaquillante sia di appartenere a qualcosa o fa r parte di qualcosa o qualcuno...allora molte delle nostre ansie saranno sanate, un'ancora di salvezza, un valium del cervello che vaga nelle notti insonni e nei momenti in cui, impallato da troppi bivi, ci crea confusione e paura. Allora, basta saper  acosa o a chi apparteniamo e, dopo, potremo decidere per cosa soffrire. Che peccato.
Lascio questa canzone perchè, stasera c'è guccini che mi fa compagnia nella mia testa vuota e perchè mi son trovato a recitare con un'amica un paio di sue canzoni per strada, inseguendosi l'un l'altra per versi che non appartenevano a l'altro ma che sgorgavano dalla gola di chi le aveva impresse in testa e nel cuore. Da chi le aveva fatte proprie
Mi piace essere così, critico, come libera nos domine, contro ma fino a un certo punto, cioè fin quando non son d'accordo tutti, perchè, per me, quello è l'ordine per tornare indietro e risalire la corrente per contraddire quel che ormai è diventato clichet. Buona notte a tutti i me che ci son qui dentro e a Giglio lo scoglio.

 

 

Da morte nera e secca, da morte innaturale, da morte prematura, da morte industriale, per mano poliziotta, di pazzo generale, diossina o colorante, da incidente stradale, dalle palle vaganti d' ogni tipo e ideale, da tutti questi insieme e da ogni altro male, libera, libera, libera, libera nos Domine! Da tutti gli imbecilli d' ogni razza e colore, dai sacri sanfedisti e da quel loro odore, dai pazzi giacobini e dal loro bruciore, da visionari e martiri dell' odio e del terrore, da chi ti paradisa dicendo "è per amore", dai manichei che ti urlano "o con noi o traditore!", libera, libera, libera, libera nos Domine! Dai poveri di spirito e dagli intolleranti, da falsi intellettuali, giornalisti ignoranti, da eroi, navigatori, profeti, vati, santi, dai sicuri di sé, presuntuosi e arroganti, dal cinismo di molti, dalle voglie di tanti, dall'egoismo sdrucciolo che abbiamo tutti quanti, libera, libera, libera, libera nos Domine! Da te, dalle tue immagini e dalla tua paura, dai preti d' ogni credo, da ogni loro impostura, da inferni e paradisi, da una vita futura, da utopie per lenire questa morte sicura, da crociati e crociate, da ogni sacra scrittura, da fedeli invasati d' ogni tipo e natura, libera, libera, libera, libera nos Domine, libera, libera, libera, libera nos Domine...

 
 
 

Sora Rosa (Happy Papailla)

Post n°81 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da inny1

A Sora Rosa me ne vado via,
ciò er core a pezzi pe'lla vergogna,
de questa terra che nu mm'aiuta mai
de questa gente che te sputa n'faccia,
che nun'ha mai preso na farce in mano,
che se distingue pe na cravatta.
Me ne vojo annà da sto paese marcio,
Che cià li bbuchi ar posto der cervello,
che vò magnà dull'ossa de chi soffre,
che pensa solo ar posto che po' perde.
Ciavemo forza e voja più de tutti
Annamo là dove ce stanno i morti,
anche se semo du ossa de prosciutti
ce vedrà chi cià li occhioni sani
che ce dirà: "venite giù all'inferno
armeno ciavrete er foco pell'inverno".
Si ciai un core, tu me poi capì
Si ciai n'amore, tu me poi seguì
Che ce ne frega si nun contamo gnente
Se semo sotto li calli della ggente.
Sai che ti dico, io mo' me butto ar fiume,
così finisco de campà sta vita
che a poco a poco m'ha ‘succato l'occhi
più delle pene de stana immortale.
Annamo via, tenemose pe'mano,
c'è solo questo de vero pe'chi spera,
che forse un giorno chi magna troppo adesso
possa sputà le ossa che so' sante.

Ho iniziato dalla fine. Questa è una canzone che mi ha sempre incantato, da quando ero pccolo, mi ha incantato perchè è quasi un pianto e perchè capivo il senso di inpotenza di fronte alle convenzioni stupide della vita e all loro immutabilità. Credo, e non dovrei sbagliare, questo pezzo fosse in una cassetta audio, dentro un fustino di detersivo dixan di mille anni fa. Allora, e me ricordo bene lo stereo in cui entrava la cassettina, l'odore di bucato che non riuscivo a mandar via e la mascherina in carta da foglio di disegno che avevo fatto per coprire la pubblicitò del dixan, appunto. A quel tempo, e anche oggi, come ogni bravo bimbo soletto e psicotico, mi divoravo queste canzoni e il loro contenuto, DeAndrè diceva: "Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso". E io facevo così, un po come faccio adesso mi abbuffo di quel che mi piace, non riesco a smettere siano esseri umani, film, musica o passioni. Insomma alla ricerca di una felicità in ogni angolo, anche di polvere che sia, anzi, specie se di polvere si tratta, mi ci crogiolo e mi esalto nel gustare la chitina dello scarafaggio, per sentire quanto è speciale quel sapore. ma non per dirlo agli altri, solo per sentire come sono vivo e come riesco a far impazziere le mie papille gustative. Happy papilla.
Qui chiudo, troppo tardi e troppo stanco e troppo Aznavour in cuffia.

 
 
 

Cozza

Post n°80 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da inny1

La tecnologia mi ė avversa. Allora, così, come se ci fosse stato un pre, mi congdo. Dicendo che la mia estremità retrattile mi imbarazza ancora piû delle mie circonvolluzioni unte di grasso di prosciutto, perchè non ci posso proprio far niente, per quest ultime e, quando spaventano e imbarazzano mi piace molto molto. Questa canzone è di carmen. Un saluto allo scoglio contro cui ha urtato la bottiglia. Da stasera sarai Giglio.

 

Perché essere felici 
per una vita intera 
sarebbe quasi 
insopportabile 

forse è meglio dondolarsi 
tra l'estasi e la noia 
cercando le risposte 
più plausibili 

com'era l'albero 
così sarà il frutto 
dolce pensiero di vivere 
tutto 

non può essere 
mai come ieri 
mai più la stessa storia 
non può essere 
mai come ieri 
mai quella stessa gloria 
su, vieni e riabbracciami 
se ti ho perso è stato 
solo per un attimo 

ci sono infinite cose 
deliziose 
così vicine agli occhi 
che non le sai vedere 

quanto tempo abbiamo perso 
inutilmente 
seguendo dei percorsi 
inevitabili 

com'era l'albero 
così sarà il frutto 
dolce pensiero di vivere 
tutto 

non può essere 
mai come ieri 
mai più la stessa storia 
non può essere 
mai come ieri 
mai quella stessa gloria 
su, vieni e riabbracciami 
se ti ho perso è stato 
solo per un attimo 

non può essere 
mai come ieri 
mai più la stessa storia 
non può essere 
mai come ieri 
mai quella stessa gloria 
su, vieni e riabbracciami 
se ti ho perso è stato 
solo per un attimo 

perché essere felici 
per una vita intera 
sarebbe quasi insopportabile 

 
 
 

Amor c'ha nullo amato amor perdona (paguro)

Post n°79 pubblicato il 26 Dicembre 2011 da inny1

Potete far molto per me; nel vuoto pneumatico dei miei sentimenti, nei buchi del mio ego, nel vuoto dei miei equilibri negli spazi delle mie emotività. Sono così squilibrato che un' oncia del affetto vale un pezzo della mia carne viva. Allora oggi mi lascio trascinare dall'inutilità e dall'apparente facilità di una telefonata o di due o addirittura, forse tre. Mi lascio stupire dalle emozioni che, per oggi, credo vere, mi lascio commuovere dalla febbre di parole sovrapposte in un microfono, come se fosse davvero voglia di condividere, mi faccio abbagliare da un'illusione di empatia e simpatia, non chiedendomi dove finirà. Mi lascio travolgere da questi momenti e da qull'ebrezza dimentica della realtà. Lascio che tutto questo capiti e lo chiuderò in oggi per non lasciare che contamini tutto il resto per far marcire quelle paratie che hano imparato a tenermi a galla, lasciando integre le paure e fondando le diffidenze e le avversioni per potermi proteggere.
Ciao belle, comunque siate, e per quel che mi avete potuto dare oggi senza farmi paura e senza ferirmi. Grazie e buona notte, anche se il giorno è ancora a metà, anche se potrei ancora far tanto, ma per oggi faccio finta che sia finita qui e che non sia necessario far altro per concentrare questo momento inutile illusorio e, con un inchino, saluterò tutti voi che non ci siete, con un inchino e con un sospiro per come per dirvi: " anche per me è normale"

P.S. dimenticavo la canzone del giorno, anche se ce ne sono un paio ma questa eè di ieri sera e merita " Souspicius mind" dei FYC però con la vocina di Sommerville in coro.

I miei rispetti

 
 
 
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