Creato da: NonTemeraiTerrore il 26/08/2008
.

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

bristollxspagnolosanmar05Aquamarinabluplay_alecarmelogagliotiSomeWaylabbrasilenziosesmaltorossoVcourtneymarysector1984tabacco.e.mieleisabeaumarieicaro0000petalinudifuoridallanotte0
 

Ultimi commenti

e c'ha ragione l'ISA!!! scrivi qualcosa!!! dio...
Inviato da: play_ale
il 23/10/2008 alle 16:27
 
Impeccabile. Scrivi come vuoi,scrivi quel che vuoi...ma...
Inviato da: isabeaumarie
il 02/10/2008 alle 20:27
 
Ti ringrazio.. è che in realtà il mio punto di vista è da...
Inviato da: Anonimo
il 30/09/2008 alle 13:43
 
Bello, aspetto che continui. un consiglio da dilettante......
Inviato da: MarcoVaccari
il 30/09/2008 alle 11:38
 
grazie, davvero..
Inviato da: NonTemeraiTerrore
il 28/09/2008 alle 01:21
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 

 

 
« 1.3. »

2.

Post n°13 pubblicato il 28 Settembre 2008 da NonTemeraiTerrore

Non ricordo neppure se pranziamo. Ricordo che parla, che dice “Andremmo d’accordo”, che dice che poi parte per Londra, e mi lascia la stanza. Ricordo che entra il padrone di casa, si siede sul letto. D’anni ne ha circa quaranta, se non lo sapessi gliene darei cento. Dice d’esser uscito dall’ospedale dopo un’operazione, enfisema. A quarant’anni. La dice lunga. E fuma. Fuma. È qui solo per questo, capisco. Poi s’alza, apre la porta, non si cura di richiudere, attraversa la casa, dritto fino alla sua stanza, e chiude la porta, questa volta si. Vederlo fuori da quelle pareti sarà raro, come avrò modo d’osservare.

Io parlo poco, osservo. Si richiude la porta, mi racconto. Quanto manca, quanto non sa. Poco, in realtà, rispetto a quel che manca a me.

Poi per strada, di corsa, c’è troppo da vedere, dice. Già l’odore delle prime caldarroste, ancora picchia il sole, stemperato dal vento pungente. Il sole batte su ogni muro, qui intorno. Sembra esser tutto d’un bianco pulito, quel bianco che ora m’è rimasto solo nei ricordi.

Camminiamo, veloci, vedo quel che faccio in tempo. È il primo giorno.

Torniamo a casa.

“Oggi dormi in camera di Marika”, dice. Marika non c’è. E deve venire Marco, aggiunge. Non chiedo chi è Marco. Lo scopro dopo, un giorno che torna a casa e piange. In realtà nessuno d’importante, dice, compagno di letto, aggiunge, ma m’aspettavo altro. “Credevo mi sottovalutasse, poi ho capito ch’ero io a sopravalutare lui”. Una delle cose più belle che abbia mai sentito. E Marco poi non l’ho più visto.

Fino a quell’ora ancora canne. Poi sonno, tranquillo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963