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piccole pieghe e grandi magie....
 
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Dreams....

Post n°585 pubblicato il 22 Novembre 2017 da NoRiKo564

 

 

Mi sembra di aver già scritto in passato di sogni.
Io negli ultimi tempi ne ho fatti moltissimi:credo non vi sia notte in cui qualche cosa non venga proiettato nella mia mente.
Uso il termine proiettare, perchè  è quanto di più vicino a definire il contenuto dei miei sogni, spesso film nel vero senso della parola.
Un giorno una psicoterapeuta che sono andata ad ascoltare, parlando dei sogni, ha detto che il sonno è la condizione che più si avvicina alla condizione neurologica  della morte, per lo meno per quanto riguarda, le percezioni mentali e il distacco dal tempo terreno.
Ecco perchè, sognare, per esempio, le persone care che ci hanno lasciato, deve essere vissuto più come un dono che come un ricordo doloroso.
Ella infatti sostiene che non sono molte le persone che riescono a sognare i propri cari, addirittura sognando di parlarci e questa cosa, in parte potrebbe essere dovuta al fatto che si raggiunge con il sonno la dimensione più vicina a dove potrebbero essere le anime dei nostri cari.

Ovviamente nei miei sogni, spesso c'è mio padre, la persona a cui son più legata e che mi ha lasciato più recentemente.
Nei sogni ci sono sempre delle situazioni un po' drammatiche, spesso eventi naturali devastanti, oppure situazioni di pericolo, in cui vengo a trovarmi io con lui o altre persone che nel sogno riesco a riconoscere.
Mentre le sensazioni che provo io in prima persona, sono spesso di terrore o grande preoccupazione, guardandomi nel sogno, vedo lui sempre estramamente calmo, sempre sorridente (che a dirvela tutta nel sogno un po' mi fa anche  arrabbiare, perchè sembra che non veda la serietà della situazione).
Quando mi sveglio invece, ritrovo una strana serenità, non mi alzo in preda alla tachicardia o sudata fredda come una morta...
Al che mi sono fatta l'idea, che, se davvero il sonno è la condizione neurologica più simile alla morte e se nel sonno io riesco a vedere lui, sempre in stato di grazia, forse è perchè mi vuole dare un messaggio.
Qualcosa che devo ancora capire o che devo fare per superare quelle preoccupazioni che mi attraversano la mente.




 

 
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