Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°903 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da Nues.s

 

 

 

 

 

 

 

Come se girassi per il mondo con a tracolla una macchina fotografica fissando su pellicola l'ineffabile sentimento. Non è che sei diventato d'improvviso un voyeur.. ma questa cosa quì, di 'scattare' immagini focalizzando l'attrazione sull'emozione, ecco, ti suscita il passo successivo, come se tra le coppie che incontri e che si affondano di abbracci e tenerezze, si voglia riuscire a immortalare. Non puoi certo fissarlo su stampa, ma tutte quelle fragili, piccole, molteplici manifestazioni ..

Per qualche non ben specificato motivo, tutto parte da lì, anche da lì, come un tentativo di capire cosa e chi amiamo non tanto per il futuro che speriamo di costruire, quanto per il passato di cui speriamo di possedere ancora. Se c'è un perchè, forse è uno solo: l'amore è reattivo, ci sospinge all'indietro, ed è per questo che quella certa persona o quella certa cosa, sembra quella giusta. Oppure ci sembra famigliare. Nostra. Ha l'aspetto, la caratteristica che attiva tutti i ricordi sepolti. Tutti.

Immortalare, fermare l'istante. Come mattini al sapore d'un caffè caldo di un ottobre. E quando ci si abbraccia stretti, alla stazione, prima di risalire su quel treno. Fotografi l'attimo che sa di arabesco e ragnatela che avvince le persone, di legami e di quanto sia  difficile trovarne il capo e la coda. L'ineffabile sentimento. Il cocktail di agenti chimici. O la malìa che incanta e che sappiamo chiamare solo e di un unico solo nome.





 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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